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Autore: Kidrauhl_is_my_strength    25/03/2014    0 recensioni
Lo chiamai velocemente e reperii l'indirizzo dove lavorava il biondo. Ora era questione di cuore, Zayn e di tanta voglia di ricominciare.
Trovai il negozio quasi subito. Sapevo bene che la passione di Niall per la musica lo avrebbe portata a lavorare in quell'ambito.
Quasi quasi lo vedevo come un cantante, con la sua voce semplice ma perfetta, le sue mani sulla chitarra… le sue mani su di me…
ZayZay non è momento di fare pensieri eccitanti sul biondo. Per quanto ti riguarda, forse non ti toccherà più con le sue mani.
Il mio sfottuto subconscio aveva ragione.
Ziall.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Can you love me again?

''Con te mi sento completo'' sussurrò Zayn all'orecchio del biondino sdraiato praticamente su di lui.
Niall divenne tutto rosso e baciò l'altro. Si rotolarono sul letto ridendo come bambini mentre si conoscevano meglio. Il moro baciava ogni lembo di pelle del suo ragazzo e si sentivano infiniti così.
Niall adorava quando Zayn gli mordeva il collo. Gli stringeva le mani mentre gemeva e si perdeva in quel contatto.
''Ti amo'' si sussurravano a vicenda prima di addormentarsi abbracciati.
Questi loro speciali momenti accadevano quasi ogni sera e loro vivevano di essi. Questo durò per anni fin quando qualcuno non rovinò la loro quiete.
Perrie Edwards era entrata come un uragano nella vita dei due ragazzi. Era stata una buona amica, lo era stata davvero. Poi aveva incominciato a mostrare interesse verso Zayn, il bel ragazzo dalla pelle scura e bisessuale. 
Niall era rimasto all'oscuro di tutto, ed è stato tradito da colui che mai avrebbe fatto qualcosa per ferire il biondino.
La loro storia era finita in poche settimane. L'Irlandese aveva sofferto tanto ma aveva deciso di andare avanti. Certo, ci sarebbe anche se riuscito, se non fosse che Zayn lo pregasse di perdonarlo.
Dopo due lunghi anni si rincontrano. Entrambi erano cambiati e niente poteva tornare indietro. Ma si sa che Zayn è terribilmente testardo.






17 Ottobre 2016.

Niall's pov.

''Hazza! Vado a lavoro!'' gridai verso il ragazzo riccio tutto preso a fare un collage. Harry annuì senza smettere di fissare il cuoricino rosa che aveva tra le dita. Scossi la testa, il mio migliore amico è fastidiosamente romantico quando si tratta di Louis.
Aprii la porta e, dopo essermi infilato le cuffie, uscii.
Homes Chapel sa essere piuttosto fredda in inverno, avrei tanto voluto tornare in Irlanda, ma c'erano troppi ricordi sepolti. Forse non dovrei perdermi in certi pensieri, rimango sempre scottato da essi. Fa ancora male la delusione, l'illusione di essere amato. Non mi amava, se fosse il contrario ora non starebbe con Perrie.
Sospirai pregando di entrare subito in negozio. Volevo solo essere travolto dal lavoro per smettere di essere ucciso da ricordi di anni fa.
Volevo solo essere amato….ma ora basta! Niall devi smettere di pensare queste cose! Harry ti vuole bene e così anche la famiglia! Tu sei felice..
Spalancai la porta di vetro del negozio di musica. Finsi un sorriso verso il mio collega Liam Payne.
Mi sistemai dentro il bancone.
''Come va, piccolo?'' mi domandò l'amico. Smisi di sorridere, con lui non c'era bisogno di fingere. Ero così serio ultimamente.
Così strano.
Non ero io.
Buttai la felpa nella sedia dietro di me e iniziai a vedere i cd appena arrivati. Tutti di Justin Bieber. Un tempo mi piaceva. Un tempo mi piacevano tante cose. Vedevo la positività in ognuno e in ogni cosa.
Amavo sorridere, a tutti, anche a chi mi odiava. 
Come sei ora, Niall? Sei così sicuro che stai vivendo? Non vedi che ti stai distruggendo?
Serrai le labbra e ripresi a fissare i cd lucidi.
''Niall, tutto okay?''
Non avevo ancora risposto a Liam. Sogghignai senza felicità.
''Non vedi che sto bene?''
Lo sentii sospirare e tornare al computer. Sistemai i dischi sotto la B e aspettai qualche cliente.
Lavorare, lavorare, lavorare ancora. Mi stavo davvero distruggendo? Pensavo di essere riuscito ad andare avanti ma, a quanto pare, no.
Due anni, due anni sono passati. Eppure sto sperando che lui torni da me. Se lo vedessi lo prenderei a pugni.
Lo farei sanguinare, cercherei di ucciderlo con le mie mani. Poi mi bloccherei davanti al suo viso distrutto da me.
Lo bacerei. Sentirei il sapore metallico di sangue contro la mia lingua. Continuerei a violare la sua bocca fregandomene di tutto.
Mi ha abbandonato, deve soffrire e deve amarmi. Deve amarmi almeno la metà di quanto lo amavo io.
Non essere sciocco, Niall. Sei ancora troppo innamorato di lui. Non te ne rendi conto. Continui a respirare solo perché speri di riaverlo. Ti illudi e basta.
Strinsi i pugni. Liam mi afferrò le mani per calmarmi. Credeva che provassi a distruggere tutto.
''Lì, sto bene, d-devo solo andare in bagno…''
Il castano mi lasciò correre impotente. Dopotutto non poteva fare nulla per salvarmi. Ero davvero caduto così in basso?
Due anni, Niall, due anni. Soffri come un cane e sempre soffrirai se non lo lasci andare. Lui lo ha già fatto. Tu non lo farai mai. Lo ami troppo.
Fanculo a quella voce prepotente dentro di me. Mi inchinai sul water, ricordare faceva così male.
Vomitai la colazione di Harry e mi accasciai a terra con le lacrime agli occhi.
Ero cambiato? No, mi ero solo illuso.
Lo amo più di me stesso. Si, è vero, sennò ora non sarei così. Dovevo seriamente smetterla, ero così fragile. 
E lo odiavo esserlo.
Piansi con le gambe strette al petto.
Piansi pensando in quale stato mi ero ridotto.
Piansi pensando a Liam che si mangiava le unghie per la preoccupazione.
Piansi pensando ai clienti in fila.
Piansi pensando a Harry così felice con Louis.
Piansi pensando a Perrie che mi aveva rovinato la vita.
Piansi pensando a Zayn.
Piansi immaginarono davanti a me. Le sue labbra a combaciare con le mie. Il dolore sparito per sempre. La felicità a far scoppiare il mio cuore.
Piansi perché nulla era come prima, e mai più lo sarebbe stato.
Mi lavai il viso, osservai il mio riflesso. Dove cazzo era Niall Horan? Il ragazzo biondo tinto con il sorriso stampato sul viso. Il ragazzo non troppo magro e non troppo alto che amava mangiare. Ditemelo perché quello davanti a me non sono io! Solo un'ombra di quello che ero!
Quegli occhi… no! Non sono i miei. I miei erano azzurri, felici, spensierati e pieni di vita.
Quelli davanti a me hanno perso tutto, non hanno nulla.
Dove è Niall Horan?
Mi portai le mani tra i capelli non più biondi e li tirai. Cazzo, che ho fatto? Chi mi ha ridotto in questo stato!?
Passai le mani tra le braccia. Tirai la pelle come per togliere quei tatuaggi che la ricoprivano. Mi feci male tirando i pearcing. Sanguinai e me ne fottei.
Non piansi. Rimais immobile a fissare quel ragazzo che stava per crollare davanti a me. Non potevo vivere così. Basta.

