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Autore: Ciccy98    28/03/2014    1 recensioni
Ciao a tutti! Premetto che questa è la mia prima storia, quindi non siate troppo cattivi! Accetterò comunque critiche varie, mi aiuteranno a migliorare! La storia parlerà di Shinichi e Ran prima e dopo la scoperta della vera identità del ragazzo. Ho inserito la mia versione dello scontro con i MIB. Staranno insieme alla fine? Chi è il capo dei MIB?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ciao, Silver Bullet. Come promesso mi sono presa cura di Angel e della sua amica. Puoi constatare tu stesso che stanno bene.” mi disse Vermouth in tono cordiale e sorrise ad Heiji che la squadrava sospettoso. Ma, qualche secondo dopo, l’espressione sul viso della donna cambiò: aveva visto Shiho che si nascondeva alle mie spalle poiché impaurita. Con un’occhiata provai a comunicare alla donna in nero che Shiho stava con me e non avrebbe dovuto torcerle un capello. Quella parve capire al volo il mio messaggio mentale, infatti disse: “Stai tranquilla Sherry, non ti tocco se sei con Kudo… non per ora almeno. Li aiuterai se io dovessi abbandonarvi. A proposito, tengo d’occhio le ragazze con l’aiuto di Chianti, che fra una mezzora dovrebbe venire per darmi il cambio. Iniziamo ad allontanarci per portare al sicuro Angel e la sua amica.”
Io ed Hattori ci scambiammo uno sguardo di intesa e spronammo le ragazze a seguirci. Raggiungemmo il piano terra, quello degli uffici da cui eravamo entrati, in circa 10 minuti. Lì, comunicammo alle due che dovevano recarsi dal dottor Agasa e non uscire da quella casa per nessuna ragione finché noi non saremmo tornati. Sonoko non si fece ripetere le istruzioni due volte. Nonostante si fosse abituata a Vermouth, era palese che non voleva rimanere in quel posto un minuto di più. D'altronde una come lei non poteva rimanere con gli stessi abiti per più di un giorno, specie se questi erano sporchi di polvere. Shiho si offrì volontaria per riportare le ragazze a casa, conosceva la base e con le spille ci saremmo potuti rincontrare al suo ritorno. Ran però serrò la stretta alla manica della mia camicia. “Piccola, vai con lei, devi metterti al sicuro. Non voglio che ti accada qualcosa!” le dissi mettendo nello sguardo tutto l’amore che potevo. Lei mi osservò con quegli occhioni blu-lilla e implorante chiese: “Shinichi, per favore… fammi rimanere con te. Ho il terrore di perderti nuovamente... mi so difendere e ti prometto che non mi allontanerò da te per nulla al mondo; non mandarmi via!” quelle parole mi colpirono talmente tanto che la baciai davanti a tutti. Un bacio casto, ma lungo e pieno d’intensità. Myano si schiarì rumorosamente la voce mettendo fine alle nostre effusioni. Ran mi sorrise, sapeva di tenere la vittoria in pugno. Inoltre, aveva le guance arrossate. Non resistetti a tale bellezza, pensai “Quando scopriranno che sono fuggite le cercheranno, quindi tanto vale che possa proteggerla IO personalmente una volta tanto che posso.” sospirando le diedi il mio consenso per rimanere. Lei sorrise radiosa e mi abbracciò forte. Con quell'abbraccio sentii anche il suo profumo; nonostante non si fosse lavata aveva un dolce odore di vaniglia che mi inebriava. Hattori si portò una mano alla testa ed esclamò: “Ci avrei scommesso che quello stupido si sarebbe lasciato convincere da un paio di occhi dolci… Kudo, sei un imbecille!” da dietro la testa di Ran lo guardai in cagnesco, scostai la ragazza che si aggrappò al mio braccio, e, stavo per controbattere quando Vermouth disse: ”Dieci minuti.” Myano prese Sonoko per mano e si diresse verso casa del professore. Noi tornammo dentro l’edificio, ma invece di scendere nuovamente nei