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Autore: Rebecca_Daniels    31/03/2014    2 recensioni
Che cosa può accadere in un anno?? In soli dodici mesi, la vita di una comune ragazza di provincia può trasformarsi in un sogno diventato realtà?? Ma soprattutto: in quattro stagioni si può imparare a sorridere nonostante le proprie insicurezze, ad amare benché comporti dei rischi e a seguire quell'unica direzione che porta alla felicità??
*Dalla storia* "La telecamera cominciò a fare il giro delle gradinate, non restava sopra i volti per più di un secondo, se non quando si avvicinò a lei... Sembrò rallentare e soffermarsi sul suo viso quei tre secondi in più, come se indugiasse... L'unica cosa che le venne in mente, stranamente, fu il consiglio di sua mamma: “Mi raccomando... Sorridi!”.
E Kaylie sorrise... Forse, fu quello che cambiò tutto...."
Note: ci sono dialoghi in inglese; la storia è già stata scritta tutta; spero abbiate voglia di sognare un po' assieme a Kaylie =)
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Best Song Ever

Sapere che cosa ci facesse Eleanor, da lei, all'ora di pranzo, era un mistero, che però fu facilmente svelato quando la moretta decise di calmarsi ed annunciare a Kaylie che aveva già programmato il loro intero pomeriggio, dato che Kevin aveva dato ai ballerini la giornata libera. Pensò anche di dover chiamare Marta e Denise, ma la prima le aveva mandato un messaggio la sera precedente per comunicarle la sua intenzione di fare il guardaroba nuovo alla seconda, la quale a sua volta si era imposta, costringendo Marta a visitare almeno due dei più famosi musei d'arte londinesi, e tutto ciò implicava solo una cosa: sarebbe stata tra le grinfie di Eleanor finché lei non si fosse stancata della sua compagnia, ovvero fino a che il mondo non sarebbe cascato o Liam non avesse reclamato le sue quota dovuta di attenzioni in qualità di fidanzato.

Si cambiò in fretta cercando di non uccidere Liam che aveva deciso di far scorrazzare un Loki completamente imbrattato di terra sui pavimenti da lei appena puliti, ed uscì con quella copia esatta di una copertina di Vogue UK. Ormai la conosceva da qualcosa come quattro mesi e ancora non si era abituata a quella bellezza stupefacente che la contraddistingueva, come se non si rendesse veramente conto di quanto madre natura fosse stata generosa con lei.

Eleanor- Even if you made me wait for you something like forty minutes, I'll bring you anyway with me into my personal paradise... (Anche se mi hai fatto aspettare per qualcosa come quaranta minuti, ti porterò lo stesso nel mio paradiso personale...)

Kaylie si distrasse da quei pensieri sulla ragazza accanto a lei, che senza ombra di dubbio, se non fosse stata una delle sue migliori amiche, si sarebbero trasformati in piccoli concentrati di invidia pura. Si rese finalmente conto di dove l'avesse portata: Covent Garden, altrimenti noto come il più famoso centro del benessere e della bellezza di tutta Londra. Qualsiasi vetrina di quel luogo ispirava relax e serenità, un toccasana per i nervi a fior di pelle di Kaylie, che per l'ennesima volta dall'inizio di quella giornata sentì il suo stomaco contorcersi come se volesse auto-stritolarsi.

Entrarono in una spa dall'aria elegante e costosa, che mise subito in allarme Kaylie: non aveva alcuna intenzione di far spendere a Eleanor chissà quanti soldi per qualche massaggio e qualche trattamento ai fanghi.

Eleanor- I don't wanna hear a word, okay?! That's my personal present to wish you good luck for tomorrow... So, the only thing you have to care about is to relax and let them clean your face as never before.... (Non voglio sentire una parola, okay?! Questo è il mio regalo personale per augurarti buona fortuna per domani... Quindi, l'unica cosa di cui ti devi preoccupare è di rilassarti e di lasciare che loro puliscano la tua faccia come mai prima di allora...)

Kaylie fece la faccia offesa: sapeva perfettamente quanto Eleanor odiasse i fastidiosissimi brufoletti che si continuavano ad intravedere sulla sua pelle, benché il periodo della sua adolescenza fosse finito da una pezzo, ma ormai lei c'aveva fatto l'abitudine: quelle imperfezioni facevano parte di lei. La perfezione preferiva lasciarla a qualcun altro.

