Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: adrienne riordan    31/03/2014    11 recensioni
Una violenta crisi economica mette la Regina di Arendelle davanti alla prospettiva di un matrimonio di convenienza. Il suo senso del dovere la induce ad accettare e non si tirerà indietro nemmeno quando scoprirà che l'unico pretendente disposto a prenderla in moglie è nientemeno che... il Principe Hans delle Isole del Sud!
Genere: Angst, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Hans, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buonasera a tutti! Voglio approfittare di questo spazio per ringraziare chi ha lasciato i commenti ai capitoli precedenti! Grazie Grazie Grazie! Sono davvero parole le vostre che scaldano il cuore e mi invogliano a scrivere sempre meglio!

E mi sento molto colpevole per essermene dimenticata fino a oggi ma non è mai troppo tardi per rimediare: ringrazio la mia carissima e storica beta reader, Yuki Delleran, per avermi impedito di pubblicare strafalcioni grammaticali da fustigazione perenne all’Accademia della Crusca!

E ora, buona lettura!

Adri

 

 

CAPITOLO 5

 

Elsa si strofinò la pelle con un panno bagnato di acqua tiepida fino ad arrossarla, nell’attesa che l’acqua sulla stufa si scaldasse a sufficienza per poterla versare nella vasca. Voleva togliere via ogni più piccolo segno del passaggio del verme su di sé.

Ancora non riusciva a capacitarsi del fatto che fosse successo davvero!

Perché era dovuto capitare proprio a lei? Come avrebbe voluto cancellare con un colpo di spugna … tutto! Quello che aveva subito, il ricordo di quel matrimonio da incubo, cancellare lo stesso Hans dalla faccia della terra!

E invece no, il verme stava là fuori, nel suo letto, tutto bello soddisfatto, mentre lei sarebbe dovuta uscire da lì prima o poi!

“Dai acqua, sbrigati a scaldarti!” .

Se soltanto il verme si fosse accontentato di tormentarla quella volta soltanto! Invece no, voleva fare … quella cosa di nuovo!?

Elsa non era sicura di riuscire a guardare in faccia Hans senza sprofondare nella vergogna, figuriamoci riuscire a farsi toccare di nuovo da quel maledetto senza essere sopraffatta da conati di vomito. E poi non doveva sottovalutare il fatto che più il verme se la portava a letto e più aumentavano le probabilità che lei restasse …

Elsa si immobilizzò all’istante, improvvisamente consapevole.

No … NO!

Portare dentro di sé il figlio di una violenza, il figlio di Hans! Sarebbe morta piuttosto!

Adorava i bambini, davvero, ma quel bambino … sarebbe stato la materializzazione di un incubo. Se si imponeva di pensare all’eventualità di una gravidanza, provava solo il panico di una preda chiusa in trappola e pronta a ricevere il colpo di grazia.

Ah,  quel dannato contratto! Se solo non fosse mai stato scritto non si sarebbe mai trovata in quella situazione!

Un nuovo fremito d’orrore la scosse con la forza di una secchiata di acqua diaccia in pieno volto. Invece era solo la temperatura della stanza che, di nuovo, precipitava inesorabilmente sotto lo zero.

Il contratto! Che cosa prevedeva il contratto nel caso di nascita di un figlio di Hans? Nulla, assolutamente nulla.

Era stato scritto nero su bianco che, in caso di sua prematura morte, sarebbe stato il primogenito di Anna ad ereditare il trono, ma era scontato senza alcuna ombra di dubbio che il figlio della regina avesse la precedenza nell’ereditare il trono. Anche fosse stato messo per iscritto, nessun contratto avrebbe potuto annullare il diritto di primogenitura.

Messa così la situazione, se Elsa avesse partorito un figlio di Hans e dopo le fosse successo qualcosa …

La donna era sicura, nel contratto non c’era alcun riferimento su a chi sarebbe spettata la cura di suo figlio in caso di morte prematura, ed era più che ovvio che tale compito sarebbe ricaduto sul padre della creatura! E perché avrebbe dovuto pensarci, lei non aveva certo creduto di rimanere coinvolta nei preamboli necessari per farne uno!

Ma il verme doveva saperlo di sicuro. Per la seconda volta quella notte, il dannato contratto prematrimoniale le si era ritorto contro: in caso di sua precoce dipartita e con suo figlio erede al trono, Hans sarebbe diventato reggente di Arendelle per conto del figlio almeno fino al compimento della sua maggiore età! Avrebbe ottenuto ciò che aveva sempre voluto, la vita di Elsa sarebbe stata nuovamente in pericolo e, come se non bastasse, sua sorella Anna si sarebbe ritrovata a sottostare ai comandi di quel maledetto per il resto della sua vita!

“No, acqua, ti prego, non gelare proprio adesso!” ma Elsa non poteva farci niente, la superficie del pentolone dove stava scaldando l’acqua divenne dura e liscia come uno specchio.

“Niente emozioni, niente emozioni, niente emozioni!” ma la brina stava cominciando ad attaccarsi sulle pareti della stanza.

Che cosa poteva fare per togliersi dai guai!?

Non se ne rese conto subito, ma presto avvertì una sensazione fastidiosa scendere lungo le cosce. Ghiaccio.

