Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Segui la storia  |       
Autore: Ammie    28/03/2014    2 recensioni
Mia madre non c'è più, detesto mio padre e non riesco a guardare negli occhi mia sorella. Letteralmente.
Nonostante l'oscurità che mi circonda riesco a vedere una piccola luce, che proviene dal sorriso del nuovo guardiano.
Un guardiano del buio, oltretutto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Hayato Gokudera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il guardiano del buio.
 
E sarebbe tutto normale, se non si trattasse di Gokudera Hayato.
 
Camminando per la strada e illuminata dal sole che presto sarebbe tramontato, mi lasciai trasportare dai pensieri. Era passata un settimana da quando il mio naso e quello di Hayato si sono sfiorati. Una settimana che non lo vedevo, che non avevo più sue notizie. Gli unici contatti che ultimamente avevo avuto con la Famiglia erano le lotte tra Mukuro e Hibari. Avevo persino rivisto Dino assieme -fortunatamente- a Romario e poi un tipo strano dai capelli lunghi che continuava a guardarmi. Uno dei Varia a quanto pare, che doveva insegnare chissà quale tecnica a Yamamoto. A proposito di lui...
"Chiara-chan! Che sorpresa!"
"Yamamoto-kun..." sorrisi. "Come va?"
"Tutto bene, a parte l'allenamento..." disse imbarazzato.
Non sapevo perché, ma vederlo in quello stato mi procurò una piccola risatina. "Difficile?"
"Beh-"
"Ehi, Vongola! Dove diavolo sei finito?" irruppe improvvisamente una voce. Una voce familiare, oltretutto.
Vidi Yamamoto voltarsi, per poi dire: "Sono qui, Squalo."
Ah, perfetto.
A un tratto lo vidi spuntare da dietro l'angolo, con un ghigno stampato in faccia. "Chi si vede, Bomba-chan."
Io e Yamamoto sgranammo gli occhi nel sentirlo parlare, ma poi un'altra voce interruppe i nostri pensieri.
"Ehi ragazzo, dov'eri finito?"
Il moro sbuffò, evidentemente stanco. "Dammi tregua, vecchio. Squalo mi ha fatto impazzire con l'allenamento."
"Mmh..." sorrise, dando una scompigliata ai capelli del figlio. Era orgoglioso di Yamamoto, si capiva benissimo. "Avete fame? Al ristorante ci sono gli altri."
Tutti e tre annuimmo, e in pochi secondi mi ritrovai all'interno del locale, dove tutta la famiglia era riunita.
Tsuna e Kyoko se ne stavano in un angolino un po' isolato a chiacchierare, tenendosi per mano. Dolcissimi.
Ryohei stava raccontando una delle sue estreme avventure a Fuuta, che ascoltava ammaliato. A loro si unì Yamamoto, e in poco tempo i tre si ritrovarono a ridere come pazzi.
Al bancone c'era Haru, che assieme al Lambo e I-Pin mangiavano di gusto.
Dall'altra parte del locale, Chrome si trovava in mezzo a due fuochi, letteralmente:  sedeva vicino a Hibari, che ogni tanto la guardava come volesse mangiarla provocando l'ira di Mukuro, anche lui seduto accanto a lei.
Chissà dove sono Ken e Chikusa.
A un tratto Squalo prese a parlare: "Io e Bomba-chan..." disse scandendo le parole in modo che qualcuno, seduto in un angolo scuro in fondo alla stanza, potesse sentire. "...Mangiamo assieme. Vieni." tirò poi la mia mano, portandomi a un tavolo non molto lontano da lui.
Io mi lasciai trascinare, non avendo altra scelta. Stare accanto ad Haru o Kyoko? No grazie. Bravissime ragazze, senza alcun dubbio, ma troppo zuccherose per i miei gusti.
Mi sedetti, curiosa di assaggiare il cibo del sig. Takeshi.
"Non ti facevo così passiva." disse, una volta seduto accanto a me.
"Che vuoi dire?"
"Sushi per due." urlò. "Per il soprannome... Ma a quanto pare ti piace."
Sorrisi divertita. Davvero tutti pensavano che fossi così seria? "Beh, è molto lusinghiero." risi poi, attirando l'attenzione di qualcuno in particolare.
Non appena arrivò il cibo e iniziammo a mangiare però, la conversazione si fece tremendamente divertente e... Calda.
"Allora..." disse Squalo stranamente sorridente. "Ti piace mangiare qui?"
"Molto." ammisi.
Il suo sorriso divenne ancora più largo, mostrando i denti aguzzi. "E che mi dici del gambero? È abbastanza grande per i tuoi gusti?"
Appena sentii quelle parole capii dove voleva andare a parare, tuttavia non riuscii a nascondere un po' di rossore. Decisi di stare al suo gioco, in fondo era divertente. "Mmh... Non molto, a dire il vero."
Lo vidi deglutire, aspettando la mia mossa.
"Preferisco quelli belli grandi e succosi." continuai, intenta a vederlo imbarazzato.
Cosa a quanto pare improbabile, perché restò al gioco. "Succosi, eh? Ti piace gustarli lentamente allora..."
A questo punto non potei fare a meno di ridere. Parlare con Squalo dovrebbe essere ritenuto illegale! "Molto, molto lentamente." dissi, lanciandogli uno sguardo rovente e attirando i brontolii di una persona in particolare.
Lo vidi stringere le mani, fino a far sbiancare le nocche. Sbatté più volte le palpebre quando io mi leccai le labbra per catturare un piccolo pezzo di sushi.
"Che c'è? Il tuo gambero è diventato..." lasciai la frase in sospeso per qualche secondo, giusto per tormentarlo un po'. "...Troppo duro?"
Nello stesso momento in cui dissi quella parola, lui arrossì visibilmente.
"Ragazza, sta' attenta a cosa dici..." mormorò, avvicinandosi al mio orecchio.
"Voglio punzecchiarlo un po'..." sorrisi furba. "Tutto qui. Mi diverte."
"Allora ti sei accorta che ci sta fissando... Buoni riflessi." aggiunse poi, rilassando il corpo.
Lanciai un piccolo sguardo oltre la sua spalla, vedendo Hayato fissarci con un cipiglio dipinto in faccia. "Ci sta guardando come se fossimo il nemico."
"Ovvio." disse, finendo il sushi in un sol boccone. Dopo un mio sguardo confuso però, si decise a spiegare. "Sai, quel Vongola è possessivo nei tuoi confronti. E sarebbe tutto normale, se non si trattasse di Gokudera Hayato."
Quasi mi misi a ridere per ciò che aveva detto. D'accordo che io ero attratta da lui, ma per Hayato l'accaduto era un semplice incidente.
Probabilmente avrà ragazze ovunque si giri, pensai irritata.
"Impossibile." dissi soltanto.
Lentamente si avvicinò alle mie labbra. "Dici? Vediamo chi ha ragione." quella fu l'ultima cosa che disse, prima che qualcuno si scagliasse contro di lui.
 