Sentì un esile braccio agganciarsi alle sue spalle e spingerla mica tanto amorevolmente verso le grinfie dell'estetista che la stava aspettando con un'inquietante mantellina celeste in mano.

Questo sarà un pomeriggio di torture, altro che di relax...”. Ma Kaylie dovette ricredersi quando, dopo una dolorosissima pulizia del viso, finalmente arrivò il turno di un inebriante massaggio alla schiena. Sdraiate a pancia in giù, sui due lettini, Kaylie ed Eleanor diedero lentamente inizio alla loro usale sessione di chiacchiere tra donne, lasciandosi cullare dai dolci movimenti delle due massaggiatrici.

Eleanor- Are you excited?? (Sei emozionata??)

-Yes... I mean: I'm quite terrified, but this morning I talked to Zayn and he calmed me down... (Sì... Insomma: sono abbastanza terrorizzata, ma questa mattina ho parlato con Zayn e mi ha calmato... )

Eleanor- You talked to Zayn?! Just you and him?! (Hai parlato con Zayn?! Solo tu e lui?!)

-... Yes... What's the matter? (… Sì... Qual'è il problema?)

Eleanor- Nothing... Just... Till when Perrie came into his life he completely changed... Have you seen him on the Best Song Ever video?! He was the one who decided to be Veronica, the sexy secretary!! He always been a funny guy, but just with people he knew very well and now, look at him... (Nulla... Solo... Da quando Perrie è entrata nella sua vita, lui è completamente cambiato... L'hai visto nel video di Best Song Ever?! E' stato lui a decidere di fare Veronica, la sexy segretaria!!E' sempre stato un ragazzo divertente, ma solo con le persone che conosceva bene e ora, guardalo...)

-You know what? I agree... I saw him changing as the weeks went by... And I think that the person I spoke to earlier today, is the best version of Zayn... (Sai una cosa? Sono d'accordo... L'ho visto cambiare nel corso delle settimane... E credo che la persona con cui ho parlato stamattina, sia la migliore versione di Zayn...)

Eleanor- Yes!! And I can mostly say the same for Liam... (Sì!! E posso quasi dire la stessa cosa per Liam...)

Benché avesse la faccia spiaccicata contro il morbido lettino bianco, Kaylie poté chiaramente distinguere un'espressione maliziosa ed allusiva comparire sul volto di Eleanor. “Questa ragazza non cambierà mai: quando si mette in testa una cosa non gliela toglie più nessuno... Neanche fossi un angelo sceso dal cielo, destinato a salvare Liam da chissà quali pene dell'inferno...”. Kaylie non rispose, ma evidentemente la sua faccia scettica parlava da sé, perché Eleanor sbottò dicendole:

Eleanor- Oh c'mon!!! Stop it Kay!! Really!! Unless you were blind, you shouldn't look at me that way!! Till the moment he met you, he just seamed to have find his own reason to live, besides singing of course and his family.... I don't tell you this just because you're a good friend of mine or because I want to be sticky.... I really mean it... I told you from the very first time that you are special, and the past few months just proved me right... (Oh, avanti!!! Smettila Kay!! Sul serio!! A meno che tu non sia cieca, non dovresti guardarmi in quella maniera!! Dal momento in cui ti ha incontrata, sembra aver trovato la sua ragione per vivere, assieme a cantare e alla sua famiglia logicamente... Non te lo dico perché sei una buona amica per me o perché voglio essere sdolcinata... Lo penso sul serio... Te l'ho detto dalla primissima volta che tu sei speciale e gli ultimi mesi mi hanno confermato che avevo ragione...)

