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Autore: sakuraenn    06/07/2008    1 recensioni
Questa è la mia prima Fan Fiction e gli ci sono molto affezzionata ^^. Sono lentissima nella sua scrittura perchè voglio che gli eventi siano ben bilanciati anche se non sempre mi riesce. Ho scritto all'inizio capitolo una breve introduzione che ritengo necessaria. La storia sarà un seguito ipotetico del manga , sarà una storia con molte sorprese in cui ci sarà da stupirsi o almeno così è stato per le amiche che l'hanno letta. La storia di questa Fan Fiction intreccia molti eventi e ricama una storia complicata in cui un passato remoto si intreccia con eventi presenti e con il carattere dei vari personaggi.
Vi auguro Buona Lettura
Nota importante : Questa fan fiction l'ho pubblicata in diversi forum nell'edizione meno curata (Per questa pubblicazione la sto un po rivedendo e arricchendo di particolari) quindi se la vedete sotto i nick Sakurakid e Sakura sono sempre io che la posto ^^ scusate se mi sono dimenticata di specificarlo da subito.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Notando che le letture della prima parte del capitolo 5 sono poche, vi ricordo che nel post precedente a questo è postata la prima parte del capitolo.

SECONDA PARTE DEL CAPITOLO 5

I mesi passarono ed arrivò la fine dell’anno. In una cerimonia sontuosa Blue venne nominato generalissimo e posto al comando di tutto l’esercito imperiale, Rago era presente alla nomina e guardava con amarezza l’ennesimo successo del fratello che acquistava ulteriore fama e gloria.
Anche Blue era felice ma non per l’onore della nomina bensì per il potere che ora acquisiva sull’intero esercito, che già lo adorava e riveriva, tranne alcuni vecchie glorie della guarnigione di cui presto si sarebbe sbarazzato.
Erano anni che lui e i suoi lavoravano a quel progetto ed ora finalmente le acque si muovevano nella giusta direzione.
Soddisfatto di se iniziò lentamente a tessere le sue trame sbarazzandosi con abilità dei nemici e facendosi nuovi alleati all'interno della gerarchia reale.
Le stagioni passarono in fretta, infine arrivò l’inverno; Rago passava le sue giornate chino sui libri e sul computer, cercando di concentrarsi unicamente sul lavoro, in lui vi erano numerosi ed incomprensibili sentimenti che desiderava cancellare, al momento voleva essere un nuovo Rago e pensare a fare carriera.
Aijissa e Blue invece passavano felicemente il loro tempo libero mano nella mano passeggiando per le vie della città, che li ammirava e invidiava.
Blue desiderava ogni giorno di più, possedere la ragazza, se ne era innamorato veramente a discapito di qualsiasi previsione, anche lui come il fratello era rimasto deliziato e conquistato dalla dolcezza e dalla purezza della ragazza, solo che a differenza di Rago desiderava che la giovane fosse unicamente sua come un oggetto di cristallo in una vetrinetta, voleva essere l’unico a gioire di quella splendida visione, il solo pensiero di averla unicamente per lui lo riempiva di felicità, ma questo suo desiderio avrebbe dovuto attendere l’avverarsi delle sue ambizioni.
Solo dopo aver otenuto tutto ciò che voleva poteva dedicare tempo all’amore e alla donna che desiderava. Il periodo di calma vissuto in quei mesi però era destinato a finire poiché l’anziana grande sacerdotessa passò a miglior vita e come da legge la sua ancella di cristallo cadde in disgrazia.
Fu un momento difficile all'interno degli ordini religiosi, la decisione per eleggere la nuova sacerdotessa si rivelava estremamente complessa poichè raramente una sacerdotessa ed un ancella avevano svolto il loro compito in maniera così lodevole, si susseguirono molte riunioni e, l'ancella in disgrazia prese parte alle consultazioni, nonostante ormai non avesse più una posizione all'interno del clero.
Le venne dato questo privilegio per via del grande rispetto che tutti nutrivano nei suoi confronti e lei da parte sua svolse un magnifico lavoro di consulenza. Ulteriori riunioni vennero svolte e alla fine la nuova grande sacerdotessa fu eletta.
Nel giorno dell'elezione si svolsero grandi festeggiamenti e alla nuova eletta vennero rivolti molti onori, tutto il popolo l’accolse con enorme felicità, poiché tutti sapevano che sebbene questa fosse la più giovane grande sacerdotessa mai eletta, le sue doti di guaritrice e armonizzatrice erano le più grandi mai viste nella congrega di cui faceva parte.
Con enorme sorpresa di tutti il titolo di ancella di cristallo venne conferito ad Aijissa, che era stata riconosciuta come la persona più pura che fosse nata negli ultimi anni, Rago prese la notizia con serenità e sperò che la vita della giovane fosse piena di luce e positività, ormai sentiva di aver rinunciato a quell’aggraziato bocciolo e di essere in pae con se stesso.
