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Autore: Ayoungnovelist    29/03/2014    1 recensioni
Quattro anni dopo che Caleb si è trasferito a Ravenswood, Hanna, Spencer e Toby si sono trasferiti in California. Spinta dalle sue amiche ad andare ad un'uscita a quattro al buio, Hanna trova davanti a sé la persona che non si sarebbe mai aspettata di rivedere, ma il ragazzo non è lì per lei. Come reagiranno incontrandosi di nuovo dopo quattro anni? E come reagirà Caleb alla notizia di essere padre di una bambina di quattro anni, Tiffany? HALEB. [Storia tradotta]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb Rivers, Hanna Marin, Spencer Hastings, Toby Cavanaugh, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CP14

CAPITOLO 14

"Hey, Tiff. Com'è andata oggi a scuola?" chiese Hanna a sua figlia, mentre alzava Tiff da terra e la prendeva tra le sue braccia. Era lunedì, ed Hanna le aveva promesso che avrebbero fatto la pizza insieme.

"È stato molto molto divertente. Avevamo un barattolo, e dei pezzi di carta, e abbiamo messo la carta nel barattolo, e poi ci hanno dato del pongo, e abbiamo ricoperto il pongo di pittura, e poi abbiamo messo la carta sul pongo." disse Tiffany con un sorriso sulla faccia.

"Wow, sembra che sia stato molto divertente." disse Hanna, sorridendo alla sua sorridente figlia. "Sei pronta per andare al supermercato per comprare il contorno per la pizza?"

"Sì." rispose Tiffany, annuendo con decisione. Hanna ridacchiò, ringraziò Rachel - la maestra - ed uscì fuori con Tiff ancora tra le sue braccia. "Ho un disegno nel mio zainetto."

"Dove pensi che il tuo disegno meriti di andare a finire?" chiese Hanna, e la bambina ancora una volta guardò in alto, sovrappensiero.

"A nonna." decise la bambina. "Possiamo mandarglielo, mamma?"

"Veramente, nonna verrà venerdì."

"Davvero?" fece Tiffany, battendo le mani. "Viene davvero, mamma?" chiese Tiffany, ed Hanna rise ed annuì.

"Sì, sì che viene. Verrà venerdì pomeriggio."

"Allora, cosa vuoi mettere sulla tua pizza?" chiese Hanna a Tiffany. Erano entrambe al supermercato, Hanna stava spingendo il carrello, e Tiffany era in piedi dentro di questo, mentre Hanna la spingeva.

"Hmm..." disse la bambina, e guardò in alto, sovrappensiero. "Ci voglio i peperoni, e del bacon e prosciutto."

"Bene, penso che potremo farlo." disse Hanna. "Vuoi qualcos'altro?" chiese Hanna, e Tiffany annuì. "Non vorresti provare qualcosa?" urlò la bambina. "Cosa, Tiff?"

"Possiamo fare tre pizze?"

"Sì, perché?" disse Hanna, con una risatina.

"Voglio metterci qualcosa sopra."

"Mi vuoi dire cosa vuoi mettere sulla pizza?" chiese Hanna, e la bambina fece cenno a sua madre di avvicinarsi a lei.

Tiff poggiò le sue mani attorno all'orecchio di Hanna, e mise la bocca nella fessura tra le sue piccole mani. "Party rings." soffiò Tiffany.

"Dei biscotti sulla tua pizza?" sussurrò Hanna, e Tiffany annuì. "Okay." disse Hanna, diffidente riguardo all'idea. Ma si trattava di Tiffany, Hanna non voleva contrariarla.

"Posso scendere dal carrello adesso?" disse Tiffany, ed Hanna la sollevò via dal carrello. "Ho bisogno di andare a prendere una cosa."

"Farai la bambina grande, e tornerai esattamente qui." disse Hanna.

"Sì, mamma."

"Me lo prometti?"

"Te lo prometto, mamma." disse Tiff.

"Bene. Io me ne starò proprio qui. Torna subito, okay?"

"Okay." disse Tiff, e raggiunse il reparto DVD. Guardò i DVD, cercando gli episodi di Barney in quel mentre. Caleb, che era anche lui nel reparto DVD, guardò la bambina, guardò ancora i DVD, e dunque fece due più due.

Quella era sua figlia.

"Uffa." sussurrò la bambina. Si guardò intorno, per vedere se una persona poteva aiutarla. Notato un uomo di un metro e ottanta, che in quel momento stava guardando tra i film, gli tirò la stoffa dei jeans. "Mi puoi aiutare?" disse lei, guardandolo dal basso con degli occhioni marroni da cerbiatta. Lui si piegò sulle ginocchia, così da poter essere alla sua altezza.

"Per cosa ti serve aiuto?" chiese Caleb a sua figlia.

"Sto cercando un DVD di Barney. Non riesco a trovarlo. Puoi aiutarmi, per favore?" chiese Tiff, e Caleb sorrise.

"Certo." rispose lui, e raggiunse lo scompartimento dei DVD per bambini con sua figlia, che non sapeva di essere con il suo papà.

"Riesci a vederlo?"

Il ragazzo setacciò la fila di DVD e ne indicò uno in alto. "Eccolo lì."

"Puoi prendermelo, signore?"

"Sì." disse lui, afferrando il DVD di Barney e passandolo a Tiffany.

"Grazie, signore."

