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Autore: Alex_97    30/03/2014    2 recensioni
Da quanto te ne sei andato il mare non più lo stesso. Io ti aspetto, ma so che non tornerai mai più! Il mare ti ha donato a me e ora ha chiesto che ti restituissi a lui. Ma io non ti dimenticherò mai, promesso!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mare non è più lo stesso senza di te, ora fa freddo e non ci sono le tue braccia a proteggermi, il tuo petto a infondermi calore, il tuo respiro a consolarmi; il cielo non è più azzurro come un tempo, è cupo, come se fosse triste anche lui, e quando come me non riesce a trattenere il dolore piange; i gabbiani che un tempo volavano nel cielo e scendevano in picchiata verso l’acqua uscendone vittoriosi con un pesce nel becco, ora volano tristi e gridano il tuo nome, come se si accorgessero che non ci sei più; gli spruzzi delle onde che irrompono sugli scogli bagnano la ferita che mi hai lasciato e fa male.

Ricordo ancora quando mi hai insegnato a nuotare, ‘muovi braccia e gambe insieme’ mi dicevi, e quando ci riuscivo ero contentissima, perché sapevo di renderti orgoglioso, da quel giorno iniziarono le nuotate al largo, galleggiavamo in quell’immensa distesa di acqua salata noi due soli, facevamo ‘il morto’ tenendoci per mano a prendere un po’ il sole, poi mi hai insegnato a trattenere il respiro e andare sott’acqua. Da non dimenticare il mio primo tuffo! Eravamo su una scogliera alta due metri, io avevo paura nonostante ragazzini più piccoli di me si tuffassero con estrema tranquillità, come se da quando erano nati non avessero fatto altro che tuffarsi tutto il giorno, tu mi vedevi tremare e volevi aiutarmi a superare la mia paura, allora mi prendesti la mano e mi dicesti ‘piccola, mi tufferò con te e non ti lascerò’ e la paura scomparve con il tocco della tua mano forte e sicura. Che belle che erano le nostre escursioni con la mascherina, il fondale del mare è stupendo, le alghe verdi, i molluschi viola, la sabbia d’oro, e i pesciolini che illuminati dai raggi solari che filtravano nell’acqua brillavano di mille colori. Fu stupenda la tua espressione quando al tuo compleanno ti regalai il gommone che desideravi tanto, che ogni volta che ci passavi vicino mentre camminavamo sul molo dicevi ‘piccola, ti immagini come sarebbe bello se fosse nostro? Potremmo pescare al largo la domenica, oppure l’estate allontanarci abbastanza dalla riva per poter fare i tuffi!’ e dopodiché la tua espressione amareggiata perché non potevamo permettercelo, perciò sono contenta di aver speso i miei risparmi per qualcosa che desideravi così tanto, però ora il gommone è in giardino e ti aspetta, come me. E in fine le nostre passeggiate sul bagnasciuga, camminavamo abbracciati con l’acqua che ritmicamente rinfrescava i nostri piedi mentre il sole ci scaldava dall’alto, raccoglievamo le conchiglie e tu mi offrivi quelle più belle, con una di queste che era particolarmente bella avevi fatto poi una collana che da allora non tolgo mai. E’ al mare che ci siamo fatti le migliori chiacchierate, a parlare di noi, di ciò che ci rende felice, dei problemi che avevamo, tu a lavoro io a scuola, ti chiedevo consigli e tu cercavi sempre di aiutarmi nel migliore dei modi, e poi i nostri discorsi filosofici sulla vita, l’amore..la morte, mi raccontavi della tua famiglia e io pensavo a quella che mi sarei creata, di com’eri e di quello che facevi quando eri piccolo e io ne rimanevo affascinata, allora vedendo che sai parlare e fare discorsi convincenti ti dicevo ‘perché non fai politica?’ e tu rispondevi sempre che non sei mai stato bravo in quelle cose, e non ti accorgevi invece di quanto sei fantastico e non solo a parlare, perché sei la persona più leale e sincera che abbia mai conosciuto e difficilmente troverò qualcuno che anche solo ti assomigli perché tu sei unico.

E ora sono qui, sola, e ti aspetto, aspetto che tu ritorni da me, aspetto un tuo abbraccio e la tua voce che mi dica ‘piccola, tu non sei sola’, anche se è così che mi sento quando mi disilludo e capisco che tu non tornerai più da me. Ma perché te ne sei andato? Perché? Avevamo tante cose ancora da fare e da vedere! Perché hai deciso di lasciarmi qui da sola? Non riesco a capirlo, ma penso che non ci sia una ragione, semplicemente è successo. 
Sappi solo che mantengo ancora la promessa che ti ho fatto quindici anni fa in quel soleggiato tredici maggio, e tu rendesti quel giorno indimenticabile portandomi nel posto che preferivi di più sulla terra … il mare.

Me lo ricordo ancora quello che ci dicemmo:
-Piccola, questo è il mare, il mio mondo, e oggi che compi due anni lo voglio condividere con te che hai reso la mia vita migliore.-
Allora ti sei inginocchiato di fronte a me, mi hai fissata con quei tuoi occhi profondi, capaci di trasmettere mille emozioni, che mi fanno sognare anche senza raccontare favole, che mi riscaldano più del sole.
-Promettimi che non dimenticherai mai questo posto, che ora è ‘nostro’, anche quando io non ci sarò più- ti brillavano gli occhi.
Ed io…
-Te lo prometto papà!-




Spazio Autrice
Ciao a tutti, questa è la mia prima one-shot.
Ci tengo molto a questa storia, 
perchè è anche un pò autobiografica,
ho voluto inserire particolari che mi appartengono
come se io stessa facessi parte della storia.
Spero piaccia anche a voi
perciò, se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio a tutti :*
Ale.
  
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