Blue invece si ingelosì di fronte ha quella nomina, poiché ora Aijissa non sarebbe appartenuta più solo a lui, giurò a se stesso che se la sarebbe ripresa e che avrebbe impedito che la visione di quel fiore fosse goduta da qualcun altro oltre a lui.
La nuova vita di Aijissa era molto differente da quella passata, ora viveva in una suite degna di una regina e l’abito cerimoniale bianco con cui era vestita era di una fattura squisita, rimpiangeva una sola cosa della sua vecchia posizione sociale ossia la libertà, difatti ora non era più libera di vedere Blue e gli amici quanto più le aggradava.
Era costretta a vivere in un semi isolamento, girava da sola per gli splendidi giardini della serra della luce ammirando e occupandosi dei fiori con l’aiuto di un giovane giardiniere dalla pelle bruna e dagli occhi neri, lentamente i due strinsero amicizia, il giovane giardiniere si chiamava Lasam ed era della tribù Cunma dell’estremo ovest, una tribù caduta in disgrazia molto tempo prima, per questo giovane Aijissa era una dea discesa in terra, che con la sua grazia faceva risplendere ogni cosa, anche lui si era innamorato di lei, ma il suo amore era l’amore che si prova verso qualcosa di irraggiungibile, si accontentava di servire quella graziosa creatura ed aiutarla nella cura dei giardini.
Per Aijissa invece quel ragazzo timido e dalla pelle bruna era un caro amico a cui si sentiva affezionata come ad un fratello, i due passarono insieme le giornate e per due mesi chiacchierarono amichevolmente di erbe medicamentose, fiori, frutti e altri argomenti.
Spesso Aijissa guardava Lasam svolgere il suo lavoro in maniera stupefacente, ne era ammirata ed allora il giovane la invitaa chinarsi a terra e le insegnava i vari segreti del giardinaggio.
Altre volte lo aiutava anche lei di sua iniziativa ma, il più delle volte restava ad ammirare la sapiente maestria del giovane nel giardinaggio.
Blue sempre più spesso osservava di nascosto i due e si rodeva dalla gelosia e dal disprezzo verso quell’umile emarginato che ambiva a stare al fianco della creatura più splendida che si fosse mai vista, così un giorno decise di sbarazzarsi di quello che ormai considerava un nemico fastidioso, chiamò a sé un’assassina che conosceva bene e che era disposta a dare la vita per lui e l’incaricò di uccidere il giovane.
La mattina seguente alle prime luci del giorno il corpo di Lasam venne tagliato ha pezzi nei giardini della luce mentre guardava nel volto il suo killer; qualche ora dopo le ancelle vennero per pulire e riordinare le aiuole, Aijissa che quella mattina si era svegliata prima le aveva seguite con l’intento di aiutare l ragazzo a piantare i bulbi, quando vide il cadavere del giovane giardiniere, cadde in ginocchio iniziò a piangere disperata, le sue amiche ancelle l'accompagnarono nelle sue stanze e i giardini vennero chiusi.
Ci fu un grosso scandalo in merito a quest'efferato omicidio e le indagini si protrassero per un mese senza riuscire a trovare il responsabile. I giardini della luce vennero riaperti ed Aijissa vi vagava sempre da sola in preda alla tristezza, Blue la andò a trovare una volta ma si trattenne poco per via dei suoi impegni di lavoro.
La tristezza della ragazza non gli fece venire alcun senso di colpa, per lui l’importante era di essersi sbarazzato di un potenziale avversario, Dopo tutto Aijissa era solo sua!
Trascorse altro tempo ed Aijissa viveva le sue giornate servendo fedelmente la grande sacerdotessa e passando i momenti liberi nella serra della luce seduta su una panchina.
I fiori che la circondavano risaltavano la sua bellezza e la sua aria triste, dalla morte del suo amico giardiniere sembrava che nulla potesse consolarla.
Rago vedendola in quello stato prese l'abitudine, ogni volta che aveva un momento libero di passare a vedere come stava, non le si avvicinava mai e rimaneva ad osservarla da lontano, Blue invece aveva ripreso a farle visita con frequenza e si intratteneva con lei quanto più poteva.
Un giorno Aijissa disse al fidanzato che all’inizio dell’estate avrebbe fatto le abluzioni sacre, in modo da poter entrare in contatto con la sacra Perla delle Acque, Blue la guardò sorpreso e si sforzò di essere cortese, ma quando lasciò la sua compagnia si lasciò andare ad uno scatto d’ira, ogni volta che eliminava un problema ecco che se ne presentava un altro << Dannazione! >> .
Passò i giorni seguenti a farsi venire un’idea per impedire alla ragazza di fare quel rituale, poi un Sabato sera gli venne un’idea; per fare quel rito l’ancella doveva essere Vergine!
E se Aijissa avesse perso la verginità prima di quel rito…..scoppiò a ridere, per farlo avrebbe dovuto dichiarare pubblicamente il fidanzamento e la proposta di matrimonio…<< Eh sià >> , si disse mentalmente avrebbe fatto una proposta ufficiale di matrimonio alla ragazza.
