Alchimia dei sensi.
Capitolo
quattro.
Notte di Novilunio:
prima parte.
Kaede
si era dimostrata gentile dopo che avevano concluso la loro colazione.
Si erano
svegliate alle undici, e col senno di poi si era fatto velocemente
mezzogiorno.
Rifiutarono dunque di pranzare, e chiesero alla donna anziana di poter
visitare
il giardino. Gli fu loro concesso, ed uscirono all’aperto,
favorite dal sole
splendete e da un soffice venticello – che per quanto afoso,
era decisamente piacevole.
«Questi
giardini sono stupendi» mormorò Kagome, rapita.
Rin
fissava estasiata le fontane e le siepi perfettamente tagliate,
l’erba fresca
di irrigazione e le foreste verdeggianti. «Si… e
il lago è…».
Stava
per dire romantico, quando si
accorse
di un battello abbastanza vicino alle coste. Un sacco di turisti erano
affacciati verso di loro, muniti di macchine fotografiche e telecamere.
Ammutolì.
«…
pieno di turisti» disse
Kagome,
scoppiando a ridere.
La
ragazza dai capelli color cioccolato si unì a lei.
«Veramente volevo dire
romantico… ma credo valga lo stesso».
«Per
fortuna che siamo sul retro…» borbottò
«altrimenti avrebbero notato il vetro
rotto».
Rin
annuì e si zittì un istante.
«Sono…».
«…violenti?» disse Kagome,
piccata.
Rin
si imbronciò. «La smetti di concludere le mie
frasi!?» la ammonì, arrabbiata.
La
diciottenne scoppiò in una risata contagiosa. «Che
ci posso fare? Mi viene
spontaneo!».
«No!
Lo fai apposta!» sbottò, tra il divertito e
l’irritato.
«Oh
Rin…» disse, in mezzo alle risate, respirando
«mi fa male la pancia».
Lo
sguardo della piccola saettò. «Smettila».
Ridacchiò
ancora, poi tossì. «Ok, scusa»
sussurrò «dicevamo?».
La
piccola si schiarì la gola. «Come ti
sembra… Sesshoumaru?»
biascicò, arrossendo vagamente sulle gote.
Kagome
parve non notare minimamente la cosa.
«È… uhm… come
dire… strano»
poi rifletté su quella domanda, guardandola maliziosa
«comunque
è certamente un uomo bellissimo».
Rin
arrossì ancor di più. «Dici?».
«Beh…
si, uno di quegli uomini con il fascino misterioso e
altezzoso…» mormorò,
pensosa.
«…Ma?» la anticipò Rin.
La
diciottenne la fissò negli occhi. «Ma con il
rovescio della medaglia».
«Mh?»
domandò, confusa.
Kagome
si incamminò per fare ritorno alla villa. «Mah
si… è un modo di dire. Vuol dire
che ha… qualcosa da nascondere».
Rin
aggrottò le sopracciglia, seguendola.
«È così che ti è
sembrato?».
«Si,
in effetti. Mi sembrava nascondesse qualcosa»
mormorò, distratta. Non sapeva
neanche cosa, sinceramente.
«Ah»
biascicò solo, pensosa. Non le era sembrato nascondesse
qualcosa… era più che
altro… scostante. E strano… Come i continui
sguardi che le
lanciava. Erano… brucianti. Ma
non
fastidiosi… non sembravano… non lo sapeva neanche
lei.
Questa
volta fu il turno di Kagome a porre domande. «Invece cosa ne
pensi di Kaede?»
chiese, gentile.
Rin
aggrottò le sopracciglia. «Kaede?»
domandò, confusa «io la trovo una persona
gentilissima e molto buona». Era l’unica di cui si
fidava ciecamente, a parte Kaggy. «Perché
me lo chiedi?».
La
ragazza dai capelli color ebano scosse il capo.
«Uh… no, così» rispose, vaga.
Rin
la fissò, perspicace. Quella domanda aveva un fine preciso.
Kagome non parlava
a vanvera – quella era lei. Che
non
si fidasse di quella deliziosa signora? Non le era parsa strana. Anzi,
molto
affettuosa con Sesshoumaru e gentilissima con loro. La seguì
senza fiatare e
ritornarono velocemente nella villa.
