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Autore: StayWeird01    27/03/2014    2 recensioni
||...a volte sa essere comprensivo, quasi dolce. Poi ha degli occhi che ispirano fiducia, tranquillità, e sono limpidi come il mare, quasi perfetti. Ha uno sguardo che colpisce, che ti trafigge, a volte bene, a volte male. Ha un viso così scolpito, che sembra una statua a volte. E poi il sorriso... l’ho visto sorridere una sola volta. È uno di quei sorrisi che non mettono voglia di ridere, o felicità, ma creano tranquillità, come uno stato di neutralità, come se non ci fosse né bene né male, solo “neutro”. Ed la neutralità di cui ho bisogno. Non sarò mai troppo felice, ho fin troppi motivi per essere triste; non sarò mai troppo triste, c’è sempre qualcosa che mette felicità; io preferisco essere neutra alla vita...||
-Ff ferma per volontà dell'utente-
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Guardando la bolletta della luce e dell’acqua mi viene da piangere. Non posso sprecare così tanta luce e acqua in un appartamento di Milano, dove vivo solo 13 ore al giorno, giusto per dormire, studiare e mangiare. Non pulisco nemmeno: la casa è un’antica dimora di una banda mafiosa. Abbiamo fatto un patto: se non li aspiro non mi faranno starnutire. Rido al pensiero dell’accumulo di polvere che caccia una pistola, e inizia a spararmi perché ho aspirato una prozia cicciona, di polvere. Osservando di nuovo le bollette il sorriso sparisce dal volto. No, non sono un padre disoccupato lasciato da moglie e figli, neanche una cameriera sfigata che vive con una cinquantina di gatti, ne una vecchietta decrepita che si finge giovane. Sono solo una studentessa dell’Università di Milano, che abita in un appartamento di periferia, , con un padrone di casa antipatico e una vicina che si lamenta a ogni minimo rumore minacciando di sporre denuncia. E il problema è questo. No, non la vicina, ma l’appartamento. Non riesco a pagare l’affitto, benché meno le bollette. Di prestiti alla banca neanche per idea, l’ultima volta ho insultato il banchiere ciccione e non mi fanno più entrare; di diminuire il prezzo non se ne parla, il padrone come minimo me lo aumenterebbe; turni in più al lavoro no, le 3 ore che passo al pub bastano e avanzano. Ho persino provato a chiedere aiuto alla vicina, ma dallo sguardo che mi sono ritrovata appena ha aperto la porta ho avuto solo il coraggio di chiederle un po’ di sale. E non me lo ha neanche dato. Zoccola. Chiudo le bollette e le metto nel cassetto. Annaspo fra le cianfrusaglie a terra, tra cui i miei libri dell’università. Mi avvicino al frigo e afferrò una bottiglia di Coca-Cola.  La scolo in 2 secondi. Noto il tavolo della cucina: è ingombro di libri di Fisica, di piatti di pasta, di buste con verdure, di lattine accartocciate, di scatolette cinesi piene di spaghetti al vapore e di bicchieri di latte caduti. Okay, qui urge mettere in ordine la casa. Prendo gli auricolari, ma non trovo il cellulare. Pazienza, ascolterò dall’mp3. Ad un tratto sento un rumore provenire dal bagno. È un mormorio, una vibrazione. Spero che Voldemort non sia entrato nel mio bagno. Entro in bagno e noto la montagna di vestiti che trema. La vibrazione è diventata musica sommessa, sembra Avicii, “Wake me up”. Okay, Miriam mi sta chiamando. Sfascio tutta la montagna e finalmente ricaccio il cellulare.
-Pronto?-.
-Pronto? Katia, ci hai messo un secolo a rispondermi!- dice Miriam sbuffando.
-Lo so, il cellulare era sotto una montagna di vestiti, ci ho messo un secolo a trovarlo- dico io-Pensavo fosse Voldemort!- sussurro infine.
-Tu sei pazza, Harry Potter ti da alla testa! Comunque devi mettere ordine in quel buco di casa- dice lei severa.
-Sì, stavo per farlo- dico io mettendo la mani nei capelli.
