IN
VIAGGIO CON MALFOY
Liberarsi
di Draco Malfoy? Impossibile! Lo sa bene l’ex-giovane Harry Potter che questa
volta si trova a dover affrontare l’impresa più ardua: trasportare un
agitatissimo Draco al San Mungo dove sua moglie sta per partorire il piccolo
Scorpius!
«Toglimi
una curiosità, furetto, perché hai chiesto a me questo sacrificio?» chiese
l’occhialuto mentre guidava.
«Te
l’ho detto Potter – rispose lui seccato – eri l’unico!!!». Il biondo sbuffò mentre l’auto sfrecciava a
tutta velocità sull’autostrada babbana. Harry non era un patito della velocità:
sperava solo di fare un incidente per liberare il mondo da una nullità come
Draco…
«Non
potresti andare più veloce?» chiese Draco scocciato. Harry lo guardò con le
sopracciglia inarcate.
«Sono
già a tavoletta!» disse
«Ma
che tavoletta e tavoletta! Non stiamo surfando, stiamo andando in macchina!!!»
esclamò Draco.
«Come
lo chiamerai tuo figlio?» chiese Harry tralasciando il commento sulle tavole da
surf.
«Scorpius.»
fece Malfoy. Harry quasi non uscì fuori strada.
«Come
lo vuoi chiamare?» ripetè rientrando sulla corsia.
«Scorpius!
– urlò il biondo – e lavati le orecchie!»
«E
tu fai una lastra al tuo cervello, nessuno che abbia il cervello a posto
chiamerebbe suo figlio con un nome così idiota!!».
«Cosa
dovrei fare?!» disse lui
«Lascia
stare…». Per un po’ non parlarono. Poi malfoy esplose.
«Ma
sei peggio di una lumaca! Fermati!»
«Come
fermati?»
«Fermati
e scendi, guido io!».
«Stiamo
a posto!» borbottò Harry scendendo. Risalirono in macchina ognuno al posto
dell’altro. Harry si mise la cintura e si aggrappò ai bordi del sedile mentre
Draco partiva di colpo a cento all’ora.
«Ora
si ragiona!» fece draco complimentandosi con se stesso e correndo come un
pazzo. Harry si augurò di arrivare al San Mungo vivo e vegeto. Draco non si
preoccupava di ciò che travolgeva nel suo tragitto e fece fuori tre volpi, un
cervo, un uccellino che non fece in tempo a spiccare il volo e cane da guida
che guidava un vecchietto…
«Oh,
no!» fece harry orripilato girandosi indietro a guardare il vecchietto steso a
terra.
«Tranquillo
respira…» disse Draco guardando nello specchietto retrovisore.
«Si
ma il cane? – chiese Harry – sei un assassino!».
«Quanto
ti lagni… era un cane.»
«Si
ma a me ricordava uno che conosco…»
«E
chi conosci che assomiglia ad un cane?!» chiese Draco
«Come
chi? Sirius Black! Ma non li leggi i libri della Rowling?!»
«Perché
dovrei perdere così il mio tempo? Ho altro da fare…».
«A
me sono piaciuti!» ribatte Harry
«Solo
perché sei il protagonista…».
Il
viaggio sembrò proseguire senza ulteriori problemi fino ad una piazzola di
sosta dove Draco si fermò per un bisogno impellente… . Scese anche Harry.
Girati di spalle i due non notarono l’auto che rotolava via senza freno a mano.
Girandosi Harry si chiese se non si era Smaterializzato senza volerlo su un
tratto di strada dove non c’era la sua auto, poi urlò:
«La
macchina!». Draco che ancora non aveva finito chiese:
«Che
c’è ora?» e impallidì una volta che si fu girato.
«Dov’è
la macchina, Potter?» fece aggressivo. Harry guardò in giù nella discesa: la
macchina era andata a sbattere contro a transenna e fumava (come se niente
fosse, dico io, dove si è mai vista una macchina che fuma?!).
«Ora
che facciamo?» chiese Draco ad Harry
«Io
so solo che non ho l’assicurazione…» disse Harry mogio.
«E
ora come ci arriviamo all’ospedale? Mia moglie sta partorendo!» fece Draco a
denti stretti.
«L’unica
cosa da fare è l’autostop…» fece Harry alzando la mano, ma nessuno si fermava.
«Incredibile!
– esclamò draco dopo venti minuti di autostop – Soli. Mia moglie partorisce.
Nessuno che si fermi. HARRY, PIANTALA CON QUELLA MANO, TANTO NON TI FILA
NESSUNO!» urlò. Harry abbassò la mano
«Trova
tu una soluzione allora!» disse spingendolo. Draco non si tirò indietro e
spinse Harry che rispinse Draco. In pochi secondi i due “amici” si ritrovarono
a fare a pugni in mezzo alla strada, nel traffico.
All’improvviso
un Tir gli venne addosso…
«Ohi,
dove sono?» disse Harry debolmente aprendo gli occhi. Era così pieno di
fasciature da sentirsi imbalsamato.
«Siamo
al San Mungo – disse la voce di Draco da qualche parte sulla sua sinistra –
come pazienti!».
«Come
sta tua moglie, quella che non so come si chiama?» chiese Harry
«Tranquillo
– rispose Draco – nessuno sa come si chiama. La Rowling non l’ha detto, non
l’ha neanche descritta, praticamente è come essere sposato con la donna
invisibile!
«Comunque
sta bene, lei, è stata dimessa da una
settimana…»
«Una
settimana? – ripetè harry – Ma da quanto tempo siamo qui?»
«Da
una settimana, no?! – ringhiò Draco – Che razza di idiota! Ma come mi è venuto
in mente di farmi accompagnare da te?!»
Malfoy
tacque di colpo. Una Medimago entrò nella loro stanza sorridente.
«Sarete
felici di sapere che tra due mesi vi toglieremo le fasciature!»
«Ancora
due mesi?» chiese Draco indignato.
«Eh,
si, ma tranquillo, presto arriverà sua moglie a farle una visita. Ce lo ha
detto quando l’abbiamo dimessa.»
«E
con chi verrà, glielo ha detto?» chiese Harry
«Con
un certo Ronald Weasley!»
«Oh,
no!» fecero in coro Harry e Draco.
Lo so è una storia del tutto idiota! Mi è venuta in mente mentre
facevo un viaggio con la mia famiglia qualche giorno fa! Da domani parto per
tre giorni prima di una vacanza definitiva quindi non pubblicherò per un po’.
Se volete recensire…
P.S.: Spero di pubblicare di meglio dopo le vacanze…!