18 Ottobre 2016.

Dopo l'episodio di ricaduta totale ero tornato a casa. Non che fosse cambiato qualcosa ma, almeno, Harry mi coccolava.
Eppure mi sentivo di ghiaccio sotto le sue mani calde che mi stringevano. Mi sentivo anche di vetro e lui lo sapeva. Si aspettava che da un momento all'altro mi sarei spezzato e… forse lo aspettavo anche io.
''Harry, sto bene'' sussurrai sotto al piumone rosso.
Il riccio sbuffò e si sistemò di fianco a me.
''Che vuoi prendere in giro? Mi sono stancato del tuo fingere! Ti stai distruggendo!'' mi urlò contro. Pressai le labbra una sull'altra e fissai Harry duramente.
''Harry, lasciami stare'' dissi con freddezza.
Il ragazzo mi spinse fuori dal letto.
''Dimmi che posso fare! Ti voglio solo aiutare!'' urlò ancora. Non aveva capito che non poteva fare nulla. Nè lui ne nessun altro.
''Non puoi fare nulla. Quindi vai da Louis e lasciami'' dissi glacialmente. Non notava che sto diventando così inumano?
Il ragazzo aprì la porta di scatto prima di chiuderla con un colpo. La stanza quasi tremò ma rimasi immobile.
Stavo quasi aspettando che si formassero le crepe sul muro per via della furia di Harry.
Non sarebbe stato tanto male… almeno avrei capito che c'era qualcosa che si rompeva oltre al mio cuore.
Mi lasciai scivolare a terra, tirai forte le punte dei miei capelli. Soffrire era l'unica via per me? Perché non potevo essere felice?
Il tradimento bruciava ancora nel cuore… o in quello che n'è rimasto.
Eppure non riesco ad odiarlo… non ci riesco proprio. Lo potrei buttare giù da un ponte ma lo amerei comunque.
''Cazzo, come sono messo male…'' sussurrai a me stesso. Mi alzai svogliatamente, dovevo andare al lavoro anche se la mia voglia era pari a zero.
Sbuffai l'ennesima volta davanti allo specchio. E ancora mi chiedevo dov'è Niall Horan, quello vero.
Mi infilai velocemente qualcosa, giusto per non andare in pigiama.
Lavorare, lavorare ancora per dimenticare. E ci speravo, di dimenticare almeno per cinque minuti. Evidentemente il mio cuore non voleva e, forse, tutto me stesso non voleva.
E si, si, speravo di vedere Zayn, anche se con Perrie, tanto ormai ho sofferto davvero troppo. L'ennesimo colpo per la mia autostima, sarebbe stato. E poi sarei crollato in mille pezzi? Probabile.
Scesi le scale languidamente e notai Harry rosso di rabbia mentre cercava qualche canale alla tv.
''Haz…'' lo richiamo dispiaciuto. Il riccio mi lanciò l'occhiataccia più arrabbiata del mondo.
In un altro momento, in un altro luogo e, sicuramente, due anni fa avrei riso per il suo cipiglio incazzato. Ma ora no.
''Che cazzo vuoi?'' tuonò con la sua voce ancora più roca del solito.
''Se mi parli così non te lo dico. Anzi vado a lavoro'' afferrai una felpa buttata su una poltrona.
''Oh ora fai l'innocente. Prima mi preoccupo e tu mi mandi via. Ora ti incazzi perché ti lascio in pace?'' disse con tono di scherno. Strinsi le labbra e i pugni. Non alzai lo sguardo. Se lo avessi fatto di sicuro Harry si ritroverebbe un occhio nero in pochi secondi.
''Fanculo, Styles'' aprii la porta e, con due falcate sparii dalla vista del riccio.
''Certo, certo, Niall, stai mandando a fanculo tutti quelli che ti amano'' borbottò quest'ultimo.
Questo, però, non lo sentii.

Zayn's pov.