Le seguenti settimane le passò ad elaborare la sua strategià; intanto Aijissa era riuscita a parlare con Rago anche se brevemente, quel ragazzo le aveva sempre fatto una buona impressione ma era estremamente chiuso in se stesso, sembrava quasi un riccio, però parlare con lui era piacevole perché sapeva ascoltare i problemi degli altri.
Tutto era iniziato una mattina in cui l'aveva sorpreso ad osservarla, con decisione si era avvicinata a lui e l'aveva invitato a sedersi e chiaccherare con lei, con estrema timidezza lui aveva accettato e piano, piano attraverso vari incontri la ragazza riuscì ad instaurare un rapporto di amicizia più stretto con il fratello del suo fidanzato, i due parlavano spesso di poesie e letteratura, non sapeva il perché ma il tono di voce basso e pacato di Rago la rilassavano e le davano un senso di pace e tranquillità; lentamente Aijissa cominciò ad aspettare con speranza le visite di Rago, non capiva perché ma stare con lui cancellava le sue preoccupazioni; ad un certo punto i due cominciarono a vedersi la sera dopo cena per poter chiacchierare con più tranquillità senza obblighi di lavoro, alcune volte anche la gran sacerdotessa partecipava a queste conversazioni letterarie e le serate trascorrevano tranquille.
Le spie di Blue però non avevano mai mollato l’osservazione della ragazza e riferirono al loro datore di lavoro le mosse di Rago, Blue in principio rimase sorpreso dagli eventi, poi però rise allegramente alla notizia, dunque Aijissa era riuscita a penetrare nella dura scorza del fratello,<< Bene! >> in questo modo il suo piano avrebbe esordito un effetto maggiore di quel che sperava e il suo fratellino avrebbe ricevuto un duro colpo.
Nello stesso momento Rago e Aijissa stavano passeggiando per i giardini della luce in silenzio ammirando i fiori e gli alberi, Rago sembrava lontano, la mente rivolta chissà dove, immerso in pensieri che erano esuli dalla realtà del momento, Aijissa lo osservava, si mise a riflettere , dalla prima volta che l’aveva incontrato, quel giovane aveva sempre mantenuto un muro sui suoi sentimenti, un muro che lo rendeva distante dagli altri e che difficilmente gli permetteva di fare amicizia, eppure parlandogli si riusciva a capire la persona che si nascondeva dietro quella maschera dura quanto il granito; una persona dal cuore gentile e dal grande senso di responsabilità.
Guardò i lineamenti del volto del ragazzo e per un istante arrossì, Rago era un bell’uomo intriso di un fascino speciale, non era come suo fratello il quale emanava un energia e un fuoco che conquistavano chiunque incontrasse, qualsiasi cosa facesse. Era piuttosto il completo opposto, il suo era un fascino magnetico il fascino di una persona in grado di dare protezione e tranquillità.
Chiuse gli occhi e sorrise a quella riflessione, Rago le piaceva e lentamente sentiva che fra loro si era instaurato un legame speciale che la rendeva immensamente felice, come non lo era mai stata eppure sentiva che il suo cuore apparteneva a Blue, se ne era innamorata a prima vista, cosa gli piacesse di quell’uomo era difficile da spiegare ma il ricordo dell’energia emessa dal giovane la prima volta che l’aveva visto era impresso nel suo cuore, in quell’istante Blue gli era sembrato il sole.
Quell’attimo la fece innamorare di lui, Blue le sembrava una persona onesta e corretta e questo le piaceva molto di lui, invece Rago non si comprendeva mai cosa pensasse.
Sospirò era ora di smetterla con le riflessioni sul carattere dei due fratelli, ognuno di loro aveva il suo modo di essere e quindi andavano accettati per ciò che erano.
Si fermò ed alzò lo sguardo al cielo, i vetri della serra impedivano la vista delle stelle così in preda all’euforia Aijissa raggiunse Rago lo prese per la mano e disse << Andiamo all’esterno a vedere il cielo stellato. >>
Rago non riuscì a replicare tanto si sentiva imbarazzato ed emozionato di fronte a quel gesto, era la prima volta che Aijissa gli teneva la mano e lui ne fu felicissimo;
I due passarono diverse ore ad osservare le stelle, Rago spiegava alla ragazza ammirata il nome delle varie costellazioni e delle varie stelle del firmamento e lei ad ogni parola tirava fuori un sorriso meravigliato e al contempo felice.
Blue incuriosito, dopo il rapporto delle sue spie era andato di persona ad osservare i due e si sorprese ad osservare il sorriso felice di Aijissa, un sorriso che lei non aveva mai tirato fuori con lui; sentì una stretta al cuore, odiò suo fratello ancora di più in quel momento ma allo stesso momento provò invidia nei suoi confronti.
Quella sera si ritirò in silenzio, chiuso fra i propri pensieri, suo fratello era l’unica persona verso cui si sentiva inferiore ma allo stesso tempo era anche la persona da cui desiderava il sostegno, la persona con cui desiderava confrontarsi e quella con cui desiderava consolarsi.
