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Autore: Jomy Pace e Amore    31/03/2014    0 recensioni
Megan è una ragazza comune di quattordici anni amante del rischio. Si trasferisce con la sua famiglia in Transylvania. Arrabbiata per la separazione con i suoi amici. Un giorno incontrerà cinque ragazzi che cantano bene e che nascondono un piccolo grande segreto, Megan riuscirà a salvarli grazie alla loro fiducia e alla sua determinazione.
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: L’inizio di un’avventura










“Allora, io devo aiutare un vampiro tedesco con l’apparecchio, un cane omicida che non è stato addestrato, una mummia composta quasi interamente di sabbia e polvere, un fantasma che ha paura di tutto e uno zombie ritardato,… Se dovessi uscirne viva anche oggi, ho un didietro alla Jennifer Lopez che neanche immagino!”. Presi una croce, la misi nello zainetto che stavo preparando. Aprii la mia scatola di gioielli, presi tutti quelli d’argento. Andai in cucina e presi dell’aglio. Presi anche una forbice. “Manca la difesa per Liam e Louis!... Ehy! Tutti e due nella “L”, che scoperta!!!,… Ok Megan, torna in te!,… Per Liam,… Uhm,… Un’aspira briciole!”. Presi l’aspira briciole di mia mamma. “Ok,… Manca Louis,… Una pistola,… Spero che non la userò mai,… Però la devo prendere,… Dove la posso trovare?,… Mio padre ne ha qualcuna,… Se mi becca,… Altro che lo zombie mi mangia il cervello! Mio padre mangerà il mio,… A parte che nessuno dei due troverebbero cibo dentro la mia testa,… Però,… Non voglio la cicatrice al cranio,… Non troverò più un fidanzato!... Allora! Torniamo a sta casco di pistola!”. Entrai in camera dei miei. “Strano, non mi sono persa”. Mi avvicinai lentamente all’armadio. Lo aprii. Sotto i suoi vestiti. “Ecco le armi!”. Presi una pistola e corsi via. Uscii di casa. Inviai un messaggio con il mio telefono a mamma, dicendo che sarei stata via a farmi un giro tutta la mattina. “Vado a fare colazione”. Camminavo spensieratamente. Gironzolavo qua e la come un’idiota. Colpii qualcuno. Caddi. Immediatamente dissi:-Mi scusi-. Mi rispose una voce famigliare:-Oh! Tu non preoccupare Megan!-. –Alexander?- domandai. –Sì, essere io, in carne e ossa!- rispose. –Oh! Ciao!- dissi. Mi porse la mano per farmi alzare. Li diedi la mano e mi tirò su. –Come va?- mi domandò. –Insomma,…- risposi. –Cosa tu fare adesso?- mi domandò. –Vado a fare la colazione, poi un giro- risposi. –Posso accompagnare te?- domandò ancora. –No!- risposi. –Perché?- chiese. –Perché no- ribattei. –Tu essere misteriosa Megan- disse. “No, io avere le mie scatole piene”. –Allora ciao Alexander- li feci capire che volevo chiudere il discorso. –Ciao Megan- disse infine Alexander. Me ne andai. Andai a fare colazione. Presi una brioche calda appena sfornata. “Mmmmmm! Che buona”. Dopo mi recai al castello. Un po’ timidamente, dopo quello che era successo la sera prima. Bussai al portone. Le mani avevano ancora dei taglietti, e bruciavano un po’. Sul portone c’era ancora il mio sangue secco. “E’ inquietante”. Aspettai due minuti. “Perché non mi aprono”. Bussai una seconda volta. Bussai una terza volta. Una quarta, una quinta e una sesta. “Ma per quale casco di motivo non aprono?!?!?! Sono morti?!?!?! A bhè,… Aspetta,… Ma se loro non sono vivi, e non sono morti, che cosa sono?,… Aspetta! Quegl’idioti degli scienziati hanno inventato i vivi e i morti! E quelli a metà?!?!?! Che razza di idioti!!! E poi si credono intelligenti! Quando magari non sanno neanche cosa fa tre per nove! E fa ventuno! Aspetta,… Non fa ventuno,… Cosa fa? Oh casco! Megan concentrati!”