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Autore: Lucrezia_Uchiha    01/04/2014    1 recensioni
Itachi e Deidara si ritrovano in un oscuro corridoio post mortem, dopo essere stati uccisi da Sasuke nei rispettivi scontri. Cosa potrebbe succedere se l'unico modo di andarsene fosse ricordare le persone a noi care in vita?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Deidara, Itachi | Coppie: Itachi/Deidara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
- Questa storia fa parte della serie 'Naruto - Role Play Game'
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Non eravamo più soli

 
Coppia: ItachiXDeidara
Ratings: giallo
Avvertimeti: fluff fluff e ancora un po' fluff, ma non così tanto
Ambientazione: Serie Shippuden dopo la loro morte

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Iwagakure No Deidara

*Mi guardai attorno: fluttuavo in una sorta di nero senza forma, era solo nero, e basta, avevo l'impressione di poggiare i piedi da qualche parte eppure non vedevo nulla, cosa strana visto che mi vedevo benissimo da solo, mi ero più volte portato una mano davanti agli occhi, vedendola come al solito: rosa, col lo squarcio della bocca che si apriva sul palmo, eppure intorno a me era solo nero. Sbuffai annoiato portando istintivamente una mano al marsupio, facendo uscire dal mio palmo un passerotto di argilla che feci svolazzare lontano da me. Continuavo a vederlo nonostante l'assenza di luce, lo feci esplodere sorridendo soddisfatto del suono a me familiare e dei bei colori dell'esplosione. Non ricordavo nemmeno come ci ero finito li. Mi guardai intorno di nuovo, poi mi sedetti a terra.. o almeno dove stavo poggiando i piedi, ok, potevo farlo. Mi alzai di nuovo e camminai senza una direzione precisa, anche perchè mi stavo annoiando, ma il paesaggio non cambiava, dopo un tempo indeterminabile credei di vedere qualcosa di chiaro, diverso dal nero, lontano davanti a me. Tenendo un passerotto di argilla a portata di mano presi ad avvicinarmi, curioso di vedere cos'era*

Uchiha Itachi
il nero più totale mi circondava e non riuscivo a capire dove poggiassi i piedi per non sprofondare in quel mare oscuro. Anche con il Mangekyou Sharingan attivato vedevo solo nero. Non era un illusione ed era impossibile che io non riuscissi a contrastarne una. L'ultima cosa che ricordavo era di aver dato il solito buffetto sulla fronte a Sasuke e poi mi ero ritrovato lì. Il mio istinto mi suggeriva che non sarebbe stato affatto un male cominciare a muovermi. Passo dopo passo percorrevo una via senza fine. E senza un inizio, a dir la verità*

Iwagakure No Deidara
*Quel dannato puntino si stava anche allontanando, velocizzai il passo trovandomi a correre, cercando di raggiungerlo, in quel buio pastoso non sapevo di poter parlare o urlare, ma provai ugualmente* heyy *provai a farmi sentire sperando che fosse qualcuno che riconosceva la mia voce, forse era qualcuno o qualcosa che sapeva uscire da quel posto o che almeno poteva dirmi come ci ero finito, pensai continuando a correre/fluttuare verso quel punto di non-nero*

Uchiha Itachi
un urlò ruppe il tetro silenzio del l'oscurità, un 'hey' risuonava producendo un lugubre eco. Decisi di avviarmi nella direzione dalla quale proveniva quel suono così fuori luogo. Fuori, luogo... All'improvviso le scene del mio ultimo combattimento con Sasuke mi si proiettarono davanti a me è infine si dissolsero i quel buio in cui ora vagavo senza un apparente metà. Fu li che capii: era una sorta di corridoio post-mortem*

Iwagakure No Deidara
*rallentai appena visto che il mio fiato cominciava a scarseggiare, mi accorsi in quel momento che la mia tunica era completamente stracciata, solo i pantaloni e la canottiera erano come prima, anche la mia pelle non sembrava avere ferite. Alzai di nuovo gli occhi su quel puntino che ora era notevolmente più vicino, ma mi bloccai improvvisamente quando fui di fronte a lui, vedendo di chi si trattava* ...I...Itachi!? *domandai perplesso, di tutte le persone che avevo pensato di incontrare sicuramente lui non era nella lista*

Uchiha Itachi
un insolito, fastidioso puntino chiaro e solo dopo aver compiuto qualche passo in più mi accorsi che era quel tizio di Iwagakure che usava le bombe. Quel tizio era orrendamente fastidioso, specie per il fatto che non stava mai fermo. Decisamente l'ultima persona che avrei voluto incontare*

