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Autore: tsumetai    26/03/2014    7 recensioni
{ one-shot } { fluff, malinconico, triste }
dal testo:
"Cadde nel vuoto, dal precipizio in cui si trovava, senza sensi e, utilizzando le sue ultime forze, esalò il suo ultimo respiro, per poi cominciare a diventare freddo.
Un movimento fulmineo.
Una sagoma si tuffò nel vuoto, tentando di raggiungere il ragazzo il cui respiro si era fermato."
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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un'oscurità che non ti appartiene.


 

In un luogo remoto, secondo una leggenda, viveva un ragazzo con la capacità di purificare coloro che erano pervasi di oscurità.
Aveva viaggiato a lungo, in cerca di un suo amico, trasformato in un uccello nero da un incantesimo.


Al cospetto di un semplice ragazzo con una dote speciale, si presentò un grande corvo, dal piumaggio di un color nero pece.
«Sarai tu, colui che mi salverà?» Un dio della morte, pronunciò testuali parole, con occhi afflitti, davanti al ragazzo che, si presumeva, aveva il potere di salvarlo dal suo destino segnato dalla fredda e incostante oscurità.
Provava dolore per una cosa che non aveva desiderato e, anche se quel suo aspetto era spaventoso, Tenma — così si chiamava il ragazzo — riuscì a riconoscere in esso una persona che ben conosceva: Tsurugi Kyousuke.
Il ragazzo splendeva come il sole e, rimanendo fermo, porse la sua mano al corvo.
«E’ tutto a posto. Mi farò carico della tua oscurità, così che tu possa avere l’aspetto di un uccellino» disse sorridendo e, appoggiando il palmo della mano destra sulla testa del volatile, assorbì la sua tetra oscurità.
«Ora puoi volare liberamente, vai dove vuoi nel cielo. E se non hai una destinazione in mente, puoi venire con me» gli sussurrò il castano, mentre l’uccello dalle piume ora bianche, batteva le ali, seguendo il ragazzo.

 
Col susseguirsi dei giorni, sempre più uccelli neri arrivavano da lui per essere purificati.
A causa del suo buon cuore, non riuscì a negare aiuto a nessuno.

Matsukaze si voltò non appena sentì i versi di altri corvi che stavano volando verso la sua direzione: erano tutte persone che aspettavano di essere salvate dalla loro oscurità, ed egli porse la sua mano a tutti, poiché incapace di rifiutare di aiutare qualcuno.
Alla fine, accompagnato da un cielo pieno di uccelli bianchi, la figura del ragazzo era nera come la notte: il suo corpo venne consumato dall’oscurità, la sua anima venne consumata dalla sua stessa bontà.
Cadde nel vuoto, dal precipizio in cui si trovava, senza sensi e, utilizzando le sue ultime forze, esalò il suo ultimo respiro, per poi cominciare a diventare freddo.
Un movimento fulmineo.
Una sagoma si tuffò nel vuoto, tentando di raggiungere il ragazzo il cui respiro si era fermato.

 
Gli uccelli afflitti consumarono la sua oscurità.
E nel cielo pieno di uccelli neri, tu splendi come l’oro brillante.

Kyousuke raggiunse il castano, e appoggiò la sua fronte su quella fredda dell’altro.
Gli occhi del blu passarono dal bellissimo color ambrato ad una sfumatura rossastra, che ricordava il sangue.
Curvandosi leggermente in avanti, sulle sue spalle si manifestarono due meravigliose e allo stesso tempo terribili ali nere e con l’ausilio di esse, portò in salvo Tenma.
Il cielo aveva preso sfumature rosse e arancioni, colori caldi e soffusi del tramonto. Era un bel panorama, meraviglioso a detta del blu, che lo vide per la prima volta dopo esser stato trasformato in un 'dio della morte'.
Appoggiò il castano sul prato verde, sotto un maestoso albero millenario ma, nonostante tutto, non riuscì a salvarlo.

 
Con le ultime forze che gli rimanevano, salvò il suo migliore amico.
Tuttavia, questo gesto gli costò la vita.

Il castano socchiuse gli occhi: vide davanti a sé, girato di spalle, il suo migliore amico.
"Tsurugi... non sono riuscito a purificarlo completamente...?" Pensò a fatica. La sua mente era annebbiata, più di quanto già non fosse prima di precipitare nel vuoto.
"No. Mi sto sbagliando. E' riuscito a recuperare quelle sue splendide ali nere" abbozzò un sorriso stentato, appoggiando la sua mano su quella del blu che, accorgendosi del contatto della mano del castano, si voltò.
Strinse la mano tiepida di Tenma che, però, stava virando sempre più ad una temperatura decisamente bassa.
«Grazie per aver cercato di salvarmi ma... è stato inutile» sussurrò lentamente, un po' per le forze che stavano venendo a mancargli, un po' per la sonnolenza che lo assaliva da quando era precipitato.
«Non ti credo» disse fulmineo Tsurugi, non volendo ammettere la realtà.
«Non voglio crederti, né tantomeno perdere colui che amavo e amo tuttora» quest'ultima affermazione, espressa con una voce ferma, seria e quasi costante fecero sussultare il ragazzino, che sorrise debolmente al blu.
«Anche io ti...» cercò di iniziare Tenma, ma la morte lo precedette.
Kyousuke riuscì a capire il 'amo' che Matsukaze gli comunicò con il labbiale, prima che egli chiudesse gli occhi, da cui scapparono alcune lacrime, e prima che il suo corpo perdesse completamente calore.
«... Tenma...» sussurrò flebilmente, non volendo credere a quella vista, appoggiò il suo orecchio sopra il petto del castano, all'altezza del cuore.
Non batteva.
Tsurugi si accorse che le sue ali si stavano pian piano rimpicciolendo, fino a sparire completamente, mentre i suoi occhi ritornarono al consueto color ambra.
In un attimo, realizzò che Matsukaze aveva utilizzato quel poco di energia che gli rimaneva per salvarlo definitivamente dalla dannazione dell'oblio.

 
Un urlo lacerò il silenzio che si era posato su quel luogo.
Pure il vento si era fermato, lasciando cadere le foglie secche che trasportava.

 
«Per quanto contradittorio fosse con le sue lacrime, sul viso del ragazzo, che il pallore della morte non abbruttiva affatto e che, anzi, lo abbelliva, vi era un sorriso sereno.
Assomigliava ad un angelo.
»
 

Angolo dell'autrice. che oggi festeggia un anno su efp.

... ciao gente del fandom di efp. (?)
eeee... boh. ho scritto questa fic orrenda accettabile per il mio primo anniversario su efp. °D°
non so neanche se si capisce qualcosa della trama, da quanto è intricata. (?)
no, cioè. :c boh. avevo promesso di pubblicare la fic ad una rompiballe carissima amica. (??)
cooomunque. il banner è fatto da me, quindi copyright. ò_ò
okay, non so che dire, addio.


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