Mi chiamo Ashley e ho 16 anni, vivo con mio padre, sua moglie e suo figlio Zayn a Bradford. Quest'ultimo ha i capelli neri, pelle ambrata e ha due grandi occhi marroni. Sono innamorata di lui da quando ci siamo conosciuti, io avevo 10 e lui 14 anni. Un weekend i nostri genitori se ne andarono in vacanza, lasciandoci soli a casa. Ero fidanzata con un ragazzo di nome Max, sinceramente stavo con lui solo per cercare di dimenticare mio fratello, ma con scarsi risultati. Max era molto gentile e dolce sia con me che con la mia famiglia. Sabato sera io, Zayn, Max e altri andammo in discoteca. Mentre ballavamo, max mi tirò per un braccio portandomi in un angolo della stanza ed incominciò a baciarmi con foga, con una mano mi teneva per i fianchi mentre l'altra la fece salire nel mio vestito. mi strattonò fino in macchina e mi buttò sul sedile posteriore -Adesso ci divertiamo un po', puttanella!- io mi continuai a muovere per non essere toccata da quel verme, ma mi diede uno schiaffo. Appena ne ebbi la possibilità aprì la portiera della macchina e riuscì a scappare. Intravidi una figura familiare che fumava fuori dal locale. era Zayn. -Zayn- urlai il più forte possibile sperando che mi sentisse. Si girò e mi corse incontro, ma qualcuno mi prese -Dove scappi troia?- , aveva in mano un coltello e fece un taglio sulla pancia rompendo il vestito e ferendomi la pelle. -Lasciala stare!!- la sua voce, alzai lo sguardo ed intravidi gli occhi magnifici di Zayn -Oh! Il fratellino è venuta a salvarla, ma questo non accadrà- disse spostando il coltello dalla pancia al collo. Zayn si avventò su Max e spostandolo da me per poi posizionarsi davanti al mio corpo, gli diede un pugno e il mio aggressore cadde a terra. Mi feci salire velocemente in macchina e sfrecciò verso casa. Gli spiegai cos'era successo e lui mi strinse la mano per tutto il tragitto. Arrivati a casa, parcheggiò. Io non riuscivo a stare in piedi a causa del taglio allora Zayn mi prese in braccio a mo' di principessa, mi portò in camera mia e mi medicò le ferite. -Stai meglio?- domandò il moro, mentre mi rimboccava le coperte -Adesso sì- sussurrai, lui si alzò per andarsene, ma lo richiamai -Zayn, stai con me?- si giro per guardarmi e fece un sorriso -Certo, sempre-. Si striò accanto a me e mi abbracciò, come farebbe un fratello maggiore. Al mattino seguente vidi che Zayn non era più vicino a me, ma in compenso sentivo un buon odore di caffè. Scesi in cucina e trovai Zayn che preparava colazione. -Buongiorno!- dissi abbracciandolo da dietro -Hey!- rispose girandosi dandomi un bacio tra i capelli e mi porse una tazza di caffè fumante. Facemmo colazione e poi ci mettemmo a guardare la TV. Avevo la testa sulla sua spalla e un suo braccio intorno alla vita. Stavamo guardando in programma stupido, che faceva molto ridere. -Certo che questa gente è proprio scema- disse tra le risate. Non potei resistere a quelle labbra così l baciai d'impulso,interrompendo la sua meravigliosa risata. Inizialmente era sorpreso, a poi chiese accesso con la lingua e glielo diedi. -Ti amo- disse sulle mie labbra -Anche io- dissi per poi tornare a baciarlo. -Vuoi essere la mia ragazza?- -Certo che sì- urlai per poi abbracciarlo. -Ma- dissi -I nostri genitori?- chiesi -Ce ne andremo, prepara le valige-. Andammo in un piccolo appartamento che Zayn aveva comprato per andare all'università a Londra. Lì potevamo stare tranquilli, solo noi due e il nostro amore. FINE!