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Autore: D_Dya    28/03/2014    0 recensioni
Questa storia parla di me, dei miei sentimenti, del mio cuore, del mio dolore..... di tutto quello che provo tutti i giorni.
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Un amore talmente forte e immenso da lacerare il cuore.
Un lui e una lei.
Simili e diversi.
Cit dal 1° Capitolo
"Quando ti ho conosciuto eri indebolito, impaurito dei sentimenti che poteva provare il tuo cuore, eri diffidente con le persone che ti si cercavano di avvicinare.
Il tuo petto era pieno di dolore e rabbia.
Nei tuoi occhi vedevo riflessa la mia immagine, cosi debole e fragile. Questo mi faceva paura, ma il mio cuore voleva guarire il tuo. Anche se io stessa ero profondamente ferita."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buon giorno,

sono finalmente tornata a scrivere. Mi volevo scusare per la mia lunga assenza per gli ultimi mesi, non sono stati facili per me. Innanzitutto l'università mi assorbe completamente, senza contare i diversi problemi famigliari. Spero tanti che i miei lettori si ricordano ancora di me..., che dire ancora.

Spero che con questo capitolo mi avete perdonata per la mia lunga assenza.

 

Buona lettura!

 

8 capitolo

“ Un sogno “

 

 

 

Quella giornata fu molto strana, ma la notte che trascorsi fu ancora più strana. Non so dire ancora oggi da che cosa dipendevano i miei sentimenti.

***

 

Una dolcezza infinita invadeva il mio cuore.

Era l’una passata e io non riuscivo a dormire, il mio cuore batteva forte e sentivo il mio sangue caldo scorrere nelle vene.

Percepivo il battito del mio cuore che si diffondeva per tutto il mio corpo.

Non so quando mi ero addormentata o sé ero addormentata o sé era solamente una allucinazione provocata del caldo. Mi sembrava tutto cosi reale, anzi lo desideravo dal profondo del mio cuore.

Sognai me, vestita di un vestito bianco. Sognai un castello coperto dalla neve. Sognai dei quadri bellissimi. Sognai di percorrere tutti i corridoi della mia prigione.

La cosa che mi fece credere che il mo sogno era la realtà, era che mentre sognavo provavo dei sentimenti. Il mio cuore era ubriaco di sentimenti, era pieno d’amore. Volevo solamente raggiungere il mio amore.

Sognai di correre per le scale, percorrere un infinita di corridoi e di stanze, di uscire dal castello con una tormenta di neve. Non mi importava di ferirmi i piedi con il giaccio. Non mi importava di prendere freddo. Volevo solamente abbracciare colui che amavo. Sentirmi stringere al suo petto. Sentire la sue pelle calda. Sentire le sue labbra sulle mie.

Mi precipitai dal castello. Camminai sulla neve, sentivo il freddo ma non mi importava. Percorsi tutto il giardino e lo vidi. Eccolo. Accanto all’altalena. Alto e splendido. Mi buttai tra le sue braccia. Senti le sue braccia intorno alla mia vita. Lo vidi chinarsi su di me. Sentivo il suo calore e la sua dolcezza.

Mi svegliai di soprassalto.

Mi sentivo strana. Il mio cuore mi batteva, ma non per il dolore. Questa volta perché provavo dei sentimenti.

Quanto ero stupida. Avevo cercato di cancellare la cosa più bella che avevo, la cosa più bella che mi era rimasta, i miei sentimenti.

Le lacrime cominciarono a bagnare il mio viso come ormai accadeva quasi tutte le sere. Ma la cosa che mi faceva più male era che mi dispiaceva che il mio sogno fosse finito.

Sentivo ancora le labbra che avevo sognato sulle mie. Non stavo sognando, almeno non in quel momento. Ero certa di aver sentito sulle mie labbra le labbra di qualcun altro. Ne ero più che certa, sentivo ancora il loro calore sulle mie e l’emozione che avevano risvegliato dentro di me.

