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Autore: Mirokia    06/07/2008    5 recensioni
Inuyasha: esperto professore di ballo classico e moderno.
Kagome: semplice ballerina incredibilmente dotata per il ballo moderno.
Entrambi legati dalla passione per il ballo si innamorano, nonostante le difficoltà della vita odierna.
"Sai ballare?"
"Certo! Per chi mi hai presa?"
"Guarda che sono esigente!"
"Cosa...?"
"Devi farmi innamorare dei tuoi passi...vediamo cosa sai fare..."
Genere: Generale, Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dance&love

Dance&love

Amore perso

 

Miroku aprì gli occhi frastornato. Era stato svegliato dal suo cellulare che vibrava sul comodino. Un messaggio di Sango.

 

BUONGIORNO AMORE MIO…SONO QUASI SOTTO CASA TUA, QUANDO SUONO FAMMI SALIRE COSI’ ANDIAMO INSIEME A SCUOLA…BACIO…TI AMO.

 

Il ragazzo lanciò scocciato il cellulare per terra e si mise una mano tra i capelli, spettinandoli un po’. Si mise a sedere nonostante le gambe gli facessero un male atroce; anche le braccia erano doloranti e facevano fatica a muoversi. Aveva dormito in una posizione particolarmente scomoda, con il braccio di Keisuke sotto la sua testa e le gambe intrecciate con quelle del ragazzo…aspetta un attimo…KEISUKE?? E’ vero…Keisuke

 

Miroku si alzò in piedi e voltò il capo quasi con timore, per poi vedere colui che quella notte era stato il suo amante. Il moro aveva voglia di urlare per quello che aveva fatto, ma era stufo di pentirsi e di piangere sul latte versato! Ormai era successo…sì, si era innamorato di un ragazzo…e non riusciva più a sopportare l’idea di essere fidanzato con Sango. Non si faceva sentire per tutto il giorno e poi saltava fuori proprio nei momenti meno opportuni. Stava arrivando, l’aveva detto, era quasi sotto casa, poi sarebbe salita senza preavviso e avrebbe assistito alla scena in cui Miroku cercava di spiegarle che non era come pensava e lei sarebbe scappata in lacrime…sì forse era questo che sarebbe successo…ma a lui non importava…possibile che fosse diventato così insensibile? Per di più verso la ragazza che non molto tempo prima avrebbe anche sposato, senza pensarci due volte!

 

Ma eccolo lì l’inconveniente. Colui che aveva davvero rovinato tutto. Eccolo lì che si rigirava fra le lenzuola sbadigliando e riprendendo sonno.

Miroku non sapeva più che pensare. Si buttò a peso morto sul letto a pancia in giù, facendo sussultare il compagno.

 

“Ma fai sempre così tanto casino quando ti alzi la mattina?” borbottò Keisuke affondando la testa nel cuscino.

 

“Zitto! Sto pensando!” lo zittì Miroku.

 

“Ma perché, tu pensi?” il ragazzo con il codino si voltò di scatto a guardarlo male.

Eddai, che scherzo! E a che stavi pensando?” chiese Keisuke sbadigliando sommessamente e mettendosi anche lui a sedere.

 

“A che cosa fare con la mia ragazza”

 

“La lasci…” disse semplicemente il biondo.

 

“Sì, come se fosse semplice!”

 

“Se vuoi ci parlo io!”

 

“Tu non parli con nessuno…te ne stai buono buono qui nel lettuccio…anzi vestiti và!” fece Miroku alzandosi, ma fu tirato indietro per il braccio.

 

“Mi vesti tu? Non son capace…!”

 

“Ma finiscila…Hanno suonato…minchia adesso che faccio?” chiese Miroku agitato quando sentì il citofono squillare. Era sul punto di rispondere, quando il ragazzo biondo lo raggiunse completamente nudo e prese il citofono.

 

“Ci parlo io…tu stai lì buono buono sul lettuccio…”

Il moro non fece in tempo a fermarlo che l’altro aveva già risposto.

