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Autore: HikariKamishi    26/03/2014    2 recensioni
Un ragazzo e una ragazza frequentano la stessa classe al liceo.
Diventano migliori amici e lei si innamora di lui, ma non ha il coraggio di dirglielo.
E lui? Ricambia il sentimento o lei è semplicemente un'amica?
{Accenni JongKey}
[Tratto da una storia vera: la mia storia...]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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*Questo capitolo è dedicato interamente alla JongKey... Spero vi piaccia*


Decisi di mettere da parte i miei sentimenti per un po’, per aiutare Jonghyun.
Jonghyun era uno dei miei migliori amici e vederlo stare così male mi spazzava il cuore.
Lui c’era sempre stato per me e il minimo che potevo fare per lui, era aiutarlo a tornare con Kibum.
Lui amava Kibum e si vedeva benissimo.
Jonghyun amava Kibum come Scrat ama la sua ghianda.
Jonghyun ammirava Kibum come un bambino ammira il suo papà.
Per Jonghyun, Kibum era indispensabile come l’acqua per i pesci.

Jonghyun mi parlava continuamente della sua Divah.
Jonghyun era sempre stato il tipico ragazzo stronzo a cui non interessa nulla.
Lui era il classico ragazzo bello, quel ragazzo che cambia ragazza più spesso dei calzini, ma con Key era diverso.
Key era diverso.
Kibum era stato l’unico a rifiutarlo e a farlo veramente patire.
Key, da buona Divah, si era fatto desiderare.
Kibum non era il tipico ragazzo facile e questo faceva impazzire Jonghyun.
Mi aveva raccontato di come si erano messi insieme e, mentre lo faceva, gli brillavano gli occhi.
Ne parlava come una ragazzina alle prese con il suo primo amore.
-“Allora, come hai capito di esserti innamorato di lui?- gli avevo chiesto.- Insomma, non sei proprio il tipo di ragazzo che va dietro ad un altro ragazzo.”
Lui rise e riflettette per qualche istante.
-“Hai ragione, ma con lui è diverso. Kibum non è come tutti gli altri, lui è speciale.” Sorrise.
Non potetti non sorridere a quella meravigliosa visione (il suo sorriso).
-“Sì, lo so… Ma cosa ti ha fatto innamorare di lui?” gli chiesi di nuovo.
-“Non so, forse il suo splendido profumo? O il suo viso così dolce? Forse sono stati i suoi occhi felini, oppure il suo sorriso meraviglioso… Anzi, no… Sono state le sue tenerissime fossette!- fece una piccola pausa e poi continuò -o forse è stato il suo culo perfetto?”
Scoppiai a ridere e lui fece lo stesso.
-“Sapevo che saresti finito col parlare del suo culo!”
Rise nuovamente e poi divenne improvvisamente serio.
-“Sai, Chaerin, non immaginavo di innamorarmi di un tipo come lui… Non solo è bellissimo fuori, ma lo è anche dentro.”
-“Com’è?” gli chiesi.
-“Kibum è…-si fermò per pensare- pieno di difetti.”
-“Pieno di difetti?” non capii.
-“Sì. Lui è lunatico. Non sai mai come comportarti con lui. Si arrabbia per poco e mi tratta sempre male. Lui non mi dice mai ti amo.”
-“E perché ti piace tanto allora?”
-“Perché lui è una persona vera. Sono sempre stato con delle bamboline con tette enormi, ma senza cervello. Quando io dicevo qualcosa di sbagliato, loro mi assecondavano e basta. Nessuno mi ha mai trattato come una persona… Solo Kibum. Io lo amo perché lui riesce a farmi sentire vivo.
So che quando parlo con lui, parlo davvero con  lui e non da solo.
A lui piace quando lo tocco, lo so.
Alle altre  non piaceva. Le altre ansimavano come cagne in calore, ma in realtà non provavano nulla, lo so.
Io non conosco il corpo femminile e non so quali sono i vostri punti deboli, invece il corpo di Kibum lo conosco, è come se fosse il mio.
Inoltre, loro stavano con me solo perché ho un bel faccino.
E poi, non ricordo mai di aver riso con una di loro; invece con Kibum non faccio altro che ridere.
Non ricordo mai un momento serio.”
Quando parlava aveva un’espressione tranquilla sul volto.
Era davvero commovente sentirlo parlare… Sarei stata lì ad ascoltarlo per ore.
-“wow, che cosa tenera!- commentai- Ma non hai ancora risposto alla mia domanda. Mi hai detto cosa ti piace di lui e il perché, ma non mi hai detto come lo hai capito.”
-“Non è difficile capirlo. L’amore viene e basta. Un giorno stai con lui e… Puff… Ti rendi conto che la sua amicizia non ti basta più. Capisci che hai bisogno di molto di più che un semplice abbraccio ogni tanto e senti il bisogno di assaporare le sue labbra…”
Rimasi piacevolmente sorpresa dalle sue parole.
Non avrei mai immaginato che Jonghyun fosse un tipo così sentimentale.
-“Come vi siete messi insieme?” dopo tutte quelle belle parole, ero curiosissima di scoprire in che modo si erano dichiarati amore.
-“E’ successo nel mese di Ottobre, il giorno del primo collettivo… Ricordi quando il professore ci mandò sopra dalla vicepreside per prendere quelle autorizzazioni?- Annuii e lui proseguì- Bene, per andare sopra siamo saliti per le scale secondarie, quelle strette… Lui stava davanti a me ed avevo il suo sedere praticamente in faccia. Come una scimmia, al richiamo della natura, non ho saputo trattenermi e gliel’ho palpato.”
Scoppiai a ridere per l’esempio e lui mi imitò.
-“E lui?”
-“E a lui non sembrò dispiacere perché non si lamentò… All’improvviso si fermò e si giro verso di me.
Io salii quei due gradini che ci separavano e mi ritrovai vicinissimo al suo viso… Beh, dimmi tu, come fai a resistere a quelle labbra così perfette a pochi centimetri di distanza dalla tua? Non potetti fare altro se non baciarlo.
All’inizio fu un bacio casto, ma poi lui mi afferrò i fianchi e mi avvicinò a sé.
Arrivato a quel punto, non riuscii più a trattenermi e con una leggera spinta, si ritrovò con la schiena appoggiata al muro e le mie mani ai lati della sua testa.
Diedi una leggera spinta al suo bacino, con il mio e notai, con enorme piacere, che era contento di quella situazione.
Quel bacio divenne tutt’altro che casto. Sentivo Kibum ansimare contro le mie labbra e non so quale santo mi fece mantenere il controllo.- fece una breve pausa- Ma comunque, dopo che ci eravamo baciati io gli proposi di fare coppia fissa e lui accettò.”
-“Ti brillano gli occhi.” Gli feci notare.
-“Lo so.” Rise.


