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Contraddizioni, fraintendimenti e semplici verità.

 

«Quello che tra noi non è mai cominciato, finisce qui.»
«Ma che cosa dici, Hyun Woo? Ti prego, non scherzare.» Dico innervosendomi.
«Sono serio, Jin Ah. Io voglio decidere per me e credo che anche tu voglia lo stesso.»
Rimaniamo in silenzio. Occhi negli occhi. Il labbro mi comincia a tremare e le lacrime a scendere.
«Come puoi dirmi una cosa del genere? Proprio adesso che mi sono resa conto di amarti.» Ammetto fuori di me.
«Noi dobbiamo essere gli artefici del nostro destino e dobbiamo esserne consapevoli. Non possiamo lasciare che gli altri ci manipolino. Ne ho già parlato con tuo padre.»
Continuo a non capire la sua assurda tesi che si ostina a portare avanti. Davvero non lo capisco.
«Non ti sposerò solamente perché lo vogliono i nostri genitori..»
Mi copro il viso con le mani e cerco di frenare i singhiozzi.
«Ma perché lo voglio io.»
Eh? Cosa ha detto?
Mi tolgo le mani da viso, non tanto convinta di aver capito bene l’ultima frase. Lo guardo confusa.
Hyun Woo si inginocchia e tira fuori dalla tasca una scatolina.
«Sposami, Jin Ah.» Dice aprendola e mostrando il gigantesco anello che vi è riposto.
«Eh?» Dico ripulendomi gli occhi dalle lacrime con il dorso della mano.
«Ti sto chiedendo di sposarmi, non è difficile da immaginare.»
«Ribadisco: eh? Ma come ti permetti?» Urlo come un’esorcizzata. «Piombi qui in anticipo, mi dici che non vuoi sposarmi, mi fai piangere, mi hai indotto a confessarti i miei sentimenti per poi chiedermi se voglio sposarti? Non senti come suona? Aish! Tu, ragazzetto, vuoi davvero morire.» Dico spettinandomi i capelli per la rabbia.
Stendo il braccio muovendo velocemente le dita della mano in modo alternato.
«Sbrigati a infilarmi quell’anello altrimenti facciamo notte!» Gli dico guardando altrove.
Hyun Woo ghigna un po’ terrorizzato, mi mette l’anello per poi rialzarsi. Mi guarda sorridendo, mi stringe tra le braccia e mi bacia.
«Se volete, ripassiamo più tardi!»
Ci stacchiamo una volta resi conto che non siamo soli. Mamma e Ji Hun sono fermi sotto la porta increduli.
«Tu, bifolco!» Dico rivolgendomi al mio caro fratellino. «Sapevi tutto, vero? Eri a conoscenza di ogni cosa? Confessa.» Sputo velenosa.
«Sì.» Ammette spudoratamente grattandosi la testa.
«Aish. Tu sei un altro che vuole morire.»
«Ho un fratello adesso, quindi mi difenderà lui!» Esclama divertito dando una pacca sulla spalla a Hyun Woo.
«Attenti a voi, stronzetti!»
Scoppiamo tutti in una sonora risata mentre mamma, a conoscenza di tutto grazie alla sceneggiata di Ji Hun, va ad avvertire tutti i parenti che il matrimonio è confermato per il ventuno di marzo e che io e Hyun Woo siamo più innamorati che mai.
Nei giorni seguenti aspettiamo l’arrivo dei miei futuri suoceri dal Giappone per poi celebrare il matrimonio in una grande festa a casa di mio padre. Devo ancora abituarmi all’idea che non vivo più lì e non è più casa mia.
Seul è stata mia nemica, ma poi ha abbassato le armi davanti all’amore mio e di Hyun Woo. Sono tornata da Londra senza uno scopo, ci hanno pensato la mia famiglia e la tanto cara Seul a farmelo avere.
Questo ruolo da mogliettina perfetta mi si addice troppo: aspetto il mio maritino ogni sera per cenare insieme, gli cucino tante prelibatezze –faccio quello che posso, ovviamente- e ogni weekend viene a trovarci Ji Hun che puntualmente si ferma a dormire.
Mi domando quando io e Hyun Woo avremo dei figli, dove metterò a dormire il mio fratellino che è ancora in cerca della sua anima gemella, la quale sembra essersi dispersa.
Non ne ho assolutamente idea, voglio solo godermi appieno questa svolta positiva che ha subìto la mia vita e che nessuno potrà mai rovinarmi!