«Padre…»
sussurrò Sesshoumaru.
Fra
le mani stringeva la fotografia di Inu No Taisho, suo padre, il suo
pilastro.
La sua guida.
“
Era
solo un demone ossessionato dall’umanità!
”
Quella
frase lo stava lacerando. Come poteva Inuyasha aver solo osato
insultare in quella maniera
suo padre? Il demone che lo aveva dato alla luce, contro i pregiudizi e
contro
qualsiasi regola!
Quella
foto ritraeva loro tre insieme. Senza sua madre, senza la madre di
Inuyasha. Solo loro tre…
“
Come
osi insultare nostro padre? ”
Strinse
la foto fra le dita, piegandola. Rovinandola.
Distruggendola.
Inuyasha
non aveva la minima concezione del sacrificio che aveva compiuto Inu No
Taisho
per darlo alla vita. Era solo un ingrato. Un
capriccioso hanyou.
“
Io non
lo sto insultando. Sto dicendo la verità. ”
Una
vena rosso vermiglio spuntò fra i suoi occhi dorati.
«Padre…»
Il
sole stava lentamente calando ad est, e una soffice brezza fresca
smuoveva le
fronde degli alberi. Il buio richiamava velocemente le stelle a
sé, ma una in
particolare mancava, quella sera:
«Inuyasha,
stai fermo» esclamò Kaede, stizzita.
Il
mezzodemone voltò il capo, sbuffando. «Stupida
vecchiaccia, non mi servono
queste bende!» sbottò, infastidito. I lunghi
capelli color argento si erano
trasformati in crini neri come la notte, e gli occhi dorati come il
miele ora
erano di un cangiante marrone scuro tinto di riflessi violacei.
La
donna borbottò qualcosa, a bassa voce, conscia che lui non
l’avrebbe sentita.
Le sue orecchie canine, bianche e rosa, erano diventate semplici
orecchie
umane, con tutte le conseguenze del caso.
Lui
si infuriò ancora di più, scattando in avanti nel
tentativo di colpirla. Invece
lanciò un urlo di dolore e ritornò nella
posizione di prima, tastandosi
debolmente il petto. Dolorante, trafisse la donna con uno sguardo.
«Brutta
vecchia antipatica… la pagherai per questo!».
Lei
rise debolmente, tornando da lui con una pezza bagnata.
«Lascia che ti tamponi
le ferite» mormorò, gentile. Sesshoumaru lo aveva
colpito ripetutamente sul
braccio e sul petto, e la notte di Novilunio aveva contribuito ad
interrompere
il suo processo di guaritura. «Ora stai fermo»
intimò, seria.
Inuyasha
la fissò, glaciale, pronto a stringere i denti per non
urlare. Non poteva mostrarsi
debole. Nessuno aveva il diritto di
vederlo in quello stato.
La
vecchia donna gli tamponò gli squarci superficiali che gli
ricoprivano gli
addominali scolpiti e i pettorali marmorei. «Ora aspetta, ti
bendo». Si
allontanò, andando nella stanza a fianco.
Inuyasha
sbuffò, nascondendo la sofferenza dietro alla
sfacciataggine. Guarda che cosa
gli toccava fare.
Kagome
gironzolava per il castello alla ricerca di Kaede. Aveva bisogno
urgentemente
di parlarle. Lei e Rin, dopo essere tornate dalla visita dal giardino,
avevano
raggirato il lato est della casa ed erano entrate dalle cucine.
E
lei l’aveva visto. In un attimo. La porta finestra che era
stata distrutta era integra,
perfettamente a posto, come se non fosse mai stata distrutta.
Incredibile.
Non
avevano fatto
alcun rumore. Chi aveva piazzato il nuovo vetro? E come avevano fatto a
non
accorgersene?
Svoltò
per la seconda volta a destra, bussando a varie porte. Molte delle
stanze
dell’ultimo piano erano vuote, anche se arredate. Quando non
riceveva risposta
le apriva, lentamente, curiosando all’interno. I mobili erano
sfarzosi e
lussuosi, e tutte le stanze sembravano riprendere un colore particolare
od un
motivo decorativo.
Bussò
anche questa volta.
Inuyasha
si voltò di scatto, di malumore. Qualcuno aveva bussato.
