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Autore: LuxKatoUlisse    29/03/2014    1 recensioni
Nel 21° secolo sono passati 8 mesi da quando Lux Black, l'eroe che ha salvato il futuro, è ritornato a casa per ricominciare da zero una nuova vita.
Il ragazzo, cresciuto e maturato grazie alle esperienze ricevute, dirige uno stile di vita equilibrato insieme ai suoi nuovi amici, fino a quando un giorno viene richiamato dal futuro per affrontare una nuova terribile minaccia universale insieme ai suoi amici di sempre: Michelle, John e Alex.
Kim Arthur, il famigerato criminale della storia umana, sta formando un tremendo esercito di serial killer, intenti a distruggere su larga scala universale Human Nation e l'intera galassia; la posta in gioco è altissima stavolta.
Al gruppo di Lux si uniranno altre persone e altre alleanze militari, e insieme affronteranno nuove insidie, nuovi misteri e tanti colpi di scena.
Lo spazio e la tecnologia ritorneranno ad essere al centro della scena e questa sarà anche la volta buona in cui Lux conoscerà finalmente l'amore.
Il passato del ragazzo tornerà a farsi vedere, mostrando altri particolari nascosti e scomode verità che completerebbero il suo più grande puzzle della sua vita.
Un'altra grande battaglia (più terribile della precedente) sta per avere inizio.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 8

Missione su Urano



 

Sabato, 13 dicembre 3005

Quella mattina Lux, Michelle, John e Alex furono convocati all’accademia per una missione top sicret.
Una volta arrivati lì, entrarono nell’ufficio del loro professor Pitt Gonzales, un alieno, appartenente alla razza dei grigi, dotato, come la sua specie, di una grande saggezza ancestrale.
Egli era alto 1,80 m. 

Il sign. Pitt, uno dei coordinatori dell’accademia, disse ai ragazzi:

- Vi ho convocati quì per ordine di Lady Earth. -
- Fatemi indovinare… - disse Michelle - … ci avete affidato ad una missione di serie A, non è così? -
- COSA? - gridò stupito John
- Prego, sign. Mc Crockett...? - gli domandò l’alieno.
- È da parecchio tempo che non ci affidate una missione cosi, oddio. Non ne facciamo una dall’Agosto scorso. -
- Ma ve la siete sempre cavata bene, ragazzi e poi avete Lux al vostro fianco. - disse il sign. Pitt.
- Vorreste dire che senza di lui, noi saremmo dei buoni a nulla nelle missioni di serie A? - gli chiese dispiaciuta e triste Michelle.
- L’anno scorso, prima che arrivasse lui, non ve la cavavate male in queste missioni... - disse il prof. - ... ma la missione che vi affiderò è molto rischiosa. -
- Rischiosa quanto? - gli domandò preoccupato Alex.
- Secondo voi il termine “estremo” va bene? - li chiese Pitt
- ECCO, LO SAPEVO, UFFA!!! - urlò terrorizzato John, scompigliandosi anche i capelli.
- TACI, SCEMO!!! - gli gridò furiosa Michelle, calpestandogli un piede;

John sentì un po’ di dolore.

- Ragazzi, che sarà mai una missione di serie A? - disse con ottimismo Lux.
- Certo, come no, amico Friz! - disse ironicamente John - Per te sarà una grossa passeggiata, tanto il lavoro pesante lo fai sempre tutto tu, si, si, hehehe! -

Michelle calpestò di nuovo dalla rabbia lo stesso piede del suo amico, facendolo urlare dal dolore.
John, infuriato con lei, le gridò:

- MICHELLE, PERCHÈ MI CALPESTI SEMPRE IL PIEDE??? MI FAI VENIRE L’UNGHIA INCARNITA!!! -
- La devi smettere di fare sempre il codardo, CHE PALLE!!! - gridò Michelle.
- Hey, ragazzi, calmatevi! - li riprese il sign. Pitt. - Per vostra informazione la missione non è mortale, perciò non dovrete portare nessun arma, ma solo qualche attrezzo speciale per recuperare un oggetto a noi prezioso. -
- E quale? - gli chiese Michelle
-  “La pietra del coraggio”. -
- La pietra del coraggio? - si chiesero in coro tutti.
- Si, comunemente detta anche “pietra resuscita morti” (metaforicamente parlando). Non è che questa pietra riporta in vita i morti, però ha la capacità di rafforzare il sistema immunitario di un individuo. -
- Come funziona? - gli chiese Lux
- L’anno scorso avete preso la matrice (la pietra nera) nella Caverna dell’emozioni sul pianeta Marte.
Strappando un campione della Matrice e quello della pietra del coraggio, e mescolandoli in un brodo vegetale chimico, si può ottenere una miscela speciale in grado di far aumentare, senza alcun effetto collaterale, il numero dei globuli bianchi nel sangue.