Beh... Se ne è convinta lei, chi sono io per contraddirla??”. Forse non era solamente l'espressione sicura con cui Eleanor stesse dicendo quelle cose a rendere l'idea di essere stata veramente importante per Liam, negli ultimi mesi, plausibile per Kaylie. Forse erano anche i momenti in cui lui si addormentava abbracciato a lei, lasciando che le sue mani gli accarezzassero i capelli, come si fa con i bambini piccoli quando li si vuole far calmare; o gli istanti in cui doveva prendere una decisione, fosse anche la più insignificante, e si voltava sempre un secondo per ottenere un cenno d'incoraggiamento o di assenso da lei; oppure quando gli intervistatori e le fan gli chiedevano se fosse fidanzato e i suoi occhi cominciavano a brillare leggermente nel dire quella risposta affermativa, alle volte esclamata anche a voce un po' troppo alta. Sì erano decisamente queste le cose che potevano far credere a Kaylie di essere importante per qualcuno.

Cavolo: ho appena pensato di essere importante per qualcuno?? Ma cosa mi sta succedendo?!”.

Eleanor- Kay, the thing you're feeling inside your heart is called self-esteem and you finally have one! (Kay, la cosa che stai provando dentro il tuo cuore è chiamata autostima e tu, finalmente, ne hai una!)

Risero entrambe per quella constatazione, dato che per capire finalmente quanto valesse (“Oddio mi sembro quella della pubblicità della Maybeline New York....”), le ci erano voluti solo un fidanzato attento e amorevole, delle nuove amicizie straordinarie e capaci di far valorizzare le sue doti, un manager con la pazienza di un eremita in attesa della rivelazione divina e un'offerta di lavoro per cui ogni ballerina sulla faccia della terra avrebbe sbavato. Quel momento di idilliaca presa di coscienza fu interrotto dal squillante inizio di Best Song Ever direttamente dal suo cellulare.

-Che cosa vorrà Niall da me??

Aveva messo l'ultimo successo dei ragazzi come suoneria dell'irlandese perché per tutte le due settimane precedenti l'uscita del video non aveva fatto altro che tartassarla dicendole come fosse fantastica la sua performance da attore, come sarebbe dovuto diventare un imitatore per professione, che era un ragazzo pieno di talenti nascosti e che dopo aver visto la clip, si sarebbe sicuramente innamorata di lui. Come minimo era stata costretta a mettere la canzone come sua suoneria personale.

La massaggiatrice le porse gentilmente il cellulare che non smetteva di cantare e troncò giusto la voce di Liam quando pronunciava il nome di Georgia Rose.

Niall- I need to see you! (Ho bisogno di vederti!)

-Good afternoon to you, Nialler... Why do you need to see me? (Buon pomeriggio anche a te, Nialler... Perché hai bisogno di vedermi?)

Eleanor trattenne malamente una risatina, dato che la sapeva lunga circa le chiamate improvvise dell'uomo all'altro capo del telefono, ma preferì non indagare e concentrarsi, invece, sulla raffica di parole che provenivano dall'apparecchio.

Niall- You promised me more than four months ago, that you would make me a real plate of pasta, and I haven't seen it yet!! (Tu mi hai promesso, più di quattro mesi fa, che mi avresti fatto un vero piatto di pasta e io non l'ho ancora visto!!)

-Are you really calling me, just to demand a plate of pasta?! (Mi stai seriamente chiamando solo per reclamare un piatto di pasta?!)

Fortuna che le due ragazze che stavano coccolando Eleanor e Kaylie erano uscite dalla stanza appena la chiamata era cominciata, perché altrimenti si sarebbero ritrovate piegate in due dal ridere come stava facendo poco elegantemente l'inglesina al suo fianco.

Niall- Of course I am!! And also because tomorrow will be absolutely impossible to talk to you, cause you're surely going to freaking out, so I thought it would be nice to have a little chat tonight, better in front of a marvellous Italian dinner... (Certo che sì!! E anche perché domani sarà assolutamente impossibile parlarti, perché starai sicuramente impazzendo, quindi ho pensato che sarebbe stato carino fare una chiacchieratina stasera, meglio ancora davanti una meravigliosa cena italiana...)

L'ho mai detto che amo questo ragazzo? La sua naturalezza ancora mi stupisce alle volte... Sembra seriamente che non sia cambiato di una virgola dall'adolescente che rideva ad ogni singola parola di Louis... Eccetto per il fatto che il suo ego sia cresciuto a dismisura, ma questa è un'altra storia....”.

-Okay... I got me... You're officially invited at dinner with me and Liam tonight... And probably Marta and Denise... (Okay... Mi hai convinto... Sei ufficialmente invitato a cena con me e Liam, stasera... E probabilmente Marta e Denise...)

