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Autore: rickyc97    30/03/2014    0 recensioni
Sono tempi di pace nel regno della luce di re Floren,da anni ormai il regno dell'ombra è sconfitto e abbattuto,i pochi tentativi di esso di impossessarsi del regno di Floren,sono tenuti a bada facilmente dalle milizie imperiali . Tuttavia la pace viene minata nel giorno in cui lo stregone Ogramor,alleato di vecchia data del regno,arriva con notizie funeste alla corte del principe Alaf,il figlio di Floren,per annunciare il ritorno dell'antico re dell' ombra: abramhanosh . Intanto al palazzo reale la figlia del re Ires è un arciera provetta e non vede l'ora di misurarsi in battaglia,perciò un giorno suo padre la manda al fronte di guerra,dove però essa trova per puro caso un amore difficile tra lei e il principe Ughil,figlio dell'sovrintendente del regno dell'ombra. Da quel momento i due decidono di allearsi insieme per fondare un unico regno unito e mentre la guerra si fa dura e i loro tentativi di mediazione falliscono,un antica arma temuta da molti diventa il loro unico mezzo per salvare il mondo dalla fine:la corona di abramhanosh,che li porterà ad un lungo viaggio alla ricerca di misteriose pietre perdute
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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C'è nessuno?" il ponte levatoio scese lentamente e mentre esso si adagiava con calma e senza troppo rumore sopra il fossato del castello quattro guardie,armate sino ai denti giunsero in contro allo strano viandante che era giunto in quel luogo in quella serata invernale tanto fredda quanto buia . La neve cadeva copiosa da tre giorni ormai sulle vaste pianure della Rastava,poste di fronte alla grande fortezza di Dhalmix,roccaforte imperiale dei sovrani nel distretto di Thuvaa nel Nord-Est del regno. Il freddo era pungente,l'inverno stava appena entrando nella sua fase più rigida e ben presto come di consueto in quelle lande il freddo sarebbe stato tanto intenso da permettere a malapena la vita umana,ma per fortuna quell'anno il distretto imperiale aveva posticipato la sua chiusura invernale di qualche settimana,visto l'annata mite che era appena passata e dato che il freddo era ancora sopportabile. "Cosa ti porta da queste parti viandante" chiesero le quattro guardie scendendo dai loro imponenti destrieri color marrone scuro e sguainando le lunghe spade,sulle loro divise color rosso acceso vigeva il simbolo dell'impero,ossia una possente aquila viola che stritolava un orrendo serpente color verde pallido e sopra essa v'era la scritta I.L,che significava impero libero. Il viandante rise "davvero non mi riconoscete?""smettila di fare lo sbruffone e rivelati!" intimò puntandoli contro la spada una delle guardie; d'altronde per le guardie era praticamente impossibile scorgere qualsiasi segno che rendesse riconoscibile la figura,perché esso era completamente avvolto dalla testa ai piedi da un lungo mantello grigio,un po' sgualcito che portava appresso le ferite del tempo e che dava l'impressione di aver visto centinaia e centinaia di ere quel mondo. Il viandante,si abbasso il cappuccio,da cui spuntò un viso anziano,ciglia folte e grigie,capelli lunghi fino alle ampie spalle,profondamente incolti,crespi a metà tra il grigio e il bianco  i quali anch'essi sembravano portare con loro i segni del tempo e di diverse ere,il viso era segnato in modo non molto profondo dalle rughe,esse infatti si presentavano più o meno su tutta la fronte e intorno agli occhi e qualche ruga lieve si poteva scorgere qua e là anche lungo le guancie,possedeva inoltre una cicatrice di vecchia data sull'occhio sinistro,ma che era ancora ben visibile e una appena percettibile sulla guancia destra,divenuta ormai bianca e quasi sbiadita,il suo portamento era fiero e orgoglioso e tutto faceva pensare che esso fosse un vecchio saggio,per giunta alquanto affidabile. "Per l'impero!" esclamò la guardia più alta fra esse "Ogramor!"  e fece una grossa risata come di chi vede un compagno od un amico di vecchia data" non ti avevo riconosciuto tutto imbacuccato nei tuoi indumenti" e a tal punto la guardia andò incontro al vecchio e lo abbraccio con fermezza "ma cosa ti porta qui,mio vecchio amico?"evidentemente i due si conoscevano da molto tempo,ma doveva essere da altrettanto parecchio tempo che i due non si vedevano più,perché lo stupore e la felicità su gli occhi di entrambi erano palpabili a vista." Sono qui per parlare con il principe o col questore locale ho notizie che non possono attendere,neppure domattina"lo sguardo della guardia s'incupì di colpo "cosa c'è di così funesto?""sapessi,cose molto gravi ci attendono,ma non è saggio