Fra quel turbinio di pensieri si rese conto cosa desiderava davvero, ma in fondo lo aveva sempre saputo solo che non aveva voluto ammetterlo, andò a dormire con il cuore gonfio di rabbia ed emozioni che lo confondevano e la mattina seguente si svegliò deciso a cancellare quei sentimenti e pensare unicamente hai suoi obbiettivi.
Passò il tempo ed arrivò il giorno prima delle abluzioni. Quel pomeriggio Blue si diresse deciso al tempio principale dove Aijissa svolgeva le sue mansioni di aiuto e guardia del corpo della somma sacerdotessa, e li le fece una proposta di matrimonio di fronte a tutti i presenti.
La ragazza rimase sorpresa e felice, si commosse al punto da scoppiare in lacrime, la somma sacerdotessa diede la sua benedizione ad Aijissa ringraziò, sembrava che il suo sogno più grande si stesse avverando eppure qualcosa le faceva anche provare paura, si allontanò dal tempio in compagnia di Blue che la teneva per mano; mentre camminavano in un teso e innaturale silenzio per la prima volta Aijissa si rese conto che in un momento come quello avrebbe preferito avere al fianco Rago!
Questo la scioccò profondamente perché lei sapeva di amare Blue eppure in un momento tanto importante preferiva avere al fianco un’altra persona, una persona che si rese conto, l’aveva sempre amata in un muto silenzio accettando il fatto che lei amasse un altro e accontentandosi di qualche briciola d’amicizia che gli veniva offerta.
Improvvisamente si sentì in colpa per il suo egoismo, alzò gli occhi per guardare Blue e il ragazzo prendendola contro piede la baciò sulla bocca.
Aijissa arrossì e chiese di ritornare nelle sue stanze per parlare più tranquillamente del matrimonio.
Arrivati negli appartamenti della ragazza i due cominciarono a parlare dei vari programmi per le nozze; Aijissa desiderava in cuor suo che arrivasse la sera il prima possibile, desiderava parlare con Rago e sapere se le sue supposizioni erano vere, desiderava confidarsi con lui sugli eventi di quella giornata e sulle sue paure di essere rifiutata dalla dea Are.
Il suo cuore era gonfio di emozioni e provava un sincero bisogno di parlare con qualcuno che potesse aiutarla a capire come era meglio comportarsi.
A metà pomeriggio Blue decise che era giunto il momento di attuare il suo piano e prendendola alla sprovvista, violentò Aijissa.
Furono momenti indescrivibili in cui le emozioni e le paure si scontrarono in un turbine che avrebbe per sempre cambiato la vita di tante persone.
Quello che stava accadendo era una follia, che cancellò tutto ciò che la giovane aveva sempre creduto di conoscere.
Ore più tardi Rago bussò alla porta dell’ appartamento della ragazza, non sentendola bussò nuovamente e dopo un lungo estenuante silenzio la porta venne aperta.
La scena che gli si presentò era scioccante per lui. La giovane era seduta a terra con a fianco una cameriera piangeva disperatamente, aveva i vestiti laceri e il volto era una maschera di tristezza infinita, in cui si legeva lo shock, la paura e il dolore provati.
Dopo un profondo respiro il giovane trovò il coraggio di chiedere cosa era successo, la cameriera rispose che Aijissa era stata violentata per ore da uno sconosciuto, e che la sua purezza ormai era perduta, non poteva più sostenere le abluzioni.
Rago scioccato si domandò chi le avesse fatto quell’affronto, in un attimo capì chi era il colpevole, un groppo gli salì alla gola e sentì la furia invadergli l’animo, disse ad Aijissa di tenere nascosto quello che le era successo e di tentare ugualmente le abluzioni.
La consolò per un po cercando di farsi raccontare gli eventi, ma la ragazza rimase silenziosa per tutto il tempo che lui fu lì.
Verso mezzanotte Rago uscì dalla stanza della ragazza, abbattuto, furente e indignato si diresse agli alloggi ufficiali, bussò alla porta di Blue, e quando questi aprì gli domandò con un odio gelido inciso nei tratti del suo volto << Perché l’hai fatto? >>
Blue sorrise, era la prima volta che vedeva un sentimento d’ira sul volto del fratello; << Perché lei lo desiderava e anche io. >>
Rago strinse il pugno in preda ad una rabbia cieca, << Non te lo perdonerò! Mi hai capito non te lo perdonerò! >>
Si voltò trattenendosi, aveva una gran voglia di picchiare a sangue Blue fino a lasciarlo esanime al suolo ma come sempre si contenne e se ne andò, era così furente che se avesse visto il suo volto ancora un po forse l'avrebbe ammazzato.
Blue lo guardava allontanarsi con il sorriso sulle labbra, voleva scoppiare a ridere, suo fratello aveva finalmente mostrato un sentimento e quel sentimento era rivolto solo a lui.
