Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Wise girl    30/03/2014    2 recensioni
Fiction ispirata al film "l'ultimo dominatore dell'aria" per quanto riguarda il corso della storia non anticipo niente, dico solo che non sarà uguale al film. Ho messo ispirato solo perché l'ambientazione è la stessa, ovviamente i personaggi sono Jacksoniani(?).
Bene dopo questa "formidabile" introduzione lascio a voi giudicare, buona lettura.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Imparo a usare i miei poteri

Imparo a usare i miei poteri


Sentivo tutti gli occhi puntati su di me: sguardi speranzosi, invidiosi o rabbiosi per il fatto che la loro nazione era in mano a un ragazzo di 17 anni.


La testa mi incominciò a girare, mille voci si sovrapposero nella mente: "Sono proprio le persone che si differenziano dalle altre che sono destinate a grandi cose" "che ti piaccia o no è lui il nuovo avatar" "la prova abbia inizio!" "Ansioso Jackson?"


"Ehm...Percy" la voce di Rachel mi fece tornare alla realtà.

"Si" dissi dopo aver scosso la testa.


"Aspettiamo tutti un tuo parere, cosa dobbiamo fare" mi domandò lei con un luccichio negli occhi.

"Io...è...iniziate a riassestare la nazione" balbettai. Poi le persone si misero a camminare in lungo e in largo e a discutere, io ne approfittai per andarmene.


Stavo per entrare nel bosco che segnala il confine della nazione, per lo meno come nazione naturale.


"Ehi aspetta!" Grido una voce femminile in avvicinamento.

"Dove vai?" Mi chiese Rachel, dopo avermi raggiunto.


"Rachel, io non sono pronto per fare l'avatar! Non sono neanche adatto! Gli dei hanno scelto male l'erede del dominatore dell'acqua" dichiarai deciso.


"Percy ti rendi conto di quello che stai dicendo? Stai incolpando gli Dei" mi fece notare.


"Si, okay è vero li sto incolpando, dammi una buona ragione per non farlo, che mi spieghi perché hanno scelto me?".


"Perché... Sei un ragazzo no un uomo fantastico che si sottovaluta sempre e anche di molto" confermò lei, arrossendo leggermente.


Io mi girai per continuare a camminare verso i confini della nazione, ma qualcosa o meglio qualcuno (Rachel) mi tirò con le due mani verso di lei e mi baciò, un bacio impacciato e ricco di incertezza.


"Ti prego resta, non te ne andare, tutti hanno bisogno di te, io ho bisogno di te"

Confessò una volta terminato il bacio.


"No, io non posso".


"Okay... Prenditi un giorno ma non di più; dirò che ti sei preso un giorno di riflessione" disse.


"So che lo farai" risposi sorridendo e mi incamminai.


Ormai era mezz’ora che stavo camminando nel bosco. Non dovevo addentrarmi troppo perché rischiavo di perdermi, ma forse era meglio così: la nazione aveva bisogno di un avatar forte e saggio e io non ero niente di queste due cose.


Mentre ero assorto nei miei pensieri senti un rumore metallico li vicino come quello di una battaglia e corsi a vedere.


In effetti non mi sbagliavo: 4 persone stavano combattendo vicino ad un lago, a guardare meglio erano in 3 contro una ragazza, identificai subito i 3 ragazzi, membri della nazione del fuoco, mentre la ragazza non capivo di che nazione fosse.


"Ehi voi" gridai e i 3 si girarono.

"Perché non ve la prendete con uno della vostra altezza?" gli suggerì.


"È il nuovo avatar dell'acqua, prendiamolo!" Disse uno e si scagliarono tutti contro di me.

Dei, che guaio avevo combinato? Non potevo far finta di niente e continuare per la mia strada?


Sfruttai il fatto che mi trovavo vicino all'acqua e la evocai: all'inizio era pesante e difficile da manovrare, ma poi man mano divenne meno difficile e la buttai conto uno dei tre.


La ragazza mi guardò a bocca aperta, ora che la vedevo da più vicino era veramente bella: capelli ondulati e biondi, carnagione chiara ma come abbronzata.


"Attento" mi avvisò, poi qualcosa mi colpì sulla testa e svenni.


Mi risvegliai in una grotta non troppo profonda, illuminata dalla luce del sole: avevo un braccio fasciato e la testa mi girava.


"Sai che quando dormi sbavi?" mi annunciò una voce.

Io mi misi a sedere, mi guardai intorno e notai la presenza della ragazza che avevo "soccorso".


"Dove mi trovo?" chiesi massaggiandomi la testa, la ragazza indietreggiò.

"Tranquilla non ti farò niente" la rassicurai.


Lei si riavvicinò cautamente.

"Mi hai messo tu questa benda e portato qui?" Le chiesi nuovamente.


"Si" disse incerta "sei... Davvero l'avatar dell'acqua?" mi domandò.

"Purtroppo si" risposi sospirando.


"Perché purtroppo? Essere l'avatar è un dono: vuol dire che gli dei ti hanno scelto, nella mia nazione tutti lo sognano " disse lei.


"Non lo so, secondo me non dovrebbe nemmeno esserci la divisione in nazioni, tutti secondo me dovrebbero far parte della stessa nazione".


"Potrebbe essere una buona idea. Non potresti proporlo? Scusa sei l'avatar no?"

"Da circa quattro ore, stamattina la nazione del fuoco ci ha attaccati e assassinato il nostro avatar" spiegai.


"Ho... mi dispiace" commento.

"Si anche a me" risposi.

Quindi hanno violato il contratto” aggiunse.

Io la guardai, ora che la vedevo da più vicino notai che aveva gli occhi grigi, un grigio tempesta.


Rimanemmo un attimo in silenzio fino a quando non decisi di chiederle chi fosse, non potevo fidarmi poi più di tanto di lei, mi pareva una ragazza astuta e non volevo ritrovarmi in qualche trappola.


"Io mi chiamo Percy, la nazione penso tu l’abbia intuita. Tu sei?" le chiesi.

"Annabeth, nazione dell'aria" rispose con un lieve sorriso.


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Wise girl