parlarne all'esterno,spie potrebbero essere in circolazione,una cosa tuttavia te la posso dire,stai allerta""non capisco di che cosa stai parlando,ma se così è scomoderò il principe in persona,dato che oggi e fortunatamente per te è presente qui tra noi,ma prima entra,non credo che ti faccia piacere restare al gelo e alla neve,mentre dentro arde in bel focolare,caldo e accogliente",lo stregone sorrise amichevolmente ed entrò e dopo che le guardie si disperdettero esso fu affidato alla guida di Isagor,la guardia di cui Ogramor era tanto amico,che poi era anche il capitano delle guardie imperiali,nel distretto di Rastava e per giunta dell'intero regno della luce. I due attraversarono alcune sale del palazzo,fino a che non giunsero ad una grande porta rossa,con ricami bordati oro ai lati della porta a cui due possenti paladini facevano da controllori. "Thair,Thoir, ho bisogno di parlare col principe" disse Isagor"non è possibile"rispose Thair"ha detto che deve essere disturbato solo per questioni estremamente urgenti perché ora è molto stanco e vuole riposare,sapete ha avuto una giornata difficile,densa di incarichi e riunioni ed ora che ormai è sera ha bisogno di un po' di meritato riposo""diteli che Ogramor vuole assolutamente vederlo,lui capirà",Thair a tal punto annuì e andò a chiamare il principe e dopo pochi istanti esso fu lì "Entrate pure", la porta fu aperta e a tal punto la guardia e lo stregone entrarono,nella grossa sala da letto del principe. " spero che ci sia un valido motivo Isagor …" ma il principe non ebbe l tempo di terminare la frase,che alla vista dello stregone,si riempì e si rianimò di nuova gioia "Per la corona imperiale di mio padre! non ci credo Ogramor in persona!  a quale onore devo la tua presenza?""grazie,mio signore,sono qui per un motivo preciso,ho funeste notizie dalle terre del nord""capisco"rispose Alaf,il principe,"Isagor,lasciaci soli,grazie" esso annuì e uscì dalla porta,chiudendola e lasciando i due da soli nella stanza regale."Accomodati,parlami di ciò che volevi dirmi",Lo stregone si accomodò di fronte al principe in una comoda poltrona rossa,fatta su una base di tronco di quercia ,di fianco a lui aveva un grosso camino di marmo bianco,che emanava un forte calore dal suo centro,in cui ardeva un vivo focolare,che innalzava notevolmente la temperatura di tutta la stanza;dietro lo stregone v'era il letto del principe,un grosso letto blu a baldacchino,con i bordi della coperte ricamati con fili d'orati,di fronte allo stregone c'era il principe,seduto su un a poltrona simile a quella dello stregone,ma di colore verde,a destra c'erano diversi comodini di legno di frassino e di quercia,su cui erano riposte alcune candele,quasi tutte spente e molti fogli di vario genere,sopra di essi c'era un piccolo specchio,dalla cornice in oro massiccio e ancora sopra nel soffitto c'era un grosso lampadario d'orato,che funzionava a candele,ormai piuttosto in disuso e a sinistra,a fianco di due piccoli comò di frassino,sgomberi da qualsiasi cosa,c'era una finestra coi bordi argentei,dopo di essa c'era il balcone del principe,che forniva una discreta vista sulla pianura circostante e sulla bufera di neve che era in corso in quel momento."La situazione è brutta Signor Alaf,il nord del regno è in grave pericolo""pericolo? di cosa si tratta,spiegami""come tu sai bene,da qualche secolo ormai vivo stanziato in una mia piccola dimora a Nord,sui monti Ruggiosi da dove vigilo costantemente sui cambiamenti del mondo e da qualche anno ormai vedo qualcosa di funesto all'opera,credevo che col tempo voi uomini ve ne sareste resi conto da soli e non mi sono scomodato a venirvi ad avvisare prima di oggi, ma a quanto pare siete stati ciechi al male che nel mondo a ricominciato a diffondersi,con sempre maggiore intensità. Il nemico è tornato Alaf,Ambramanosh il terribile ha preso residenza nelle montagne del confine,nel punto più a sud del suo regno e non si rivelerà finchè non avrà radunato un esercito cosi potente da poter sferrare un attacco in grado di mettere in ginocchio tutto l'impero""Se così fosse,abbiamo ancora tempo non è vero Ogramor?""No non lo abbiamo,perché esso ha già cominciato da tempo ormai la sua opera,sta reclutando sempre più essere maligni tra i suoi ranghi,ha cominciato reclutando gli orchi e i Goblin che vivevano nelle valli umide a settentrione,ne ha reclutati parecchi,ormai ne avrà già diverse migliaia tra le sue schiere e ogni giorno si accrescono in numero e in vigore,attendono solo la chiamata del loro padrone,che lo farà presto,quando sarà pronto,ma purtroppo non ha reclutato solo orchi e Goblin,ma anche esseri più forti ed oscuri,licantropi dai boschi del sud,trol dalle