 

“Chi è?......ah……. lo so che non sono Miroku. Certo che sei perspicace! Come hai fatto a capirlo?.......Chi sono io?........ma come non lo sai? Sono il ragazzo di Miroku………ah lui sta con te?...Com’è che ti chiami?...Sango?...mhm…no, non mi sembra di aver sentito questo nome ieri sera, né tanto meno stanotte! A parte che Miroku era più occupato a fare degli ansimi convincenti, piuttosto che parlarmi di te………cosa? Non ci credi a cosa? Al fatto che stanotte il tuo ragazzo ti abbia tradita? Se vuoi te lo faccio dire da lui! Guarda, è qui vicino a me che non si è ancora rivestito…ha pure dei bei boxer. Puma, giusto? Ho indovinato la marca?.........ehi ragazzina?? Ci sei? Yuuuu? Ops, forse si è offesa, io non la sento più!” così dicendo, Keisuke rimise al suo posto il citofono e poi si rigettò sul letto, non facendo caso alla faccia sbalordita e drammatica di Miroku.

In seguito se ne accorse.

 

“Beh, che c’è? Che fai lì impalato? Lo so che sono troppo bello, ma addirittura fissarmi così! Lo so che mi mangi con gli occhi!”

Miroku dovette ammetterlo. E dovette anche ammettere che Keisuke l’aveva liberato di un bel peso, anche se in modo un po’…beh in modo un po’…un po’. Il moro si diresse verso il letto fingendosi arrabbiato. Keisuke si nascose sotto le lenzuola urlando come un idiota.

 

“No, non mi picchiare, non mi fare la bua!”

Miroku sbuffò –Ma può essere tanto stupido?”-

 

“Dai, esci di lì! Conto fino a 3…” lo intimò il giovane.

 

“Non sapevo che avessi imparato a contare!”

 

“Questo è troppo!” esclamò Miroku alzando le lenzuola e facendo il solletico al ragazzo, che per poco non cadeva dal letto. Risero entrambi per un bel po’, finchè Keisuke non fece segno di fermarsi.

 

“Lo sai che sembriamo due femminucce, vero?” disse.

 

“TU sembri una femminuccia!”

 

“Vuoi vedere che ti faccio cambiare idea?”

 

“Ne dubito…” commentò Miroku alzando le sopracciglia. L’altro rise beffardo, gettò le lenzuola da un lato e si mise a cavalcioni sul busto del moro. Quest’ultimo si eccitò all’istante e, senza rendersene conto, iniziò a fremere per poi stringere tra le braccia il suo amante. Keisuke lo guardò sognante e poi prese a baciarlo violentemente, accarezzandogli il torace, con movimenti da far girare la testa.

 

“Allora…pensi ancora che sia una femminuccia?”

 

“Sì…non mi hai ancora mostrato del tutto la tua virilità…”

 

“Ah…vuoi che vada fino in fondo eh?” queste furono le ultime parole di Keisuke, perché subito dopo venne aggredito da un lungo bacio, seguito da un rapporto indimenticabile. E mentre i due ragazzi si stavano godendo in pieno la mattinata, Sango correva in lacrime, disperata e senza una meta. Si sentiva persa, abbandonata, inutile, idiota. Aveva perso tutto! Non aveva più nessuno che stesse dalla sua parte: Kagome era partita, Miroku l’aveva tradita e Koga era in crisi perché aveva litigato con Miroku e non voleva parlare con nessuno, se non con la sua stessa coscienza. La ragazza non sapeva più che fare. Se piangere, arrabbiarsi, ridere per quanto sia stata stupida a fidarsi di un ragazzo……Perché tutti gli uomini erano uguali? Perché? Basta, Sango aveva deciso…sarebbe passata anche lei sull’altra sponda…tanto non aveva niente da perdere…niente…

 

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Due occhi spenti e neri correvano oltre il finestrino. Il cielo era diventato limpido, l’aereo stava scendendo di quota e i palazzi si riuscivano a intravedere.