Le difese immunitarie così non solo rinforzano l’organismo, ma gli danno anche una grossa resistenza agli attacchi.
In poche parole se bevete quella bevanda, potrete anche resistere agli attacchi dei proiettili o dei laser delle pistole. -
- WOH!!! - esultarono felici in coro tutti.
- HEY, RAGAZZI, CHE ASPETTIAMO??? CORRIAMO SUBITO A PRELEVARE LA PIETRA DEL CORAGGIO!!! - gridò entusiasta John.
- Senti, senti… - disse Michelle con aria sospetta nei confronti di John - … Prima dici di temere le missioni di serie A e poi, quando hai saputo di non combattere, ti sei dato coraggio. -
- Michelle… Abbiamo una missione da compiere, il DOVERE CI CHIAMA!!! - 
- Oh, Cristo Santo! - invocò con rassegnazione la ragazza, toccandosi la fronte con una mano.
- Non c’è un minuto da perdere!!! - disse Lux - Finché ci sbrighiamo, la pietra del coraggio non cadrà in mani sbagliate! -
- Bene. - disse con soddisfazione il sign. Pitt - Andate nella sala delle armi e prendete dei guanti antiradioattivi e l’esplosivo C4K. Questi oggetti li potete trovare nello scaffale in alto a destra (terzo cassetto). -
- OK! - risposero in coro tutti.
- Quando lottai contro Morgan… - disse Lux - Per sconfiggerlo dovetti distruggere la matrice, ma fortunatamente ho conservato con me un pezzo rimasto. -
- Non si preoccupi, sign. Lux. - disse il prof. - Anche se ha solo un pezzo della matrice distrutta, lo stesso si può prelevare da esso un campione. Oh, quasi dimenticavo:
dovete andare su Urano, in una immensa colonia spaziale orbitante chiamata "Stunphenberg", la capitale del pianeta. 
Avete presente l’imponente villa degli Heindelberg, nel settore campagna? È proprio lì che dovete andare. -

- CHE COSA? - gridarono forte Michelle, John e Alex.
- Ma… ma… ma la pietra del coraggio non sarà mica nei pressi della villa dello Space Master di Urano: Orlando Heindelberg? - gli chiese con gran stupore Michelle.
- Esatto! - rispose Pitt.
- ORLANDO HEINDELBERG??? LO SPACE MASTER PIÙ DURO DI TUTTI??? QUELL’ARMADIO MASTODONTICO??? - gridò spaventato il ragazzo.
-  “Armadio mastodontico”??? - gli chiese Michelle.
- Lo conosco quel tizio. Orlando è un ragazzo dotato di una grande forza sovrumana, nessuno può competere con lui. -
- Non abbiate paura, ragazzi. - li rasserenò Pitt - Orlando non attacca persone innocenti come voi. La sua missione madre è quella di proteggere Urano e Human Nation.
La pietra del coraggio si trova in una grotta nei pressi della villa. Voi, una volta entrati dentro, dovete scavare sotto terra, facendo esplodere l’esplosivo C4K.
State attenti a recuperare la pietra:
indossate i vostri guanti antiradioattivi, ci siamo capiti? -


- OK!!! - risposero a tono tutti.
- Ottimo! Buona fortuna, ragazzi. - li salutò Pitt.

Detto ciò, i ragazzi si avviarono verso il terzo piano dell’accademia, entrarono nella sala delle armi e prelevarono i guanti antiradioattivi e il famigerato esplosivo sferico C4K.
Dopo aver prelevato tali oggetti, i ragazzi uscirono dall’edificio per avviarsi alla fermata del bus space.
 

Verso Urano

Dopo due minuti di attesa arrivò finalmente Steve con il suo pullman spaziale il quale disse ai ragazzi con felicità:

- Salite a bordo, ragazzi, come ai vecchi tempi!!! -
- Woh, che teppismo perfetto! - gridò contento John.
- Fai poco lo scemo. - disse seccata Michelle all'amico, rimproverandolo.

