Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |      
Autore: val7e    31/03/2014    0 recensioni
Inizio col dirvelo subito, miei cari lettori, questo non è un racconto (sempre se si può definire così un tale scempio) per coloro che si sentono irrealizzati, coloro che hanno la sensazione che la vita li abbia masticati e poi sputati in mezzo al nulla, lasciandoli senza uno scopo, coloro che nel profondo si sono sempre sentiti un po’ sfigati. Se siete lettori del genere lasciate stare, potreste immedesimarvi nella protagonista.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Inizio col dirvelo subito, miei cari lettori, questo non è una storia (sempre se si può definire così un tale scempio) per coloro che si sentono irrealizzati, coloro che hanno la sensazione che la vita li abbia masticati e poi sputati in mezzo al nulla, lasciandoli senza uno scopo, coloro che nel profondo si sono sempre sentiti un po’ sfigati. Se siete lettori del genere lasciate stare, potreste immedesimarvi nella protagonista.
New Jersey. 1988.
Ci troviamo in una cittadina del sud del New Jersey, ricolma di campi di grano e bar in con risorse infinite di alcool. Una città qualsiasi, insomma. E come ogni città che si rispetti abbiamo la popolazione, cinquemila abitanti circa, tra cui casalinghe disperate indaffarate nel rendere la scuola un “posto migliore” per i propri figli, come se potesse davvero essere un posto bello.
E’ questo quello che pensa Margaret Halliwell, sedicenne qualsiasi di una cittadina qualsiasi. Lei non è proprio quella che in città si definisce “ragazza modello”: non ha amici, non va bene a scuola, non frequenta i posti “adatti ad una ragazza della sua età”. Queste sono le parole di una delle tante sciacquette che bussano alla porta di casa sua chiedendo “C’è tuo padre? Volevo fargli assaggiare i miei nuovi tortini!”; donne, a detta di Margaret, inutili e vuote. Vuote perché vengono nella speranza che John, il padre di Margaret, intrecci con loro una relazione, avendo perso tragicamente la moglie in un incidente stradale ed essendo dunque rimasto vedovo da quando la piccola Margaret aveva 4 anni sperando di poter prendere il posto di Mary, sua moglie. John dal quel terribile 6 dicembre va ogni settimana a farle visita, nel cimitero della contea. Margaret però questo non lo sa. Dopo la morte di sua madre lei e John avevano fatto una specie di accordo silenzioso: io non ne parlo con te e tu non ne parli con me, caso chiuso. In questo modo erano riusciti ad andare avanti per circa 7 mesi, quando improvvisamente John ritrovò una lettera scritta da Mary risalente ai loro anni d’oro. Quel giorno quando Margaret tornò a casa dopo un’altra straziante giornata di scuola trovò John intento a fare in mille pezzi il servizio di piatti che usavano sempre: una scena alla Tom di “500 days of Summer” insomma. Quella sera finalmente accettarono a malincuore la morte di Mary, ricordando i momenti più belli e ascoltando la sua canzone preferita, “Hey Jude”. Da quel momento Margaret iniziò ad ascoltare la musica, la “vera” musica, quella scritta nei vinili custoditi gelosamente da John.

Margaret aveva compiuto il 13 di luglio 6 anni, avrebbe comiciato tra qualche mese la scuola.
  
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: val7e