Pochi minuti dopo, il velivolo aveva già toccato terra e poi si fermò quasi di botto. Kagome uscì dall’aereo senza aspettare London, fingendosi offesa. Ma poi forse lo era davvero…cioè insomma! L’aveva lasciata da sola in balia di quel mostro di Sesshomaru…che per di più faceva anche sogni erotici su di lei! Ma che aveva fatto per meritarsi tutto questo? E non era ancora finita lì!

 

… …

 

I ragazzi entrarono con cautela, uno per uno, nella halle dell’albergo, trascinando ognuno i propri bagagli. Kagome si fermò appoggiando la valigia e sgranchendosi le gambe: poi guardò la sala: non ne aveva mai viste di così grandi! I lampadari erano enormi e le pareti erano decorate da affreschi stupendi. Stare lì dentro le dava un non so che di importante. Mentre la fila di ragazzi procedeva verso le camere, London raggiunse l’amica.

 

“ma dov’eri finita??” chiese London trascinando a fatica il suo bagaglio, che era tre volte più grande di lei.

 

“Io con te non ci parlo!”

 

“L’hai appena fatto!” rise London.

 

“No, parlavo con quella dietro”

 

“Anche adesso parli con quella dietro?”

 

“C’è una mosca fastidiosa che continua a ronzarmi intorno, non la sopporto più!” disse Kagome fingendo di scacciare una mosca.

 

“Dai…parlami finchè stiamo insieme… non possiamo scegliere la persona con cui condividere la camera…” commentò la ragazza malinconicamente.

 

“Come no?? Che fanno, ci smistano?” esclamò di scatto Kaggy.

 

“Già……oh…ti stanno chiamando! Mi sa che devi già andare! Se capiti con un bel fighetto, avvisami e io verrò subito da te!” sorrise London e poi spinse l’amica in avanti, che si ritrovò davanti ad un’insegnante di ballo classico che teneva in mano una lista.

 

Higurashi…camera numero 17…con Lakuni” disse quello.

Kaggy sbuffò. Già il cognome non le presagiva niente di buono…per non parlare del numero della camera! Inuyasha si offrì di accompagnare i ragazzi alle camere. Arrivati davanti alla numero 17, Inuyasha si accostò all’orecchio di Kagome.

 

“Io dormo proprio nella stanza di fronte…non provare a fare la furba…perchè ti controllo…”

La ragazza scosse la testa sorridendo ed entrò seguita da una ragazza. E così la sua “compagna” era una ragazza. Tanto meglio…

Una volta chiusa la porta, Kaggy si sedette sul letto e incominciò a togliere la roba dalla valigia, osservando l’altra ragazza che, invece, aveva lanciato la sua borsa sul pavimento e si era chiusa in bagno sbattendo la porta. Mah…

 

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I ragazzi avevano due giorni per esercitarsi prima dell’esibizione ma, prima di quel giorno, Kagome voleva vedere il padre. La voglia era troppo forte, la curiosità di dove viveva, dove lavorava, come passava il tempo, era troppa!

Così, quando ne ebbe l’occasione, chiese al “capogita” il permesso di poter uscire dall’albergo per raggiungere il luogo dove abitava il padre e gli mostrò il biglietto su cui era scritto l’indirizzo. L’uomo fece un cenno di permissione, ma poi aggiunse:

 

“Però,sicuramente non ti lascerò andare da sola…Sarai accompagnata da un insegnante…e magari anche da un altro ballerino”

 

Ok…” annuì Kaggy.

 

Quel pomeriggio la ragazza si fece trovare sulla soglia dell’uscita dell’hotel.

 

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Ciao Gente…che ve ne è sembrato di questo capitolo?? Ha saziato un pochetto la vostra fame di capitoli? Eheh

Lo so, aggiorno molto lentamente, ma ormai questo è il mio ritmo…poi ora arriva l’estate e diventa difficilissimo riuscire a scrivere qualcosa…ma abbiate buona fede, perché io non sparisco mai del tutto!!

Ringrazio tutti coloro che continuano a commentare! GRAZIE!! E se avete qualche consiglio da darmi riguardo alla piega che sta prendendo la storia, fate pure!! J

Alla Prossima!!

   
 
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