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Autore: Ginny_theQueen    27/03/2014    1 recensioni
La scuola, gli esami incombenti e tante responsabilità stressano i ragazzi del settimo anno Grifondoro. Oggi è il compleanno di James. Piani malefici e sorprese da parte di Lily e le solite stupidaggini e battutacce da parte di Sirius. Un'ordinaria giornata nel caos di Hogwarts.
"Sirius potresti gentilmente lasciarci? Stavamo discutendo di una questione importante..."
"D'accordo," alza le mani. "Ti lascio con il festeggiato. Fate buon uso di questa stanza vuota."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'OTP: giant squid'
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"Ma, Lily!" piagnucola James. 

"E' Evans per te, Potter." 
"Oh, siete tornati ai cognomi?" 
"Sta' zitto, Sirius." 
"Com'è che a te ti chiama per nome?" 
"Io le piaccio di più," risponde Sirius. 
"Padfoot puoi per favore andare a fare in cu–" 
"James!" lo ferma Lily. 
Lui fa un sorrisone. "Sì, Lily?" Lei lo ignora. 
"Sirius potresti gentilmente lasciarci? Stavamo discutendo di una questione importante..." 
"D'accordo," alza le mani. "Ti lascio con il festeggiato. Fate buon uso di questa stanza vuota." 
Appena Sirius esce dal buco nel ritratto, Lily riprende a parlare. "Non salto Astronomia per provare la tua nuova Firebolt stanotte, James. E' fuori discussione." 
Una parte di lui si arrabbia. Perchè non possono fare come dice lui, per una volta? Sicuramente lei può fargli questo favore, almeno una volta. Almeno oggi. 
"Ma è l'unica lezione che possiamo saltare! Per favore, Lily, lo sai che non te l'avrei nemmeno chiesto se non fosse il mio compleanno..." 
Lei lo sa. Ma ha altri piani per stasera. Completamente diversi. 
Lui glielo vede negli occhi, che non gliela darà vinta. Per qualche ragione non vuole accontentarlo. Allora la smette. 
"Dovremmo andare. La McGee ci ucciderà se arriviamo tardi al compito." 
Lily sorride del fatto che abbia accettato la sua sconfitta. 
Gli prende le guance tra le mani. "Sei adorabile quando t'imbronci." 
James sbuffa. 
E' vero, è già tardi. Allora perchè non stuzzicarlo ancora un po'? Gli bacia le labbra, che sono ancora screpolate dal vento che ha preso durante l'allenamento di Quidditch. 
Lui all'inizio non si muove. Vuole tenere il broncio. Perchè è il suo compleanno. Ma poi la lingua di Lily scivola nella sua bocca e come può fare altro se non ricambiare il bacio? E' tutto quello che ha sempre desiderato e c'è una guerra lì fuori e le persone stanno morendo e come può– 
"Ragazzi..." 
E' Remus. 
"Non vorrei interrompere, ma dovremmo andare." 
Poi nota l'occhiataccia di James e aggiunge, "A meno che non vogliate che dica alla McGonagall che non state bene..." 
"No, arriviamo. Non preoccuparti," dice Lily. "Tu avviati."
Remus annuisce e scompare nel buco del ritratto.
"Ha ragione," gli dice. "E poi non sono brava nemmeno la metà di te in Trasfigurazioni, ho bisogno di tutta la concentrazione che posso ottenere."
Gli prende la mano e gli scosta i capelli dal viso.
"Ci rifacciamo dopo, promesso." e gli dà un ultimo bacio.