Iwagakure No Deidara
*sbuffai spostandomi i capelli dal viso, non solo dovevo trovarmi quella checca insopportabile che mi aveva spedito li, in quel 'li' si trovava il fratello maggiore, persona con il quale non ero mai andato d'accordo, troppo sostenuto, troppo insensibile troppo distante. Speravo fosse Sasori in verità, ma scossi la testa* sei qui per rompermi le scatole come tuo fratello??? *chiesi incrociando le braccia davanti al petto, perchè proprio lui!!?*

Uchiha Itachi
ignorai la sua puerile domanda. Era ovvio che non avessi idea di cosa ci facessi li fino a pochi attimo prima. Quindi passai per direttissima al sodo della questione *come sei morto?*

Iwagakure No Deidara
*rimasi per un momento a guardarlo senza capire quella domanda. Morto? Ma se stavo parlando e mi muovevo, poi ci pensai un attimo, quello stronzo mi aveva chiuso in un genjutsu, quindi in verità la domanda di Itachi era legittima* Cazzo *borbottai* mi sono fatto ammazzare da un ragazzino *dissi riconoscendo mio malgrado che quel ragazzino aveva una bravura nei genjutsu grande quasi quanto quella del fratello* tu invece? *domandai tanto per non restarmene zitto*

Uchiha Itachi
Mio fratello *dissi, poco interessato a far sapere al soggetto i fatti riguardanti me, mio fratello e la mia famiglia. Di certo a lui non fregava assolutamente nulla. * hai capito dove siamo?* domandai scettico sul fatto che l'avesse fatto.*

Iwagakure No Deidara
*scossi la testa mentre mi portavo i capelli da un lato guardandolo* importa qualcosa? Tanto non se ne può uscire *dissi scrollando le spalle mentre il mio passerotto si posava sulla mia spalla* che bambino simpatico *borbottai sarcastico contro Sasuke. Non mi andava di mettermi a litigare con lui, volevo solo qualcuno che potesse seriamente ascoltarmi, mentre a Itachi, ero sicuro, quello che avevo dire non faceva ne caldo ne freddo, tutt'al più lo irritava. Sospirai finendo di sistemare i capelli*

Uchiha Itachi
*scostai anch'io una ciocca di capelli dal viso, disattivando lo Sharingan.* si, era un bambino simpatico* ribattei a quella che per me era una provocazione. Mi dispiaceva che a causa mia non avesse avuto una vita, una vera vita. Ogni tanto l'avevo spiato da lontano, con quella ragazzina dai capelli rosa che gli correva dietro. Come avesse letto nei miei pensieri tra me è Deidara comparve una sorta di schermo, dove il mio fratellino baciava la ragazzina con i buffi capelli rosa. Un sorriso nacque spontaneo sulle labbra al vedere Sasuke finalmente felice* ed è un bravo ragazzo* aggiunsi

Iwagakure No Deidara
*guardai quelle strane immagini* e ora che succede!? *domandai osservando quella sorta di film. Ogni mio quesito si interruppe nel vedere quel sorriso, dannatamente dolce, rimasi a fissare le sue labbra per un tempo indeterminato*

Uchiha Itachi
*la voce del biondo mi riscosse dai miei pensieri* nulla, semplicemente mio fratello ora è feluce* risposi, un po' meno indifferente del solito, sorridendo di nuovo*

Iwagakure No Deidara
*non riuscivo a staccare i miei occhi, leggermente spalancati dalle sue labbra. Lasciai da parte la mia solita espressione strafottente e superiore, per guardare quel sorriso, che non era strano in se, ma stavamo parlando di Itachi Uchiha, e lui non aveva mai sorriso, non in quel modo... le mie labbra tremarono appena mentre fissavo le sue non sapendo cosa ribattere*

Uchiha Itachi
Che fissi? *dissi allegro, con quel tono che usavo sempre quando ero giovane, prima dell'ordine di Danzo Shimura. Vedevo che i suoi occhi erano puntati sulle mie labbra. E non ne rimasi particolarmente sorpreso. Insomma di parlava di me, il genocida della foglia, non ci si aspetta un sorriso del genere.* ero umano anch'io.