. Bussai una settima e ottava volta. “Giuro che sfondo il portone!”. Sentii un’istante dopo la voce di Harry:- Megan!-. Mi voltai era dietro un cespuglio. –Harry? Sei ancora lì?- domandai. –Sì- rispose. Feci qualche passo verso lui. Subito gridò:-No! Stai lì!-. Mi spaventai. –Perché?- domandai. –Sai com’è,… dopo la luna piena,… I vestiti,… Se ne vanno,… E quindi,…- rispose. –Lo sai che se dici una cosa del genere a una fan potrebbe: O morire, o saltarti addosso, o urlare oppure fare come me; Dire: Ma che razza di idiota sei?!- dissi. –Ma non è colpa mia!- mi urlò contro. –Ok,… Stai lì, ti porto dei vestiti- annunciai.  Andai a bussare più forte al portone. Mi aprì Louis. Era senza la gamba. –Louis! Da quanto tempo sei lì?- domandai. –Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehmmmmmmmmmmm,….- continuò per circa quindici secondi e poi rispose:- Io…N-Non… S… Sap-Saper…-. Si mise a fare uno di quei versi tipo balena. –Sì, ok, va bene Louis!- dissi. “Chissà che cavolo ha detto,…”. Dopo li domandai:- Sai dove posso trovare i vestiti per Harry?-. –Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehmmmmmmmmmmmmm,…- fece ancora quel suo verso. “Oh, santo cielo,…”. Mi rispose:- Nel,… Arma… Arma… Armadio,… Su…Su…Suo-. “Wow,… Che scoperta”. Lo guardai e gli dissi:- E,… Sai dov’è l’armadio di Harry?-. Louis:-Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm!-. Si bloccò. “Santo iddio!”. Li scossi la mia mano in alto e in basso per vedere se era vivo, continuava a fare:-Ehm!-. Provai con il dito medio. Continuava a fare:-Ehm!-. Entrai nel castello. Mi misi a cercare gli altri. –Zayn! Niall! Liam!-. Arrivò Zayn. –Ie ezzere conte Malike Dracule! Jha!-. Lo guardai bene e li dissi:-Dra-CULE, eh? Quasi quasi Draculo,…- Zayn si alterò:-Coza cazche tu avere dette?!-. Lo guardai e li dissi:-Conte Zayn Malik Draculo, ehm ehm! Dracula-. Si avvicinò al mio collo e mi odorò. Dopo mi disse:- Tu zapere che tue zangue odorare di drinkke Martine?? Jha! Ezzere molte buone drinkke Martine!!!Jha, jha, jha, jha, jha, jha, jha, jha! Martiiiiineeeeeee!-. "Secondo me, questo qui in un bar che si chiama: Da Martina, il giorno di san Martino, mentre berrà un Martini, incontrerà una ragazza che si chiamerà Martina, e avranno dei figli che si chiameranno Martina, Martino, Marta e Marto,… Aspetta,… Il nome Marto non esiste,… Va bhè,… Fa niente!”. Mi staccai bruscamente da lui:- Senti, c’è Harry che ha bisogno dei vestiti, dov’è il suo armadio?-. –Ma lui piacere girare con dondeline alle arie!- esclamò. –Magari perché ci sono io,… No?- li feci notare. –Jha!- disse infine. Mi portò a girare quel tetro castello. Entrò nella su stanza. C’era una bara. –Quezte ezzere mie ztanze,… Ie cambiare lenuole tutte giorne jha! Ezzere zproche zangue animali! Ie per vivere dovere mordere animali! Jha! Zole che,… Non ezzere buone,… E peli incaztrare in mie apparecchie! Poi ie non dire quande finire cannucce,… Ie dovere zpremere-. Andammo avanti. Entrammo nella stanza di Niall. Era tutta dorata con tantissimi disegni egizi, e al centro c’era un sarcofago. Zayn disse:- Qui dormire Niall!-. Andammo avanti. Entrammo nella stanza di Liam.  Non c’era il letto. –Dov’è il letto?- domandai. Zayn mi rispose, quasi come se stesse per piangere:- Lui no dormire! Jha! Lui dormire per terre, lui no riuscire ztare in lette! Lui scivolare e pazzare in mezze lenuole, materazze e legne-. Scendemmo e, stavamo per uscire. Non uscì. Allora dissi:- Perché non esci?-. Lui mi rispose:- Ie no avere protezione zolare 210+, io no potere uscire, zenò ie bruciare! Jha! Comunque, la infonde, i cimitere, nelle lapide numere 17, dormire Louiz! Harry,… Dormire in cuccie! Jha!