Le cose non stanno andando come Lily aveva pianificato.
I suoi piani includevano tenere d'occhio James e stargli attorno per tutta la giornata. Perderlo prima che cominciasse la seconda ora non faceva decisamente parte del piano.
"Peter!" chiama. "Pet, sai dov'è andato James? Giuro che era qui due secondi fa..."
Peter si guarda intorno. "Non ne ho idea, Lily, mi spiace."
"Puoi usare la Mappa?" suggerisce lei.
Lui si controlla le tasche. "Ce l'ha Sirius."
Si avvicina a Sirius, "Black." 
"Hai chiarito quella piccola discussione con Prongs?"
"E' proprio quello che intendevo fare adesso, ma praticamente è scappato dopo aver consegnato il compito alla McGonagall... puoi guardare sulla mappa e dirmi dov'è andato?"
Prima di aprire la vecchia pergamena la guarda negli occhi e fa un sorrisetto, come se sapesse cosa sta pensando.
"Non vai a lezione di Astronomia stanotte."
Per un attimo Lily è sorpresa di quanto velocemente abbia capito.
A volte Sirius la capisce meglio di tutti. Di solito capisce i suoi sentimenti, oggi i piani segreti per il compleanno del suo migliore amico.
"Certo che no. Ma non c'è bisogno che James lo sappia. Apprezzerà di più, credimi."
"Oh, ti credo." Ridacchia. "Vuoi che ce ne andiamo prima che grazi il nostro dormitorio con la tua presenza, fiorellino?"
Loro due hanno spesso conversazioni del genere. Lily cospira con Sirius ogni volta che vuole fare una sorpresa a James.
"Sì, sarebbe meglio. E portati la Mappa così non sa che sto arrivando."
Sirius annuisce. "Gli dico che andiamo alle Cucine, gli elfi gli hanno davvero fatto una torta."
Lily sorride della sua disponibilità. "Aiutami con questo piano e ti aiuto a dare la festa più bella che Hogwarts abbia mai visto."
La festa di compleanno di James si sarebbe tenuta il sabato successivo, per ragioni di Quidditch, ronde dei Caposcuola e lezioni di Astronomia. Questo non era un segreto per James, che infatti stasera non si aspettava nessun festeggiamento.
"Abbiamo un accordo." Sirius le stringe la mano come se avessero un segreto, che in effetti hanno. "Qualunque cosa per il piacere di James."
Ride e se ne va, lasciando Lily ad arrossire.


Riesce a dare un altro bacio a James prima di pranzo, fuori la Sala Grande.
"Com'è stata Cura delle Creature Magiche?" gli chiede.
"Unicorni," James sbuffa. "Noi ragazzi siamo rimasti dietro a guardare."
"Anche Antiche Rune è stato un po' scocciante." Gli prende la mano. "Fame?"
"Un po'."
"Speravo che potessimo andare in un posto un po' più intimo, più tardi."
James si illumina. "Stanza delle Necessità?"
"Pensavo ad una passeggiata nel parco, in realtà."
"E chiami il parco intimo?"
Lily fa un gesto con la mano. "Mi dispiace che non puoi festeggiare oggi."
"Sì, che palle. Ma non è colpa tua se i MAGO si stanno avvicinando. La festa di sabato aggiusterà tutto. E fra due settimane, quando noi Grifondoro batteremo i Corvonero, prometto che faremo una festa enorme."
E, visto che non è un tipo che tiene il broncio, le sorride. Lily strofina le sue labbra con le proprie una, due, tre volte. Poi si ricordano che sono in pubblico. Entrano in Sala Grande e si siedono ai loro soliti posti al tavolo Grifondoro, dove i loro amici stanno già mangiando. Alcuni Tassorosso vengono a fare gli auguri a James e si intrattengono.