Niall- Yeah buddy!! I can't wait!! I'm wondering how these two girls are... (Yeah buddy!! Non vedo l'ora!! Mi sto chiedendo come possano essere queste due ragazze...)

-Little Irish leprechaun don't even think about making a pass at them!! (Piccolo lepricauno irlandese non pensarci nemmeno di provarci con loro!!)

Niall- I've never thought something like that! (Non ho mai pensato a nulla del genere!)

-Okay... And I am a delicious strawberry cupcake... (Okay... E io sono un delizioso cupcake alle fragole...)

Poté percepire distintamente la sua risata cristallina dall'altra parte del cellulare e di contro, quasi spontaneamente, un sorriso si dipinse sul suo volto e le venne in mente quando, qualcosa come otto mesi prima aveva riso fino alle lacrime guardando tre minuti di video contenenti unicamente sequenze di Niall che rideva. “E sta sera gli preparerò la cena... Speriamo solo che il mio pessimo rapporto con il sale da cucina migliori nelle prossime tre ore, altrimenti sarà costretto a mangiare la pasta più insipida mai vista sulla faccia della terra...”.

Salutò l'irlandese “che faceva impazzire il mondo” come lo avevano definito Carlotta e Isabella ai tempi che furono e comunicò ad Eleanor che la loro seduta di relax doveva essere interrotta immediatamente in quanto incombeva su di loro un'emergenza di proporzioni cosmiche: fare la spesa per sfamare Niall James Horan.

Uscirono dal centro benessere e si diressero verso uno dei negozi dove era solita comprare qualche prodotto tipico italiano e di cui sapeva potersi fidare: quando avevano scoperto che era originaria di Venezia e di chi fosse la ragazza, per poco non le avevano steso un tappeto rosso per terra. La famiglia che gestiva quel piccolo negozietto in Covent Garden era di origini bolognesi e, nonostante fossero a Londra da parecchie generazioni, si chiamavano ancora tutti con nomi italianissimi (a differenza sua) e sapevano anche parlare discretamente la lingua di derivazione neolatina.

Eleanor rimase stupita di tutte quelle delizie e le fece promettere che una sera avrebbe cucinato anche per lei qualcosa, dato che quella sera aveva un altro impegno. Mentre pagava la spesa composta da pasta, ricotta fresca, salsa di pomodoro, parmigiano, piadine e prosciutto crudo di Parma, mandò un messaggio alle due comari per avvertirle della serata, precisando a Denise che se solo avesse osato farsi prendere da un attacco di isterismo per la visione celestiale del bel irlandese l'avrebbe sbattuta fuori di casa. Per risposta ricevette un bel dito medio, smaltato di verde speranza, grazie ad una foto via WhatsApp.

Salutò Eleanor che la rassicurò sarebbe passata a salutarla prima del concerto l'indomani e che le disse per la milionesima volta di stare calma dato che tutto sarebbe andato per il meglio, dirigendosi poi verso casa.

Liam osservò curioso le borse stracariche di cibo che Kaylie reggeva tra le braccia e, prima che potesse dire anche solo mezza parola, lo informò sui piani per la serata: se c'era una cosa che non gli dispiaceva era avere Niall che gironzolava per l'appartamento.

Le ci vollero tutta la sua buona volontà e più di qualche messaggio a sua mamma per far si che la cena fosse per lo meno presentabile, per quanto riguardava il sapore sarebbe stato tutto al giudizio delle allenatissime papille gustative di Niall, che proprio in quel momento fece il suo ingresso dalla porta di casa.

Niall- Oh gush! It smells so good!!! (Oddio! Profuma così di buono!!!)

Lo disse fiondandosi con un pezzo di pane dentro la pentola dove si stava cucinando il sugo, meritandosi però uno schiaffo sulla mano da parte di Kaylie, nell'esatto istante in cui suonava di nuovo il campanello.

Perché ho la netta sensazione che sarà una serata parecchio caotica ed impegnativa?”. Forse perché, nonostante Denise fosse la più pacifica e assennata nel loro terzetto, da quando aveva visto Niall in video chat, per la prima volta, sembrava che il suo buon senso fosse andato in vacanza all'estero e non avesse intenzione di tornare e il fatto che ora ci fosse la sua chioma corta e ramata che faceva irruzione in cucina come un tornado, non migliorava di certo la situazione.

