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Autore: Saju    07/07/2008    7 recensioni
La sedicenne Hinata Hyuga, rimasta orfana, viene abbandonata al collegio Ichikaru da suo nonno, ormai troppo vecchio per potersi prendere cura di una ragazzina. Molto timida ed introversa, Hinata riuscirà comunque a stringere diverse amicizie, in particolare si legherà alla sua compagna di stanza Sakura. Qusta le spiegherà alcuni aspetti molto particolari del collegio,tra cui la lotta perenne tra la famosa Lazy generation e la Black generation, ovvero tra i ragazzi di quel collegio e la scuola avversaria. Tra peripezie, avventure e sentimento, la nostra Hinata scoprirà che, in fondo, stare in collegio non è poi tanto male...;). Spero di avervi incuriosito un pochino...^^ Coppie certe: Naru/Hina, Shika/Tema.
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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We’re the Lazy Generation

 

We’re the Lazy Generation!

 

Ieri sera ho visto “L’altra metà dell’amore” per l’ennesima volta e….mi è venuto il lampo di genio!

Sono quindi partita con l’idea di un collegio…Poi ho ascoltato la canzone Lazy generation e SBOM…illuminazione divina! E ho scritto ciò….^^

 

-Prologo-

 

Il 27 dicembre del 1975, in una piccola cittadina del Giappone, nacque Hinata Hyuga, seconda primogenita di Hiashi Hyuga, capoclan della casata principale della famiglia Hyuga.

Hinata aveva solo 4 anni quando sua madre mancò e ciò segnò terribilmente la sua infanzia che non fu delle migliori.

Dovendo subire gli ordini e le lamentele di un padre egoista e scontroso, il cui obiettivo nella vita era semplicemente portare avanti il prestigio del nome che possedeva, Hinata si chiuse in sé stessa, risultando soltanto una fallita agli occhi del padre e della sorella maggiore, Hanabi.

Quando anche suo padre morì di infarto, la ragazza rimase completamente da sola, poiché la sorella maggiorenne non ci pensò due volte ad andarsene di casa col suo ragazzo e ad abbandonare la sorellina di 10 dal nonno.

Hinata trascorse 5 anni con suo nonno e suo cugino, Neji, di due anni più grande, col quale aveva creato il suo primo vero rapporto di amicizia, se così si poteva chiamare.

Purtroppo suo nonno era già molto anziano e dal momento che l’eredità del clan sarebbe passata in mano o a Neji o ad Hanabi, decise di spedire Hinata in collegio così che potesse continuare gli studi ed ottenere l’adeguata educazione.

Venne iscritta al collegio Ichikaru, uno dei migliori della zona.

La ragazza non s’ oppose alla decisione del nonno, dal momento che anche lei sapeva di essere soltanto un inutile peso per tutti, e accettò di partire per Konoha, dove risiedeva la scuola.

 

***

 

- Hinata, sei pronta? – domandò Neji, tentennando di fronte alla prota chiuse della camera della cugina.

- S-sì, arrivo…- disse debolmente, uscendo dalla stanza con in mano un borsone.

- Dammi, ti aiuto a portarla in macchina…-

- G-grazie…-

Scesero le scale in silenzio e dopo aver salutato e ringraziato il nonno, i due salirono in auto.

Neji si mise alla guida, mentre Hinata si era seduta al suo fianco, imbarazzata.

- Hai paura? – domandò il ragazzo una volta avviato il motore.

- Un pochino…- balbettò.

- Stai tranquilla, vedrai che tempo una settimana e ti sentirai a tuo agio…-

- S-speriamo…-

- …-

-…-

- Hinata, se mai avrai bisogno di qualcosa, puoi sempre scrivermi, lo sai? – disse imbarazzato Neji, sorridendo alla cugina.

- G-grazie Neji…- le sorrise impacciata la ragazza.

- Oltre quel laghetto c’è Konoha, dovremmo arrivarci tra poco più di venti minuti…-

- Uhm…sì…- Hinata cominciava a torturarsi le mani,intrecciando le dita nervosamente,

Non voleva andarsene. Non voleva lasciare il suo unico amico-cugino, l’unica persona che l’abbia mai trattata con gentilezza nella sua famiglia.