Mi ricordai della luce che aveva negli occhi, così mi convinsi e andai a parlare con Kibum per cercare di mettere le cose apposto.
Kibum stava nell’atrio della scuola con Taemin, stavano chiacchierando.
-“Kibum?” lo chiamai.
Lui si voltò e io gli chiesi se potevamo parlare qualche minuto in privato.
Lui accettò e venne con me.
-“Ti ha mandato Jonghyun?” mi chiese, prima che potessi cominciare a parlare.
-“Arriverò dritta al sodo: Jonghyun ti ama e gli dispiace per quello che è successo.”
-“Ti ha mandato lui?” mi ripeté, nella sua voce c’era disprezzo.
-“No- gli risposi- ma per favore, cercate di chiarire questa situazione. Lui ci sta male.”
-“Lui ci sta male?- divenne rosso in viso e gli occhi gli si riempirono di lacrime- E io? Io come ci sto?”
Scoppiò in lacrime e vedendolo mi si spezzò il cuore.
-“Kibum…”
-“Chaerin, io l’ho visto con YooBi. Non stavano conversando come fanno due amici, ma si stavano baciando. Erano appiccicati come una cozza su uno scoglio… O peggio, come le mosche sulla merda. Già, perché Jonghyun è proprio una merda! Ti rendi conto? Le stesse labbra che baciavano le mie, le stesse mani che toccavano il mio corpo, stavano toccando il corpo di un’altra persona. Non puoi immaginare che amarezza…”
Come biasimarlo? In fondo aveva ragione.
-“Kibum, non posso dirti perché lo ha fatto, ma so che è pentito. Lui non voleva farlo, credimi, ma ha dovuto.” Cercai di giustificarlo, ma in realtà sapevo che non mi avrebbe dato retta… In fondo non lo avrei fatto neanche io se fossi stata nei suoi panni.
-“Per favore non trattarmi come se fossi un idiota.”
-“Kibum, fidati di me. Jonghyun sta male, è pentito di ciò che ha fatto.”
-“So che stai cercando di aiutarlo, ma lo stai facendo sembrare solo più patetico.” Mi azzittì.
-“Ma…” non riuscii a continuare la frase.
L’espressione di Key cambiò improvvisamente e continuò a fissare qualcosa dietro di me.
Mi girai e vidi Jonghyun con una mano sanguinante che si dirigeva verso di noi.
-“Jjong- lo chiamai e lui fece un sorriso triste- cos’hai fatto alla mano?”
-“Niente.” Mi rispose.
Kibum continuava a guardarlo e le lacrime continuavano a rigare i suoi zigomi perfetti.
Si guardarono per un po’ e quindi capii di essere di troppo, così me ne andai.
-“Io devo andare, ma mi raccomando! Vi tengo d’occhio.” Li salutai e mi allontanai.
Mi nascosi dietro al muro e li osservai.
Stando troppo lontano non riuscii a sentire cosa si dissero, ma la scena che mi si presentò davanti, fu una delle più belle a cui avessi mai assistito in vita mia.

