Harry la sentiva piangere ogni sera, accoccolata nel suo letto, Hermione, si faceva piccola piccola …come se non lo fosse abbastanza.
Lui avrebbe ceduto volentieri tutto l’oro che possedeva nella sua camera blindata alla Gringott per riuscire a consolarla oppure a farla sorridere ma lui non era Ron, sfortunatamente era Harry.
Solo Harry.
Faceva freddo quella sera, pioveva e l’inverno era ormai una presenza costante nel loro viaggio.
La radio era accesa ed era sintonizzata su un canale babbano  e le canzoni si alternavano noiosamente, senza essere ascoltate.
Hermione era seduta su un sedia, lo sguardo vuoto, la mente persa chissà dove con i capelli cespugliosi che le coprivano metà faccia. Era accucciata e cingeva le sue ginocchia con le braccia, ad Harry, che era sdraiato sul letto, appariva come un piccolo bocciolo di rosa, troppo timido per sbocciare, o forse, troppo trascurato.
Era così triste, così spenta…dov’era finita l’Hermione so-tutto-io con i suoi grandi denti sporgenti e con la risata facile ? Era rimasto solo il suo fantasma.Ron l’aveva portata via.
Si alzò e le si avvicinò, tese la mano (la radio stava passando una bellissima canzone) e la invitò a ballare, lei, con somma sorpresa di Harry, accettò sfoggiando uno dei suoi rari sorrisi.
Fecero qualche passo, erano entrambi maldestri, risero di ciò.
Harry la teneva stretta a se ed Hermione posò il mento sulla spalla del ragazzo, si lasciò proteggere, come una principessa dopo essere stata salvata dalle grinfie di un drago.
Danzarono per tutta la durata della canzone, si sussurrarono parole dolci e si scambiarono sguardi complici, poi quando la musica finì, Hermione come destata da un sogno, con l’ombra di un sorriso sul volto disse: << Vado a letto, Harry. Sono stanca. >>
Quella sera, la sentì piangere ancora più forte e lui disteso sul suo letto non poteva fare nulla. Avrebbe tanto voluto abbracciarla, rassicurarla, dirle “Ci sono io qui”.
Ma non ne aveva il coraggio, non ne aveva la forza, la sua amica amava Ron e Ron amava lei.
Lui non era Ron, era Harry.
Solo Harry.
E non gli era permesso amarla.
Soffocò un singhiozzo sotto il cuscino e lo spettro di una lacrima gli rigò le guance.


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*angolo dell'autrice*

La mia prima Harmony ! *grida emozionata*
Bhè, io amo questa coppia quindi non potevo non scrivere qualcosa su di loro e quindi eccomi qui con una flash fic (volevo scrivere una drabble ma io scrivo sempre drabble quindi ho voluto cambiare).
Anche se il finale non è felice... ma vabbè il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Spero vi piaccia e spero recensiate in tante !
Un abbraccio.
-Kaze