Strinsi i pugni dentro le tasche della felpa. Perrie Edwards era in lacrime davanti a me. Buttata come un serva a terra che mi implorava di non lasciarla.
La feci alzare ma lei continuò a sfiorarmi le ginocchia e con quella cazzo di preghiera.
''Perrie, mi spieghi che diavolo fai!'' urlai fuori di me. In realtà era più di un'ora che urlavo. Anche la ragazza inveiva contro di me, questo prima di aver capito che tra noi è finita.
Mi passai una mano tra i capelli scuri e mi sedetti. Non ne potevo più di quella messa in scena. Lo era stata da sempre, cazzo.
Non ho mai amato Perrie. L'unico mio amore era ed è Niall. Per questo mi trovo a Holmes Chapel, tento un ultima mossa da pazzo.
Non mi accetterà mai, mi odierà a morte dopo quello che ho fatto. Come biasimarlo, anche io mi odio. Solo… lo amo ancora così tanto e vorrei provarci.
Non si fiderà mai di te, Zay. Hai visto che hai combinato l'ultima volta? Il demone sei tu, non lui. Hai distrutto il tuo angelo.
''Zay, ti amo ancora, credo in noi'' piagnucolò Perrie. Ora era in piedi, vicino al letto della camera dell'hotel.
''Ricordi? La canzone? I still believe in love, I still believe in us'' cantò la bionda.
''Tu l'hai cantata per me, io ci credo'' disse con un sospiro.
L'avevo cantata per Niall, l'unico vero amore. Per quanto posso sembrare odiosamente romantico Niall è stato l'unico a fare breccia nel mio cuore.
Strinsi ancora i pugni.
''Era una stupida gara di canto'' sputai. Perrie si portò le mani al suore prima di fissarmi, gelida.
''Tu lo ami ancora!'' mi accusò con una faccia schifata.
''Voi due… gay… mi fai schifo'' disse con voce sottile.
Ridacchiai piano. Quanto era ridicola…
''Si, Perrie… non ti ho mai amata. Amo un ragazzo e ho tutta l'intenzione di trovarlo oggi. Se non ti spiace puoi pure tornare a casa. Ciao, piccola'' l'apostrofai prima di uscire dalla camera lasciandola con un'espressione basita.
E Zayn Malik colpisce ancora!
Ormai fuori presi a smanettare il telefono in cerca di un numero fondamentale.
Quello di Harry Styles.
Quel ragazzo mi ha portato tanta fortuna. L'ho incontrato ieri in un bar, credo lavori lì. Mi ha offerto la cioccolata nonostante non l'avessi mai visto.
Poi mi ha chiesto se conoscevo Niall Horan, mi ha detto che corrispondevo alla descrizione fornita dal biondo.
Quasi esultai, Niall parlava di me e Harry mi aveva dato il suo numero.
Lo chiamai velocemente e reperii l'indirizzo dove lavorava il biondo. Ora era questione di cuore, Zayn e di tanta voglia di ricominciare.
Trovai il negozio quasi subito. Sapevo bene che la passione di Niall per la musica lo avrebbe portata a lavorare in quell'ambito.
Quasi quasi lo vedevo come un cantante, con la sua voce semplice ma perfetta, le sue mani sulla chitarra… le sue mani su di me…
ZayZay non è momento di fare pensieri eccitanti sul biondo. Per quanto ti riguarda, forse non ti toccherà più con le sue mani.
Il mio sfottuto subconscio aveva ragione. Rimasi davanti alla vetrina piena di cd.
Faceva freddo e volevo solo entrare e scaldarmi.
Non avevo il coraggio. E se mi avesse visto? Per il momento lo cercavo tra le fila di scaffali.
Era sera, più che altro pomeriggio, in effetti erano solo le cinque. Però era giù buio.
Mi strinsi nella felpa e continua a cercarlo… avevo bisogno di rivederlo.
Quando scorsi una figura esile di spalle quasi le gambe non cedettero.
Afferrai il labbro inferiore tra i denti mentre i miei occhi correvano sul perimetro del ragazzo nel negozio.
Indubbiamente era Niall Horan. Certo, era Niall, era un'ombra di sé stesso.
Non fare l'innocente, sei tu che l'hai ridotto così, idiota!
Gridò la voce dentro la mia testa. Quando sarei riuscito a sopprimerla? Quando?
Niall era così strano. I suoi capelli non erano solo biondi, avevano vari ciuffi colorati. Le braccia piene di tatuaggi.
Sussultai a quella vista ricordando le sue parole.

''Hai troppi tatuaggi, Zay'' mi disse il biondino con una smorfia. Ridacchiai prima di abbracciarlo stretto, la mia mano si poggiò sul suo sedere.
''Oi, non toccarmi!'' protestò lui.
''Non dicevi così ieri sera'' lo schernì. Al ricordo della notte prima divenne tutto rosso, adorabilmente rosso.
''Sono i tatuaggi che ti fanno questo effetto?''.
''Mmmh nah, sei tu, piccolo, la mia droga'' gli sussurrai sulle labbra prima di baciarle.
''I-io credo siano quelli'' indicò i tatuaggi ''hai sofferto per farteli e sei impazzito''.
Scoppiai a ridere vista la sua pessima teoria. Fece finta di offendersi e lo ricoprii di baci.


Era pieno di tatuaggi, quasi stentavo a riconoscerlo.
In un certo senso deve averlo fatto per un motivo, aveva sofferto e farsi un tatuaggio alleggeriva il dolore. Il mio bellissimo ragazzo innocente, biondo, tenero ora sembrava un punk. Purtroppo il nuovo Niall mi eccitava parecchio.
Il ragazzo si voltò verso la vetrina. Aveva anche dei pearcing, notai tristemente.
I suoi occhi azzurri non erano poi così azzurri. Poi dimenticai tutto perché mi stava fissando, la bocca leggermente aperta e le mani strette tra loro.
Mi stavo rispecchiando nei suoi occhi. Ripresi a respirare quando abbassò lo sguardo.
Inconsapevolmente avevo trattenuto il fiato ed ero tornato a vivere.