Non
voleva che suo fratello lo vedesse in versione umana, soprattutto con
quelle
insulse bende sul corpo o con le ferite in bella vista. Non vedeva
l’ora di
andare nella sua stanza e chiudercisi dentro.
Ritornò
a guardare l’arcata che dava sulla stanza a fianco, riserva
di medicinali
appartenenti a Kaede. Proprio ora doveva
sparire quella maledetta vecchiaccia? Magari era
morta…
Si
lasciò distrarre da quei pensieri fino a che non
percepì chiaramente uno
sguardo perforargli la schiena.
Kagome
aveva aperto la porta, lentamente. Che
male c’era, in fondo? Poteva benissimo sbirciare
qua e là. Kaede non aveva
detto nulla su parti della casa non
visitabili.
Il
suo sguardo cadde su muri bianchi come il marmo. Lo stesso marmo che
ricopriva il
pavimento e sembrava brillare come riflessi lunari. Spalancò
leggermente di più
la porta, rimanendo a bocca aperta.
Al
centro della stanza vi era una lunga scrivania, color noce, ricoperta
di vasi
di fiori e centrini. E al centro di essa, sedeva un ragazzo.
Non
seppe come ma le gambe le cedettero di colpo e si poggiò
d’istinto alla
maniglia della porta, tremando. Era come se le avessero lanciato
addosso un
secchio d’acqua bollente.
Era
un ragazzo seduto di schiena. La pelle era color alabastro, lucida e
lucente. I
lunghi capelli neri come la notte gli solcavano i dorsali guizzanti,
illuminando la stanza di riflessi violacei.
Strinse
violentemente la maniglia, sormontata da un senso di angoscia e
umiliazione, da
una consapevolezza che la colse impreparata.
Lui
si
voltò verso di lei.
Aveva
il volto ovale, perfettamente delineato. La luce illuminava la pelle
perlacea
del volto, facendo ombra sugli zigomi. I capelli ribelli gli ricadevano
sulla
fronte e sugli occhi scuri, creando frastagliati giochi di luce. Il
naso era
dritto e ben proporzionato, le labbra sottili ma affascinanti.
Rimasero a fissarsi per un
tempo indefinito.
Kagome sentiva il bisogno di
imprimersi quel volto nella mente, e lo fece. Si sentì
incredibilmente meglio.
«…Ehm…
ciao» biascicò, arrossendo vagamente sugli zigomi.
Si sentiva… impacciata. Non
si era mai sentita così.
Lui
la fissò, poi un angolo delle labbra si sollevò,
in un mezzo sorriso. «Ciao» le
fece eco «ragazzina».
Kagome
lo fissò, a metà fra un senso di rabbia ed uno di
confusione. Il suo volto si
arrossò ancora di più. «Come mi hai
chiamato?!» esclamò, acuta.
Lui
si voltò di spalle. «Mi hai sentito
benissimo».
Lei
aggrottò le sopracciglia, una vivida confusione ancora nella
mente. Era la
presenza di quel ragazzo a darle tanta incertezza?
Si impose di non lasciarla condizionare. «Come hai
osato?» sussurrò, offesa.
Lui
rise debolmente. «L’ho semplicemente
fatto» rispose, guardandola negli occhi
color cioccolato. Il suo sguardo era caldo, incandescente, magnetico.
Kagome
rimase a fissarlo, inebetita. Che
risposta era, quella? «Non puoi farlo»
gli intimò, cercando di sfoderare
tutta la sua sicurezza.
«Si
che posso» esordì, voltandosi di nuovo
«io sono il Signore di questa villa»
disse, con una nota arrogante nella voce.
Kagome
spalancò gli occhi sbigottita. «Stai
mentendo» borbottò. «Il signore
è
Sesshoumaru e suo fratello Inuyasha».
Ed
avevano entrambi i capelli argentati – voleva
aggiungere, ma si trattenne.
Kaede
rispuntò proprio in quel momento. In mano aveva un paio di
bende. Fissò Kagome
un poco sorpresa, poi sorrise. «Oh… ciao
Kagome» mormorò «vedo che hai fatto la
conoscenza di Inuyasha».
Il
ragazzo si voltò verso di lei lanciandole un sorriso
vittorioso, scrutando i
suoi occhi color cioccolato.