"Nessun problema." disse Caleb, e Tiffany sorrise prima di correre indietro da Hanna, che la stava aspettando nel posto dove aveva promesso che sarebbe stata.

Madre e figlia stavano adesso facendo le pizze mentre ballavano su Wannabe delle Spice Girls. Le due stavano facendo le pizze sul piccolo tavolo da giochi di Tiffany. Hanna seduta a gambe incrociate, e Tiffany in piedi, entrambe a cantare la canzone.

"È il momento dei party rings!" urlò Tiffany, spezzettando i party rings ed appiccicandoli sul formaggio che aveva appena messo sulla sua pizza. Hanna ridacchiò. "E fatto!" gridò Tiffany.

"Mettiamole in forno." disse Hanna, e Tiffany iniziò a saltare per l'appartamento, sorridendo vertiginosamente. Hanna sorrise e mise le tre pizze nel forno. Quelle di Tiffany erano piccole, ma messe insieme facevano una pizza, e quella di Hanna era di grandezza normale. In TV andò in onda S Club Seven e Tiffany iniziò a cantare Don't Stop Movin'.

"Mamma, canta insieme a me!" gridò Tiffany.

I can feel the music
moving through me everywhere
Ain't no destination baby
We don't even care
There's a place to be
If you need the right education
Let it take you there



Tiffany continuò a cantare la canzone, gironzolando e saltellando per l'appartamento. Hanna rise, ed iniziò a cantare con Tiffany.

Numerosi canzoni e balli dopo, il timer del forno squillò. "Yum!" gridò Tiffany, e corse davanti al forno. Hanna la raggiunse, abbassò completamente la temperatura, e si mise i guanti da forno. Sfornate le pizze, mise le teglie sul ripiano. Chiuso e spento il forno, mise la pizza di Tiff in un piatto. "Grazie, mamma." disse Tiffany, e tornò sul divano, dove accese il televisore, mettendo su Sixty-four Zoo Lane. Hanna sorrise, spense la musica, mise la pizza sul suo piatto, e si sedette accanto a sua figlia.

"È buona la tua pizza ai party rings?" domandò Hanna, e Tiffany annuì. "Perché non la stai mangiando, allora?"

"Mi tengo il meglio per la fine." disse Tiffany, e le due continuarono a mangiare le loro pizze, mentre guardavano Sixty-four Zoo Lane.

Toby entrò nell'appartamento di Hanna. "Ti ho preso la posta." disse lui, e lei si alzò dal divano, lasciando i suoi compiti da fare per quando avrebbe finito di aprire le sue lettere.

"Grazie. Ho intenzione di vedere se ho ricevuto l'invito per il matrimonio di Caleb e Rachel." disse Hanna, e controllò tra la sua posta. Preso un invito nuziale, lo mostrò a Toby. "Questo ti sembra un invito nuziale?"

"Beh, è bianco, e sopra ci sono delle scritte decorate, quindi, sì." decise Toby.

"Cosa dovrei fare?"

"Dunque, se fosse il matrimonio di Caleb e di una totale sconosciuta, ti direi di non andare, ma questo è il matrimonio della tua migliore amica, perciò, la decisione spetta a te." disse Toby. "Ed eravate voi, ragazze, a cantare con S Club Seven prima?" chiese lui, con un piccolo sorriso sulle labbra.

"Sì, eravamo noi, mentre stavamo facendo la pizza, e lei ha messo dei party rings sulla sua. Non chiedermi niente." disse Hanna, sorridendo. I due ridacchiarono, ed il telefono di lei squillò.

"Ti lascio alla chiamata. Notte, Han." disse Toby, raggiungendo la porta.

"Notte, Tobes." disse Hanna, e Toby chiuse la porta, quindi Hanna rispose al telefono.

"Han-na! Perché non hai risposto all'invito del mio matrimonio?" gridò Rachel al telefono.

"Rach, rilassati. L'ho ricevuto soltanto oggi, non controllavo la mia cassetta della posta da almeno una settimana, dammi un po' di respiro." rispose Hanna, riordinando le lettere in pile.

"Solo perché hai una bambina dovrei darti un po' di respiro?" disse Rachel, con antipatia. La solita Rachel.

"Amore, avere una bambina è un compito duro, sarà probabilmente esausta." disse Caleb a Rachel.

"Caleb è così comprensivo!" disse entusiasta Rachel al telefono. Sì, lo è, ma forse perché è la sua bambina, pensò Hanna.

"Sì, uh-huh." disse Hanna.

"Comunque, muoviti e mandaci la risposta."

"Okay, rispondo adesso, e la mando domattina, okay?"

"Va bene. Comunque, meglio che vada, ti voglio bene."

"Sì, ti voglio bene anch'io. Ciao." disse Hanna, e riattaccò il telefono, roteando gli occhi. Afferrò l'invito, lo aprì, e prese una penna dalle parti del tavolo. Decidendo cosa fare, Hanna lasciò dondolare i suoi occhi tra le opzioni.

Non confermo la partecipazione al matrimonio.

Confermo la partecipazione al matrimonio.

Hanna sospirò, incapace di decidere. Da una parte era il matrimonio della sua migliore amica. Da un'altra, era il matrimonio di Caleb. Non avrebbe potuto vederlo sposarsi. Ma oltretutto, doveva esserci per la sua amica. Per Rachel. Hanna segnò la casella, finalmente decisasi dopo venti minuti.

Sarebbe andata al matrimonio.

  
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