Questa storia inizia con un filo...anzi con tanti fili. Il mondo in cui vivo è strano...non è proprio un mondo, diciamo che più che un mondo è un enorme pianura. Nel mio mondo tutti siamo collegati a dei fili rossi che si intrecciano con le persone che ci stanno a cuore, ma si intrecciano solo se anche tu stai a cuore agli altri...
Quando nessuno vuole legarsi a te il tuo filo piano piano diventa grigio e solo una persona che ti vuole molto bene può far tornare il tuo filo rosso e in grado di tornare a legarsi agli altri. Io personalmente sono una che cerca sempre di rendere tutti i fili grigi in rossi così che nessuno si possa sentire solo e abbandonato. Quando muori il tuo filo si scioglie dal tuo dito dove era attaccato e vola via nel vento, perso per sempre. Si può anche scegliere di sciogliere il filo, ma in questo caso nessuno può più legarsi a te e tu non puoi più legarti a nessuno...rimanendo solo per sempre. Oggi è un giorno speciale  per me perché ho deciso di fare una cosa che cambierà la mia vita...ho preso questa decisione quando,oggi, la mia migliore amica ha slegato i nostri fili per andare a legare il suo con delle altre persone...lei era l'ultima persona con cui il mio filo era legato. 
Mi hanno abbandonato tutti ormai.
Questa è l'ultima volta che scrivo su di te, mio caro diario...
Vorrei solo che qualcuno legasse ancora il suo filo con il mio, ma ormai è diventato grigio e io con lui...nessuno vorrebbe stare con una persona grigia, no?


Greta alzò gli occhi dal suo diario. Era appoggiata ad un vecchio albero nodoso che si ergeva sopra un bellissimo lago del blu più bello che la giovane avesse mai visto. Poggio la penna e il piccolo quaderno e si alzò in piedi con l'erba umida che le solleticava i piedi scalzi. Il suo vestito bianco sventolava nel vento fresco impigliandosi tra le sue gambe e i capelli color della cenere danzavano davanti agli occhi color del cielo. Guardò in alto e lasciò che delle lacrime percorressero il suo viso magro. Le mani erano intrecciate e il sottile filo stretto tra esse. Rimase in quella posizione per un po', attendendo speranzosa che qualcuno finalmente sarebbe arrivato a ridonare il colore al suo filo.
Non venne nessuno. Ma lei aspettò ancora senza darsi per vinta. 
Calò la sera e nessuno era arrivato. Molto persone erano passate, ma avevano semplicemente ignorato la ragazza. Lei pianse e pianse fino a che di lacrime non ce ne erano più. Allora comprese che non ci sarebbe stato qualcuno che le riavrebbe donato il colore. Lasciò cadere il filo dalle dita sottili che cadde nell'acqua argentata dalla luna. Chinò il capo e con ancora le lacrime che scendevano e le mani tremanti sciolse il filo che cominciò a galleggiare lontano, sull'acqua.