- Ehi, stai piangendo? -

- N-no…è solo che…- ma Hinata non ce la fece e scoppiò in un pianto represso.

Neji accostò la macchina e la spense, avvicinandosi alla cugina ed abbracciandola dolcemente.

- Cuginetta, lo sai che ti voglio bene, non avere paura…Vedrai che troverai tanti amici che terranno a te forse anche più di me. Coraggio, sii forte! Dopo tutto quello che hai passato, ti fai abbattere al primo giorno di scuola come una mocciosa? – cercò di sdrammatizzare Neji, tenendo la cugina ancora stretta a sé.

Hinata cercò di reprimere i singhiozzi.

- Io …non voglio rimanere sola! -

- Ma non sei sola, Hinata! Ci sono io! Te l’ho detto…potrai scrivermi quando vorrai e io ti rispondere. Se vuoi tornerò a trovarti ogni week-end! –

- Davvero? – domandò tirando su col naso. Si sentiva già molto meglio dopo le parole del cugino.

- Te lo prometto…- le sorrise.

- Grazie! – disse Hinata, rafforzando la presa dell’abbraccio.

- Ok, ok…adesso, però, in marcia! –

- Sì…- disse Hinata più sorridente di prima, tornano a sedere composta, mentre la macchina  ripartiva verso la meta.

Dopo circa 15 minuti, arrivarono di fronte all’enorme edificio che avrebbe ospitato Hinata per almeno 2 anni.

- Cavolo, guarda che roba! Quasi ti invidio….Sai quanta nuova gente conoscerai? -

- Neji…e se io non piacessi a nessuno? – domandò scoraggiata la ragazza mentre saltava giù dalla vettura e recuperava la sua valigia. Neji scese dalla macchina per aiutarla e le si avvicinò.

- Hinata, sei una ragazza dolcissima e sempre gentile con tutti…non puoi non piacere! Sei semplicemente perfetta! Quindi basta con le paranoie e fatti valere là dentro…Ricordati che sei pur sempre una Hyuga! –

- Mmm, già…-

- Coraggio, vai…- la incitò, spingendola verso l’entrata.

- S-Sì…-

- Hinata…ci sentiamo presto! Fai la brava! – disse abbracciandola nuovamente, prima di voltarsi a raggiungere la macchina parcheggiata di fronte al portone.

Hinata lo salutò di rimando con la mano, tentando almeno di sorridere.

Una volta rimasta sola sul primo scalino che portava alla porta principale, sospirò pesantemente, si fece coraggio e bussò all’incirca 5 volte, prima che qualcuno si segnasse di rispondere.

Ad aprire fu una ragazza che doveva avere all’incirca la sua età o forse l’età di Neji. Teneva i capelli biondo cenere legati in 4 buffi codini, aveva gli occhi di un verde acqua bellissimo e indossava, ad occhio e croce, la divisa del collegio: gonna a balze nera, calze corte nere, camicia bianca, cravatta a strisce bordeaux e ocra  e giacca bordeaux.

- Bè, hai intenzione di restare fuori dalla porta tutta la giornata? – domandò scettica la strana ragazza.

- N-no, no…-

- Allora entra…- disse spicciamente, tenendole la porta aperta con un piedi per farla passare avanti.

- Sei nuova? – domandò la bionda, facendole cenno di sedersi su uno dei divanetti che stavano all’entrata della sala.

- Ehm…sono appena arrivata, sì…-

- Come ti chiami? – domandò ancora la ragazza con la divisa, sfilando una sigaretta dal pacchetto che aveva tenuto nascosto dietro la schiena, infilato nella gonna.

- Hi-Hinata, Hinata Hyuga…- fece lei tremendamente in imabrazzo.

- Hinata Hyuga, eh? Mmmm…Bè, io sono Temari Sabaku No, benvenuta nella città dolente…- disse sarcastica, accennando alla sala intorno un po’ buia.

- Come mai sei finita qui? – domandò facendo un tiro dalla cicca.