La
diciottenne spalancò gli occhi e le labbra piene, confusa.
Quel ragazzo era
Inuyasha? Sentiva quegli occhi scuri scrutarle il volto e represse
l’idea di
dimostrarsi accondiscendente. Lanciò una piccola occhiata
acida al ragazzo. «Già»
mormorò, all’indirizzo dell’anziana
signora.
Kaede
si avvicinò al ragazzo e cominciò a bendargli il
petto.
Kagome
la fissò, riconoscendo che effettivamente Inuyasha doveva
essersi ferito
durante il combattimento con Sesshoumaru. I suoi dubbi si attenuarono
un po’.
La
donna concluse il suo lavoro con un sorriso.
«Feh!
Ora me ne vado» borbottò il ragazzo, scontroso.
Il
sorriso della donna aumentò. «Prego».
Inuyasha
si diede una spinta con le braccia forti e scese dalla scrivania,
afferrando
con la mano destra un indumento stropicciato. Probabilmente la maglia.
Kagome
sentì il suo cuore tamburellare troppo
velocemente
per i suoi gusti e si impose di non guardare il petto muscoloso di
Inuyasha.
Scostò il capo insistentemente, fino a che non
sentì la porta chiudersi alle
sue spalle.
Quando
riportò gli occhi sulla stanza, notò che Kaede la
fissava profondamente. «Tutto
bene, Kagome?» domandò la donna anziana, con un
piccolo sorriso.
«Tutto
a posto» rispose, mascherando il suo stato d’animo.
Si sentiva un po’ confusa.
Quando lui le era passato al fianco, l’aveva sentito.
Eccome. Le era sembrato che il cuore volesse rimbalzare
fuori dal petto. Che diamine le stava succedendo? Non conosceva quel
ragazzo se
non da pochi minuti.
«Sicura?»
domandò la donna, atona.
«Si
si» rispose frettolosa «ora… vado a
dormire» biascicò, allontanandosi.
«Buona
notte, Kagome».
Rialzò
lo sguardo un’ultima volta. «Buona notte a te,
Kaede».
Continua nel prossimo capitolo...
Allora,
ciao a tutti! Come state?? Io benissimo, anche se sono un po’
dubbiosa su
questo capitolo… anzi, molto dubbiosa! Effettivamente era
pronto per sabato, ma
quando l’ho riletto non mi era piaciuto per niente
– soprattutto l’incontro fra
inu e kaggy, e così l’ho riscritto. Ma non mi
convince neanche questo. *sbuffo*
Cominciamo
col dire alcune cose. Molte di voi cominciano ad avanzare ipotesi molto
interessanti, e sono molto contenta di ciò. Vuol dire che la
mia storia vi
stimola la fantasia e quindi ho raggiunto il mio obiettivo.
L’incontro
fra Inu e Kaggy: ve lo aspettavate così? Una cosa
più entusiasmante? Mi
dispiace avvisarvi che sarà molto più importanti
il secondo incontro. Perché…
beh, che senso ci sarebbe se ve lo direi? Diciamo che questo non era
proprio il
loro “primo” incontro. A buon intenditor…
Rin
e Sesshy: si si, scusate! Non sono comparsi praticamente mai in questo
capitolo… ma vi confido che nella seconda parte di
“Notte di Novilunio”, darò
spazio solo a loro. Come vi aspettate che sia? Ditemelo!
E
su Miroku? Che idee avete? Comunicatemele. Sarei davvero curiosa di
saperlo.
Magari utilizzerò un vostro suggerimento per scrivere! =)
Per
il resto vi RINGRAZIO come al solito, perché mi sostenete
molto affettuosamente
e con tanta pazienza… non so come fare se non ci foste, miei
amati lettori!
Probabilmente non andrei più avanti.
=_=’’
Lascio
lo spazio alle recensioni singole… e, bye bye! Al prossimo
capitolo!
Roro:
ehi ciao! Spero davvero di non rovinare la storia… sono
molto dubbiosa… te
l’avevo detto che scrivo in base al mio stato
d’animo, ed ora sono un po’
confusa <3 Spero di aver reso bene il loro incontro, soprattutto
dalla parte
di kaggy. Non dico altro. Kiss e GRAZIE.
