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Autore: Zomi    28/03/2014    6 recensioni
Strabuzzò gli occhi, spalancandoli fino a renderli grandi come palline da Tennis.
Non credeva ai propri occhi.
Non poteva essere vero.
Forse non stava indossando i suoi fidati occhiali, e ciò che vedeva era solo la visione distorta del mondo causata dalle sue diottrie mancanti.
Con i guanti bianchi e fini, si sfiorò il ponte del naso, cercandovi i spesso smarriti occhiali, trovandoli però al loro dovuto posto.
Diamine.
Allora ciò che aveva di fronte era vero?
-M-ma…- balbettò incerta, spalancando la bocca e puntando lo sguardo sui due ricercati che aveva dinanzi -… ma non, non è…-
-Mm-
Arrossì vistosamente sulle gote chiare, appannando le spesse lenti al risuonare di quel gemito...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tashiji | Coppie: Nami/Zoro
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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INTERCEPT
 
a Erre_Bizzarre, Virgo8, Placebogirl, NaMiRoRoNoA
 

Strabuzzò gli occhi, spalancandoli fino a renderli grandi come palline da Tennis.
Non credeva ai propri occhi.
Non poteva essere vero.
Forse non stava indossando i suoi fidati occhiali, e ciò che vedeva era solo la visione distorta del mondo causata dalle sue diottrie mancanti.
Con i guanti bianchi e fini, si sfiorò il ponte del naso, cercandovi i spesso smarriti occhiali, trovandoli però al loro dovuto posto.
Diamine.
Allora ciò che aveva di fronte era vero?
-M-ma…- balbettò incerta, spalancando la bocca e puntando lo sguardo sui due ricercati che aveva dinanzi -… ma non, non è…-
-Mm-
Arrossì vistosamente sulle gote chiare, appannando le spesse lenti al risuonare di quel gemito.
Povero Capitano Tashiji, a cosa era costretta assistere.
Deglutendo senza fiato, alzò con entrambe le mani la sua fidata spada, puntandola verso i due pirati.
-V-vi dichiaro in arresto- strillò con la sua acuta e sgradevole voce.
Assottigliò lo sguardo sui due, certa di averli fatti almeno sobbalzare, ma non era affatto così.
-Oh si, si… mm… mmm… ah, ah, ah, ah… oddio, si…-
-Mm, mm… ah, ah, ah… si, ancora…-
Una vampata di vergogna colorò il viso della marine, che annaspò imbarazzata, abbassando l’arma a terra.
Non poteva credere ai suoi occhi, tanto meno ai suoi occhiali.
Lì, dinanzi a lei, a terra, su un pavimento di legno chiaro e ambrato, due ricercati pericolosi  se la stavano spassando.
Alla grande per di più.
-Ah, ah, ah, ah, ah… oh si!!!-
-Mmm… ah, ah, ah, ah, ah…-
Ma, apparte l’atto osceno in luogo pubblico, la cosa che maggiormente sconcertava la marine dai lunghi capelli neri e dalla scarsa vista, erano i protagonisti di tale scenetta: Roronoa Zoro, ex cacciatore di taglie e temuto Devil Beast, e Nami la Gatta Ladra, truffatrice esperta.
Entrambi arruolati nella ciurma di Cappello di Paglia.
Entrambi nudi,  avvinghiati, sudati e ansimanti a fare l’amore davanti a lei.
-B-basta!!!- gridacchiò Tashiji, sentendosi il cuore scoppiarle nel petto per l’imbarazzo.
-Siete in arresto- s’impuntò, fissando Roronoa affondare sempre più nella navigatrice sua compagna, pompandole dentro –In-in nome della Marina, ar-arendetevi e…-
-Mm… mm… si, oh si… si Zoro… si…-
Con forza la Gatta Ladra riuscì a ribaltare la sua situazione con lo spadaccino, portandosi sopra di lui e prendendo il comando del coito, iniziando a stantuffare sopra il corpo sudato e muscoloso del verde, facendolo gemere e ansimare senza pietà.
Le grandi e callose mani di Zoro la sostenevano per i fianchi, guidandola nella loro danza, alzando e spingendole tra le gambe il suo bacino eccitato, penetrandola con sempre magio forza.
-Oh si, oh si… ah, ah, ah, ah, ah…-
Tashigi deglutì nuovamente.
Come poteva arrestarli, se nemmeno la degnavano di uno sguardo?
-Basta vi ho detto!!!- urlò, chiudendo gli occhi e spolmonandosi –Siete in arresto, arrendetevi…- ordinò, per poi scuotere la chioma piatta e nera, correggendosi -…vestitevi e arrendetevi-
I pirati non la badarono nemmeno.
Senza mai fermarsi, Zoro riportò sotto di se Nami, bloccandole i polsi al pavimento e, inginocchiatosi tra le sue gambe, riprese a penetrarla con forza, sbattendo violentemente la sua erezione sull’intimità della cartografa.
-Ah, ah, ah, ah… Nami…-
-Oh si… oh si buzzurro, così…- gemette la rossa, inarcando la schiena, ormai prossima all’amplesso.
-E no!!!- arrossì violentemente la marine –Ora voi due la smettete e venite via con me: siete in arresto-
Niente da fare: i due ricercati continuavano a ignorarla e a fare l’amore.
-Basta!!!- si sgolò la moretta –Vi dichiaro in arresto!!! In nome della marina, smettete di copulare e arrendetevi o sarò costretta a dividervi con la forza-
-Ah, ah, ah, ah Zoro… amore-
-Mmm, mmm, mmm Nami… mocciosa mia…-
La testa del capitano della marina pulsava violentemente, annebbiandole i sensi.
Si portò una mano alle tempie, doloranti e innervosite.
Perché non le ubbidivano?
Erano pirati, dovevano obbedire a lei, Capitano del G5. Erano in arresto, dannazione, dovevano smettere di rotolarsi a terra, rivestirsi e seguirla fino alla centrale.
-Basta- piagnucolò piano, incapace di imporsi –Basta, basta, basta… BASTA!!!-
 