-. Indicò l cuccia infondo sulla destra. Andai alla cuccia di Harry. Intorno era cosparsa di sangue. Guardai dentro. C’era un buco. Caddi dentro. Feci un volo di due metri. Battei forte il sedere. –Casco! Un giorno Jennifer Lopez mi denuncerà!!!-. Urlai forte. Mi guardai intorno. Era come una piccola stanza sotterranea. C’erano le scale alle mie spalle per risalire. “Cavolo,… C’erano le scale”. Appese alle pareti c’erano foto di cagnoline. Specialmente barboncine. C’era una poltrona sulla mia destra tutta mordicchiata. Sopra la poltrona c’era un giornale con sopra scritto: “Sexy dogs”. “Oddio,… E’ in calore!”. C’era la cucina. Aprii il frigorifero. Era pieno di ossi. La cucina era circondata di ciotole. C’era una seconda cuccia al c’entro della stanza. Mi voltai a sinistra c’era l’armadio. Lo aprii. Presi il primo paio di pantaloni, la prima maglietta che trovai e andai su. Andai da Harry. Come mi vide mi disse:- Grazie!-. Si alzò da dietro il cespuglio. Stavo per dirgli di non farlo, ma troppo tardi. Era in piedi. Spalancai gli occhi. Il suo corpo era ricoperto di peli ricci castani. Scoppiai a ridere. Harry disse:- Lo so,... Devo fare la ceretta!-. Era un pò irritato. Gli dissi successivamente:- Almeno un uomo capirà quant'è doloroso far la ceretta per noi donne- e continuai a ridere. Harry poi mi disse:- Sai com'è,... Tu ridi ridi,... Non puoi capire che cosa vuol dire non poter stare con la propria famiglia per cercare di non fargli del male,... O di non trasfrmarli in mostri come me,...- "A parte che io sono così tonta che potrei fargli del male involontariamente senza farlo apposta". Lo guardai bene. Aveva l'espressione da cane bastonato. Gli dissi:- Harry, te lo dico da fan e da amica: Non sei un mostro,... Di mostri c'è ne sono tanti,... E quei mostri sono senza canini appuntiti, senza bende addosso, senza un'anima, hanno un cervello e non si trasformano con la luna piena,... Io giuro che vi farò tonare come prima-. Sorrise. Infine gli dissi:- Dai, ora vai a fare la ceretta!-. Entrammo nel castello. Nell'atrio c'era ancora Louis. "Oh, mio Dio". Un secondo dopo vidi arrivare Niall. Lo salutai:-Ciao Niall!-. Teneva in mano delle verdure; carote, zucchine, cipolle e aglio. Mi guardò e mi salutò:- Ciao Megan! Sto andando a cucinare con Zayn-. Lo guardai stranamente. Un secondo dopo gli dissi:- Ma chi deve mangiare? Insomma, Zayn va avanti a sangue, tu a polvere, Liam lasciamo perdere, Louis a cervelli e Harry a ossa e scatole per cani,...-. Niall mi guardò bene e disse:- Per te no? Dato che vuoi aiutarci, noi ti ospitiamo!-. "Oddio! Che dolci che sono!". -Oh mamma, grazie, non c'è n'era bisogno!- gli risposi con il sorriso. Mi sorrise a sua volta e se ne andò. Ad un certo punto inciampò sulle sue bende. Mi scappò da ridere. Si rialzò e se ne andò. Dopo qualche secondo sentii Zayn urlare:-Noooooo! Aglie noooooo! Io no volere aglie!!! Atciù!!!! Ie ezzere allergiche!!! Jha!!! Atciù! Atciù!! Atciù!!! ATCIU'!!!-. "E' vero che i vampiiri odiano l'aglio!,... Poveretto". Un istante dopo mi comparve Liam davanti. -OOOOOOh! Ciiiiaaaaoooooo Meeeeeeegan!- mi disse. -Ciao Liam!- risposi. Liam mi guardò bene e disse:- Ti vooooooglio far vedeeeeeeeere il casteeeeeeeelloooooo!-. Risi e dissi:- Me l'ha già fatto vedere Zayn,...-. Liam mi rispose:- Nooooo! Lui ti ha faaaaaatto vedeeeeeeeeeere solo le caaaaaamereee da leeeeeettooo!-. "Uhm, vero". -Sì, hai ragione. Fammi vedere le altre stanze- risposi,...
  
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