sotterranei, salimmo al piano superiore. Guardai interrogativo prima Heiji il quale aveva un’espressione incuriosita e investigativa, poi la nostra guida che sorridendo esclamò: “Tranquilli, questo è semplicemente il mio ufficio… e quello di Gin.” mi irrigidii nel sentire quel nome. La donna se ne accorse e con aria soddisfatta mi comunicò che quello al momento non era alla base; il Capo gli aveva affidato una missione. Rilassato entrai nella stanza e rimasi scioccato dalla bellezza di questa: vi erano mobili in legno pregiato, computer di ultimo modello e quadri di artisti contemporanei rinomati. Era ben illuminata, gli impianti funzionavano alla perfezione, infatti il clima all'interno era perfetto. Vermouth si sedette dietro la scrivania e consultò il computer, Hattori sprofondò in una poltrona nera di pelle… io e Ran lo copiammo (dividendo l’altra poltrona) e conversammo, ideando piani per come sorprendere i membri di quel luogo. La donna, interessata, interveniva di tanto in tanto correggendo i nostri lavori dove secondo lei facevano pecca. Dopo poco, Shiho era già di ritorno: chiedeva tramite le spille come raggiungerci. Hattori le spiegò il percorso e questa venne. Non appena aprì la porta, esordii: “Come hai fatto ad essere così veloce?” la scienziata per tutta risposta, spalancò totalmente la porta. Una figura alta e abbronzata la seguiva… “Bourbon!” esclamò Vermouth meravigliata “A cosa devo l’onore di una tua visita? Sbaglio o volevi cambiare vita?” il biondo per tutta risposta cinse la vita di Myano con un braccio. “Ah, quindi stai con lei… beh, non mi aspettavo che avessi gusti così…” quello la fissò male e ignorandola chiese: “Chianti è nel sotterraneo, l’abbiamo vista mentre parcheggiavamo che si dirigeva qui. Abbiamo poco tempo prima che informi gli altri… ah, piuttosto, Gin e Vodka sono in colloquio col Capo. Andiamo a fargli una visitina?” Shiho lo sosteneva annuendo decisa ad ogni affermazione del suo detective biondo. Heiji si alzò di scatto dalla poltrona e si avvicinò alla coppia con uno sguardo pieno di adrenalina. Strinsi la mano di Ran e lo seguimmo. La donna in nero annunciò che ci avrebbe raggiunti dopo, direttamente nella stanza del Capo. Si avvicinò a Shiho e  le sussurrò all'orecchio le istruzioni per raggiungere la stanza. Così andammo eccitati e determinati verso la fine o forse il vero inizio di quest’avventura. Giunti dietro la porta di quell'uomo, sentii l’adrenalina aumentare. Amuro bussò sulla porta dorata e una voce maschile forte disse: “Avanti.” Quindi entrammo, mi trovai di fronte a Gin e Vodka, seduti in poltrone davanti una scrivania e dietro questa, vi era un uomo sulla cinquantina, dai capelli brizzolati e dei folti baffi. Aveva qualcosa di familiare, somigliava lontanamente a qualcuno. Forse per via dello sguardo di quegli occhi, dello stesso colore di quelli della mia amica scienziata…  Alla vista di quello, qualcuno alle mie spalle emise un verso di paura mista a stupore. Shiho mi sorpassò e deglutendo rumorosamente esclamò: “Pa-pa… papà?” Tutti ci zittimmo e l’atmosfera nella stanza cambiò. Fissai intensamente prima Shiho poi quell'uomo e notai che anche l’incurvatura della bocca era la stessa. Consultai con lo sguardo i miei compagni, notandoli più sconvolti di me. Hattori e Amuro avevano il tipico sguardo dei detective: come avevo appena fatto io, scrutavano i due per decidere se fossero davvero imparentati. Ran invece sembrava triste. Perfino i due MIB sembravano sorpresi… possibile che non sapessero chi fosse quella donna così simile alla loro Sherry? O più probabilmente, non sapevano che la ragazza era la figlia del Boss? L’uomo si alzò di scatto e, rivolgendosi alla scienziata, disse: “Chi sei?”