Niall's pov.
Che diavolo ci faceva Zayn Malik sul marciapiede? Perché mi fissava incantato? Era tutto un sogno.
Abbassai lo sguardo e sospirai. Quando lo rialzai non c'era più Zayn.
Niall, sei così messo che lo immagini. Ma per favore, fatti curare.
Agitai un mano nell'aria per scacciare la voce maligna dentro di me. Troppe volte aveva vinto facendomi cadere, ora basta.
''Fanculo, oh'' mormorai mentre afferravo un cd dei The Fray e lo mettevo dentro lo stereo del negozio.
How to save a life partì dolcemente. Si sparse per il locale e mi lasciai invadere dalla voce calma che cantava.
Ero sempre stato un fan di quel gruppo.
''Where did I go wrong? I lost a friend
Somewhere along in the bitterness
And I would have stayed up with you all night

Had I known how to save a life'' canticchiai con voce incerta. Ero sempre stato insicuro sulla mia intonazione nonostante Zayn mi dicesse che ero piuttosto bravo.
''Che voce che hai… sempre più bella'' una voce fin troppo conosciuta mi sussurrò la frase all'orecchio. Le sue labbra lo accarezzarono mentre mille brividi si spargevano sulla mia schiena.
''Zayn'' soffiai sorpreso. La mia dannata insicurezza colpì ancora. Dovetti poggiare la mano sullo scaffale per non finire sdraiato a terra.
''Niall'' disse lui prima di accennare un sorriso.
Non riuscivo a guardarlo negli occhi, non volevo farlo. Se lo avessi fatto sarei svenuto, mi sarei innamorato ancora di lui.
Sciocco, lo ami ancora, lo hai sempre amato.
Sussultai quando la sua mano mi accarezzò il gomito. Mi ritrassi. Un lampo di delusione attraversò i suoi occhi scuri, e così belli.
''Niall, i-io, i-io devo parlarti'' mi disse insicuro. Zayn Malik non sapeva che fare? Soffocai una risata.
''Di che vorresti parlare? Mi sembra che tra di noi sia tutto chiarito'' sputai amaramente.
Chiarito suonava come un ''finito''.
Tra di noi è tutto finito.
Noi.
Finito.

Scossi la testa.
''Mmh non lo so. I-io…'' Malik si interruppe. Che voleva dirmi? Lo avrei preso a pugni finchè non avesse finito la frase.
''Andiamo fuori, ti prego'' mi afferrò il polso. Poggiai lo sguardo sul suo pollice che accarezzava il dorso della mia mano. Questi gesti così familiari, dolci, innamorati mi mandavano in bestia.
Era colpa sua se non stavamo più assieme, era colpa sua se ora eravamo così freddi, era colpa sua se ho sofferto e soffro così tanto.
Oh Niall, perché non ti chiedi il motivo di tutto ciò? Insomma, perché ti ha lasciato? Perché non ti voleva più? In realtà è colpa tua, lui non ti amava. E' colpa tua che rimani legato al passato.
''Conosco un locale calmo qui vicino'' detto questo zittii la voce nella mia testa e mi diressi fuori dal negozio.

***

Strinsi le mani sulla tazza calda. I suoi dannati occhi continuavano a cercarmi fastidiosamente. Se gli avessi permesso di fissarmi allora sarebbe peggiorato tutto.
''Dobbiamo parlare'' esordì Zayn stufo di continuare con quel dannato gioco di sguardi.
''Fin qua c'ero arrivato'' commentai con sarcasmo. Cazzo, parlami perché non aspetto altro.
''Niall, forse non ci crederai, forse mi darai dello stronzo, coglione e tanto altro. Non me frega perché devo dirtelo. Ti amo, in realtà non ho mai smesso'' mi disse con lo sguardo basso. Ridacchiai appena.
''Dimmi perché. Spiegamelo, non capisco il motivo. Perché Perrie?'' lo stavo pregando. Prima di lasciarmelo alle spalle dovevo capire.
''Ero terrorizzato. Aveva paura di ciò che pensassero i miei parenti di me. La gente mi avrebbe guardato male. Sai quanto ho paura dei giudizi…''
Bevvi la cioccolata senza smettere di fissarlo. Mi leccai il labbro sporco cercando una risposta.
''Potevi dirmelo''.
Stavolta avevo ragione. Doveva dirmelo, tutto si sarebbe risolto.
''Pensavo fosse meglio per te se ti avrei lasciato andare. Credimi, ho sofferto. Anche tu hai sofferto, lo vedo. Se ti avessi lasciato andare… magari avresti trovato qualcuno in grado di amarti alla luce del sole. Te lo meritavi, angelo mio'' mi spiegò mentre la sua mano cercava la mia sotto al tavolo.
''Che idiota che sei!'' esclamai ''dopo due anni capisci di amarmi?'' continuai fuori di me. Qualcuno si voltò.
''N-no, sono sempre stato innamorato di te. Ho cercato di fermarmi dal cercarti ma non ce l'o più fatta. Non mi aspetto che tu ritorni con me, voglio solo… spiegarti, ecco'' disse infine.
Zayn, ti amo, cercami, amami, baciami. Ho solo bisogno di te. Strinsi le labbra in una linea retta.
''Zayn, non ti mentirò, ti amo ancora ma… credo dovremmo smettere di pensarci e tutto il resto. Sappi solo che ti amo e…'' mi interruppi vedendo le lacrime colmargli gli occhi scuri.
''S-scusa, non ce la faccio…'' mormorò prima di scomparire in bagno. Inutile dire che lo seguii.
Lo trovai con le mani sul lavandino, gli occhi pieni di lacrime e i singhiozzi che fuoriuscivano dalle sue labbra così baciabili.
''Zay, tranquillo, troverai qual…mpf…''
La sua bocca travolse la mia in un bacio rozzo, frustato e desideroso. Voleva solo continuare ad amarmi. E io? Io lo volevo più di me stesso ma…
Lo spinsi via.
''No, dimenticami'' detto questo scappai lontano da Zayn, per sempre.
Eppure, nel profondo del mio animo speravo che continuasse a cercarmi.

19 Ottobre 2016.

Zayn's pov.