 
-… BASTA!!!!-
Rovinò a terra, battendo la testa contro la gamba in legno della scrivania.
Cieca per la perdita dei suoi fidati occhiali, Tashiji palpò il pavimento per ritrovarli, inforcandoli non appena li agguantò da sotto il tavolo.
Scossa e con la fronte imperlata di sudore, su cui si stava arrossando il procinto di un enorme bernoccolo, tornò seduta sulla sua sedia, schiarendosi la gola con dei piccoli respiri.
Si guardò circospetta in torno, assicurandosi che nessuno l’avesse vista cadere dalla scrivania durante il suo turno di intercettazione, durante il quale si era anche appisolata, e vissuto quel terribile incubo.
Per l’ennesima volta per di più.
Con le meningi pulsanti e la testa sul punto di esplodere, si sfilò dal capo le cuffie collegate alla Lumacocamera Nera per le intercettazioni.
Alcuni gemiti e ansimi profondi riecheggiavano ancora dalle cuffie, e dalle labbra, gonfie e femminili, della Lumacocamera.
Per un attimo, la marine ebbe l’innata voglia di scaraventare in mare la ricetrasmittente, ma poi la spense sospirando, interrompendo a metà verso l’inconfondibile ansimo di un orgasmo maschile.
Stanca, spense la lampada a olio della scrivania, e si diresse nella sua cabina, decisa a trascorrere il restante tempo del turno di guardia notturno a dormire.
L’indomani, avrebbe pregato Smoker di eliminare quella Lumacocamera, dimenticandosi di quella nascosta nella palestra sulla nave pirata di Cappello di Paglia, evitando di dover trascorre così altre notti insonne ad ascoltare i rumori molesti e osceni del vice capitano Roronoa Zoro e della sua compagna nonché primo ufficiale Nami, nel loro rapporto passionale e privo di censure.
Certe cose, dei oro nemici, preferiva non saperle.

 
   
 
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