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Autore: Mave    27/03/2014    1 recensioni
Non ho resistito e ho un po' "stravolto" la seconda stagione con diversi "what if". Il risultato potrebbero essere delle coppie decisamente fuori dagli schemi...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Abbott, Andrew 'Andy' Brown, Bright Abbott, Ephram Brown
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Siamo usciti insieme, abbiamo condiviso lo stesso banco, lo stesso piatto, lo stesso bicchiere. Non ci siamo vergognati di condividere anche i più imbarazzanti segreti e avremmo giurato che saremmo stati amici per sempre.

Ci sbagliavamo. Quello che c'era tra noi era qualcosa di diverso, di superiore, e le nostre labbra, loro si, lo sapevano. Perché la definizione l'abbiamo trovata in un lampo, in un istante, in un bacio. (Irv)

Laynie restò in disparte ad assistere alla scena all'uscita da scuola: Harold era andato a prelevare Amy fin quasi nel corridoio e l'aveva scortata fino alla sua macchina.

Benché Amy l'avesse combinata grossa e meritasse una punizione, Laynie era dispiaciuta per l'amica.

"Mia sorella sembra la figlia del Presidente e mio padre una delle sue guardie del corpo! Credo che d'ora in poi papà accompagnerà Amy fino all'ultimo giorno dell'università! Povera te, dovrai stare senza la tua amica del cuore per un po' di tempo!"

La voce di Bright infastidì Laynie. Il ragazzo non riusciva proprio ad ostentare un minimo di compassione fraterna e si crogiolava nel fatto che, una volta tano, fosse stata Amy a mettersi nei guai e ad essersi attirata le ire dei genitori.

"A quanto vedo anche il popolare Bright Abbott oggi se ne va a zonzo senza i suoi simpaticissimi amici!"

Non poté esimersi dall'osservare Laynie.

"Il dottor Brown terrà segretato Ephram in casa probabilmente finché non sarà in età da pensione e Colin...Beh sei sua sorella, lo sai meglio di me che i tuoi genitori lo hanno fatto uscire prima da scuola perché aveva un controllo con l'Andy furioso!"

Bright ridacchiò.

"Certo che Ephram è stato proprio un imbecille a farsi manipolare così da mia sorella fino a farsi trascinare in Wyoming!"

Laynie si issò lo zaino sulle spalle e si voltò per andarsene. Non aveva voglia di ascoltare le stupide ciarle di Bright.

Si accorse però che il ragazzo gli camminava dietro.

"Che fai, mi segui?"

"Ti ricordo che anche io devo fare questa strada per tornare a casa o te lo sei scordato? Comunque pensavo che potrei darti un passaggio e potremmo fermarci al Mama Joy's a bere qualcosa!"

Laynie restò spiazzata da quella proposta, una proposta non da Bright e gli mise una mano sulla fronte.

"No, febbre non ne hai! Sei sicuro di sentirti bene?"

Lei e Bright non si erano mai piaciuti e da bambini erano stati talmente vendicativi da farsi i dispetti più assurdi.

"Spiritosa! È venerdì pomeriggio e non ho nessuna voglia di tornarmene a casa a gestire le crisi d'identità di Amy, le sfuriate dei miei genitori e il capitolo di geografia di trenta pagine sul quale devo scrivere una relazione entro lunedì. Fammi respirare! Non credo che tu abbia progetti più allettanti che ti aspettano a casa!"

Laynie si strinse nelle spalle e poi si convinse.

"Ok, vada per due limonate. Offri tu, s'intende!"

Bright si fermò e parve imbarazzato mentre si grattava la testa.

"Ti dispiace se andiamo tra dieci minuti! Le cheerleader stanno provando la coreografia per la prossima partita sulla pista d'atletica. Ci sono anche i giocatori di football se ti può interessare!"

Laynie si mise a ridere e gli assestò una pacca scherzosa sulle spalle.

"Ecco il Bright Abbott che conosco! Andiamo galletto cedrone!"

Preso posto sugli spalti, Laynie dettò delle condizioni: Bright non avrebbe dovuto urlare complimenti troppo osé verso le ragazze e si sarebbe dovuto comportare da gentiluomo.

"Guarda Macy Green che gambe! Sembra Sharon Stone in Basic Instinct!"

Bright si lasciò sfuggire quel commento mentre la compagna di classe sculettava durante il balletto.

"Sei incorreggibile! Che fine ha fatto quella Gemma alla quale giuravi amore eterno solo due settimane fa?"