-Certo, racconti sempre la stessa storia, poi dobbiamo chiamare la squadra di pulizia per pulirla!- dice lei.
-Mi sono costati un botto!- dico io arrabbiata.
-Problemi con la bolletta?- dice Miriam comprensiva.
-Sì, questo mese non so che fare. Vogliono cacciarmi proprio fuori di casa. Poi, con l’affitto...-.
-Ricorda che se vuoi, puoi sempre stare da me!- dice Miriam per l’ennesima volta.
-No, non mi interessa, non mi piace dipendere dagli altri- dico io decisa.
-Ma lo sai che per me non ci sono problemi- dice lei tranquilla- Devo solo aiutarmi coi lavori domestici!-.
-No e poi no! Non voglio, devo rimanere qui!-.
-E come?- chiede lei sarcastica. Non so davvero come fare. Perché la vita deve essere così complicata?
-Ehi, sei ancora viva!?- chiede Miriam insistente.
-Come? Ah, sì, certo- dissi io distratta:-Aiutami!- sbottai d’un tratto.
-E cosa dovrei fare? Aumenta i turni al pub!- disse logica Miriam.
-Che cosa?! Mai! Non ho niente contro gli omosessuali, ma in quel pub ne è pieno e ogni volta c’è qualche ragazza che mi chiede se sono fidanzata!-.
-Almeno sappiamo che sei ancora in carreggiata!- disse sarcastica lei :-A proposito, da quand’è che non baci u ragazzo?-.
-Ma cosa vuoi che m’importi adesso del ragazzo? Io non ne ho bisogno, e piuttosto aiutami!- dissi io spazientita.
-Va bene, ti aiuto- disse lei alla fine. La sentii poggiarsi su qualcosa, e picchiettare le dita sul tavolo, come fa sempre:-Allora, scartiamo la banca, e anche il padrone di casa, e il pub. Hai pensato alla vicina?- disse lei radiosa.
-Sì, con risultati negativi- dissi io malinconica. Miriam iniziò a mugugnare, e a sbuffare. Pensai alla telefonata, e al fatto che voleva semplicemente sapere se ero viva o morta, non risolvere i miei problemi vitali. A differenza di me, Miriam lavora in un magazine di moda e ha un fidanzato altissimo e simpaticissimo chiamato Valerio. Ha uno stipendio alto, adora la movida milanese e ogni sera va in discoteca a ubriacarsi, e probabilmente scoperà col suo ragazzo.
-Ecco, che idea! Sono un genio, devi ammetterlo- disse lei orgogliosa.
-Se mi esponi la tua forse te lo dico- dissi io impaziente.
-Coinquilino!-. Già, è un genio. Sono un’idiota, una vera e propria scema. È forse la cosa più logica che avrei dovuto pensare!
-Sei un genio, lo ammetto!- dissi io fiera.
-Davvero? Quindi ti piace l’idea che sia maschio?-. No, aspetta, l’intento era quello di presentarmi un ragazzo?
-No, non sei più un genio-.
-No, dai, è una bella idea dopotutto! Mi va bene anche che sia donna, basta che non mi diventi lesbica!-.
-Non diventerò lesbica!-.
-Sì, okay. Però pensaci, hai una camera in più, qualcuno che ti aiuta a pulire, a pagare le bollette, a pagare l’affitto... È perfetto, no?-. In realtà sì, è perfetto.


 
Eccomi qui con un'altra FF!
Non riuscivo a fermarmi dalla tentazione, così ne ho scritta un'altra!
Ma questa è diversa, la ragazza è molto più incasinata,
ed è così sfigata che ogni situazione deve sempre uscire una catastrofe.
Questo è il prologo, e quindi nel prossimo capitolo troverò il modo 
di descriverla!
Il personaggio si basa sulla sorella della mia BF, 
che adora Louis, e quindi è una specie di regalo, dato che nella sua FF 
mi fa mettere con Niall!
Peccato che non potrà leggerla, perchè ha 9 anni, e purtroppo (mica tanto...9
è un po' pervy (un po' tanto!).
Sì, come potete notare ci sarà anche una parte pervy, che naturalmente 
scriverà la mia BF Francy, sperando che non sia pervertita quanto la prima!

(PS: Francy, mi fai schifo ;-D)

Per chi non lo sapesse scrivo anche un'altra ff, chiamata 
"You're special, you're my dream" 

Premete sull'immagine per il link ;-)
Ci vediamo al prossimo capitolo, mi aspetto un sacco di visualizzazioni e recensioni!
  
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