“Shiho Myano, papà. Non fare finta di non riconoscermi. Piuttosto, perché mi hai mentito? Perché hai fatto finta di morire!” sbottò la giovane.
“Era necessario. Dovevo sparire dalla circolazione per potermi dedicare anima e corpo in questa mia passione.” rispose quello con un sorriso maligno.
“E la mamma?” ormai gli occhi della scienziata erano colmi di lacrime. Dietro di me, un indeciso Bourbon non sapeva se agire o meno.
“Morta.” Comunicò quello quasi con noncuranza.
“Me lo dici così? Come puoi essere insensibile… e di Akemi? L’hanno uccisa loro!” e indicò i due MIB, che sorrisero con aria di sfida. 
“Lo so. Era necessario. Era solo una pedina nel mio gioco. Comunque, stai tranquilla. Se i miei progetti andranno a buon fine, Akemi e tua madre torneranno in vita.” Sul viso della scienziata perplessa e triste, due lacrime solitarie scesero. Con un filo di voce disse: “Io non ti ho conosciuto molto perché da piccola hai finto la vostra morte e mi avete abbandonata; anzi ci avete abbandonate! E come se non bastasse, siamo state inserite nell'Organizzazione. Dove io stavo con Gin e Akemi con quell’Akai!” a quel punto, il fidanzato la abbracciò con un’espressione dispiaciuta e le intimò di fare silenzio. Shiho si calmò apparentemente ma fissava il padre con uno sguardo deluso e contemporaneamente omicida. Devo ammettere che mi faceva paura. Atsushi Myano, assunse un’espressione severa: “Shiho. Tua madre è morta davvero in quell'incidente. Ed è per quello se ho continuato il nostro progetto. Non miravamo solo alla giovinezza eterna, ma anche al far tornare in vita i defunti. Sapete troppo, mi spiace. Non posso lasciarvi liberi. Gin, Vodka… portateli nei sotterranei.” I due obbedirono e, puntandoci contro la pistola, ci fecero uscire dallo studio. Prima di chiudere la porta, ebbi addosso lo sguardo gelido di Gin: “Sei ancora vivo, Kudo. Questa volta mi accerterò che la tua morte sia effettiva.” A quelle parole, Ran si strinse forte al mio braccio e gli altri guardarono con rabbia verso il basso. “E tu, Sherry, sei proprio scesa di livello… preferire quella mezza calzetta a me. Ma tornerai ad essere mia; in fondo ci amavamo.” riprese il MIB non curandosi né dei nostri sguardi, né di Amuro. “Preferisco morire ora stesso!” esclamò indignata la scienziata, ancora in lacrime. “Perfetto. Dì le tue ultime preghiere, piccola Sherry!” ma, non ebbe il tempo di finire la frase che qualcuno gli diede un pugno. Il detective biondo si era ribellato. Vodka cercò di ristabilire la pace convincendo il suo compagno ad eseguire gli ordini del Capo. Quello, visivamente contrariato, accettò ma durante tutto il percorso, tenne distanti i due innamorati.
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Bene, questo capitolo è abbastanza lungo, per farmi perdonare del ritardo nell'aggiornare!
Comunque, che ne pensate? L’idea di Atsushi come capo mi è sempre piaciuta, ho fatto delle ricerche su internet e… beh, non faccio spoiler sennò il prossimo capitolo perde di valore… posso solo dire che ho trovato un’interessantissima teoria da cui ho preso spunto per questa fan-fiction…
Spero vi stia piacendo la mia prima “opera”! A presto, Ciccy98. 
  
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