Era troppo. Nessuno poteva toccarla, o se la sarebbe vista con me. E con Shamal, certo. Non appena quello stupido le si era avvicinato, sapevo che avrebbe combinato guai. Di forza lo portai sul retro dell'edificio, tenendolo ben stretto nonostante gli insulti e abbandonando quindi gli altri più stupiti che mai. Lo spinsi verso un muro, piazzandomi a pochi centimetri dalla sua faccia. Quello stupido soprannome, poi.
Solo per quello dovrei farlo esplodere.
"Stalle lontano!" gli intimai, spingendolo ancora di più verso il muro. "Mi hai capito?"
"Ehi, hai detto che tu dovevi starle alla larga per via del bacio!"
Che cazzo. "Fa' come vuoi." risposi lasciandolo andare.
"E allora perché non posso neanche sfiorarla?" chiese con tono di sfida. Aveva centrato il punto.
Spostai lo sguardo altrove, prendendo una sigaretta. "Shamal mi ha detto di tenerla d'occhio."
"Ma per favore!" rise al sentire le mie parole. "È per la cazzata della terza generazione, vero? Hai paura delle conseguenze..." annuì convinto. Poi si alzò e si sistemò la maglia. "Non ti facevo così femminuccia."
"Non è per quello."
Lo vidi strabuzzare gli occhi sorpreso, mentre nella sua bocca si formava un sorriso sospetto. "Ecco cos'è..."
Dopo vari tentativi, riuscii finalmente ad accendere la mia dannata sigaretta. "Sarebbe...?"
"Hai paura di legarti a lei."
Rimasi in silenzio per alcuni secondi, poi gli diedi un'amichevole pacca sulla spalla. "Sei un idiota." dissi andandomene. Lungo il tragitto verso casa mia, mi rimisi a pensare alle parole di Squalo e a quanto successo con Chiara.
Non può essere così...

 
Recensite, please!
Ah, grazie mille di cuore tutti quelli che leggono la mia storia, aggiungendola alle ricordate/seguite/preferite.
Alla prossima,
Ma Maddie.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Ammie