No, non potevo perderlo. Dopo due anni avevo capito che non potevo vivere senza di lui. Lo amavo troppo per poterlo dimenticare, figuriamoci sostituire.
Al momento serviva un consiglio da Harry Styles. Mi costrinsi a chiamarlo nonostante una voce dentro di me ripeteva di smetterla con tutte queste scene.
''Yo, pronto!'' rispose una voce che... beh...non era esattamente roca.
''Cerco Harry'' dissi imbarazzatissimo sperando di non aver sbagliato a scrivere il numero.
''Ah..uhmm... il mio ragazzo si ta facendo una doccia al momento'' si scusò quello dall'altra parte. Harry gay? Davvero assurdo.
Sentii un ''smettila geloso di un Lou e dammi il mio telefono'', allora Harry non si stava lavando. Lasciai sfuggire un sospiro di sollievo e allo stesso tempo di sfortuna dalle labbra.
Ora non potevo più tornare indietro.
''H-harry devi assolutamente aiutarmi con Niall'' dissi velocemente. Sentii il ragazzo ridacchiare e poi qualche ''ahi'' e proteste.
''Certo, dimmi'' disse infine dopo aver sbattuto per bene la porta tanto forte che lo sentii.
''Ehm diciamo che lo amo e... sai l'ho perso una volta... vorrei solo cercare di convincerlo che sono disposto a tutto per lui'' balbettai incerto. Harry rimase in silenzio per un po'.
''Oh beh devi sacrificarti'' disse con la sua lentezza che avevo scoperto la prima volta che ci eravamo parlati.
''In che senso?'' domandai nonostante avessi capito, in un certo senso. Mi sdraiai sul letto.
''Uhm... dovresti affrontare la tua paura del giudizio per lui. Credo si fiderà di te dopo quello'' mi propose Harry.
''CHI DIAVOLO TI HA DETTO LA MIA PAURA!?'' urlai confuso.
Lo sentii ridere dall'altra parte. Bastardo.
''Sai com'è, il ragazzo che ami vive come me'' mi spiegò senza riuscire a trattenere un'altra risata.
Affrontare la paura del giudizio.
Paura del giudizio.
Giudizio.

Tremai al solo pensarci. Tutte quelle voci vicine che avrebbero sparlato di noi. Le occhiate fugaci su di noi, le lingue maligne. Tremai spaventato sentendomi investito da un vortice di terrore.
''C-ci p-proverò''.
E nonostante tutto ci avrei provato. Volevo solo avere il suo amore e non deluderlo più. Ci sarei riuscito.
''Grande! Ora devo andare, sai com'è...'' disse prima di attaccare.
Sospirai, lui aveva un ragazzo.
Buttai il cellulare tra le lenzuola. Dovevo farcela, solo per Niall. Mi alzai definitivamente e, dopo aver indossato le scarpe uscii dall'hotel. Raggiunsi in poco tempo il negozio di musica. Dovevo riuscirci.
Entrai sfacciatamente e trovai il biondino seduto a terra mentre catalogava qualche cd. In due passi fui da lui. Mi inchinai tenendomi in equilibrio con i talloni. Poggiai la testa sulla sua spalla.
''Che diav....?'' protestò quello. Si voltò e i nostri occhi si scontrarono mentre mi godevo i brividi di piacere. Niall assunse un'espressione scocciata.
Spiacente, Horan, non mollerò proprio adesso.
''Che cazzo vuoi?'' sputò fuori prima di alzarsi. Feci la stessa cosa e gli sorriso furbo.
''Avevo pensato di andare a vedere un concerto di una giovane band. Sono bravi ed inzia fra mezzora'' gli proposi prima di mettergli sotto il naso il volantino preso prima.
Niall lo fissò prima di strapparmelo tra le mani. Sorrisi soddisfatto. Dove c'è musica lui va sempre.
''5 seconds of summer... sono amici miei, se la cavano'' quando si accorse del suo tono troppo amichevole mi lanciò uno sguardo cuorioso.
Nialler, sei prevedibile.
''Vieni?''continuai senza mollare. Non ora, Zayn, non ora, ci sei quasi, Zayn.
''Che palle che sei... okay vengo. Solo perché lo avevo promesso ad Ashton'' brontolò prima di fare un cenno al suo collega che sarebbe uscito.
Quasi quasi scoppiai a ridere. Il biondino aprì la porta e camminammo assieme verso il luogo del concerto.
La sua spalla sfiorava la mia ad ogni passo, stavo godendo in silenzio.
''Perché non la smetti?'' mi chiese. Alzai le sopracciglia confuso.
''Di far cosa?'' domandai.
''Di provarci. E' finita, non possiamo stare assieme'' disse freddamente. Roteai gli occhi. 
''Solo amici. Non possiamo essere solo amici?'' provai. Tanto mi amava, avrebbe mollato e sarebbe stato mio per sempre.
''S-solo a-amici...'' mormorò Niall cercando di non farsi sentire. Lo sentii e sorrisi dolcemente. Il suo sguardo diceva che non voleva, non avrebbe mai accettato quel ''solo amici''.
Il mio sguardo diveva che lo capiva, che neanche io lo avrei accettato. Ci amavamo in silenzio. Nonostante le parole erano fredde e false, i nostri sguardi dicevano la verità e quella era che ci amavamo ancora.
''Guarda, è questo il parco!'' esclamai entusiasta. Niall annuì e mi seguì verso il palco. Quattro ragazzi stavano sistemando gli strumenti. Mi sedetti sull'erba, Niall di fianco a me, i ginocchi che si toccavano.
Sorriso solo per quel semplice contatto.
E inziai a essere felice.
Quando il ragazzo biondo iniziò a cantare mi dimenticai di tutto. Sentivo solo la musica, vedevo solo Niall. Volevo solo baciarlo in quel momento. Mi avvicinai quasi al suo viso assorto mentre un tipo faceva il suo assolo di batteria.
Ero vicino a lui ma poi sentii gli sguardi curiosi. Sentii le voci delle persone che si chiedavano che cavolo ci facevano due ragazzi che stavano per baciarsi.
Sentii le urla derisorie, i commenti schifati e mi bloccai. 
Niall cercò la mia mano e cercai di stringerla senza curarmi degli altri. Abbassai lo sguardo verso le nostra dita incrociate e sospirai. Come poteva solo un gesto del genere farmi perdere mille battiti? Come?
La canzone movimentata di prima terminò e iniziò una più lenta. Credo si chiamasse Beside You.
Sospirai quanto toccò al ritornello.
''I wish I was. I wish I was beside you''.
Tremai perché mi descriveva. Quante volte mi immaginavo mentre dormivo abbracciato al biondino di fianco a me. Le nostre mani intrecciate erano ancora lì e sorrisi felice.
E iniziai a sentirmi infinito, come due anni prima.
Il piccolo 'concerto' finì dopo altre cinque canzoni. Mi voltai verso Niall. Era contento, il suo sorriso illuminava tutto. Era notte ma lui illuminava tutto. La mia vita.
''Ti è piaciuto?'' gli chiesi curioso. Si ricompose prima di fissarmi con quel suo sguardo quasi perso ma perfetto.
''Sono molto bravi'' disse infine.
Nella strada del ritorno capì che qualcosa stava cambiando. Mi sentivo vinvitore di una battaglia, non ancora della guerra. Le nostre mani erano unite e me n'ero fregato della gente.
Davanti a casa sua aspettai dicesse qualcosa riguardo a noi e infatti...
''Mi sono divertito'' sospirò prima di lanciarmi uno sguardo curioso di vedere la mia reazione.
''Oh bene, quindi domani aspettati qualcos'altro'' gli feci l'occhiolino già pensando a qualcosa per domani.
Niall sbuffò ma non sembrava poi così contrariato.
''E' questo quello che fanno gli amici? Rompono le palle agli altri?'' disse.
''Mmh certo, ma solo perché l'altro vuole che l'amico gli rompa le palle'' risposi a tono. Niall annuì. Poi aprì la porta e sparì dentro casa. Sospirai come un innamorato quale ero.
Niall e il suo sorriso mi mandavano in pappa il cervello.

