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Autore: Alessandra_    27/03/2014    1 recensioni
Lui è Dimitri. Una notte il suo maestro gli da un incarico da svolgere. Rapire una ragazza. Lui accetta, va lì e la guarda. Non può rapirla, non sa perchè, ma sente che non può farlo. Scappa. Purtoppo lei lo segue e viene catturata. Le fanno dimenticare delle sue origini, della sua famiglia e di se stessa. E' costretta a subire continue punizioni dallo stesso ragazzo, divenuto il suo maestro. Eppure lei non lo odia, anzi crede di amarlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Un mese, era passato un mese dall'ultima volta che l'avevo visto. Un mese terribile, pensando a cosa gli avrei detto quando l'avrei rivisto. E purtroppo, anche se Belle cercava di aiutarmi in tutti i modi, non riuscivo a sgattagliolare via perchè Nicholas non si schiodava dalla mia camera. Mai. Si era trasferito e aveva rimandato tutti i suoi compiti. Diceva di voler stare con me, che dovevo ancora riprendermi. Che rabbia. 
In questo momento mi trovo in bagno e pettinandomi i capelli, cerco un modo per farlo uscire di qui.
< Malika? Esci? >
< Si , eccomi >
Apro la porta e lui mi stampa un bacio a timbro. 
< Come mai tutte queste attenzioni? >
< Niente, vieni con me >
< Usciamo? >
< Si, seguimi >
Mi afferra la mano e mi tira fuori dalla stanza. Camminiamo a passo spedito e non capisco perchè ci sia tutto questo trambusto in città. Passiamo a lato della piazza principale e noto che stanno allestendo un palco.
< Cosa succede? >
< A suo tempo lo saprai >
Continuiamo a camminare a passo spedito e scendiamo delle scale che portano in un sotterraneo. Alla fine di un corridoio scorgiamo una porta ed entriamo. Nicholas si chiude la porta alle spalle e si volta verso di me.
< Scusa, ma tra un'infatuazione ed il mio futuro , scelgo quest'ultimo. >
< Cosa? >
Due guardie mi arrivano da dietro e mi trascinano in una tenda adiacente al palco, dove mi legano e mi imbavagliano, e l'ultima cosa che vedo prima che mi bendino , è Nicholas con un coltello fra le mani.
< Nicholas non puoi farmi questo, non mandarmi a morire. >
< Ma questo è il tuo destino tesoro, Dimitri lo sapeva, ti allenava solo per dare una copertura, e lui doveva ucciderti, solo che non si sa dove sia.. e quindi tocca a me, che scocciatura. Nella prossima mezz'ora dovrò torturati e poi in piazza, sotto gli occhi di tutti, morirai. >
< Ma perchè? >
Non mi risponde e da inizio alla tortura. Capisco che qualcuno lo sta aiutando, perchè ricevo colpi da tutte le parti , mentre Nicholas si limita a farmi dei tagli profondi su guance, braccia e collo. Improvvisamente però la porta si spalanca ed entra qualcuno.
< Cosa ci fai tu qui? Questo è il mio compito! > 
Dimitri. no.
< E come faccio a sapere che dici la verità? >
< Dammi quel coltello e lo vedrai >
Nicholas ride. < Ok, fai come vuoi.. >
Solo in quel momento mi accorgo di aver sperato, in quel mese, che lui avesse cambiato idea, o ancor meglio, che stesse fingendo per proteggermi. Quanto mi sbagliavo.Mi avrebbe uccisa senza pietà.
Una mano mi circonda il collo e mi solleva. Fino a questo momento ho resistito e non ho pianto, ma appena la sua mano mi sfiora e sento la morbidezza di quelle sue mani così dure solo con me, l'odore forte della sua pelle, perdo il controllo e scoppio a piangere. Ma non apro bocca, lo farei solo arrabbiare. Mi taglia via la benda, così che possa riconoscerlo, come se non lo avessi fatto già prima. Mi appoggia la lama su una parte sana della guancia e affonda.
Grido di dolore, ma un secondo dopo la sua mano mi tappa la bocca. Lui abbassa lo sguardo e con un colpo secco mi taglia la casacca. Inizia a tagliarmi sulla pancia, sulla schiena e sui polsi, facendo uscire un sacco di sangue.
< Soddisfatto? >
< Certo >
Dimitri mi getta a terra in un angolo.
