Women and parlous games
[What you
never do with a woman]
Un placido pomeriggio d’estate.
Anche in un area vicina ai monti, come il villaggio
di Konoha, la calura della forte stella solare era insopportabile…
-Kami! Non ce la faccio più!- la biondina scosse
energicamente il capo, stretto nella morsa dei suoi codini.
-Parli tu, che vieni dal deserto!- sbuffò il giovane
senza guardarla in viso: troppo concentrato sul tavolo da gioco a fissare delle
pedine pentagonali contrassegnate da ideogrammi.
-Non sei spiritoso, Shika.- aggrottò il sopracciglio,
sporgendosi con il petto ed il viso verso il ventilatore, oramai completamente
di sua proprietà.
L’altro si asciugò il sudore dalla fronte, dove si
era creata una lunga ruga a furia di riflettere; non era facile usare il
cervello in una giornata come quella, dove perfino l’aria sembrava bruciarti
sulla pelle.
-Ecco.- schioccò la lingua sul palato, mentre
afferrava una pedina, facendola avanzare di tre passi, e mangiandone due
dell’avversaria.
Strabuzzò gli occhi da gatta, completamente
spiazzata.
-Ti ho incastrata.- un sorrisetto comparve ad
incurvare le labbra, mentre estraeva una sigaretta dai pantaloni scuri.
-Tu hai barato.- assottigliò lo sguardo, indagando
per trovare prove di ciò nella sua espressione compiaciuta.
-Controlla.- si accese la sigaretta, gustando il
primo tocco di tabacco.
Si mise a braccia conserte, allungando il busto per
squadrare ogni angolo della tabella di gioco; e non lasciò nulla al caso,
focalizzando ogni minima scheggia, ogni residuo di inchiostro scolorito, ogni
piccola ombra che gettava la portafinestra semichiusa…
-Tem, ma non ti fidi?- era quasi sconcertato.
-Con te non si sa mai.- chiuse gli occhi ad una
veloce passata di aria rinfrescante dal ventilatore. -Mi chiedo però dove sarà
finita Ino… che ci ha invitato a fare a casa sua se poi non si degna di
presentarsi?-
-Quella stupida mendokuse si starà perdendo in
qualche stupida mansione.- emise dalle labbra poco schiuse un flebile fumo
argenteo. -Non mi sembra che preparare qualche fetta di anguria richieda troppo
tempo.-
Temari storse il naso, poggiandosi con i gomiti sul
pavimento di legno; aveva la stranissima impressione che quello fosse il vero obiettivo della
Yamanaka: sparire dalla circolazione per lasciarli soli.
-Hai detto di non aver mai giocato a shoji, vero?- la
fissò attraverso il suo sguardo sinuoso. -Eppure, non mi sembri preoccuparti
troppo del gioco.-
-Ti ho detto che mi è capitato di giocare ad un
qualcosa di simile a questo gioco; e direi che mi hai incastrata.- alzò le
spalle. -Però forse… che ne dici di rendere il tutto più interessante?-
Il Nara si portò via la sigaretta dalle labbra. -In
che senso?-
-Una sfida.- i suoi occhi di smeraldo sembrarono
illuminarsi. -Una penitenza per chi perde… di fare ciò che gli chiede l’altro.-
Shikamaru rifletté bene sulla proposta:
probabilmente, se gliela aveva fatta era perché si sentiva più che sicura della
vittoria… però, d’altro canto, finora si era dimostrata una giocatrice
mediocre: e sicuramente non sarebbe potuta sfuggire alle sue strategie di
gioco. In realtà, era un po’ interessato alla sua proposta… meglio dire
stuzzicato? Nah, sarebbe un termine che il Nara non ci perdonerebbe…
-Accetto.- pose la sigaretta tra le labbra.
-Arigatou.- sorrise piegandosi a mò di
ringraziamento, prima di posizionare la mano a fare ombra alla scacchiera. -Dunque…-
Shikamaru fissò la sua figura immobile, avvolta nel
kimono nero: non l’avrebbe mai ammesso, ma gli piaceva il modo in cui quella
seta delicata evidenziava le forme più che prosperose della kunoichi.
-Ecco.- prese una pedina, facendola avanzare di una
casella. -Tocca a te.-
Annuì, afferrando al volo la pedina affianco: l’aveva
già prevista la sua mossa e sapeva benissimo come ribaltare i suoi piani.
Avanzò di due caselle in diagonale, mangiò quel piccolo pentagono che
l’avversaria aveva mosso, poi circondò con quell’ennesima pedina una delle
poche rimaste sul campo di Temari. Alzò il capo verso di lei, emettendo uno
sbaglio: insomma, mia cara Tem, non è che il Nara si stia sforzando
eccessivamente.
La biondina sbuffò. -Ho capito, ti stai rivelando un
avversario più duro del solito.- distese le labbra, senza perdere il suo
controllo. Con le unghie trattate con cura graffiò la superficie della sua
pedina circondata, poi afferrò quella posizionata due caselle indietro e, con
una mossa del tutto inaspettata ed incontrollata da parte dello shinobi, riuscì
ad avanzare fino al lato opposto del campo, mangiandogli almeno quattro pedine.
