Perché Draco è Uke?
-Semplice. Perché io sono Seme.-
-Potter,
smettila di sorridere come un cretino.-
-Macchè sorriso cretino! Tutta
invidia, io ho la faccia da campione, tu una smorfia da principessina
schifata.-
Sguardi acidi. Un quarto d’ora di sfida silenziosa.
-Aha! Ho
dato un primo motivo per cui tu devi essere Uke.-
-Va a farti Uke,
Potter.-
-…che battuta…-
Lui colle braccia incrociate. L’altro gli fissa
la nuca col suo “sorriso cretino”.
-Ho fatto il test. Sono uscito
Seme.-
Occhi come piattini.
-Tutta questa storia per quel cavolo di
test?!-
-Sì.-
“Sorriso cretino” che si allarga. Lui arrossisce e si
rigira.
-Vai di nuovo come ho consigliato prima, Potter.-
-Hai un
carattere da prima donna. E quando ti cacci in guai più grossi di te (una volta
al giorno, tra parentesi), hai sempre bisogno di qualcuno che ti
salvi.-
Ghigno.
-Una volta t’ho messo sotto.-
-Solo perché io sono
troppo gentiluomo per trattar male una bella signorina come te.-
-Che hai
detto?!?!-
-Nulla, nulla. Era il rumore del vento. Ah, dimenticavo. Hai paura
dei temporali.-
Tuono in lontananza. Lui drizza i peli come un
gatto.
-Mmh. Sono al motivo numero? Quattro?-
-L’ultimo non è affatto un
motivo. E poi ne ho uno io contro di te.-
-Sì?-
-Sono più
alto.-
Sorrisetto soddisfatto. Piccolo accenno colla testa.
-Vero. Ma ho
comunque più testosterone di te.-
-Prego?-
-Ho la mascella più
pronunciata, il naso più importante, la fronte più ampia, le spalle più larghe,
eccetera. Il tuo rapporto vita-petto è di qualche punto minore del mio.-
-Sei
un Troll, in pratica.-
-Pfft. Troll eh?-
-L’altezza è quello che conta.
Nella coppia l’uomo deve essere più alto.-
-Mmmh. Mi piacciono gli uomini
alti e sottili. E con i capelli chiari.-
Pallore.
-Non… non mi starai mica
paragonando a… a…-
Preoccupazione. –No, no, certo che no!-
Mano sul cuore,
sospiro di sollievo.
-Mmmh… poi, vediamo…-
-Potter, dai,
smettila…-
-Ah, sì! Il tuo sedere è molto più tondo del mio.-
-Cooosa? Il
mio sedere è fantastico! E… e hai appena finito di dire che sono
magro!-
-Certo. Adoro il tuo sedere. E non ho detto che è grasso. Ho detto
solo che i miei muscoli sono più portati alla “spinta” che i tuoi.-
-Questa è
una cazzata colossale.-
L’altro non lo ascolta.
-Nelle tue chiappe
affonderei il viso. Devono essere perfette da
morsicare!-
-POTTER!-
-Scusa.-
Faccia allibita. Solito sorriso da
prenderlo a schiaffi.
-Sai che ancheggi, ogni tanto?-
-Non è vero.-
-E
tieni il polso rilassato.-
-Non è vero!-
-E… hai il “complesso del
pulcino”.-
-E tu quello dell’abbandono.-
-Ah? Non hai sempre sostenuto che
avessi quello dell’eroe?-
Piccolo broncio.
-E’ lo stesso.-
-Se lo dici
tu.-
Draco calciò un sasso e lo fissò rotolare
nell’erba.
-Sai che ti dico, Potter? Pensala come vuoi.-
Si strinse un po’
di più nel mantello.
-Che poi… non capisco neanche perché hai tirato fuori
questo discorso.-
Harry, seduto per terra, gli tirò un sasso contro la
gamba.
Lui si girò di scatto, inviperito fino alla punta delle
sopracciglia.
-Stai facendo di nuovo l’attrice di melodramma.-
Lui
sbuffò.
L’altro ridacchiò.
-Dai, dammi una mano a tirarmi su.-
In
piedi, si spolverò i pantaloni.
-Lo sai, come la penso, Draco.-
Fece una
smorfia.
-L’hai espresso con dovizia di particolari, mi
sembra.-
-Dracooo…-
-Potteeeer…-
-E’ solo che… beh, dovremo litigare
parecchio, quando ti deciderai riguardo… quella cosa. Se sistemiamo questa
questione prima…-
-Potter! Sei romantico quanto una lumaca carnivora!-
Gli
diede un pugno sul braccio.
Harry ridacchiò e se lo tirò vicino per poterlo
abbracciare. Non valeva aggiungere all’elenco “Terrorizzato dal sesso anale” e
“inguaribile sentimentale”, vero?