Che confusione! La mia testa mi gira, il mio cuore sta per scoppiare e le lacrime continuano a bagnare il mio viso.

Avevo bisogno d’aria. Mi sentivo veramente strana. Il blocco di ghiaccio che mi impediva di respirare in quel momento non lo sentivo. Stranamente mi sentivo libera, non mi sentivo più imprigionata nella gabbia che avevo costruito intorno a me. La mia bolla invisibile si era dissolta.

Riuscivo a respirare.

Apri la finestra, sentivo il vento accarezzarmi la pelle, scompigliarmi i capelli. Sentivo una corrente elettrica aumentare con ogni mio movimento Nella finestra di fronte vidi una flebile luce, probabilmente di una lampada da tavola. Vidi qualcuno avvicinarsi alla finestra, d’istinto mi abasia, senti aprirsi la finestra, dal riflesso in TV potevo vedere che era Luca.

Non volevo vederlo, mi preoccupavo di quello che potevo trovare nei suoi occhi. Oddio che avevo visto il primo giorno oppure comprensione.

Mi sdraiai sul letto. Non avevo sono, anche se lo avessi, non sarei riuscita a dormire comunque. Ero tropo agitata.

Avevo bisogno di calmarmi, di ascoltare la musica. Era come se Luca mi leggesse nel pensiero.

Stava suonando la chitarra classica. Le notte invasero l’aria, riuscivo a sentire la canzone che stava suonando, la conoscevo perfettamente.

Stava suonando Layla di Erik Clapton. Una delle mie canzoni preferite. Nella mia testa provai a tradurla.

 

Cosa fai quando ti senti sola
e non hai nessuno al tuo fianco?
Sei scappata e ti sei nascosta per troppo tempo
Sai sola a causa del tuo stupido orgoglio

Layla, hai me in ginocchio
Layla, sto elemosinando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?

Ho cercato di consolarti
Quando il tuo vecchio uomo ti ha abbandonata
Come un pazzo, mi sono innamorato di te

Hai girato il mio mondo sottosopra

 

Layla, hai me in ginocchio
Layla, sto elemosinando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?

Prendiamo il meglio da questa situazione
prima che divento matto
Ti prego non dire che non troveremo mai una via d'uscita
e che il mio amore é vano

Layla, hai me in ginocchio
Layla, sto elemosinando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?

 

Layla, hai me in ginocchio
Layla, sto elemosinando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?

 

 

 

Quel ragazzo riusciva sempre a stupirmi, ogni volta. Quella sera scopri la sua bravura. La magia della sua voce su di me.

Ogni volta che lo sentivo suonare be…. mi ipnotizzava, tutte le mie preoccupazioni svanivano. Mi immergevo in un mondo diverso, più felice, pieno di colori che io non avevo visto per tutta la vita perché ero troppo cieca per farlo. Quella sera le mie difese erano completamente disinnescate, avevo paura di quello che poteva fare quel ragazzo solamente con un sguardo. Ripenso ora alla prima volta che lo vidi e mi meraviglio della magia e della potenza dello suo sguardo che ha avuto su di me. Lui riuscì a farmi provare una confusione interna mai provata prima d’ora.

 

 

Quella sera ascoltai quella canzone. In fine riuscì ad riaddormentarmi, ma con molta fatica. Dopo il mio strano sogno non sognai niente, dormi senza sogni. Credo che in quel momento fosse meglio cosi.

La voce di Luca quella sera ebbe su di me l’effetto di un tranquillante. Ogni volta che quel ragazzo cominciava a suonare la chitarra o a cantare. Tutte le mie preoccupazioni svanivano. Il mio dolore svaniva quando ero a canto a lui.

I miei sentimenti verso quel ragazzo, cosi solitario, cosi scontroso ma anche dolce in alcuni momenti. Mi faceva confondere. Non riuscivo a capire cosa provavo veramente.

Le certezze che erano nate dentro di me quel pomeriggio erano svanite con la stessa velocità con cui erano venute. Ormai non ero più sicura di niente.  

   
 
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