20 Ottobre 2016.

Zayn's pov.
Avevo passato tutta la notte a pensare a qualcosa di geniale per Niall. Doveva c'entrare la musica o qualcosa che gli interessava.
Sospirai frustato mentre scarabbocchiavo qualcosa su un foglio. Era mattina e faceva fresco come ogni Ottobre che si rispetti in Inghilterra.
Accartocciai anche quel foglio e lo lanciai via. Ad un certo punto mi venne l'idea del secolo. Era perfetta perché mi avrebbe permesso di godere di Niall ancora. Quasi arrossì a quel pensiero anche se non mi dispiaceva affatto. 
Andai su internet e cercai l'indirizzo della piscina al chiuso più grande di Liverpool. La cittadina distava da Holmes Chapel qualcosa come un'ora, poco in treno.
Presi una borsa e ci infilai due costumi, asciugamani e cambio. Poi uscii dall'hotel diretto a casa di Harry e Niall perché era sabato e il negozio era chiuso.
Bussai alla porta e mi venne ad aprire il riccio con il suo sorriso tutto denti e fossette.
''Ehy, come ti va Zay?'' mi chiese prima di farmi entrare.
''Per ora va. Ci siamo presi per mano, ieri'' confessai mentre mi sedevo su una poltrona seguito da Harry.
''Grande! Alla fine riuscirai a baciarlo davanti a tutti. E' cotto di te'' mi fece l'occhiolino. Divenni tutto rosso.
''A che serve il borsone?'' chiese indicandolo con lo sguardo.
''Piscina!'' esclamai felice quando Niall entrò in salone. Harry mi sorrise furbo capendo subito mentre il biondo si grattava la testa confuso.
''Che? Fa freddo'' protestò.
''Intendo al chiuso, scemo. Ora mettiti delle scarpe che il treno parte fra poco'' lo spronai. Aprii la porta.
Niall si infilò le sue solite Supra e mi seguì sempre più confuso. Harry ci salutò quasi urlando. Ridacchiai.
''Perché in piscina?'' mi chiese il biondo quando fummo dentro al treno. Sospirai. Mica potevo dirgli che volevo guardargli il fisico divenuto asciutto. Non potevo dirgli che volevo solo osservarlo in tutta la sua perfezione.
''Mi andava di nuotare'' dissi. Lui alzò le sopracciglia prima di scoppiare a ridere. Cazzo, la sua risata mi fece tornare i soliti brividi.
''Ma tu non ne sei capace!'' esclamò.
''Scemo, ho imparato. L'ho fatto solo per te'' risposi con l'occhiolino. Niall scosse la testa con le gote rosse. Com'era carino.
''Ah, beh, bravo...'' borbottò mentre si grattava la nuca in evidente imbarazzo.
Restammo in silenzio. Io poggiato contro il finestrino, lui che si fissava le mani.
''Perché vuoi così tanto essermi amico?'' provò il biondo. Sbuffai, odiavo quella dannata parola.
Amico.
No, Niall, voglio solo amarti. Voglio solo baciarti.

''Sei simpatico e ci tengo a te'' risposi davvero poco convinto. Se n'è accorse.
''Non mi amavi?'' sussurrò senza farsi sentire da una donna con due bambini dietro di noi.
''Con tutto me stesso. Ma hai detto che è finita quindi saremo amici. Vuoi?'' 
''Si, credo''
I nostri occhi si incatenarono e riempirono l'aria di frasi segrete. Niall voleva amarmi, io lo volevo e allora perché era così difficile?
''Sono stanco'' si lamentò Niall. In silenzio gli diedi il permesso di accocolarsi su di me. Costrinsi me stesso a smettere di pensare alla gente che ci fissava.
Non c'era nessuno interessato a noi e mi calmai.
Però avevo ancora quel terrore che qualcuno ci avrebbe odiato. Sbuffai e chiusi gli occhi. Ci addormentammo abbracciati.