Dopo vanno a finire comunque nel parco, tutti quanti. James, Lily, Sirius, Remus, Peter, Mary, Marlene e Emmeline. E' arrivata la primavera ed è un giorno caldo e soleggiato.
"Moony, sei ridicolo," dichiara Sirius.
Remus – il solito appassionato di libri – sembra essere divertito da ciò che sta leggendo e non fa nemmeno caso a Sirius. Tutti hanno portato i libri scolastici, ma per ora vogliono solo rilassarsi.
James si sposta vicino a Lily e la abbraccia da dietro. Lei si gira e gli accarezza una guancia.
"Oi, voi due. Non mettetevi a pomiciare per favore."
"Sta' zitto, Sirius. Lasciali stare," dice Marlene e gli dà uno schiaffetto sul braccio.
Passano dei minuti. James e Lily si coccolano, Peter gioca con un Boccino e le ragazze prendono in giro Sirius per qualcosa che ha detto.
"Ragazzi," dice a un certo punto Emmeline, "Non vorrei essere io a dirlo, ma è arrivato il momento di metterci a studiare."
Lily annuisce e fa per alzarsi, ma James la trattiene.
"E' il mio compleanno. Puoi studiare mentre io mi alleno. Per favore."


Circa un'oretta dopo arriva la McGonagall a dire loro che hanno alcuni affari da Caposcuola da sbrigare immediatamente. Quindi la seguono nel suo ufficio e ci rimangono finchè James non le ricorda che ci sono gli allenamenti e che hanno una partita fra due settimane, e la McGonagall li rilascia entrambi.


James è esausto. Tutta la squadra si lamenta di muscoli stanchi e arti doloranti. Oggi non hanno fatto molte storie, si sono limitati a seguire i suoi ordini in silenzio. Perchè è il suo compleanno e vogliono renderlo fiero. E lui apprezza molto. James lo sa che li pressa tantissimo, forse troppo, ma è sicuro che vinceranno la Coppa. Tre anni di seguito, sarebbe fantastico, pensa mentre esce dalla doccia.
E' ora di cena e stranamente è grato che non gli facciano la festa stasera perchè è troppo stanco che non sa se riuscirebbe a stare sveglio tutta la notte.
Non ha fatto nemmeno una pagina di compiti oggi, quindi sa anche che domani dovrà lavorare il doppio, ma è il suo compleanno e per un giorno non vuole sentire la pressione degli esami che incombono. E' una regola che ha inventato Sirius al primo anno: non si studia il giorno del tuo compleanno, e James è stato più che felice di accettare questa regola e farne una tradizione per gli anni a venire.
A cena si siede tra Mary e Remus. Ci sono tutte le ragazze tranne Lily. Sirius e Peter arrivano dopo qualche minuto.
"Sapete dove è Lily?" chiede più alle ragazze che a loro.
"Stava ancora studiando quando ce ne siamo andate. Ci ha detto di avviarci senza di lei, doveva finire il tema di Incantesimi," risponde Marlene.
"Conosci Lily," risponde Emmeline "se si sta concentrando può anche essersi scordata della cena."
"Scenderà tra un minuto, non preoccuparti," Mary gli dà una pacca sul braccio.
Lily non si presenta a cena.
Una parte di James è triste perchè la giornata è quasi finita e non hanno passato abbastanza tempo insieme oggi, una parte di lui è arrabbiata perchè Lily avrebbe dovuto provvedere e poi c'è un'altra parte che è preoccupata. E se fosse successo qualcosa? E se i Serpeverde l'avessero attaccata? E se –
"Prongs," Sirius lo scosta dai suoi pensieri. "Smettila di preoccuparti, sta bene. Ho controllato sulla Mappa, è in Sala Comune ed è sola. Probabilmente sta ancora lavorando allo stupido tema di Flitwick, o magari – più probabilmente
– ci si è addormentata sopra."
"Sì, calmati, James," aggiunge Remus. "Lily capirà."
"Facciamo uno scherzo," suggerisce Sirius. Questo migliora molto il suo umore.
"Alle Serpi?" chiede Peter.
"A Gazza," risponde James.