Continuarono a fissarsi per qualche minuto, fino a quando Kibum non si voltò per andarsene.
Jonghyun l’afferrò per un braccio e gli disse
-“Mi dispiace.”
L’altro non rispose, ma con la mano libera si asciugò le lacrime.
-“Kibum…” lo chiamò Jjong.
-“Jonghyun…” gli rispose l’altro.
-“Sono un deficiente, lo so… Perdonami, ti prego.” Una lacrima uscì dai suoi bellissimi occhi e percorse tutto il suo viso fino  a morire sul suo collo.
-“Non ti basto più
? È per questo motivo che baciavi lei?” sputò fuori con tutta la rabbia che aveva dentro.
L’altro rimase in silenzio per qualche istante, non si aspettava di certo una domanda del genere.
Lo tirò per un braccio e lo fece girare verso di sé.
-“Non essere ridicolo. Sai che non è così.”
-“Non mi trovi abbastanza attraente?” gli chiese Key, scoppiando in lacrime, come un bambino spaventato.
A quella vista, Jonghyun non potette trattenersi dall’imprecare.
-“Kibum, cazzo! Sei malato. Come fai a dire una sciocchezza del genere? Sai che sei perfetto. Sai che ho occhi solo per te! Sai che per me esisti solo tu. Come puoi pensare di non essere abbastanza per me? Ti tirerei un pugno in pieno viso, se solo non fossi così dannatamente bello.”
Key si portò la mano libera di nuovo sul viso e pianse ancora più forte.
Jonghyun gli lasciò il braccio e lo prese per le spalle, abbracciandolo.
-“Ti amo Kibum, perché non vuoi capirlo?” Scoppiò a piangere anche lui.
Stettero abbracciati per un po’.
Jonghyun poi afferrò il volto di Key e gli asciugò le lacrime con i pollici.
Avvicinò la sua fronte a quella del biondo e fece sfiorare i loro nasi.
-“Ti amo.” Gli ripeté sulle contro le sue labbra, ancora una volta.
-“Ti amo.” Gli rispose sincero l’altro.
Si baciarono intensamente.
Dopo quel bacio Kibum gli chiese cosa avesse fatto alla mano, ma Jonghyun non fece in tempo a rispondere che gli passò affianco il bidello con il carrello e una lavagna rotta al suo interno.
-“Signor Dong, cos’è successo?” chiese Key.
-“Qualche teppista gli ha tirato un pugno e si è rotta. È rimasto ancora del sangue.”
Kibum rimase shockato.
Jonghyun aveva rotto la lavagna con un pungo? E perché lo aveva fatto?
-“Sarà stato sicuramente un momento di rabbia.” Rise il colpevole.
-“Intanto io la devo portare sopra e devo scenderne una nuova… Sai quanto pesano questi affari?” Si lamentò l’uomo.
-“Lasci che l’aiutiamo.” Propose Jonghyun.




*So che è deprimente come capitolo, però è a lieto fine, quindi... Spero vi piaccia :) Lasciate una recensione se vi va <3
   
 
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