Kaylie ebbe quasi paura che gli saltasse al collo, ma evidentemente la vera Denise stava in quel momento tornando a galla, perché la ragazza rimase pietrificata davanti alla figura di un irlandese in canottiera e bermuda che si ingozzava di pane e sugo per la pasta. “Aspetta, ma cos'è quello?? Ma sta seriamente arrossendo?! Oh mamma mia che carina... Questa finisce sul suo papiro di laurea, altroché se ci finisce...”.

-Denise, Marta: he's Niall... Nialler they are Denise and Marta, my two best friends... (Denise, Marta: lui è Niall... Nialler loro sono Denise e Marta, le mie due migliori amiche...)

Niall- Buonasera!! Nice to meet you! (Buonasera!! Piacere di conoscervi!)

Dopo essersi pulito la mano sui pantaloni, la porse educatamente ad entrambe e sorridendo come solo lui sapeva fare, le salutò sfoggiando quel poco di italiano che aveva imparato. Kaylie avrebbe giurato di aver visto Denise raggiungere in volto un colore molto simile a quello dei suoi capelli.

Finalmente si sedettero a tavola e, serviti i piatti, Kaylie si mise ad attendere con ansia il verdetto.

Una forchettata. Due forchettate. Tre forchettate... Okay, non ce la faceva più: odiava l'attesa. Di qualsiasi cosa fosse.

-C'mon Niall!! Just say something!! (Avanti Niall!! Dì qualcosa!!)

Niall- Oh... You were waiting for my opinion?? Kay, you should know that if I don't speak it's just because what I'm eating is much more interesting! (Oh... Stavi aspettando la mia opinione?? Kay, lo dovresti sapere che non parlo è perché quello che sto mangiando è molto più interessante!)

Liam scoppiò a ridere e Kaylie non poté far altro che dare uno scappellotto a Niall, che per poco non si soffocò con la spaghettata enorme che si era appena infilato in bocca. “Queste sono le soddisfazioni della vita: poter prendere a sberle Niall Horan, l'unico componente biondo della band che ha battuto ogni record di visualizzazioni su You Tube con qualcosa come 12 milioni e 300 mila di visite in ventiquattro ore... Va bene, sto degenerando... Maledetto nervosismo...”.

La cena trascorse tranquilla, tanto che persino Denise riuscì a formulare qualche frase di senso compiuto nei confronti dell'irlandese, senza tornare ad essere del colore dei suoi capelli, ma c'erano ancora parecchie sorprese ad attendere Kaylie quella sera.

La prima arrivò quando, a cena conclusa, Niall si offrì di aiutarla a sparecchiare, mentre gli altri tre si dirigevano in soggiorno a cercare qualche film da guardare.

Poteva percepire chiaramente la volontà del ragazzo di dirle qualcosa, ma sembrava trattenersi e Kaylie si chiese se fosse una caratteristica dei componenti di quella band non dire assolutamente nulla se non sotto tortura o costretti con minacce psicologiche.

-Nialler, please, just speak out what's going on your mind... And, just so you know, Hazza told me you talked about me... (Nialler, per favore, dì semplicemente quello che ti sta passando per la testa... E, giusto perché tu lo sappia, Hazza mi ha detto che avete parlato di me...)

Lo vide sorridere e arrossire leggermente per essere stato in qualche modo colto sul fatto, perché, in fin dei conti, quel giovane uomo biondo e con gli occhi azzurri, così simile al principe azzurro della favole, era ancora il ragazzino insicuro che scriveva a matita sulla sua scrivania che non doveva mollare mai, perché prima o poi i suoi sogni si sarebbero realizzati. Non c'era nulla da fare: era una persona stupenda.

Niall- It's incredible how people can think that Louis and I are the yammerer ones... The curly has a... (E' incredibile come le persone possano pensare che io e Louis siamo quelli logorroici... Il riccio ha...)

-Please, don't say dirty mouth... Please... (Per favore, non dire dirty mouth... Per favore...)

Rise. Come al solito.

