Giocavano. A pallavolo. Klyde e Loren speravano di vincere. Non erano brave a giocare, ma speravano che almeno in quella partita avrebbero vinto, così Laura e Giovanna, entrambe bravissime in quello sport, non avrebbero più detto che erano schiappe. La partita stava andando benissimo, molto meglio di tutte le altre. Erano dieci a dieci. Un ultimo punto e avrebbero vinto. Claudia andò alla battuta. Tirò. E per fortuna andò nel campo avversario. Ma laura la bloccò. Quando la palla ritornò nel loro campo Loren la bloccò e poi la passò a Klyde che gliela ripassò, ma Loren, mentre cercava di farla andare nel campo avversario, fa cadere la palla. Perso. Anche quella volta. Loren voleva morire. Giovanna iniziò a prenderle in giro, dicendo che erano schiappe, che non sapevano giocare. Loren scappò via in lacrime. Klyde guardò con disprezzo le due bambine e corse dietro la migliore amica, sperando di riuscire a consolarla. Giovanna e laura si guardarono, e capiro che brutto gesto avessero fatto. Quindi andarono dalle bimbe sconfitte per chiederle scusa. Diventarono loro amiche, ma per le due migliori amiche, tutti gli altro erano di sfondo per loro, e negli anni che passarono approfondirono sempre di più la loro amicizia, diventando più che amiche, più che sorelle, diventarono quasi una cosa sola. Ma quelle bambine di 7 anni ciascuna non avrebbero mai potuto immaginare quello che aveva in serbo per loro il destino…                                                
                                                      6 anni dopo…
«Hahaha, che ridere, fate morire dalle risate! Hahaha! » Risero i quattro ragazzi del liceo.
« Vi prego, basta, non prendeteci piu in giro! » pregò Chiara.
«Ma guardatele, sembrano delle mocciose, quelle due piagniucolone! » le prese in giro leonard, il bullo della scuola. I suoi scagnozzi si piegarono in due dalle risate.
 Klyde vide la scena da lontano e intervenne «stupidi! Ma non avete niente di meglio da fare che prendervela con i più piccoli? »
«Perché, tu come saresti, più grande? » disse con tono di disprezzo leonard. Klyde era piccola di statura rispetto a quelli della sua età, ma non era un buon pretesto per prenderla in giro! Leonard però aveva toccato il punto debole di Klyde. La sua statura la metteva sempre a disagio, anche se  non era troppo bassa. Una lacrimuccia iniziò a scenderle da una guancia e i bulli continuarono a prenderle in giro. Daniela piangeva così tanto che quasi non respirava.
Loren cercava la sua amica Klyde, e quando la vide presa in giro da quei cinque bulli non ci vide più dalla rabbia. Era da sempre che prendevano in giro il quartiere e tutti non vedevano l’ora che andassero al college. Ma prima che ci andassero avevano bisogno di ina bella lezione. O oggi o mai più si disse. era l’ultimo giorno di scuola, l’ultima volta che li avrebbe visti, molto probabilmente.
Si avvicinò ai ragazzi con i pugni serrati, uno sguardo arrabbiato che non era suo. Di solito era lei la più dolce, la più buona, la più ingenua, quella che pensava di più ai maschi, che curava di più il modo di vestire… ma ora si sentiva diversa, più… coraggiosa.
Guardò intensamente Leonard, e pensò. Quello che accabbe assunse l’aspetto dei suoi pensieri: i capelli di Leonard iniziaronò a diventare rossi, ma sempravano muoversi, cambiare forma… Sembravano fuoco. E quello erano diventati.
Un attimo dopo Leonard escamò: « Aiuto! Aiuto!I miei capelli! La mia bellissima cresta! »
Loren rimase di stucco. Ma cosa aveva fatto! Anzi, come!
Leonard urlò «Andiamo vicino alla fontana, presto! »
Vincent, il suo braccio destro, chiese «Ma le mocciose…? »
«Lasciamole la, presto, andiamo,no hai visto i miei capelli! » I bulli se ne andarono, lasciando finalmente in pace le tre ragazzine.
Chiara tiro un sospiro di sollievo :«Meno male che se ne sono andati! »
Ma Klyde era ancora in lacrime «Ma sono davvero tanto bassa? »
Loren arrivò di corsa e consolò la migliore amica:«No! Non e assolutamente vero!tu sei la ragazza più bella che abbia mai incontrato! »
Klyde smise leggermente di piagere.
Daniela continuò:«Pensate! Oggi e l’ultimo giorno di scuola! L’anno prossimo loro andranno al college e noi al lice. Ce ne libereremo! »
Tutte esultarono. Tutte tranne Loren. Le altre lo notarono e la guardarono. Klyde le chiese cosa avesse, se si sentisse bene.
«Sono confusa» rispose Loren  «quando i capelli di Leonard sono diventati fuoco io stavo sperando proprio in quello. Come se fosse successo quello che volevo. »
Ma Daniela aveva gia la risposta pronta: «sarà stata una coincidenza…»
Però Loren rimase a pensare... Spazio autrice ciao! che ve ne pare? recensite, voglio sapere com'è. comunque devo rigraziare Claky, che mi ha aiutato a scrivere tutta la storia, e che mi ha dato idee. al prossimo capitolo,