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Autore: Clitemnestra    26/03/2014    0 recensioni
Lei,un'assassina e una spia
Lui,il suo peggior nemico
Un amore che sfiderà la morte,continuando ad esistere anche dopo il triste epilogo
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brom, Eragon, Morzan, Murtagh, Selena | Coppie: Selena/Morzan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Selena Selena si guardò le mani sporche di sangue. Sentì un conato di vomito salirgli per la gola. Si premette le dita sulle labbra, il sapore ferroso del sangue le procurò una fitta alla testa. Si sedette. Torturare la spia dei Varden non aveva fruttato niente. Nonostante lo avesse colpito ripetutamente sull’addome quello non aveva ceduto, gli aveva tagliato un dito, frugato nella mente alla ricerca di preziose informazioni ma le sue barriere l’avevano respinta . Un secondino le si avvicinò, aveva un’espressione terrorizzata –Mia Signora… con la spia…- Selena scosse la testa e rispose secca –Uccidilo.- -Ma Lady Mano Nera io penso…- -Ho chiesto il tuo parere?- domandò inferocita alzandosi di scatto –Mi pare di no! Oppure vuoi che dica al Cavaliere Rosso che hai disobbedito ai miei ordini?.- Appena sentì pronunciare quel nome il secondino s’impietrì –No mia signora io…-tentò di scusarsi La donna fece cenno con la mano –Ora fai come ti ho chiesto miserabile!- L’uomo ubbidì abbassando la testa. Quando scomparve la sua visuale Selena si rannicchiò per terra. Premette la guancia contro il marmo freddo e chiuse gli occhi. Attorno a lei il mondo prese a vorticare finché non riaprì gli occhi. Non si trovava più nella stanza del palazzo di Lord Buornait, era all’aperto, stesa sull’erba verde. Un ragazzino sui tredici anni veniva verso di lei, agitando un mestolo da cucina. –Selena, ecco dov’eri!- esclamò appena le fu vicino –Ecco dove ti eri cacciata!- -Garrow- mormorò Il ragazzino annuì poi le porse la mano. La donna la prese e si alzò, ma una fitta la testa la costrinse ad aggrapparsi. Garrow barcollò, ma si riprese subito piantando i piedi per terra. –Selena ti senti bene ?- le chiese preoccupato. –Si si – rispose . Tuttavia il ragazzino continuava a guardarla ansioso. Raggiunsero la casa, la più isolata di tutte, costruita sulla collina. Selena si fermò a guardare la città di Carvahall, appariva come tutte le città che aveva visitato, piccola, piatta, piena di casette ammucchiate una contro l’altra. Eppure era la sua casa. Casa. Quella parola le pareva così dolce ma allo stesso tempo amara, come se lei non avesse il diritto di pronunciarla. –Come osi venire qui?- urlò qualcuno alle sue spalle. Si voltò, suo padre avanzava minaccioso brandendo un sasso come arma -Come osi venire qua, Assassina?- ripeté pronunciando l’ultima parola come un insulto. Selena reclinò la testa verso sinistra, gli occhi pieni di rimpianto. –Non hai il diritto di disturbare la nostra quiete!- L’uomo le si avvicinò stringendo il sasso. Ma la sua immaginò a sbiadire finchè non scomparve. Selena si ritrovò a premere ancora la guancia contro il marmo. –Salve moglie cara.- mormorò una voce. La donna alzò lo sguardo, la figura minacciosa di Morzan si stagliava davanti a lei, impedendole di vedere oltre. –Scusate vi ho svegliata.- mormorò poi le sferrò un calcio sulla tempia. Il mondo divenne nero come la pece e l’ultima cosa che Selena sentì fu la risata amara di Morzan. Brom Brom si massaggiò le tempie con vigore. Cercò di concentrarsi il mio possibile sugli animali per ascoltare i loro pensieri ma in quella locanda non sentiva altro che il brusio della gente. L’uomo borbottò sconfitto lasciando cadere le mani lungo il corpo. Sentì qualcuno battere due colpi sulla porta di legno e riconobbe nel nuovo arrivato un agente dei Varden. –Avanti.- disse. Un uomo comparve sulla soglia. Portava un mantello logoro e il fodero vuoto, negli occhi brillava una luce di preoccupazione e ansia . –Mio signore- mormorò facendo un buffo inchino Brom rispose con un cenno della mano infastidito –Cosa c’è?- chiese secco. L’altro rimase sbigottito per il comportamento del Cavaliere poi rialzando il capo rispose –Mio signore… si tratta della Mano Nera…- Brom lo guardò curioso –Avanti?- -Ha preso uno dei nostri…Dumojour signore.- L’ex Cavaliere iniziò a grattarsi la barba –E questa…Mano Nera sappiamo a chi ubbidisce?- L’uomo scosse la testa –Pensavamo a Galbatorix ma abbiamo ora ragione di credere che la sua lealtà è rivolta a Morzan.- Un brivido percosse la schiena di Brom appena sentì pronunciare il nome del Rinnegato e socchiudendo gli occhi ripeté –Morzan.- L’agente annuì. –Ora vai.-lo congedò e l’uomo se ne andò lasciando Brom da solo. L’ex Cavaliere sfiorò con un dito l’elsa di Undbitr. Un’idea gli balenò in mente. Sorrise a se stesso, si l’avrebbe realizzata, avrebbe fatto fuori in un colpo solo Morzan e la Mano Nera.
  
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