"Appartiene a due settimane fa, appunto! Non sai che io ho una ragazza a settimana! Ho una regola: tre appuntamenti e poi le scarico!"

Laynie sembrò indignata da tanta superficialità.

"Peccato che una delle tue pollastrelle non te le suoni di santa ragione! Non si trattano così le ragazze!"

Protestò la ragazza e i suoi occhi brillarono. Bright notò quella luce e dovette ammettere a sé stesso, per la prima volta, che Laynie era davvero bella.

"Nessuna può resistere al fascino di Brighton Harold Abbott!"

Si pavoneggiò Bright.

"L'unica che me le ha date e che le ha prese da me sei tu, cara Alice nel Paese delle Meraviglie!"

Laynie si infuriò quando risentì quel soprannome con il quale Bright e Colin l'avevano canzonata fino allo sfinimento quando erano bambini.

Il motivo di quel soprannome era che Laynie era così appassionata di quel cartone animato da aver mandato avanti e indietro il nastro del VHS fino a consumarlo e a saperne le battute a memoria.

Poi però si ritrovò a sghignazzare nel ricordare tutti gli schiaffi e i pizzicotti che si erano "cortesemente" scambiati lei e Bright.

"Eravamo bambini e, devi ammetterlo, tu eri davvero insopportabile! Rammenti quando hai buttato il mio pesce rosso nella mia piscina gonfiabile o quando hai fatto sparire le scarpe di tutte le mie compagne di classe alla festa per i miei sette anni?"

Lo provocò Laynie.

"Quella è stata un'idea di Colin. Vogliamo parlare allora di quando tu mi hai spalmato mezza torta farcita in faccia?"

Laynie agitò le mani come a voler arrendersi. Non sapeva nemmeno perché avessero rievocato quei ricordi.

"Non è stato facile sopportarti, soprattutto considerando che ti conosco da quando ero ancora in fasce. Penso ancora che sei un idiota però abbiamo condiviso tante cose insieme!"

Rifletté Laynie.

"Già! Tutte le sere d'estate che sono rimasto a dormire a casa tua e con Colin sghignazzavamo fino a notte fonda perché giocavamo a fare gli indiani e tu non riuscivi a dormire, i picnic organizzati dalle nostre famiglie, quella volta che mancava un insegnante e tu venisti in classe mia, la maestra ti fece sedere vicino a me e io ti feci lo sgambetto facendoti quasi rompere un dente..."

Bright si stupì nel trovare meraviglioso ognuno di quei ricordi desiderando quasi di poterli rivivere.

"Beh si devo ammettere che sei sempre stato gentile con me!"

Fece ironica Laynie. Poi, però, il suo sorriso scomparve.

"Non ci sopportavamo eppure tu sei stato un grande amico quando ne avevo più bisogno. Ti ricordi? Era la domenica successiva all'incidente di Colin. Mio fratello giaceva in coma in un ospedale di Denver e i miei genitori avevano preso l'abitudine di trascinarmi in chiesa sperando in un miracolo. Alla fine della funzione quel giorno d'estate mi afferrasti per mano e mi trascinasti a casa tua. Sei stato l'unico che mi chiese come stavo io dopo giorni che tutti si preoccupavano solo di Colin. Sei stato l'unico che mi ha permesso di piangere e non mi ha imposto di essere forte!"

Laynie si asciugò una lacrima.

"Poi mi hai proposto quell'orrenda partita a dama e mi hai promesso che non l'avremmo perso. Che Colin non ci avrebbe lasciati. Ti ho creduto e ho fatto bene!"

Bright non sapeva cosa aggiungere e istintivamente prese la mano di Laynie. Lei non la ritrasse e spostò lo sguardo verso i giocatori di football.

"Un vero peccato che ti abbiano buttato fuori dalla squadra quest'anno! Sarei venuta volentieri a vederti inciampare sul campo da gioco!"

Laynie riprese il controllo di sé stessa con quella battuta.

"Beh puoi sempre uscire con me e darmi una lezione a nome di tutto l'universo femminile che ho offeso!"

Per la prima volta si guardarono negli occhi e vi lessero qualcosa di nuovo. Qualcosa di profondo e sconosciuto, di assurdo e di attraente.

"Sì potrei essere la tua ragazza di questa settimana! Se non ne hai già una!"

Detto questo Laynie si avvicinò e lo baciò sulle labbra.

***** ******

La frase iniziale è di Anton Vanligt.

   
 
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