Ciò che il verme le aveva imposto di ricevere dentro di sé usciva ora da lei in un rivolo di giaccio gelatinoso. Elsa fu disgustata da tale vista e prese a strofinare via quello schifo con la pezzuola, vigorosamente, desiderando ora più che mai sprofondare nella calda acqua della vasca per tornare di nuovo pura!

Lavò via con cura ogni singola goccia cristallizzata di schifo, e una parte della sua mente realizzò che, ghiacciata com’era, era impossibile che una cosa così innaturale potesse …

L’acqua sul braciere tornò all’istante al suo stato liquido. Sì, realizzò improvvisamente la regina, era impossibile concepire in quelle condizioni!

Sì sentì liberata di un peso, e flebili onde di vapore acqueo iniziarono a risalire dalla pentola. Elsa non attese un minuto di più, versò l’acqua nella vasca ed vi entrò dentro. L’acqua era appena tiepida ma ad Elsa non importava, e vi si immerse completamente, desiderosa di tornare pulita.

Avvertiva una cupa soddisfazione all’idea di aver mandato all’aria i piani del principe. Il verme avrebbe potuto forzarla alle sue voglie tutte le volte che voleva ma lei non gli avrebbe mai dato ciò che bramava sul serio. Avrebbe sopportato le sue disgustose carezze come avevano fatto in passato le nobili che non avevano potuto avere il privilegio di scegliere l’uomo da sposare, se questo significava fare il bene del proprio regno. Non doveva perdere di vista l’obiettivo: doveva portare Arendelle fuori dalle difficoltà che era stata chiamata ad affrontare e avrebbe tenuto stretta la magra consolazione di rompere le uova nel paniere al bellimbusto che probabilmente stava sperando di poter cantare vittoria alla notizia che diventerà papà. Una notizia che non riceverà mai.

Uscendo dalla vasca provò un ulteriore moto di fastidio nei confronti del fresco marito: il suo livello di cinismo era senza limiti se davvero avrebbe messo in mezzo un bimbo innocente pur di sedere sul trono di Arendelle da solo!

Una volta asciugata sentì di aver ripreso il controllo abbastanza da poter tornare nella sua stanza. Avrebbe dovuto dividere il letto con il verme e cercare di addormentarsi a pochi centimetri dal suo fianco, ma era nulla in confronto a quello che aveva dovuto subire … avrebbe sopportato anche questo.

 

***

 

Elsa avanzò verso la sua parte di letto senza fare rumore e si sdraiò il più lontano possibile e con cautela per non svegliare il verme che dormiva. Non si trattava della premura di non disturbare il suo riposo, naturalmente, a muoverla era piuttosto il desiderio di non aver più a che fare con lui fino all’indomani (avrebbe preferito fino al giorno del “mai più”, ma ciò non era possibile).

Hans, per contro, fingeva di dormire e non si mosse al frusciare delle coperte che lo informavano dell’arrivo della donna. Nemmeno lui voleva affrontare di nuovo il suo sguardo accusatore.

Buffo, era stato sul punto di ucciderla con la sua spada, e si sentiva a disagio per quello che era appena successo. Ma a pensarci bene, non era poi così strano.

Quattro anni prima, quando era arrivato per la prima volta ad Arendelle, non aveva conosciuto davvero la regina e la principessa. Non erano persone, erano obiettivi. Aveva visto in Anna il mezzo per ottenere Arendelle e in Elsa l’ostacolo che si frapponeva tra lui e la sua meta. Di fatto poi, non aveva dovuto fare granché: far innamorare di sé quella una ragazzina era stato così facile che l’aveva considerata una scioccherella non degna di stima, mentre Elsa, quando stava per ucciderla, era di spalle, quindi non era una persona. Aveva visto la sua espressione distrutta quando le aveva mentito dicendo che sua sorella era morta a causa sua, eppure non si era sentito in colpa. Sarà stato il desiderio di trovare un sistema per far cessare la tormenta di neve, sarà stato il fastidio di saperla così affezionata alla sorella, e da Anna così fermamente ricambiata nell’affetto, che aveva considerato quella menzogna una sorta di inspiegabile rivalsa. Dopotutto, nemmeno gli zotici pastori si commuovono alla vista dello sguardo atterrito degli agnellini al macello, doveva mostrare un cuore tenero proprio lui, che aveva ricevuto un addestramento militare?

Invece ora

Se solo la regina avesse continuato a mantenere la sua freddezza e avesse agito solo con ostilità nei suoi confronti, sarebbe stato facile possederla senza tanti problemi.

Invece … quell’espressione dietro la maschera della rabbia, lui l’aveva vista. Era un’espressione che lo aveva indotto a un desiderio di protezione, e non era stato affatto piacevole constatare che era da lui stesso che Elsa doveva essere protetta. Aveva visto il dolore, ed era consapevole di essere stato lui a provocarlo.

No, non ci teneva ad avere a che fare con lei troppo presto.

Ad essere onesti, non avrebbe nemmeno messo piede ad Arendelle, se solo non fosse stato costretto. Invece avrebbe ancora dovuto tormentare la regina – e se stesso -  per tutto il tempo che sarebbe stato necessario.

Ne andava della sua vita.

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: adrienne riordan