caverne,avventurieri neri dalle grotte di Akamath,vampiri dalle fortezze del Thumuil,uccelli di fuoco da est,granchi giganti dalla costa,tutti hanno risposto all'appello di  Ambramanosh e adesso punta e reclutare le ultime sue pedine,che serviranno per annientare la nostra resistenza""e sarebbero?""draghi,immensi draghi del grande deserto Caldo e anche padroni del drago,guerrieri che da sempre vivono con loro e che li accudiscono fin dalla nascita e nelle terre dove essi vivono li addestrano al combattimento e ad odiare ogni altra forma di vita e istituzione,incluso l'impero, l'oscuro signore,sta cercando di corromperli e di farli unire a lui,se solo ci riuscirà,allora l'attacco sarà pronto e a tal punto per noi potrebbe persino essere impossibile fermarlo" a tali parole seguì una breve pausa poi Alaf prese la parola "le tue parole mi turbano stregone,so che di te mi posso fidare ciecamente,metterei la mia stessa vita nelle tue mani se necessario,hai servito con onore nel passato gli antenati miei e di mio padre,sei sempre stato di grandissimo aiuto e mi permetto persino di dire che senza di te io probabilmente io non sarei nato e di conseguenza non sarei qui,so che hai intrapreso un lungo viaggio per giungere sin qui a darmi tale notizia e capisco i tuoi sforzi per rivelarmi ciò,per tale fatto quello che mi hai riferito non può essere ignorato come abbiamo fatto fino ad ora,gli uomini devono svegliarsi,devono capire che il male sta agendo sulla loro terra,io ti credo stregone, ma mi duole dire che qui nell'impero,sono l'unico a farlo""come sarebbe a dire l'unico,il re non mi crede?" Alaf a tali parole rise amaramente"lui crede solo a se stesso e alle sue maledettissime prove,dice che per ogni fatto o avvenimento devono esserci prove schiaccianti che possano accertare che ciò stia davvero accadendo è il nuovo motto della politica,so che tu giustamente sei stato lontano per lungo tempo dalla burocrazia e da tutte le cose che ne derivano,ma purtroppo per noi così è e io non posso cambiare la mente di mio padre""ma allora ancora per quanto gli uomini dovranno sopportare i soprusi e le aggressioni dei vari nemici? e possibile che tuo padre non si renda conto che ogni giorno che passa il suo regno è sempre più debole,come fa a non vederlo!" "non lo so,sono al corrente delle scorribande degli orchi,dei saccheggi dei trol,degli attacchi degli spettri,degli incendi dei draghi e delle carestie che periodicamente attraversano il nostro regno da anni ormai,ma il re vuole restare cieco e c'è un vecchio detto che qui nell'impero girava spesso tra i vecchi quand'ero bambino ,non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere, questo dice tutto""ma perché? ne va della sua popolarità,non capisco questo assurdo modo di far politica!""non vuole una guerra e non si va a cercar guai e su questo anch'io sono d'accordo,ma la sua perseveranza su ciò mi manda in bestia,ho fatto presente qualche volta dei piccoli problemi che ha il regno,ma lui non mi ha ascoltato ha detto che i problemi si risolvono da sé e di dare tempo al tempo,di pazientare,ma la mia pazienza è ormai ridotta al minimo e presto finirà,sono convinto che la crisi che si sta formando con il ritorno di Ambramanosh poteva essere risolta prima se solo mi avesse dato retta di tanto in tanto invece di pensare a sua figlia Ires …" "questo non lo so,ma a quanto ho capito dovrò risolvere il problema da solo,speravo che venendo qua a parlare con te il re si sarebbe convinto a fare qualcosa,ma a quanto pare le cose sono cambiate e decisamente per il peggio mio caro Alaf,ai miei tempi,bastava un mio messaggio per avere dei risultati stupefacenti,ma a quanto pare per molti sono ormai solo una leggenda,tornerò da re di persona e farò vedere a tutti che esisto ancora e che la voce dello stregone va sempre rispettata,anche perché è per il bene di tutti che lo faccio""fa come ti pare, ma dubito che ti ascolterà,vorrà le sue prove come al solito e tu non le hai vero?""questo resta da vedere Alaf,ho qualcosa che potrebbe convincerlo … " e cosa,se posso chiedertelo?""uno stregone non rivela mai le sue carte,se non vale la pena di rivelarle""va bene tieniti i tuoi misteri,va pure,grazie della visita,ma rammenta quando vai a palazzo tieni d'occhio Ires,la figlia del re è una gran ficcanaso quella ragazza""non mi farò di certo intimidire da una ragazzina" a tali parole entrambi risero fragorosamente,lo stregone lo fece come atto di scherno,ma Alaf lo fece con sarcasmo,Ogramor,non sapeva ancora con chi avrebbe avuto a che fare e neppure poteva immaginarlo,perciò s'incammino verso l'uscio deciso a portare la notizia al re.
  
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