- Ehm…s-sono stata mandata qui d-da mio n-nonno…-

- Guarda che non ti mangio mica! Smettila di tremare…- disse quasi dolcemente, appoggiandole una mano sopra la sua tremante.

- Non faccio apposta, scusa…- si rammaricò abbassando la testa.

- No problem…-

- Temariiiiiiii! Cosa diavolo ci fai qui nella hall??? Non dovresti essere a lezione con la prof Konan? –

- Sì dovrei…ma quella vecchia arpia mi ha sbattuto fuori dalla classe di nuovo. Non mi va di passare la mattina al secondo piano…- si lamentò sbuffando, facendo un ultimo lunghissimo tiro prima di spegnere la sigaretta nel posacenere.

- E tu chi sei? – domandò la ragazza con le braccia congiunte al petto, fissando Hinata.

Temari prese la parola vedendo la ragazza in seria difficoltà.

- E’ appena arrivata, si chiama Hinata Hyuga…-

- Hyuga…Hyuga…Oh! Ma certo! Non sai che onore averti qui , piccola! Vieni che ti mostro la tua camera! – disse sorridendo la ragazza moretta.

Hinata si alzò per seguirla, trascinandosi dietro la borsa pesante.

- Temari, se devi stare in giro a cazzeggiare, almeno aiuta Hinata a portare la valigia al quarto piano! - la rimproverò la ragazza, guidando Hinata per le scale.

- Si Shizune…Dammi qua, Hinata,,,-

- M-ma non c’è problema, davvero…- ma Temari le aveva già preso in mano la borsa.

- G-grazie…- sussurrò rossa in viso.

- No problem…- le fece l’occhiolino la biondina.

Salirono al quarto piano che si apriva con un piccolo pianerottolo e un lungo corridoio sulla sinistra, lungo al quale si scorgevano diverse porte, tutte camere, suppose Hinata.

- Eccola qua…- disse Shizune fermandosi davanti alla porta con inciso il numero 26.

- Con Sakura ed Ino? – domandò sbalordita Temari, lasciando cadere la valigia a terra.

- Già….Hinata, avrai altre due compagne di stanza. Sono sicura che ti troverai benissimo con loro…-

Hinata arrossì, accennando un sì con la testa ed entrando.

Era una grande stanza ma con dentro pochi mobili.

C’era un letto a castello sulla prete sinistra e uno singolo posizionato orizzontalmente rispetto all’entrata.

Nell’angolo destro c’era una lunga scrivania con una sedia e sulla parete opposta un armadio, anche questo abbastanza grande.

Vicino al letto singolo c’era un comodino e al centro un largo tappeto rosa.

Era carina, se non fosse stata per il disordine che c’era tutto intorno.

- Perdona il macello…Provvederò a sgridare quelle due come si deve appena tornano dalla classe! Tu, intanto, sistemati come vuoi e se hai bisogno, cerca di Shizune , vicepreside…- disse sorridendo prima di uscire dalla stanza e scendere la scale.

- Vuoi una mano a sistemare i bagagli? – domandò cortesemente Temari che aveva preso posto su letto singolo, dondolandosi coi piedi.

- Ti ringrazio ma…credo di potermela cavare…- si giustificò Hinata dal momento che era già in tremendo imbarzzo per la situazione e non voleva in alcun modo peggiorarla.

- Ok, no problem…Ti porterei a fare un giro del collegio, ma se mi becca in giro quest’ora la vecchia Tsunade è la volta buona che mi espelle…Tzè, razza di megera…Ci vediamo a pranzo, ciao…- e detto questo saltò giù dal letto per allontanarsi dalla camera.

- Che ragazza strana…- pensò quasi ad lata voce Hinata, mentre si stendeva sul letto per fare un attimo il punto della situazione.

 

 

EEEEEEEEEEEEEE! ^^ Come vi sembra? Ditemi che ne pensate fin qui ^^.

Dal momento che devo finire anche l’altra fic, non potrò aggiornare veloce come ho aggiornato ieri, ma farò del mio meglio perché devo ammettere che sto primo capitolo mi ha preso bene! ^^. Bacio, Saju ^^

  
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