I ragazzi salirono felicemente a bordo, pronti a iniziare una nuova avventura.
Durante il viaggio, come al solito Lux si alzò da posto per chiacchierare con l’autista; Steve, dopo aver premuto il pulsante di autopilota, chiese a Lux sorridendogli:

- Come va, amico? -
- Alla grande!!! - rispose felice Lux - Sono stato assunto come segretario federale apprendista alla Casa Bianca. -
- WOH, CHE FICATA!!! - esultò l’autista
- La mia missione è quella di scoprire il nascondiglio segreto di Kim Arthur, attraverso vari documenti storici. - disse il ragazzo
- Ti hanno dato proprio una grande responsabilità, è? -
- Si! -
- Questo futuro ha migliorato il tuo carattere, lo sai? Sei diventato molto più maturo rispetto alla prima volta che ti ho conosciuto. -
- Grazie. -
- Ti vedo più sicuro di te e più coraggioso. -
- Ormai sono in tanti a dirmelo. -
- E se te lo dicono, c’è anche un motivo valido. -
- Te, invece, come va la vita? -
- Da quando te ne sei tornato nel tuo tempo, ci sono stati dei cambiamenti nella mia esistenza. Ti ricordi di mio figlio che non lo vedevo da 13 anni? Beh, mi sono fatto coraggio e ho contattato la mia ex moglie.
Inizialmente non è stato facile a convincerla a farmi vedere nostro figlio, anche perché mia suocera interveniva sempre lei e mi mandava sempre a quel paese, ma poi un giorno arrivammo ad un compromesso e mia moglie mi permise di farmi vedere nostro figlio. -
- Finalmente ha visto suo figlio e lui come ha reagito all’impatto dell’incontro con lei? -
- Inizialmente mi vedeva come un estraneo;
all’epoca aveva dei rancori nei miei confronti e non gli davo torto su questo, ma p
oi un bel giorno lo portai sul lago Michigan a pescare e li io e mio figlio ci riconciliammo.
Desidero recuperare con lui tutti gli anni che ho perso a causa di quell’episodio di 13 anni fa: il famigerato viaggio di andata e ritorno nello spazio di 30 giorni. -
- Beh, signore: come dice un proverbio: tutto bene quel che finisce bene. -
- Appunto! Ah, ecco il pianeta Urano, siamo arrivati. Siediti ragazzo e allacciati la cintura che tra poco atterriamo su quella colonia spaziale. -
- Ok! -


Prologo Urano

Il pullman arrivò finalmente a destinazione su Urano, uno dei pianeti gassosi di Human Nation.
Il progetto Urano nel cercare di ripristinare il clima su quel pianeta venne avviato dai primi coloni tedeschi nel 2216 grazie al programma spaziale americano, chiamato “Uranus dream”.



La missione però si rilevò alquanto pericolosa, a causa di terribili trombe d’aria che misero continuamente filo da torcere agli astronauti.
Nel 2518, lo storico scienziato Alfred Synton spedì nello spazio due apparecchi elettronici giganteschi:

  • un convertitore climatico;
  • un depuratore cosmico, in grado di ridurre la tossicità dell'atmosfera del pianeta.

Ci vollero tre secoli prima che Urano divenne un pianeta vivibile quasi come la Terra.
Nel 2827 due quarti dei tedeschi, insieme ad alcuni abitanti della Terra, si trasferirono su Urano e in breve tempo costruirono delle grandi colonie spaziali orbitanti all'interno del pianeta, divenendo così verso gli inizi del 30° secolo meta di turismo.
Su Urano c'erano varie etnie, oltre ai tedeschi:

  • americani; 
  • italiani; 
  • francesi; 
  • giapponesi.

Infine questo pianeta era anche conosciuto come una delle stelle più produttive della nazione, affianco a Giove, Saturno e Nettuno.
Urano (come i tre pianeti appena elencati) venne molto preso in considerazione nel campo dell’economia, della politica e della produttività solare.
 

Urano, colonia spaziale di Stunphenberg

Una volta scesi dal pullman spaziale, dopo essere arrivati nel settore campagna della colonia spaziale, i ragazzi si avviarono in un bosco, dove i raggi del sole artificiale (prodotto dalle macchine della colonia) irraggiavano le piante e gli alberi, rendendo l’ambiente ospitale e sereno.

