Con te che ti arrabbi quando non sono d'accordo, con te che perdi te stesso, farò l'amore ancora una volta.

Non posso essere toccato, non sarò toccato.

Cieca tristezza.

* Spilled Milk, Dir en grey


† Frammenti d'Incompiuta Melodia †

Che esploda come vuoi tu, questo momento.
Guardami negli occhi e ridi, con quella tua odiosa espressione;
poi bacia queste labbra fredde, scolpiscine l'immagine nella tua mente,
non dimenticarle mai.
Perchè anche se non sono calde e umide come le tue,
hanno esplorato ogni centimetro della tua pelle, attentamente.

[ Non posso sentire il tuo sapore. ]

E ti è piaciuto, oh se ti è piaciuto. E ti piace.
Il modo in cui ti muovi e gemi come una ragazzina tradisce quel tuo intento di sembrare forte,
di mostrarti migliore.
Affonda le dita fra i miei capelli, mentre i tuoi sono sparsi sul cuscino, ribelli,
filamenti dorati sul rosso sangue delle lenzuola, quelle che hai scelto tu.  Che strano contrasto.
Osservarmi con iridi color del cielo, liquide di piacere e forse di lacrime,
che silenziose ti bagnano il volto arrossato.

[ Dovrei essere io a piangere; se solo potessi farlo. ]

Assapora questi attimi più che puoi,
fallo anche per colui che non può provare quel brivido che ti ha appena attraversato la schiena sinuosa,
che importa se è artistico o no? E' il nostro momento.
Tendi la mano cercando un appiglio,
ma io no, non accoglierò l'invito.
Non posso essere toccato.
Perchè vuoi accarezzare questo corpo?
Non lo farai.

[ Ti verrà impedito. ]

Lasciati andare, al piacere e alla follia, esplodi.
Come l'insulsa arte di cui tanto ti vanti.
Mostrami quell'espressione sul tuo volto, voglio ricordarla, riviverla, anche dopo che ci saremo separati;
è inevitabile, lo sai anche tu.
E ora, perchè ridi?
Sei patetico.
< Danna... ti amo. >
Stupido.
Idiota.
Folle. [ Ma così dannatamente bello... ]
Interrompi quell'insopportabile melodia, non posso permettere che mi contagi oltre,
non voglio più essere un fottuto debole essere mortale [ umano ].
Smettila di cantare, voce proveniente da quel cuore che batte così forte,
non possiamo esibirci in un duetto; lascia libero l'unico organo che non ho gettato via, non lo contaminare con la tua umanità.

[ Vorrei ucciderti ora.]

Ti stringo come non ho mai fatto prima,
chiudendo gli occhi sulla tua assurda confessione.
Non ho tempo d'amarti, Deidara; non l'ho mai avuto e mai lo troverò.
Perchè sento che in un giorno non molto lontano, tu te ne andrai via; per sempre.
Cerco di scacciare questo presentimento possedendoti, costringendoti a gridare,
non chiedermi di smetterla, non t'ascolterò, inutile supplica.
< Fa... male... >
Lo so; il mio corpo non è umano.
Ma posso assicurarti, Deidara, che a me fa molto più male.

[ Pensare che sono sicuro che è l'ultima volta... ]

Liquido cremisi macchia le lenzuola, ritratto del peccato commesso assieme [ sei l'incarnazione della lussuria ],
eppure assecondi i miei movimenti, come un perfetto masochista [ o un perfetto innamorato? ].
Ti abbandoni fra le mie braccia quando senti il sangue ribollire, il piacere invaderti, esplodi, fallo ancora una volta.
Un'ultima volta.
Per me.

[ Per me che non posso capire come ti senti in questo momento. ]

Io che posso solo guardarti, mentre riprendi fiato, e sorridi timidamente;
un'espressione che non ho mai visto sul tuo volto.
Aspetti che il respiro si regolarizzi, poi socchiudi le labbra umide, intonando una volta ancora quella canzone.
Uno struggente addio tra le note.
La missione dev'essere compiuta.
Sopravviveremo anche l'uno lontano dall'altro ( ? );
perciò, melodia interrotta.

[ Non distrarmi più, con le tue parole. ]

~

T'osservo adesso, da un luogo non ben definito, mentre cerchi di trattenere le lacrime;
ti inginocchi a terra spossato, ma nonostante tutto continui a muoverti, a cercare [ me ].
Non ci sono, Deidara, non sono lì e non mi troverai, dovessi cercare fino ai confini del mondo;
hai visto?
Il mio presentimento, al fine, si è avverato.
Solo non pensavo, che la vittima sarei stato io.
Perdonami, perdona la sfacciataggine di quest'essere che tanto amavi [ ami ].
Raccogli ad uno ad uno i frammenti della nostra vita, e di quel periodo in cui siamo stati sempre vicini, ogni giorno;
non ti curare delle ferite, di tagliare la tua morbida carne rosea.

[ Io non potrò più accarezzarla;
e adesso mi chiedo per quale oscuro motivo mi manca, visto che non ho mai potuto godere della sua dolce consistenza. ]

Ricostruisci il puzzle, o almeno provaci; ridipingi quell'immagine troppo bella per essere vera. [ Un sogno d'amore. ]
Poi disegna una lunga scalinata e lascia ai posteri quel quadro,
sali, sali, sali sempre più in alto.
Ti attenderò, ma non metterci troppo.
Sai che odio aspettare.

E quando sarai arrivato, non potrai più essere in disaccordo con me.
Perchè sai...

per quanto sarà artistica la nostra storia al di là del sogno, del tempo, della vita mortale...

questa volta rassegnati, si tratterà di qualcosa di eterno.

[ E allora sì, che potremo cantarla assieme, fino alla fine, quella canzone. ]



† The End  †