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Autore: Aitiusa    31/03/2014    0 recensioni
Una ragazza, che nella sua vita ha passato mille difficoltà. Abbandonata dai genitori sin da piccola e lasciata agli zii, che persero la vita in un incidenti anni prima. Stanca delle continue litigate con i cugini e della sua vita, decide di andare via di casa, di abbandonare la scuola e gli amici. Comincia una nuova vita in una nuova città. Riesci a riprendersi, a ricominciare tutto da capo. Si innamora, e sarà proprio questo amore a cambiarle la vita. Un amore sincero, vero e leale. Che l'aiuterà a sconfiggere i fantasmi del passato, ma che sarà decisivo per molte sue scelte future.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Eravamo davanti al tavolo, tutti si alzano e vengono verso di noi, salutano prima Ale e poi me, erano quattro ragazzi con le rispettive fidanzate.

Ale: allora ragazzi vi presento Alyssa, una mia cara amica. Aly, allora Mirko e Claudio già gli conosci loro sono le fidanzate, lei è Stefania e lei Roberta. Poi ci sono Simone e Leonardo, Agnese e Martina.
Tutti mi stringono la mano sorridendo io faccio lo stesso. Ci sediamo, io sono vicino ad Ale e alla mia destra c’è Claudio, ordiniamo da mangiare e mentre aspettiamo cominciamo a chiacchierare.
Martina (fidanzata di Leonardo): Aly da quanto sei in Italia?
Io: da circa un giorno.
Simone: Be da poco, e come mai hai scelto proprio Torino?
Io: l’Italia come paese mi ha sempre affascinata e poi conoscevo Alessandro.
Mirko: da dove hai detto che vieni?
Io: dall’America
Roberta: io adoro l’America
Claudio: già è bellissima io e Roberta ci siamo andati un paio di volte, dove abitavi di preciso?
Io: sono di Vancouver.
Claudio: bellissimo posto *mi sorride*
Agnese: quanti anni hai?
Io: 23
Stefania: sei giovanissima! Qui siamo tutti vecchi! *tutti la guardando con facce stranite e ridono*
Ale. Be si qui io e te siamo l’unici ancora ragazzi. * Mirko lo guarda e gli lancia il tovagliolo*
Ridiamo tutti.
Ale: lui se la prende così tanto perché è il più vecchio! *ride*
Continuiamo così per tutto il pranzo, cercavo di capire com’erano facendo domande e loro facevano lo stesso con me, finiamo di pranzare e ci dirigiamo tutti verso il parcheggio.
Ale: bene ragazzi abbiamo mangiato e riso, ora vi salutiamo!
Claudio: già forse è meglio se andiamo a casa anche noi Roby, oggi c’è allenamento
Simone: oh già l’allenamento. *sbuffa*
Agnese: sfaticato! * lo guarda ridendo*

Ci salutiamo tutti e io li ringrazio per l’invito. Stiamo per andare via, quando Martina mi raggiunge e mi ferma dicendomi: Aly io e Agnese domani facciamo colazione insieme e poi andiamo a vedere gli allenamenti dei ragazzi, vuoi aggiungerti a noi?
Io: Certo, molto volentieri. Grazie dell’invito. *le sorrido*
Lei: perfetto, domani ti passiamo a prendere verso le nove e trenta va bene?
Io: certo! Allora a domani.
Lei: a domani. *si allontana sorridendo*
Ale: vedi!?
Io: vedi cosa?
Lui: stai facendo amicizia.
Io: sembrano tutti molti simpatici, chissà.

Arriviamo a casa, Ale si addormenta sul divano mentre io prendo il giornale e mi metto alla ricerca di un lavoro, volevo trovare un lavoro molto presto volevo cercarmi una casa, vivere da sola ed essere indipendente. Non c’erano di certo lavori molto entusiasmanti, ma in quel momento andava bene anche la barista. Sento suonare la sveglia, Ale doveva andare ad allenarsi, metto via il giornale e lo aiuto a preparare la borsa. Mettiamo la giacca, io prendo la borsa e ci dirigiamo verso il campo. Poco dopo arriviamo, tutti i ragazzi erano all’entrata con i borsoni che parlavano tra di loro, ci avviciniamo e Ale saluta tutti e mi presenta al resto dei suoi amici. Inizia l’allenamento io vado sugli spalti e guardo tutto l’allentamento, sembrava veramente faticoso, correvano da una parte all’altra ma d’altronde per essere buoni calciatori bisognava sudare e anche parecchio. L’allenamento finisce dopo due orette circa, mi alzo e vado verso l’uscita ma finisco davanti alla porta dello spogliatoio, mi guardo in torno e cerco di capire quale porta mi potesse portare fuori, quando sento qualcuno che mi tocca la spalla. Mi giro all’improvviso, era Claudio. Li sorrido.

Lui: scusa, non ti volevo spaventare.
Io: No tranquillo, non mi hai spaventata. *sorrido*
Lui: Come stai?
Io: bene grazie, tu?
Lui: bene. Allora come ti è sembrato l’allenamento?
Io: mi è sembrato molto faticoso *lui ride*
Cla: si lo è! Domani vieni di nuovo?
Io: si certo, con le ragazze.
Lui: sono contento, è bene che tu faccia amicizia così ti ambienterai meglio.
Io: si lo spero. *sorrido*
Claudio era l’unico che mi era sembrato il più sincero e simpatico, e poi aveva un sorriso che ogni volta mi faceva andare nel panico. Mi sorrideva in continuazione ed era bellissimo.
Chiacchieriamo un po’ fino a quando arrivano gli altri ragazzi e ci salutiamo.
Vado al parcheggio e aspetto Ale davanti alla sua macchina, il primo ad uscire è Mirko che mi vede e mi viene in contro, mi saluta e io faccio lo stesso.
Lui: ehi, come va?
Io: bene e tu?
Lui: molto bene *sorride* sei una bellissima ragazza lo sai?
Lo guardo stranita, ma lo ringrazio lo stesso.
Lui: se ti va un giorno ti faccio l’onore di uscire con me.
Io: l’onore? Di uscire con te? Ma tu non sei fidanzato?
Mirko: si ma non pensarci. *fa un sorrisetto malizioso*

Lo guardo come disgustata, per fortuna arriva Alessandro, saluto Mirko molto fredda e distaccata. Mi chiedevo il perché di quella domanda, era fidanzato! Mi era parsa una persona così antipatica e falsa ma non ci volevo pensare. In macchina mentre tornavamo a casa ero molto pensierosa, Ale se ne accorge ma non mi dice nulla forse perché era troppo stanco. Quando arriviamo a casa lui corre a farsi una doccia e io preparo la cena, qualcosa di leggero, vado a chiamare Ale ma non mi risponde salgo in camera sua e si era addormentato sul letto, sorrido e lo guardo per un po’ poi lo copro con una coperta, spengo la luce e scendo in cucina. Ceno da sola, guardo un po’ la televisione e poi stanca morta faccio una doccia, metto il pigiama e vado a letto. Imposto la sveglia per le otto, e mentre cerco di addormentarmi penso a Claudio, quel ragazzo mi piaceva tanto anche se ci avevo parlato poco e lo conoscevo da poco mi piaceva molto. Mi addormento con il sorriso sulla bocca, ero contenta davvero tanto, speravo in una vita nuova e quella sera ero fermamente convita che ci sarei riuscita.
  
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