CALMA  APPARENTE



E' appena passata la mezzanotte e Hogwarts è avvolta nel più assoluto silenzio.
Ogni tanto si sente bubolare qualche gufo che è appollaiato nella guferia o sulle fronde degli alberi più esterni della foresta.
A quest'ora della notte mi piace passeggiare per il parco perche è privo degli schiamazzi degli studenti che sono nelle loro stanze a riposare.
O almeno così dovrebbe essere.
La luna si rispecchia sul Lago Nero che è appena increspato da una leggera brezza.
Si notano anche i tentacoli della Piovra Gigante che ha deciso di godersi la pace di questa bellissima sera di primavera.
La  luna che risplende alta nel cielo non è completamente piena quindi posso stare tranquilla, non ci saranno incontri spiacevoli.
Essere insegnante di Erbologia mi riempie di gioia.
Vari tipi di piante ci circondano, ma la gente neanche se ne accorge.
Considera le piante come qualcosa di scontato e abbastanza inutile infatti Erbologia è una materia sottovalutata.
I miei alunni quando vengono a lezione pensano solo di passare qualche ora perdendo tempo all'aperto.
Invece quando poi mostro loro delle Mandragole o una splendida pianta di Tranello del Diavolo scattano tutti sull'attenti.
Adoro prendermi cura delle piante che si coltivano ad Hogwarts.
E la foresta proibita mi consente di osservare da vicino altre specie che in serra proprio non ci possono stare.
Il mio collega di pozioni mi ha gentilmente chiesto un fiore di cui la mia serra è sprovvista, ma so per certo che nella foresta dovrebbe esserci.
Un po' di tempo fa mi era sembrato di scorgere del blu un po' più in profondità nella foresta.
Mi inoltro tra gli alberi seguendo il sentiero.
Quando non lo scorgo più mi guardo intorno per cercare un punto di riferimento.
Decido di proseguire e all'improvviso  sbuco in una radura.
Non è molto vasta ma lo spettacolo è mozzafiato.
In tutta la mia vita un blu così blu non l'ho mai visto.
Faccio un giro in mezzo a quel prato e raccolgo qualche Fiordaliso.
A un certo punto sento qualcosa che mi striscia contro la gamba.
A stento riesco a non emettere un urlo, ma essendomi scansata, la creatura se ne accorge.
Si erge in tutta la sua altezza.
Non me ne intendo affatto di animali, ma quello che vedo è un enorme serpente che mi fissa con curiosità, non sembra aggressivo.
Il mio errore è stato quello di guardarlo negli occhi.
Quegli occhi maledetti che emettono una strana luce.
Le mie gambe sembrano fatte di piombo, non riesco a muovere un muscolo.
La creatura si avvicina sempre di più verso di me, la sua testa è allo stesso livello del mio viso.
Spalanca le sue fauci.
Sto per ricevere l'ultimo bacio della mia vita.
Il Bacio della Morte.