- Questo posto è fantastico... - commentò Lux - ... ma non è Urano vero e proprio; ci troviamo su una colonia spaziale. -
- Urano è un pianeta gassoso, non ha nessuna superficie solida. - gli disse Michelle.
- Pensa che fuori da questa colonia, non c'è ossigeno nell'atmosfera del pianeta. - gli fece notare Alex - Non aveva senso costruirsi qui delle colonie spaziali, ma la tecnologia del futuro ha permesso ciò. -
- Stesso discorso vale anche per Giove, Saturno e Nettuno. - intervenne John.
- E su Plutone? - domandò incuriosito Lux - Come è riuscito l'uomo a creare la vita li? -
- Attento alle parole che usi, caro. - gli fece presente l'amica - L'uomo non ha creato la vita su Plutone, lo ha reso solo un po' vivibile.
Questo nano pianeta si trova in un sistema dei suoi simili ai confini della nostra nazione.
C'è un enorme sole artificiale che è stato costruito nelle sue vicinanze;
non ha gravità perché è solo una macchina in grado di irradiare il pianeta e di riscaldarlo un po'.
Dopo il risveglio del nucleo, la vita lì è partita dalle prime serre e con il passare dei secoli, è stato possibile viverci un po', ma ricordati che Plutone non sarà mai paragonato a New Gaia. -
- Per la gente del 21° secolo, il nostro mondo potrebbe sembrare strano e irreale ma dovrebbero sapere che la nostra sofisticata e ingegnosa tecnologia ha permesso tutto ciò. - intervenne Alex - Abbiamo realizzato cose ritenute impossibili dai nostri antenati di mille anni fa. -
- Io trovo tutto questo fantastico! - esultò Lux.


I ragazzi, una volta giunti al termine del bosco, si trovarono in mezzo ad un’estesa prateria e in lontananza videro la famosa villa degli Heindelberg.

- Ecco, ci siamo. - disse con tremore John - Quella è la casa dello Space Master di Urano. -
- Bella la casa. - ammirò Lux
- MA CHE CACCHIO DICI, LUX? - gridò spaventato John.
- John, finiscila!!! - lo rimproverò Michelle.
- Ragazzi… Voi sapete chi è Orlando Heindelberg? -
- LO SAPPIAMO!!! - gridarono in coro i ragazzi con aria seccata.
- Ah… Volevo soltanto vedere se stavate attenti, tutto qui. -  
- John, noi non dobbiamo scontrarci con Orlando. - gli spiegò Lux - Noi dobbiamo solo recuperare la pietra del coraggio, tutto qui. -
- Lux ha ragione, John. - lo tranquillizzò Alex - In questo momento Orlando starà su qualche colonia di questo pianeta. -
- Lo so, ragazzi. - rispose rammaricato lui - Ma se mi avessero detto che la missione si sarebbe svolta su Saturno, allora mi sarei tranquillizzato. -
- Se non sbaglio lo Space Master di Saturno è una ragazza. - disse Alex
- Appunto!!! - gridò John - E quella Space Mater è più buona rispetto a Orlando. -
- "Buona" in che senso? - gli domandò Lux.
- Lei è un zuccherino ... ed è anche in gamba, lo sapete? A soli 16 anni, è già insegnate di matematica applicata all'accademia di Euclide.
Ammazza, è un genio quella. -

- Non perdiamoci in chiacchiere e andiamo!!! - gridò Lux
- Ok!!! - risposero in coro tutti.

Qualche metro più avanti della villa c’era una grotta che conduceva alla pietra del coraggio.
Una volta entrati dentro i ragazzi presero l’esplosivo C4K, lo posizionarono nel punto dove si presuppose di trovarsi la pietra e prima di accenderlo, Lux disse agli altri:

- Quando azionerò la bomba mi raccomando, ragazzi: usciamo immediatamente dalla grotta, dato che abbiamo a disposizione solo 10 secondi. -
- Sempre ammesso se ne usciremo vivi! - disse John.