Niall- Okay, okay... Liam told me about the ringtone... You're so sweet... Anyway, I just wanted to say thank you... (Okay, okay... Liam mi ha detto della suoneria... Sei così dolce... Comunque, volevo solo dirti grazie...)

-Thank you?? For what?! (Grazie?? Per cosa?!)

Niall- For becoming my personal stylist... No, I'm kidding, even if your help was amazing... I want to say thank you because you were here when I needed someone to talk to and you understood me so easily... I really appreciate that... And I want to give you something... (Per essere diventata la mia stilista personale... No, sto scherzando, anche se il tuo aiuto è stato incredibile... Volevo dirti grazie perché eri qui quando ho avuto bisogno di qualcuno con cui parlare e mi hai capito così facilmente... L'ho apprezzato tanto... E volevo darti una cosa...)

Estrasse dalla tasca un piccolo ciondolo di argento a forma di quadrifoglio, con i colori della bandiera irlandese sopra.

Niall- It's a good-luck charm... I hope you like it... (E' un ciondolo porta-fortuna... Spero ti piaccia...)

Fu come sulla soglia del portoncino con Harry, come con Zayn quella mattina al parco, non riuscì semplicemente a trattenersi. Di lancio si fiondò su Niall per buttargli le braccia al collo e stringerlo come mai aveva fatto prima di quel momento, nemmeno quando si erano salutati la prima volta, all'aeroporto di Londra, perché voleva fargli capire che per lei erano diventati tutti e cinque importanti. Perché era grazie a loro se aveva capito che cosa significasse sentirsi a casa, da quel primo istante dentro il loro camerino. Sentì il petto dell'irlandese sobbalzare per una risata che la fece staccare da lui e aggregarsi a quel suono limpido e contagioso. Appese il ciondolo al braccialetto in oro bianco che portava dalla seconda media e, prendendolo a braccetto, con un sorriso complice, condusse Niall in salotto dove tutti gli altri li stavano aspettando.

Era mezzanotte e mezza e le ragazze con Niall se ne erano andati già da un pezzo.

L'appartamento era immerso nel silenzio ed illuminato dalla dolce luce della luna che filtrava dalle enormi vetrate del soggiorno. Kaylie scese piano le scale, per vedere se un bicchiere di acqua e un po' di aria fresca le avrebbero calmato la tempesta di pensieri ed emozioni che si agitava dentro di lei. Si sedette a gambe incrociate sullo sdraio in legno che c'era nel giardinetto pensile di cui si era subito innamorata, appena messo piede in casa di Liam, e compose il numero di sua mamma con il cellulare. Era sicura che fosse ancora sveglia nonostante l'orario.

E infatti rispose al terzo squillo. Poté udire il russare di suo padre farsi sempre più fioco, segno che Liliana stava cambiando stanza per parlare più tranquillamente con sua figlia.

- Ehi, Kay... Tutto bene??

-Domanda di riserva??

-Scusa amore, ma questa è l'unica che mi interessa veramente, però se vuoi intanto posso chiederti come sta Liam e se Marta e Denise hanno già dato di matto conoscendo il resto dei tuoi nuovi amici...

Se c'era una cosa che Liliana non era mai riuscita a metabolizzare era che i suoi cosiddetti “nuovi amici” erano dei cantanti dalla fama mondiale che avevano all'attivo un quantitativo indefinito di premi, record, esibizioni, senza contare un tour negli stadi che li attendeva l'anno seguente e un film su di loro campione di incassi al botteghino solo nella prima settimana dalla sua uscita.

Per lei erano solamente gli amici del fidanzato di sua figlia, quattro ventenni che si godevano quello che la vita gli stava offrendo e che, questo sì l'aveva capito subito, avevano reso la vita della sua secondogenita migliore.

-Okay, a questo posso rispondere... Marta è euforica come non mai e penso che abbia già speso tre quarti del suo stipendio facendo shopping, mentre Denise è stata costretta a subire un restyling completo del suo guardaroba... E poi le avresti dovute vedere quando hanno conosciuto Harry e Niall: sembravano due statue di cera, te lo giuro... Erano ipnotizzate!! Persino Marta aveva perso tutta la sua parlantina... Niall ha persino detto che la mia pasta era deliziosa... Un miracolo praticamente!! Per il resto, Liam sta bene.... Dovrebbe essere di sopra a dormire... Almeno lui ci riesce...