Qualcuno mi agitava il braccio. Brontolai qualcosa come ''non ora, mà''. Il colpo aumentò e spinsi via chi voleva svegliarmi.
''Scemo, siamo a Liverpool'' disse una voce soffice. Aprii di scatto gli occhi e afferrai il borsone.
''Cazzo, è vero'' commentai. Niall rise e mi trascinò fuori dal treno. Aveva la mano incollata alla mia, perfetto.
''Senti, dove cavolo è la piscina?'' mi ridestai dai miei pensieri pieni di piccoli Niall e arcobaleni e osservai i suoi occhi così azzurri.
''Oh, qua!'' esclamai prima di trascinarlo verso un palazzo grigio. Il biondo fu più veloce ed entrò.
Dopo aver pagato l'entrata andammo a cambiarci.
''Non ho il costume...'' disse Niall preoccupato. Gli sorrisi e gli mostrai dei boxer rossi. Glieli lanciai mentre prendevo il mio e andavo a cambiarmi. Mentre mi spogliavo ricordai il corpo nudo di Horan. Sentii il caldo sulle guance e il battito accellerare. Ricordai le sue mani sul mio petto, le sue labbra sulle mie, il suo corpo così perfetto per il mio.
Mi stavo eccitando. Feci una smorfia e smisi di fare certi pensieri. Uscii dal bagno e vidi Horan già pronto per entrare in acqua.
Aveva altri mille tatuaggi sul petto e sulla schiena. Sospirai e gli fui accanto.
Il caldo ci investì insopportabile. Guardai Niall prima di lanciarmi dentro l'acqua. Anche essa era calda ma si stava meglio. Sott'acqua vidi il biondo che risaliva in superficie. Lo seguii e mi ritrovai il suo viso a un palmo dal mio.
L'acqua lo rendeva così eccitante.
''Wow, che ne dici di una gara d'apnea?'' mi chiese con un sorriso furbo. Annuii e in pochi secondi fui sott'acqua. Niall, di fianco a me, aveva gli occhi chiusi.
Non vedevo bene per via dell'acqua ma il suo corpo, beh, era perfetto. Lui fu il primo a risalire.
''Sei troppo scarso'' lo presi in giro. Lui mi guardò fintamente offeso.
''Mi stai insultando? Ora la pagherai!'' esclamò. Sentii le sue mani sul mio petto. Mi spinse verso il bordo della piscina. Sbattei contro di esso mentre ridevamo. Niall mi fece il sollettico e risi ancora di più.
''N-Niall...n-no ti prego...'' dissi faticosamente. Le sue grandi mani premettero sulle mie spalle e mi mandò sott'acqua. Quando risalii gli sputai l'acqua sul viso.
''Fanculo Malik!'' disse ridendo. Uscì dalla piscina. Mi persi a fissare gli svariati tatuaggi sognando di baciarli tutti, di mordergli la pelle mentre facevamo l'amore.
Era molto più magro di come lo ricordavo. Immaginai di leccare ogni suo lembo di pelle. Sognai di scendere fino alla V dei fianchi, baciarli e poi sfiorare la sua erezione piena ed eccitata.
Sognai di succhiargli il membro, sognai i suoi gemiti di piacere, le sue mani tra i miei capelli.
Sentii un calore tra le mie gambe e sfiorai un principio d'erezione.
''Malik, vado a fare l'idromassaggio. Vieni?'' mi domandò con un sopracciglio alzato.
Vieni? Oh Niall sto venendo solo guardandoti.
''Si, eccomi'' mi sforzai di smetterla di pensare a certi argomenti. Uscii dalla piscina e lo seguii verso una vasca piena di bolle.
''Qua si che è rilassante'' Niall si sedette e chiuse gli occhi. Un gemito di piacere uscì dalle sue labbra.
Per me fu troppo. Ormai sentivo l'erezione premere contro il costume. Scappai di corsa verso il bagno.

***

Niall's pov.
''Perché sei corso via a quel modo?'' gli domandai. Zayn mi guardò confuso e sospirai. Parlami, dimmi che ti succede. 
Con i capelli spettinati era la perfezione.
''Dovevo andare in bagno, ecco'' mi rispose evasivo. Feci spallucce.
Perché non mi diceva la verità? Stavo comiciando a fidarmi di nuovo di lui. Dimmi che ti passa per la testa.
Non riuscivo a capire perché volesse passare del tempo con me. Era strano.
''Zay, ho fame!'' esclamai prima di fiondarmi dentro un negozio. Stavo così bene con lui. Mi sentivo completo. E lo amavo, lo amavo da impazzire. E anche lui.
Stavamo ricominciando davvero, lo sapevo. La cosa degli amici era una cazzata. Non potevo essere solo il suo amico.
Io sarei stato per sempre il suo ragazzo. Anche dopo due anni lo amavo. Dopo due anni lo stavo perdonando perché stava superando la sua paura.
Notavo i suoi sguardi verso le persone. Non voleva soffrire.
E stavo cominciando a capirlo di nuovo. Il mio Zayn Malik, non potevamo separarci. Non dopo due anni di sofferenze.
''Tu hai sempre fame'' si mise a ridere il moro dietro di me.
Scoppiai a ridere e comprai subito un dolce. Zayn prese solo un caffè.
''Ti bevi un caffè all'una?'' gli domandai mentre ci sedevamo. Il moro ridacchiò.
''E tu mangi un dolce all'una'' mi rispose a tono. Gli sorrisi.
''Okay, touchè. Ora lasciami al mio speciale pranzo''. Addentai la pasta lasciandomi travolgere dal sapore dolce. Cavolo, quanto amo il cibo.
Zayn bevve il caffè e poi si mise a fissarmi. Questi suoi sguardi mi mandavano fuori di testa. Gli sfuggii per un po' ma alla fine ci fissammo per lunghi minuti. Ora era il suo sguardo ad essere dolce, non più la pasta.
Sentii il cuore sciogliersi.
Niall, stai andando avanti, basta soffrire. Hai Zayn, ti ama e puoi baciarlo ora.
Ha le labbra sporche, bacialo adesso. 
Ora, Niall.
Adesso.