Quella notte fu tormentata per tutti e tre. Rago non riusciva a darsi pace ne a credere che suo fratello avesse potuto arrivare così in basso, Aijissa era scioccata e non sapeva più che pensare, aveva solo voglia di sprofondare in un abisso. Blue dal canto suo era felice del suo successo ma allo stesso tempo non riusicva a togliersi dalla testa il senso di colpa per quel che aveva fatto.
La mattina seguente Aijissa si diresse incerta alle abluzioni, credeva che sarebbe stata rifiutata ma invece al suo ingresso nell’acqua questa si illuminò avvolgendola, accettandola e purificandola, per lei da lì cominciava un nuovo cammino.
Per l’emozione la giovane pianse, ringraziò ripetutamente la divinità per averla accolta presso di se ed averle concesso di toccare il più sacro tra tutti gli oggetti.
In quel momento decise che avrebbe svolto il suo impiego alla perfezione e sarebbe stata responsabile e pronta a servire la sua dea in qualunque compito. Quando Blue seppe che la dea Are aveva accettato ugualmente Aijissa fu preso dall’ira, ma fu costretto a farsela passare in fretta perché aveva un appuntamento con l’iperatore e i sommi della casta dei Pensatori per discutere di questioni politiche.
Fu un pomeriggio lungo anche per lui. Tutto quello che veniva detto da quel consiglio di vecchi gli sembrava insensato, sopportò in silenzio sperando che finisse alla svelta, rientrò nei suoi alloggi che ormai il sole era tramontato poco dopo bussò alal sua porta Aijissa , il ragazzo fu sorpreso di vederla e lei dal canto suo era tentennate e cupa in volto; i due parlarono a lungo e si chiarirono decidendo di aspettare per le nozze , lui le chiese scusa più volte per ciò che aveva fatto giustificandosi con la passione e il ddesiderio, per la prima volta nella sua vita fu pronto ad umiliarsi e lei lo perdonò sebbene con qualche riserva.
La ragazza tornò ai suoi appartamenti, decisa a dimenticare quello spiacevole evento e a concentrarsi sui suoi compiti.
Da quella sera passò nuovamente del tempo e molte cose cambiarono; Blue era sempre più vicino ai suoi scopi ,e si trovava al centro di una spirale di intrecci politici e militari che doveva gestire e manovrare per riuscire nel suo intento.
Rago si era concentrato totalmente sul suo lavoro, tentando di dimenticare i fatti, l'espressione di sofferenza della persona che amava e il suo odio per il fratello.
Per lui era dura ma aveva volontà e concentrazione da vendere, inoltre sapeva che non poteva cambiare quanto era successo, così aveva scelto di impegnarsi in un progetto molto complesso che l’avrebbe tenuto lontano da tutto e tutti.
Aijissa dal canto suo si era ormai integrata nelle mansioni di Ancella di Cristallo diventando sempre più dedita alla sua missione.
Sentiva l’importaza di ogni cosa che faceva ed era convinta che la divinità osservasse il suo operato e lo giudicasse, per questo intendeva svolgere bene i suoi impegni, desiderava ringraziare la dea di averla accettata nonostante la sua impurità.
Tutto sembrava scorrere tranquillo e i giorni trascorsero , avvolti dalla solita monotonia, nessuno immaginava cosa sarebbe accaduto di lì a poco né quello che Blue progettava, così i mesi trascorsero nuovamente, si alternarono le stagioni ed infine arrivò l’inverno.
In una tranquilla mattinata in cui le prime brine coprivano le foglie e i fiori, Blue con tutte le sue guardie entrò nel palazzo reale ed assalì l’imperatore ed i suoi cari uccidendoli; fu una mossa rapida e astuta perché gli permise in breve tempo di ottenere ciò a cui aveva sempre ambito, Il Dominio del Pianeta e la possibilità di creare un impero come lui desiderava.
Quando la notizia del colpo di stato si diffuse ci fu uno scompiglio generale ed i soldati fedeli al loro generale si adoperarono per sedare le piccole insurrezioni interne alla corte reale e ad eliminare coloro che tentavano la fuga.
In poche ore la capitale fu conquistata, e la povera gente sottomessa, I templi appresa la notizia si organizzarono e alla fine erano gli unici che facevano resistenza alla conquista; Blue da abile stratega quale era decise di lasciare la Sottomissione dei templi per ultima, così mandò i soldati ha combattere per tutto il pianeta.
Furono giorni di fuoco e sangue, con scontri cruenti in cui la gente moriva, le città venivano rase al suolo e la violenza dilagava. Ogni arma conosciuta venne impiegata in quella guerra e i danni che furono provocati a persone, oggetti e allo stesso pianeta furono innumerevoli, nonostante tutte le resistenze, i tentativi di distruggere l'esercito furono vani, e gli attentati a Blue sventati con facilità.
Alla fine tutte le popolazioni caddero sotto il terribile schieramento dell’esercito. Dopo mesi di battaglie quando la gran parte delle truppe furono rientrate, Blue, ordinò l’annientamento della casta dei Pensatori.
L’attacco fu portato in massa alle prime luci di una silenziosa mattina coperta da una leggera patina di neve, ma fu prontamente respinto da un gruppo di sacerdoti armati di tutto punto che sembravano conoscere al millimetro le loro strategie.