Michelle calpestò per l’ennesima volta lo stesso piede di John e con rabbia gli gridò:

- SEI SEMPRE IL SOLITO, JOHN!!! -
- Cos’hai contro il mio piede? Aglia, che dolore… - le chiese furioso l'amico.
- Ragazzi… - li richiamò Lux, dopo aver digitato per sbaglio un tasto della bomba - … Ehm, come vi posso dire? Ho appena attivato l’esplosivo, ecco. -

Per qualche secondo sembrò che i ragazzi fossero pietrificati come statue ma John, spaventato, gridò a squarcia gola:

- SI SALVI CHI PUÒ!!! -

I ragazzi, presi violentemente dal panico, si aggirarono per tutta la grotta.
John era talmente pietrificato dalla paura che non potette muoversi; per portarlo immediatamente fuori ci vollero due persone, le quali lo presero uno per la testa e uno per le gambe (Lux e Michelle).
I ragazzi uscirono appena in tempo fuori dalla grotta e l'ordigno esplose.
Il suo boato assordante si espanse per 2 KM quadrati.
L’esplosione creò un profondo cratere nella grotta e i ragazzi videro dal lontano qualcosa luccicare come un diamante.
Lux, indossando i suoi guanti antiradioattivi, prelevò con molta cautela la pietra del coraggio:
grande quanto il palmo di una mano, molto compatta e resistente alle erosioni e aveva un colorito tra il giallo e l’arancione chiaro.
La pietra per qualche ragione strana si illuminò sulla mano di Lux, lasciando i presenti con il fiato sospeso.
Quando il ragazzo ritornò in cima al cratere, mostrò la pietra ai suoi amici e poi disse loro:

- E così è questa la pietra del coraggio?!! Per fortuna ho un campione della pietra nera (la matrice). -

Poi Lux, prendendo dalla sua tasca la Matrice (la pietra nera), la fece avvicinare alla pietra del coraggio e si verificò immediatamente un fenomeno al quanto inspiegabile:
le due pietre si illuminarono a vicenda come il giorno e la notte.
 

Arrivo di Orlando

Ad un tratto una voce rauca disturbò la quiete dei ragazzi:

- CHI DIAVOLO SIETE VOI, AMICI O NEMICI? - gridò la voce misteriosa.

John, riconoscendo la voce, tremò come una foglia con il cuore che gli batteva a mille.
Quando i ragazzi si girarono indietro videro una cosa inaspettata:
la voce misteriosa apparteneva ad un ragazzo di una statura enorme.

Questo ragazzo era alto 1,90 m e aveva i capelli lunghi, folti, lisci, neri e appuntiti alla punta in giù, una piccola cicatrice che gli attraversava l’occhio sinistro (nonostante l’occhio fosse in ottimi condizioni), un orecchino d’oro e tondo sui bulbi delle orecchie, un pizzetto sul mento, occhi di ghiaccio, uno sguardo severo e accattivante, e indossava una bandana rossa in testa con al centro lo stemma dei pirati, una tuta spaziale bianca con delle spalliere di ferro color marrone e degli stivali bianchi.
 


Inoltre il ragazzo aveva una corporatura molto muscolosa, quasi da far invidia a Mike Tyson e a John Cena.
I ragazzi sapevano chi fosse quel ragazzo, ma Lux no; egli fissò l’individuo con un’aria sospetta, come se non gli stesse simpatico.
John, tremando dalla paura, disse al ragazzo misterioso:

- Orlando… ma … ma.. che ci fai tu qui? -
- Orlando??? - si chiese Lux il quale poi, rivolgendosi al ragazzo misterioso, gli chiese - Tu non sarai per mica Orlando Heindelberg, lo Space Master di Urano? -
- E COSÌ CI INCONTRIAMO DI NUOVO, È JOHN? - gli domandò Orlando con uno sguardo severo e freddo.
- John, tu conosci di persona Orlando? - gli chiese stupito Lux
- È una lunga storia, Lux. - gli rispose John - … Lui ce l’ha con me per una questione molto singolare:
lui un giorno mi prestò un suo libro che ci teneva tanto e glielo dovevo riportare una settimana dopo.

Passati i 7 giorni io finì in tempo di leggerlo, ma ad un tratto fui rapinato da un delinquente, il quale mi rubò la valigetta con il libro all’interno e… giustamente Orlando si infuriò con me. -
- Da quanto tempo che lo conosci? - gli chiese Lux.
- CI CONOSCIAMO DA TRE ANNI!!! - intervenne furibondo Orlando - TRE DANNATISSIMI ANNI!!! -
- Woh, abbiamo fatto TERNO. - ironizzò John per sdrammatizzare la situazione.
- FAI POCO LO SPIRITOSO, JOHN. - gli gridò Orlando - Il libro che dovevi riportarmi era molto prezioso per me; apparteneva alla mia famiglia da generazioni!!! -
- Adesso ho capito perché avevi così tanta paura di lui. - disse Lux a John.


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

   
 
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