-Bene... Ora che mi ha fatto un bignami della tua vita, vuoi rispondere alla domanda della tua dolce mamma, preoccupatissima per te??

-Lo sai che stai usando le mie personali e collaudatissime tecniche per ottenere qualcosa?

-Sì, ma se serve per farmi dire la verità, mi abbasserò a questi livelli...

-Grazie mami... Tranquilla, insultami quanto vuoi...

-Dai sciocca! Dimmi come stai...

-Sto... Sto bene, dai...

-Kayilie: ricordati sempre che io ti ho messa al mondo ed io ti distruggo... Hai la voce tesa... Sei nervosa per domani?

-Diciamo che con ogni probabilità un fascio di fili elettrici sarebbe meno pericoloso...

-Kay-Kay: lo sai che andrà tutto bene... E prima che tu mi dica che non è questo quello che vuoi sentirti dire, fammi finire di parlare... Sai, ancora mi ricordo la tua espressione alla fine della prima lezione di danza della tua vita: avevi ematomi dovunque ma eri raggiante... Non ti avevo mai visto sorridere così tanto, fino al momento in cui non ti ho vista ballare su un palco... Stavi semplicemente risplendendo, come una stella... Ho cercato in tutte le maniere, negli ultimi sette anni, di farti cambiare idea, di dirti che dovevi cercare la tua strada rimanendo con i piedi ben piantati a terra, ma dentro di me lo sapevo sin da quel primo saggio che tu, la tua strada, l'avevi già trovata... Ed era proprio sopra quel palco...

Le percepì scendere silenziose e calde lungo le sue guance, quelle lacrime, bagnando anche lo schermo del cellulare che in quel momento era l'unico modo che aveva per sentire le parole che per un'intera vita aveva aspettato di udire. Sapeva quanto sua madre le volesse bene, sapeva che l'avrebbe supportata qualunque strada avesse scelto di percorre, ma sentirle dire apertamente che vedeva in lei la possibilità di realizzare il suo vero sogno non poteva che farla sentire finalmente pronta. Pronta per affrontare quei riflettori, quel palco, quelle ventimila paia di occhi che l'attendevano l'indomani.

Perché dopo vent'anni, anche sua madre si era accorta di come dentro di lei ci fosse una Kaylie non diversa, ma sicuramente, migliore, pronta per uscire allo scoperto e brillare come mai prima d'ora. E non poteva far altro che ringraziarla per tutto quello che aveva fatto: per averle permesso di seguire quella pazzia che consisteva nel perdersi dietro ad una boy band quando i suoi coetanei pensavano a cercare lavoro; per averla incoraggiata ad avere fiducia nell'amore, dicendole che se fosse stato destino, Liam sarebbe tornato da lei prima o poi; per averle permesso di andare a Londra da quello che per lei era uno sconosciuto, nonostante la sua paura che rimanesse ferita nuovamente, nel cuore; per aver accettato la sua decisione di accantonare l'università, almeno temporaneamente, per seguire quel nuovo progetto... Ed infine per averle detto, quel 19 maggio,

mentre usciva dalla porta di casa, “Mi raccomando... Sorridi!”.

-Kaylie, va tutto bene??

Poté sentire che anche la sua voce era incrinata da un pianto trattenuto, che sapeva sarebbe esploso alla fine della chiamata.

-Sì, mami... Ora va tutto bene... Grazie per tutto... Veramente... Lo sai che ti voglio bene, vero?

-Certo che lo so, ma ogni tanto è bello sentirselo dire comunque... Cerca di andare a riposarti ora, che domani sarà una giornata piuttosto impegnativa... Ti voglio bene anche io, Kaylie... Buona fortuna... Vai e mostra a tutti chi è la mia bambina!

-Buona notte mami! Farò del mio meglio...

Chiuse la telefonata e trasse un profondo respiro: sembrava che una leggera brezza si fosse alzata solo per poterle permettere di ispirare a fondo l'energia che quella città, che ormai sentiva come casa sua, sprigionava.

Il cielo era limpido ed una miriade di stelle faceva capolino dal tappeto scuro su cui erano intarsiate, nonostante le luci frenetiche di quella Londra assolutamente instancabile continuassero a vibrare sotto di esse.