Per giorni ci furono battaglie davanti alla zona della città chiamata Tempio dei Pensatori, il sangue scorreva e le scaramucce si susseguivano di continuo, i morti erano decine ma non si riusciva a venire fuori dalla situazione di stallo in cui si era finiti.
Blue allora optò per una particolarissima strategia di battaglia che spiazzò gli abili Pensatori e alla fine l’esercitò riuscì a sfondare le porte del monastero. Tutti gli appartenenti a questa casta furono massacrati senza alcuna pietà in maniera orribile, i tesori del monastero furno rubati e portati al palazzo Imperiale ormai diventato la sede operativa di Blue.
L'orrore che generò questa notizia fu grande, molta gente si disperò altri invece iniziarono a ragionare su come poter un giorno ricostruire l’ordine.
All'interno dei vari monasteri dove si viveva come assediati, la notizia fu presa con un muto senso shock e sgomento.
La stessa famiglia di Bue non poteva credere a quel che avveniva, provò a parlare con il giovane ma la gran parte dei membri o venne fatta tacere o rinchiusa in carcere.
I suoi genitori scioccati e delusi da quel figlio si diedero la morte, Rago apprese questa notizia con dolore e pianse molte lacrime, Blue prese la notizia con ira invece, neanche i suoi genitori alla fine avevano capito il suo progetto di un mondo nuovo in cui ogni persona vivesse senza più dilemmi con un organizzazione peretta.
Cancellò il dolore concentrandosi nel lavoro e dopo essersi occupato della casta dei Pensatori passò ad attaccare la casta delle Ancelle il finale di questo scontro fu un altro massacro.
La casta delle Ancelle era sempre stata una casta pacifica quindi la battaglia durò pochissimo e i risultati furono veramente riprovevoli soprattutto per il fatto che dopo la battaglia avviene il saccheggio e in questo caso non solo questo, avvennero fatti molto più macabri.
Nuovo shock si diffuse alla notizia. La asta delle Sacerdotesse si richiuse in preghiera e giurò di fare giustizia. Quello scempio non sarebbe stato perdonato ai soldati.
Come ultimo Blue ed i suoi uomini attaccarono la casta dei Lemuri, fu un aspro scontro, Rago e gli altri appartenenti a questa casta lottarono strenuamente ricorrendo ad ogni trovata possibile per vincere la lotta ed sterminare l’esercito ma alla fine furono fatti prigionieri e costretti a continuare il loro lavoro sorvegliati a vista dai militari.
Per ultimo Blue lasciò la casta delle Sacerdotesse, attaccò con terribile violenza anche questo tempio. Ricevertte però la più aspra resistenza che avesse incontrato sino a quel momento. Dopo settimane di dura battaglia finalmente riuscì ad entrare nel tempio a qui ad attenderlo vi era un piccolo esercito di donne ottimamente addestrate.
Blue sorrise immaginando che tutto questo si doveva alla gran sacerdotessa. Fu uno scontro serrato che lasciò gli uomini di Blue stremati ma vittoriosi.
Soddisfatto il giovane si diresse con decisione verso il suo ultimo obbiettivo.
Aijissa era rimasta in ascolto di tutte le notizie sugli attacchi di Blue, con il cuore stretto in una morsa di dolore e amareza, lei era con la somma sacerdotessa vivevano ormai rinchiuse nella stanza della perla delle acque.
La situazione era critica ed entrambe sapevano che prima o poi quella porta sarebbe stata sfondata. I rumori dell’attacco giunsero a loro attutiti ma chiari e questo le fece preparare sia psicologicamente che fisicamente allo scontro.
Per giorni e giorni rimasero in attesa sentendo i rumori della lotta e non potendo fare nulla, erano logorate psicologicamente dallo stress, dalla paura, dalla rabbia e da un miscuglio di altre emozioni.
Quando avvenne lo sfondamento dei battenti del portone di Alabastro, Blue si presentò di persona ed ingiunse Aijissa e la somma sacerdotessa Topazia alla resa.
La ragazza era armata e guardò Blue con indecisione, tentò un attacco ma scoprì di non riuscire a colpirlo, lo implorò con lo sguardo di arrendersi ma lui le sorrise prendendole dolcemente il mento fra le sue mani e dicendole << Non vuoi stare con me? Su arrenditi e saremo per sempre felici insieme.
In passato ho sbagliato ma voglio iniziare da capo e prendermi cura di te, sarai la regina di un mondo nuovo. >>
Aijissa non riuscì a guardarlo in faccia, le lacrime le salirono agli occhi, non riusciva a credere a tutto quello che era successo alle vittime che c’erano state, sentiva di provare rabbia eppure le parole di Blue sullo stare insieme la fecero tremare, lentamente mentre le lacrime scendevano dal suo volto posò la spada; desiderava stare con lui nonostante tutto come una sciocca, ma cosa provava veramente? Quali erano i suoi sentimenti per Blue.