Tornò seduta placidamente, sotto lo sguardo a dir poco sorpreso del ragazzo.
-… ma che cavolo di mossa era?- storse il naso.
-Kami… controlla se ho barato.- si allargò la
scollatura del kimono, facendosi aria con lo sventolare della mano.
Shikamaru si resse con i palmi poggiati sulle cosce,
e si sporse per scrutare tutta l’area di gioco; ok, cavolo, lo doveva
ammettere… era una mossa valida, regolare, geniale, inaspettata, da campione.
-… sei sicura di non averci mai giocato a shoji?-
alzò lo sguardo ammonitore verso il suo viso imperlato di sudore.
-Mh… ora che mi ci fai pensare…- sorrise. -Forse
qualche volta con Ino…-
Shikamaru sgranò letteralmente gli occhi, schiudendo
la bocca: era la prima volta che lo riusciva a cogliere di sorpresa in un modo
tanto eclatante, e la sua espressione era proprio buffa! Non rise per
educazione, ma avrebbe voluto farlo.
-Tu mi hai detto una bugia.-
-E tu mi hai sottovalutato troppo.- rispose con una
linguaccia infantile, brutta abitudine ripresa dalla sua amica fioraia.
-Temari…-
-Ora devi sottostare alla scommessa, cry-baby.-
Si avvicinò troppo con il busto, cosa che lo fece
indietreggiare per la sorpresa: muoveva le spalle in modo sensuale, fatto
apposta per farlo imbarazzare. Lo sapeva, ogni cosa era studiata per metterlo a
disagio; ed anche quel piegarsi in avanti, tanto che la scollatura si stava
aprendo… no, Shika, non guardare là!
-… stupida mendokuse….- fu quel che farfugliò,
sentendo il respiro di lei accarezzarle il naso.
-Stupido cry-baby…- ridacchiò la kunoichi, puntando
le sue labbra a congiungersi compiutamente ad esse…
… un trillo improvviso freddò i due corpi, facendoli
restare immobili ed a fiato sospeso per almeno un minuto. Seguì un altro
trillo. Il mozzicone di sigaretta depositò la sua polvere sul pavimento. Poi i
cervelli ripresero a funzionare, lentamente…
-E’ il telefono.- bisbigliò Temari.
-Ora Ino risponderà.- farfugliò quasi senza voce
Shikamaru…
… si erano completamente dimenticati della
presenza della Yamanaka!
La biondina tornò al suo posto, sventolando con fare
incurante la mano accanto al viso. -Kami, fa un caldo…-
Shikamaru, a disagio quanto lei, si ricacciò la
sigaretta in bocca. -Uhm… un’altra partita?-
-Sì sì…-
Accanto alla porta d’ingresso del terrazzino una
piccola figura sedeva a terra, stringendo un cuscino al petto e fremendo
d’entusiasmo… zitta zitta ascoltava ogni minima parola, trattenendo un fiato
sui loro battibecchi come se fossero frasi d’amore, aspettandosi con il cuore
in gola il momento del bacio, esultando nell’udire una nota diversa nella voce
di uno dei due.
Ino, la realtà è diversa da una telenovela: e quello
squillo di telefono ti ha riportato al pianeta terra.
La ragazza strinse con le unghie smaltate il cuscino
a cui era abbracciata, tirandolo con forza verso il muro; balzò in piedi senza
dire una parola, ed a passi pesanti si diresse verso l’apparecchio telefonico,
che la chiamava per la terza volta.
Non le sarebbe importato se a chiamarla fosse stato
Sasuke, anche per invitarla ad uscire: chiunque avrebbe pagato severamente.
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Questa shot l’ho scritta per il forum ShikaTema di
cui sono utente, ma poi l’ho voluta mettere anche qui. So benissimo di non
essere tanto capace con questa coppia perché soltanto una volta, e molto tempo
fa, scrissi una one-shot totalmente per loro… anzi, diciamo che con Temari
posso anche saperci fare, ma il mio problema è Shikamaru! E’ un personaggio che
non mi piace, e parlo volentieri di lui solo in coppia con Tem: ma spero di
aver fatto un buon lavoro. In caso contrario, ogni critica costruttiva è ben
accetta.
Sottolineo che non sia un anti-ShikaIno né una
InoShikaTema: primo, ad Ino non interessa Shikamaru e viceversa, e qui l’ho
voluto mettere in evidenza; secondo, è una threesome che odio! Voglio solo mettere
in evidenza quale sia il vero rapporto tra Ino e Shika a mio parere: solo
amicizia. Una forte e grande amicizia, ma solo quello.
Spero sia piaciuta; la dedico a tutte le Black Flies
che la leggeranno, ma soprattutto a Bambi, Arwen e Dreaming Ferret, perché sono
un po’ le mie sensei in ambito ShikaTema.
La vostra Rael
Per chi legge “La rivincita di Ino”: non ce l’ho
fatta a finire l’ultimo capitolo, scusatemi! Lo pubblicherò la settimana
prossima.