Pretty:
ciao! Una fan di miro e sango, giusto? Anche io lo sono. Devo ancora
dedicarmi
molto a loro due, ma sono sicura che non li lascerò da
parte… mi piacciono
troppo insieme. ^^ GRAZIE e bacioni!
Yuly:
GRAZIE mille, sei molto gentile! Spero ti sia piaciuto il continuo,
anche se a
me non soddisfa molto… kiss!
Mikamey:
ciao! Mi dispiace non aver aggiornato ogni giorno… ma come
ho spiegato questo
famoso incontro fra Inu e Kaggy mi ha fatto patire un po’!
Probabilmente perché
c’era molta aspettativa e lo volevo perfetto. Ribadisco: non
è importante come
il secondo incontro. XD Per Rin & Sesshy mi
dispiace… perché in questo
capitolo non hai visto molto. Prometto che il prossimo li
riguarderà da vicino
=) Baci e GRAZIE!
Kaggy_Inu91:
ciao!! Oh… vedo che il mio Inu e il mio Sesshy te gustano!!
XD Anche a me!!
Tornando seri… voglio sapere complimenti, critiche e
consigli (le tre famose C!
^_^) su questo incontro, visto che lo aspettavi ansiosamente! Baci e
GRAZIE!
Onigiri:
fai sempre delle recensioni molto lunghe… e di questo ti
RINGRAZIO
infinitamente, perché mi riempiono di gioia e mi fanno
crescere dal punto di
vista “letterario”. Ma parliamo un po’ di
ADS (Alchimia dei sensi XD). Sono
contenta che Sesshoumaru ti piaccia, la mia testa sta faticando molto
per
renderlo come lo voglio io. Anche su Inu sto lavorando molto, ma credo
che la
sua “vera essenza” sarà più
visibile fra due capitoli. Uhm… su Inu e Kaede…
il
loro rapporto mi è uscito così, di getto. Non
avevo deciso nulla su di loro, se
non il fatto che Inuyasha avrebbe continuato a chiamarla
“vecchiaccia”. Ecco
dunque quello che è venuto fuori! =) Sango non vedo
l’ora che arrivi… perché
resta comunque la migliore amica di Kagome, nonostante lei abbia Rin,
così
vicina a lei. Io trovo che saranno tre personaggi straordinari messi
assieme,
così come lo sono anche da soli Inu e Sesshy. Miroku
è – ovviamente – una
sagoma, e sarà la figura che mi permetterà di
rendere un po’ più divertenti le
situazioni. Io lo vedo con un carattere pungente e sarcastico, ma
sicuramente
molto “adulto”: cioè in grado di
prendere decisioni serie e importanti.
Inuyasha, a dispetto suo, è un po’ più
infantile, più… come dire…
menefreghista, ecco. ^_^ GRAZIE dei complimenti e sono contenta di
averti fatto
leggere l’incontro fra inu a kaggy… anche se credo
che ti abbia lasciato
deluso. ^^ Baci!
Elita:
ciao!!! Mmmmmmmmmh…. Sumiko ed izayoi? Beh, non posso dire
niente… ho la bocca
cucit… cioè, le mani legate XD Dimmi un
po’ come ti è sembrato questo
attesissimo incontro… ^^ Baci e GRAZIE!
Michiyochan: oddeo, spero non
distruggano tutta la casa…
XD GRAZIE anche se non hai recensito il capitolo precedente, mi fa
comunque
molto piacere. Come ti è sembrato questo capitolo? Aspetto
il tuo parere. Ciao!
Come
sempre grazie a tutti i lettori che non commentano, ma che magari
leggono anche
solo una riga… ^^ Grazie anche a chi mi ha aggiunto fra i
preferiti! Lo scorso
capitolo erano sei, questa volta sono…nove! *__*
1
- ary22
2 - baby_dark
3 - dany chan
4 - eiby
5 - Lella92
6 - mikamey
7 - Onigiri
8 - roro
9 - Toru85
GRAZIE
ancora, senza di voi probabilmente non ci sarebbe questo capitolo. E
scusate
per il tono cupo e triste che sto usando… colpa mia. ^^ In
realtà sono felice
di poter postare, anche se non del tutto convinta.
Baci,
vi voglio bene. Meg.