Dopo aver compiuto quel gesto orribile aveva pensato di odiarlo e quando si era dato a quel massacro aveva sentito che quell’oodio era vero , eppure quegli occhi azzurri e quel fuoco che ardeva in lui non potevano fare a meno di conquistarla.
Lui la baciò mentre Topazia scioccata fissava la scena.
Aijissa cadde a terra in ginocchio singhiozzando, non sapeva più come comportarsi, cosa fare, se solo ci fosse stato Rago a consigliarla, singhiozzò ancora più forte confusa come non mai.
Topazia in preda all’ira la accusò di tradimento, fissò Blue dritto negli occhi alcuni secondi poi prese dall’altare sacro il pugnale cerimoniale e si trafisse la gola urlando che nessuno avrebbe avuto il privilegio di ucciderla.
Intorno a loro le fiamme degli incendi divampavano; Aijissa guardò la morte della sacerdotessa con orrore, per alcuni attimi un gelido silenzio calò nella stanza, Blue non si aspettava una mossa simile.
Aijissa in quel momento capì il compito che le era stato affidato dalla divinità e come doveva comportarsi, scostò la mano di Blue che l’aveva aiutata ad alzarsi ed ora stava tentando nuovamente di baciarla si girò di scatto ed afferrò la perla delle acque dal suo piedistallo poi corse verso il parapetto e si gettò contro la vetrata cadendo nel vuoto.
Scioccato Blue corse verso il parapetto ma quel che vide fuorno solo una massa di fiamme che lambiva ogni cosa, sconvolto uscì dalla stanza e se ne tornò a palazzo. Da quel momento per settimane nessuno vide più Aijissa, dall’attacco al tempio sulla crosta terrestre si cominciarono ha verificare smottamenti, eruzioni, maremoti, terremoti ed uragani il tempo sembrava impazzito ed il suolo altrettanto, molti erano in preda al terrore ed altri pregavano.
I fenomeni erano cominciati lentamente ma ogni giorno che passava si intensificavano di più, scatenando la paura e l’inquietudine nell’animo delle persone.
I Lemuri cercavano una disperata via d’uscita a quella situazione ma senza successo, mentre Blue in preda ad una presunzione ininmaginabile continuava a rassicurare il popolo che presto sarebbe tornato tutto alla normalità; alla fine però fu chiaro che l’unico modo per salvarsi era trovare un nuovo pianeta.
I Lemuri operarono da soli ben consci di quel che sarebbe successo se fossero stati scoperti. Blue invece cercava in vano di trovare altre soluzioni senza però ottenere grandi risultati.
Le file dell’esercito cominciavano a disgregarsi e lui per tenerle unite fu cosretto ad escogitare alcuni subdoli mezzi.
Le ricerche dei Lemuri furono frenetiche ma senza risultati, la popolazione disperata cominciava ha ribellarsi ed accatastarsi davanti alle porte del palazzo reale dove Blue ora risiedeva chiedendo una soluzione alla situazione di crisi e cibo per i figli affamati, era il panico generale ed i soldati cominciavano a dubitare delle parole del loro leader sebbene le sue promesse li conquistavano e afascinavano.
Quando la situazione era ormai disperata e sulla crosta terrestre non rimanevano piante e acque Aijissa riapparve alla guida di una piccola resistenza.
Indossava un armatura rosa ed i suoi capelli erano liberi e selvaggi, con una mossa astuta riuscì ad eliminare la gran parte delle guardie e liberare i lemuri.
Successe tutto una mattina, le guardie furono distratte da alcuni uomini che si finsero mendicanti e aprofittando di questo Aijissa al comando di un piccolo drappello, li colpì alle spalle eliminandoli.
Rago non appena la vide ,l’abbracciò felice, aveva creduto fosse morta invece era ancora in vita sentì quasi che gli veniva da piangee ma si trattenne, lei ricambiò l’abbraccio con un sorriso amaro ma felice, era un segno delle dure prove sopportate, chiese ai lemuri di preparare le astronavi per una migrazione di massa mentre lei pensava a Blue.
La preoccupazione si mostrò sul volto del giovane ma lei gli impedì qualsiasi parola, si allontanò con espressione decisa.
I preparativi vennero svolti in breve tempo mentre le restanti armate ormai in preda allo sconforto ed alla frustrazione si arrendevano dopo una minima resistenza. Quando tutte le navi furono piene fino alla disperazione di persone impaurite e depresse Rago, ignorando tutti gli avvertimenti dei compagni tornò indietro per salvare Aijissa.
Ormai la città era in fiamme ed i terremoti si susseguivano a distanza di pochi minuti , entrato nel palazzo imperiale di corsa, trovò Aijissa nella sala del trono in piedi di fronte a Blue, entrambi avevano le spade sguainate ed ansimavano.
