Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: MissCumberbatch    26/03/2014    0 recensioni
Nel primo capitolo della mia ff racconto quello che è accaduto nella puntata di "Sherlock" intitolata "The Reichenbach Fall".Guardando quella puntata non ho mai pianto cosi tanto,comunque..spero che la mia fanfiction vi piaccia :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati due anni ormai dalla morte di Sherlock ma nessuno aveva trovato alcuna traccia. Nessuno aveva sue notizie,nemmeno John. Era seduto al bancone di un bar,intento a bere una tazza di caffè.La teneva stretta come se avesse paura di farla cadere,come se fosse la cosa più preziosa che possedesse. Mescolava inconsciamente,probabilmente stava pensando a quello che era accaduto due anni prima. Quel movimento lento faceva tininnare il cucchiaino,che si scontrava con la parete della tazzina. Lo scontro del cucchiaino con la parete della tazza non rappresentava altro che l'impatto dei miliardi di pensieri che,in quel momento, aveva nella mente. Non aveva bisogno di mescolare il caffè...dopo la morte di Sherlock si era abituato a berlo amaro, nemmeno la dolcezza dello zucchero riusciva ad intenerire il suo cuore addolorato...quella era soltanto un'azione involontaria per tenere sotto controllo lo stress. Sorseggiava il caffè lentamente,il sapore amaro gli pervadeva la gola. Ormai ci aveva fatto l'abitudine a quel sapore pungente. In quei due anni aveva sofferto talmente tanto che ora nemmeno un sorriso sarebbe stato in grado di scalfire la sua anima arresa. C'era soltanto un sorriso che avrebbe potuto salvarlo da quel vortice di tristezza e disperazione in cui era stato avvolto. "Alza lo sguardo,John" sussurrò Sherlock con un filo di voce.Fuori dal bar, con la testa piena di pensieri, era indeciso se entrare o no... "La decisione più complicata della mia vita" pensò il detective. Riempì i polmoni d'aria, facevano quasi male, ma decise di giocarsi il tutto per tutto ed entrò.La sua tensione era tangibile e nessuno sapeva come avrebbe reagito John.Sherlock aprì lentamente la porta del bar,senza far rumore.Stette qualche secondo a fissare il dottore, intento a bere il suo caffè rigorosamente amaro,poi pian piano si avvicinò a lui,stando attento a non farsi vedere. Non poteva farsi riconoscere da John così in fretta...Era passato troppo tempo e per lui sarebbe stato un trauma vedere il suo migliore amico ancora vivo.Così Sherlock fu costretto a cercare un piano B.Si travestì da venditore ambulante e si diresse verso il bancone del bar nel punto in cui era seduto il dottore."Buon giorno,signore" disse utilizzando un accento diverso per non farsi riconoscere "desidera una rosa fresca per sua moglie?" John era molto infastidito così rispose in modo brusco:"È davvero molto gentile ma non ho bisogno di una rosa per dimostrarle il mio amore". Sherlock si tradì rispondendogli:"Ma alla signora Waston non piacciono i fiori?" John lo guardò stupefatto.Quel viso aveva qualcosa di familiare...pensò per qualche secondo poi trasse una conclusione "Sherlock sei tu?" Il detective tentennò un attimo poi rispose:"Si John...sono io...sono vivo.." La rabbia di John era evidente, le vene del collo si ingrossavano sempre di più...avrebbe voluto andare via da lì.Sarebbe stato piu facile scappare da Sherlock e invece decise di rimanere.John si alzò in piedi per abbracciare il suo migliore amico; quell'abbraccio durò pochi secondi ma per John sembrò un'eternità...finalmente era al sicuro fra le braccia di Sherlock.Dopo due anni di sofferenza aveva raggiunto la tanto attesa felicità.Il dolore provato era ormai soltanto un flebile ricordo.
  
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