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Autore: Fab935    26/03/2014    0 recensioni
Sono Matthew Lockhart.
Ho 16 anni, il mio nome è stato estratto per i quattordicesimi Hunger Games e ho intenzione di vincerli.
[...]
«Sai, se non mi avessero estratta, avrei voluto morire su una canoa. Trasportata via dalla corrente del fiume, nel nostro distretto. Non mi sono mai immaginata vecchia.»
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Finora il Distretto 7 aveva avuto un solo vincitore, Kron Richardson. 
La sua tattica era stata principalmente quella di mimetizzare sia sé stesso che il suo arco per poi poter uccidere gli altri restando nell’ombra.
«Voi due sareste i tributi di quest’anno?» commentò vedendoci e infilandosi una mano nei capelli color nocciola.
«Qualche problema?»
«Sono qui per darvi consigli, e inizierò subito. Con quell’atteggiamento non andrai da nessuna parte, ragazzo. Capitol City deve amarti, devi essergli simpatico.»
«Viene da chiedersi come abbia fatto tu a vincere, allora»
«La farsa termina quando esci da quel recinto dei macellai, dato che non ti serviranno più degli sponsor. »
In effetti, se fossi risultato simpatico avrei dato più motivi alla gente di Capitol per investire soldi su di me. Gli sponsor maggiori erano come azionisti, volevano essere assolutamente sicuri che qualcuno avesse le potenzialità di vincere prima di inviargli doni. 
Quelli erano al di là della mia portata, visto che dovevo apparire debole. 
Ma la gente comune, quella che guardava gli Hunger Games per divertimento, forse mi avrebbe inviato qualcosa di utile anche se di poco valore. 
In quel frangente, qualsiasi cosa avrebbe potuto fare la differenza fra la vita e la morte.
«Hai altri suggerimenti utili?» chiese Cayenne, che era stata in silenzio fino a quel momento.
«C’è tempo per quello, abbiamo tutto il viaggio. E i tre giorni di allenamento. Che sapete fare?» ribatté il nostro mentore mentre giocherellava con la punta di un coltello, apparentemente ignorandoci.
«Tagliare legna conta? » domandò la ragazza in risposta.
Beh, lei almeno sapeva fare quello. Io al massimo mi ero allenato lanciando coltelli su tronchi di alberi.
«Si, se ci fossero le asce. Che non sempre ci sono, quindi non contateci troppo. Io mi preparerei un piano di riserva, se fossi in voi. Io mi allenai solo con le asce per poi arrivare in un’arena piena di archi.»
Kron iniziò a intagliare il tavolo al quale eravamo seduti usando il coltello per disegnarci distrattamente.
«Io cercherò di ottenere un punteggio basso per evitare che i Favoriti mi attacchino subito.» rivelai, aspettandomi che mi distogliesse da quell’intenzione. 
Lui invece alzò semplicemente lo sguardo e annuì, grattandosi poi il mento. 
«Sì, è così che la ragazza del 10 ha vinto qualche anno fa. Però devi poi prenderli alla sprovvista. Allenati di nascosto, quando non ci sono gli altri tributi a vederti.» mi consigliò, tornando poi a incidere il legno. 
«Di notte sarebbe l’ideale. Per il resto...sapete fare trappole?»
Negammo in coro. 
Ci fece una lista di quello che avremmo dovuto imparare a fare nei giorni successivi se avessimo voluto restare vivi il più a lungo possibile.
«Una delle cose più importanti è imparare a trattare le ferite. Morire per delle infezioni è abbastanza comune e non tutti hanno uno sponsor che invii disinfettante.» affermò grattandosi distrattamente un gomito.
«Ah, ovviamente imparate a distinguere le bacche velenose da quelle commestibili.» andò avanti così per un bel po’, prima di scriverci l’elenco su dei fogli di carta.
Cayenne se n’era già andata, quando Kron mi afferrò per un braccio.
«Se ti alleni con le armi durante il giorno, sbaglia apposta. Il punteggio che gli Strateghi danno è complessivo.» 
Non che avessi avuto molte difficoltà in questo. 
«I coltelli ci sono quasi sempre nelle arene, quindi potresti provare a lanciare quelli. Mira ad un punto lontano dal centro del bersaglio e vedi quanto riesci ad avvicinartici. E non fidarti di nessuno.» aggiunse poi, indicando con la testa la direzione verso la quale era sparita Cayenne.
Come mai stava dando a me tutti quei consigli? Ero diventato il suo preferito? 
Era ovvio che tutti i mentori ne avessero uno, anche perché nessun distretto aveva mai avuto due vincitori, ma non avrei mai pensato di poter essere io. 
Meglio così, magari sarei riuscito ad avere una possibilità di ritornare a casa sano e salvo.

Spazio autore: Lo so, non aggiornavo da SECOLI. E oggi ho trovato un sacco di capitoli già pronti in file di word da aggiustare. Ho pensato che tanto valeva caricarli e poi aggiustarli più in là.
  
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