Aijissa era coperta di sangue e piangeva, Blue invece sorrideva dicendole di arrendersi, la ragazza gli rispondeva se era davvero soddisfatto, se gli stava bene aver distrutto un mondo per le sue ambizioni rinunciando alla felicità di una vita assieme in tranquillità e lui per tutta risposta le disse che appena avrebbe ottenuto la perla delle acque si sarebbe risolto tutto e che credere in divinità e simili era sciocco erano gli uomini ad avere il potere. Nuva amarezza si dipinse sul volto della ragazza, con espressione decisa posizionò la spada e poco dopo i due corsero l’uno in contro all’altro, le spade si incrociarono, fendenti,parate , stoccaggi, mulinelli, lo scontro sembrava una danza in cui la posta in gioco era la vita.
Alla fine fu Aijisa che prese il controllo dello scontro e ferì Blue ad una spalla, ansimava profondamente e piangeva dicendo << Sei davvero soddisfatto di tutto questo, non ti bastava quello che già avevi! >>
Lui sorrise sarcastico e le rispose ansimante << Tu non capirai mai ciò che io davvero desidero! Tu non sai quali sono i miei obbiettivi! >>
Di nuovo le spade si incrociarono e quando sembrava che Aijissa stesse per finire Blue la ragazza ritrasse il colpo e la spada dell’avversario la trafisse allo stomaco, la ragazza sputò sangue e cadde all’indietro mentre Blue faceva qualche passo indietro sorridendo.
Rago in quello stesso istante corse verso la ragazza in fin di vita chiamandola a squarcia gola, la prese poco prima che toccasse il suolo e la richiamò di nuovo.
Lei aprì lentamente gli occhi e con un filo di voce disse << R….Rago. >>
Lui la guardò disperato e le disse << Sono qui >> << P....Perdonami sono stata un egoista nei tu..oi confro..nti >>
Sorrise poi riprese a parlare << Io sape…vo dei tuoi senti…menti ma… Scusami….io lo amo no..n son..o riu,scit..a a dar..gli il colpo di gra..zia! Ora de..vi fug…gire da q..ui non pe..n..sa..re a m..è. >>
Aijissa dopo quelle parole chiuse gli occhi ormai priva di energie e prossima alla morte, Rago guardò con ira il fratello, lacrime di dolore stavano salendo ai suoi occhi tanto era il dolore e la rabba accumulati, deglutì e lo fissò.
Blue rideva dicendo che quella donna non aveva mai capito nulla e che non sapeva apprezzare il potere.. In preda ad una furia a lui sconosciuta si concetrò e gli scagliò contro un potere che non aveva mai saputo di possedere, Blue tentò di contrastarlo ma non vi riuscì e venne lentamente tramutato in pietra.
Mentre il processo avveniva disse << Tanto Rago ritornerò e allora ogni cosa andrà come dico io ed anche lei sarà di nuovo mia, solo mia. >>
Rago lo guardò con occhi colmi di odio e lacrime, con foga gli urlò << Nella prossima vita non te la lascerò! Non lascerò che tu la faccia soffrire di nuovo. >>
Le ultime parole di Blue furono << Ve..dre..mo >>
Rago guardò suo fratello ormai avvolto dalla pietra e abbracciò la testa di Aijissa che riaprì un ultima volta gli occhi e ripetè << S…c..a..ppa. >>
Lui scoppiando in lacrime le disse << Non ti lascerò! Non ti lascerò sola di nuovo! >>
Lei sorrise carezzandogli la guancia poi spirò , Rago l’abbracciò ancora più forte mentre le fiamme avvolgevano ogni cosa e le astronavi si allontanavano dal pianeta senza loro a bordo.
Ryo si risvegliò di soprassalto; il dolore alla testa era sparito, si rese conto che quella che aveva visto era stata la sua vita passata e che allora Deep Blue era suo fratello gemello, ancora sotto shock da quelle scoperte, ebbe una visione di Ichigo trasformata in Mew Berry che piangeva rannicchiata su se stessa in mezzo ad una strada.
Sorrise amaramente, di nuovo la sua preveggenza quella che aveva avuto sin da bambino quando meno se lo aspettava, e che gli aveva già rivelato in anticipo la fine dei suoi genitori era un potere differente e che non proveniva dalla sua passata vita. Si alzò di scatto e corse da lei.
La trovò proprio nel punto che aveva visto nella visione, con ancora il fiatone si chinò dolcemente su di lei e l’abbracciò, lei alzò lo sguardo con gli occhi pieni di lacrime e rispose all’abbraccio piangendo ed urlando senza alcun controllo << Non mi lasciare! Non mi lasciaree! >>

Grazie a tutti voi che commentate questa fan fiction ^^ è un capitolo un po lunghetto ma mi auguro vi sia piaciuto.
Svela molti particolari della storia come potete notare, non è stato facile scriverlo ma mi auguro di essere riuscita a dare un effetto realistico ad un mondo passato.
Nei prossimi capitoli la storia si evolverà su un piano differente come già avvisato ci saranno alcuni personaggi inventati per lo svolgimento del racconto e un particolare che forse farà storcere la bocca a qualcuno XD Ma vi assicuro che la storia ha ancora molti assi alla sua mano da giocare ^O^ Ai prossimi capitoli XD
  
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