< Non azzardarti a muoverti di lì, capito? >
Annuisco più volte e cerco di asciugarmi il sangue e le lacrime dal volto, ma lui mi raggiunge ed inizia a schiaffeggiarmi.
< Non devi muoverti! Non devi muoverti di un solo centimetro, sono stato abbastanza chiaro adesso?! > Mi urla dandomi un calcio.
Ma io grido e lui continua.
< Zitta! Devi tacere! >
Mi mordo le labbra e piango in silenzio, aspettando che si stanchi. Dopo un paio di minuti finalmente la smette e si rivolge alle guardie.
< Lasciatemi solo >
< Certo, certo > corrono fuori.
< Dimitri, tra 5 minuti devi portarla in piazza, capito? >
< Si Nicholas, non sono un'idiota, non vedo l'ora di farla finita. >
Appena anche Nicholas va via, lui mi rivolge uno sguardo che non capisco.
< Perdonami > dico.
< Cosa? >
< Perdonami? >
< Perchè dovrei essere Io a perdonare te ? > dice con tono isterico.
< Perchè ti sto facendo questo, tu non sei così, non uccideresti mai nessuno, so che non vuoi farmi del male, ma devi. E io sono contenta perchè così il Supremo ti apprezzerà, sono pronta a morire pur di farti felice. Non griderò o piangerò, o almeno ci proverò >
Lui prende il coltello e me lo porta alla gola, stavolta senza premere.
< Non hai paura di morire? Saresti l'unica. E poi non mi odi ancora? >
(Mettete questa prima di leggere :) http://www.youtube.com/watch?v=r5yaoMjaAmE )
< Scusa Dimitri, scusa se piango un'ultima volta, ma non riesco a trattenermi. Odiarti? Oh, ci ho provato, eccome se l'ho fatto. Lo vorrei così tanto, l'ho desiderato ardentemente , ma purtroppo non ci riesco. Odio me stessa invece, perchè sono maledettamente innamorata di te. Si l'ho detto: Ti amo Dimitri, e se tu vuoi che muoia, allora morirò. Ti ripeo che farei di tutto per vederti felice, non è così che si fa quando si ama qualcuno? Paura di morire, certo che ne ho, tantissima, tanta da farmi tremare le gambe, ma il peso che porto nel petto, quel debito che ho verso di te, è più forte. E mi sento così stupida, perchè nei libri di Belle le eroine non si fanno scrupoli, affrontano di tutti per i loro amati. Non hanno questa paura. Ma io ce l'ho, perchè sono una piccola umana, non sono indistruttibile, quando cado sanguino, mi faccio male. E lo so che ti sono di intralcio, lo so .. Ma ora basta , non ti disturberò più con le mie stupide parole, starò zitta.
Ho sperato con tutta me stessa che tu riuscissi a volermi almeno bene , no, non sono così stupida da pretendere che tu mi ami.. ma speravo facessi finta, eppure non è così. Avrei dovuto accorgermene. Ed è la cosa che fa più male, vorrei tanto che tu mi amassi, che mi abbracciassi e mi dicessi che va tutto bene, che ti prenderai cura di me. Perchè in fin dei conti sono ancora una bimba, avrei bisogno solo di questo, non chiedo la luna. E invece no, ma non fa niente, non sono arrabbiata con te , anzi ti amo sempre di più. >
La mia voce si infrange a causa dei singhiozzi. Mi premo i palmi sugli occhi.
< Scusa se continuo ad infastidirti, a darti seccature e a farti preoccupare > sorrido < ora senza di me avrai più tempo libero. Addio Dimitri, te lo dico ora per l'ultima volta: ti amo e ti amerò sempre.>
Chiudo la bocca e mi mordo il labbro fino a farlo sanguinare. Ti prego, girati, perchè non mi guardi? Ti prego. Chiudo gli occhi.
Sento un tocco sul braccio. Tremo, è troppo piacevole. Apro gli occhi.
< Andiamo è ora >


Spazio autrice.
Heiiiiiii, ciao a tutti, scusate per l'immenso ritardo, ma volevo scrivere per bene il discorso di Dafne, ma mi è venuto comunque una mezza schifezza.. Bhe, che dire, Dafne mi fa sciogliere il cuore con questa dichiarazione, ma Dimitri sembra indifferente a tutto questo, vedremo. Non vi aspettate niente però eh! ahah Un bacio a tutte voi che mi avete lasciato una recensione, spero di risentirvi per un altro commento . 
Ciao Ale.

 
  
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