Mi sporsi verso di lui e lo feci. Assaggiai il sapore della sua bocca mischiato al caffè amaro. Chiusi gli occhi per lasciami travolgere dal momento. Il moro si staccò. Si guardò attorno, mi lanciò uno sguardo spaventato e corse via. Lontano da me.
Non ne fai una giusta, Niall. Sai che ha paura degli altri, idiota.
Mi alzai preoccupato. 
Non dovevo baciarlo ma l'ho fatto. Corsi lungo la via cercando Zayn. Sembrava essere sparito. Sbuffai prima di lasciarmi cadere sulla panchina della stazione. Forse voleva stare da solo.
Lo avrei aspettato.

Zayn's pov.
Mi aveva baciato davanti a tutti. E avevo sentiti gli sguardi. Il terrore dentro di me. Non ero pronto per certe cose. Mi lasciai scivolare nella panchina di un parco.
Mi aveva baciato senza preoccuparsi di ciò che provavo.
Niall era pronto, non aveva paura dei giudizi degli altri.
Harry nemmeno.
Il suo ragazzo, forse si chiama Louis, anche lui era pronto.
Perché io no? Non lo sapevo. Mi ricordavo solo la sensazione di terrore dentro, gli sguardi inesistenti. E mi misi a piangere perché stavo soffrendo.
Stavo bene con il mio amore ma non del tutto. Quelle persone piene di pregiudizi.
E cosa stavo pensando ora la cameriera del bar? E che pensava l'uomo tutto preso dal suo lavoro? E la donna al tavolo vicino? E le ragazze con i cellulari?
E Niall?
Cosa stava pensando?
Ero scappato come un cretino, la paura che mi divorava le viscere. Non mi ero goduto neanche il nostro bacio.
Eppure lo amo, mi ama e stiamo bene assieme. Mi sta perdonando, sto riavendo a tutti. Perché ho ancora paura?
Prendo la testa tra le mani.
Cazzo, è colpa delle persone. No, è colpa mia e della mia testardaggine. Non tutti odiano gay. Ci sono sempre quelli che odiano qualcosa.
E' come quando porti la maglia del tuo gruppo preferito che viene odiato da tutti. Si tratta di coraggio.
Ho Niall, mi ama. Quelle persone non le vedrò mai più.
Se non ci accettano sono problemi loro, ne potrò fare a meno. 
Tutti i miei problemi si districano. Sono amato, amo e sono felice. Non me ne frega degli altri che non conosco.
Inizio a capire e tutto diventa più chiaro.
Ho la certezza dell'amore di Niall, mi deve solo perdonare.
E domani mi dichiarerò e finalmente potrò fare il mio grande sacrficio.

21 Ottobre 2016.

Niall ci metteva una vita ad arrivare. Io avevo preparato tutto grazie ad Harry. Ora me ne stavo seduto sulla tovaglia a quadri rossi e bianchi.
C'erano molte famiglie di fianco a noi e la felicità comune era palpabile.
Okay, tutta tranne la mia.
Stavo morendo d'ansia.
La sera prima gli avevo detto che ho una soluzione al mio problema e l'ho invitato per un picnic. E se avesse cambiato idea? Scossi la testa e aspettai fin quando non vidi le sue scarpe sotto ai miei occhi. Alzai lo sguardo e fui abbagliato dalla belezza di Niall Horan.
''Scusa il ritardo, Zay. Harry non la finiva di parlare di non so che...'' borbottò prima di buttarsi a terra, di fianco a me.
Presi del cibo e glielo porsi.
''Grande! Amo il cibo!'' esclamò felice prima di iniziare a mangiare come non so che. Niall era perfetto in tutti modi, in tutte le sue mille sfumature.
Mangiai un po' di pane ma ero troppo nervoso per tutto.
Dovevo parlare.
Il biondo se ne accorse e volse lo sguardo su di me. 
''Zay, volevo scusarmi, non dovevo baciarti visto che so della tua parola. Solo che eri così perfetto e non ho resistito'' Niall abbassò lo sguardo con le guance rosse.
Non doveva scusarsi lui. Era colpa della mia paura del cavolo.
''Niall, ora parlerò seriamente'' inziai ''ho fatto la cazzata più grande del mondo con Perrie. Me ne pento ancora e per sempre lo farò. Io ti chiedo di perdonarmi perché ero così spaventato da fare cavolate. Ti amo, piccolo angelo. Ho fatto la cosa più sbagliata del mondo interno, ti ho fatto soffrire. Ti ho sempre considerato un angelo, un essere libero da ogni dolore e poi ti faccio del male. Mi spiace, piccolo. Sappi che ti amo e che mi spiace tanto'' sputai fuori tutto.
Vidi gli occhi azzurri di Niall farsi ludici. Mi strinse la mano con un sorriso intenerito.
''Zay, credo di non averti mai dato la colpa di nulla. Per me sei sempre stato la perfezione, ho sempre creduto di essere io quello sbagliato. Comunque sia vedo che convivi con questo peso e vuoi essere perdonato. E io perdono perché ti ho sempre amato e, nonostante tutto il rancore non ti ho mai odiato. Ci ho provato, credimi, ma non ci sono mai riuscito'' il biondo mi abbracciò.
Mi staccai perché volevo solo baciarlo. Gli strinsi la mano e presi un grande respiro.
''Ti proverò che potrai fidarti sempre di me. Solo per te, amore mio, ho superato la mia paura più grande'' mi avvicinai al suo viso sorridente e gli sfiorai le labbra con le mie.
''Zayn, ti salverò sempre da tutto. Così...'' premette la bocca sulla mia.
Mossi le labbra contro le sue mentre ci stringevamo. E come due anni fa mi sentii infinito. Me ne fregai degli altri e del mondo.
Mi persi in quel contatto tanto bramato. 
Sentii commenti gentili, ammirati, felici e anche dolci.
Ma anche cattivi, stupidi e schifati.
Me ne fregai perché avevo la mia vita tra le braccia e mai l'avrei lasciata andare.
  
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