Chiuse gli occhi e lasciò che i capelli andassero dovunque il vento volesse portarli, che il suo corpo rabbrividisse per quel leggero solletico, che la sua mente si liberasse finalmente di ogni pensiero.

L'appoggiarsi di un peso sul cuscino che era sopra la sedia in legno, le fece intuire che qualcuno si era seduto dietro di lei....Due braccia calde le strinsero la vita, conducendola verso un torso scoperto da qualsiasi tessuto, ma non per questo meno bollente, per appoggiarvisi sopra... Una guancia delicata e coperta da un accenno di barba incolta andò a combaciare con la sua, tanto che sentì due labbra dolci nascondersi nell'incavo del suo collo... Quando quella voce arrivò alle sue orecchie, soffice, profonda, carezzevole, non riuscì a trattenere un brivido: quello era il suo balsamo, la sua cura, la sua miglior canzone di sempre.

Liam- You'll be amazing... (Sarai fantastica...)

Perché se lo dice lui suona sempre così vero??”.

Non servivano altre parole, perché tra Liam e Kaylie era sempre stato così: il silenzio per loro era eloquente come un'intera composizione di poesie d'amore. Sin dal primo momento, sin da quel primo incontro nel corridoio dell'arena, dove per loro avevano parlato i versi di Ed, i loro sguardi, il loro primo bacio. Con la promessa di quelle braccia rassicuranti ad attenderla, Kaylie sapeva di poter sfidare anche il mondo, sapeva che anche la tempesta più forte non l'avrebbe abbattuta, ma solo scalfita, perché lui l'amava, così com'era, con i suoi difetti e i suoi pregi, con le sue leggendarie insicurezze e i suoi momenti di estrema saggezza. Kaylie sapeva di essere un equilibrista sospeso su un filo molto sottile, a svariate centinaia di metri d'altezza, ma Liam era il suo bilanciere e per nessuna motivazione al mondo l'avrebbe lasciata cadere nel vuoto.

Si addormentarono contemplando le stelle, Liam carezzandole in modo ipnotico il braccio e Kaylie giocando stancamente con i suoi capelli, finché non sentì un leggero lenzuolo coprirla e un corpo familiare accoccolarsi al suo fianco in quello che era diventato il loro letto, nella loro casa londinese, in una notte della loro vita assieme.


Hi sweethearts!!!!
Ebbene sì: ci siamo... Ecco a voi il penultimo capitolo di Just Smile... Lo so che è breve rispetto agli altri, ma un motivo c'è: ormai Kay ha salutato tutti quelli che doveva salutare (vedi Horan che ormai è diventato come una piccola scimmietta da compagnia **), chi doveva essere al suo fianco in un momento così importante è arrivato e lei sembra essere giunta alla consapevolezza di quello che è e che ha ottenuto... Eleanor, Marta e Denise sono con lei per supportarla, ma rimaneva comunque solo una la persona che poteva seriamente darle la fiducia che le mancava (oltre a quella meraviglia di Liam, s'intende =P), quindi ecco che ricompare Liliana... Ho pensato che ci volesse un piccolo momento mamma-figlia, anche considerando che tutto è cominciato solo per un consiglio, dato per caso, proprio di Liliana... *cerca di asciugare le lacrime che stanno inondando la tastiera del pc *
Io vi giuro che non so come farò senza questa storia... Senza Liam e Kay, ma soprattutto, senza di voi, che anche silenziosamente mi avete reso la persona più felice di questa terra facendo aumentare le letture di ogni capitolo... Siete speciali... Ve lo dico dal profondo del cuore, chiunque voi siate e qualsiasi insicurezza voi abbiate... Siete semplicemente speciali e credo che dobbiate sentirvelo dire almeno una volta al giorno, anche da una pazza come me <3
Spero di sentire un vostro piccolo parere su questo capitolo o sull'ultimo * il pc sta fondendo per colpa delle lacrime* e spero di avervi lasciato qualcosa... Anche solo un sorriso o un sogno in cui rifugiarvi... * fine momento tristezza*
P.S. Prossimo aggiornamento tra due settimane =)
Lots Of Love <3


  
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