"Padfoot, è stato geniale!"
"Grazie, amico. E' da un po' che non facevamo niente del genere. Tu fai il Caposcuola responsabile e Lily ci guarda male come se fossimo bambini pestiferi... giuro che mi ricorda tua madre, e non sono sicuro che sia una cosa positiva."
"Non è divertente."
"Sono serio! Scusa il gioco di parole. Ma è vero: capelli rossi, autorità, sguardo assassino e capacità indiscutibili... E' uguale a Dorea. Vero, Moony?"
"Un po'," risponde Remus.
"Preferirei che non paragonaste la mia fidanzata a mia madre, sapete. Mi fa venire dubbi."
"Sei stato innamorato di Lily per quasi tutto il tempo che siamo stati ad Hogwarts, amico. Diciamo... quattro anni? Forse cinque. Che dubbi ti devono venire?"
James scuote la testa.
"E poi," aggiunge Sirius, "Io sono innamorato di tua madre, Prongs. E' già occupata."
"Sì, Padfoot, con mio padre!"
"Questa cosa sta diventando ridicola..." sentenzia Remus.
"Che ore sono?" chiede Peter.
"Le dieci e mezza."
"Sono stanchissimo," dice James.
"Perchè non ti avvii in dormitorio mentre noi passiamo per le cucine, Prongs?" suggerisce Sirius. "Ti portiamo un po' di torta, promesso."
"Così mangiamo qualcosa prima della lezione di Astronomia," aggiunge Remus.
James annuisce. "A fra poco."


Quando James finalmente apre la porta del dormitorio, Lily si stiracchia sul suo letto e sposta il suo libro di Incantesimi. L'intenzione era stata quella di recuperare un po' di studio perduto mentre aspettava James, ma crede di essersi addormentata almeno tre volte nell'ultima ora, svegliandosi al minimo rumore credendo che fosse lui. Ora James sta effettivamente entrando dalla porta e per i primi tre secondi sembra non accorgersi di lei. Poi alza la testa e il suo bel viso si illumina per la sorpresa.
"Lily?" balbetta. "Che – che cosa ci fai qui?"
"Aspettavo te, scemo," risponde mentre si alza dal letto. Lui è ancora immobile accanto alla porta, quindi Lily gli va incontro e mette le braccia attorno alle sue enormi spalle.
"Non sei scesa per cena," nota lui.
Lei strofina il naso dietro il suo orecchio.
"Ora sono qui."
Passa le mani tra i capelli spettinati di James, i loro visi vicini.
"Intendevo questo, quando dicevo di voler andare in un posto più intimo comunque."
"Non lo sarà per molto, i ragazzi staranno probabilmente arrivando."
"Oh, non preoccuparti di loro," dice Lily ridacchiando.
"Che intendi?"
"Non stanno arrivando. Ho... organizzato le cose, possiamo stare soli stanotte. Tranquillo, ho un patto con Sirius. "
"Beh, questo non mi tranquillizza affatto."
Lei gli dà un colpetto sul naso.
"E Astronomia?"
"Aspetta, credevi davvero che avrei preferito andare lassù a studiare le costellazioni piuttosto che passare del tempo con te?"
"Guardare le stelle può essere una cosa romantica, sai."
Gli occhi di Lily trovano i suoi. "Mi conosci."
Lui la stringe più forte. "Quindi?"
"E' ancora il tuo compleanno."
Improvvisamente, James si muove dalla sua sua temporanea staticità. La prende in braccio e la molla sul letto senza cerimonie.
"Giustissimo."



Angolo autrice: NON UCCIDETEMI! *si ripara dai pomodori*
E' un po' tardi, ma ce l'ho fatta a postare oggi. Se scrivo una storia sul compleanno di James poi devo anche postarla il giorno del compleanno di James, senò che senso ha? Per questo l'ho dovuta finire... così. Un po' in sospeso, diciamo. Vi prometto che in questi giorni la continuo e aggiorno, davvero. Se è piaciuta a qualcuno, ovviamente xD
Fatemi sapere se vale la pena continuare, senò passo ad altro. No, non mi do all'ippica. Passo a scrivere altro. :D

Un bacione e ancora tanti auguri al nostro James!

Ginny_theQueen ♥


   
 
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