Iwagakure No Deidara
stai... sorridendo *dissi piano, come se non fossi sicuro che fosse vero, poteva sempre avermi infilato in un genjutsu in fondo. Mi avvicinai di un passo poi di un altro, continuando a fissarlo* quindi sorridi anche tu *ridacchiai, ma pensandoci, sorrisi o meno, avevo sempre creduto che le sue labbra fossero belle, erano sottili, ma ben disegnate... avrei osato dire una bellissima opera d'arte*

Uchiha Itachi
*non smetteva di fissarmi le labbra e a quel punto mi ritrovai anche io a fissare le sue. Non erano male, sottili, ma un po' troppo vivaci, per i miei gusti* si, sorrido anche io *dissi *

Iwagakure No Deidara
*Fu in quel momento che il mio cervello andò in black out totale, evidente che mi fossi sniffato argilla anzichè masticarla, ma mi sporsi in avanti poggiando le labbra sulle sue, un po' come se volessi catturare quel piccolo sorriso per incidermelo nella memoria. Mi allontanai chiudendo gli occhi, probabile che ora addio sorriso e benvenuto scontro, nel migliore dei casi mi avrebbe menato, se non ucciso di nuovo* s-scusa *mormorai mentre mi rendevo conto che volevo fare una cosa del genere da quando mi aveva battuto in quello stupido tempio quando avevo si e no 18 anni*

Uchiha Itachi
*quando quel lieve contatto fini mi sentii bene. Stranamente nemmeno la scena proiettata sull'oscurità mi aveva causato tanta felicità. Guardai il ragazzo negli occhi azzurro cielo e sorrisi di nuovo, questa volta più intensamente, avvicinandomi di nuovo a lui posando le labbra sulle sue per un fugace contatto di risposta*

Iwagakure No Deidara
*sgranai gli occhi poggiando timidamente una mano sulla sua guancia, come per dirgli di non allontanarsi, mentre mi rifiutavo di staccare le labbra dalle sue, erano morbide, dolci e tiepide, avevo sempre dato per scontato che fossero fredde. Gli morsi piano un labbro per poi passarci la lingua, come in segno di scusa*

Uchiha Itachi
mi staccai io dalle sue labbra, non perché mi desse fastidio, quanto più per la stranezza della cosa: due sottospecie di esseri non meglio identificati in un ambiente dalla mono-colorazione nera che si scambiavano effusioni. Direi lievemente strano. Gli esposi la mia teoria. * continueremo quando saremo fuori *dissi facendo l'occhio uno prima di riattivare il Mangekyou Sharingan*

Iwagakure No Deidara
*alzai gli occhi al cielo, per il fastidio, mentre mi leccavo piano le labbra, pulendo le tracce della sua saliva* e come speri di uscire? A parte l'edo tensei non mi pare che qualcuno sia mai tornato indietro dalla morte *dissi guardandolo curioso di sapre cosa avesse in mente*

Uchiha Itachi
Infatti non ho intenzione di tornare di la. Io voglio semplicemente uscire dal Corridoio d'Ombra. * dissi, spiegando poi che avevo quelle informazioni da vari libri sottratti a Orochimaru durante le mie visite clandestine per accertarmi dello stato di mio fratello* Questo è una specie di Limbo, dove il malcapitato deve dare prova di ciò che è davvero per accedere a quello che sui libri è denominato 'Giardino Divino'.*

Iwagakure No Deidara
*alzai un sopracciglio* prova in che senso? *chiesi mentre una delle mie bocche palmari faceva scattare i denti sibilando* intendi delle nostre abilità innate? *ammetto che ora capivo anche meno di prima*

Uchiha Itachi
*scossi la testa alla sua affermazione* no, i Kekkei Genkai non c'entrano nulla. Il limbo è il luogo dove i rinneganti dell'anima ritrovano la loro vera natura. Per esempio io devo tornare felice e sereno come prima della strage, dove ancora ero Itachi, non io 'genocida bugiardo'. * provai a spiegargli quel complicato concetto. * in pratica devi ritrovare te stesso prima di diventare un nukenin, un anima perduta.* forse così era più chiaro. Non ero mai stato particolarmente brillante nelle spiegazioni*

Iwagakure No Deidara
*boccheggiai capendo dove voleva arrivare, io semplicemente non potevo tornare quello che ero prima, cos'ero prima? Un ragazzino immaturo e sbruffone, distratto e... ok, non ero cambiato poi molto* si, ma io non ero diverso da adesso, ero... uhm... Deidara? Non sono cambiato io *lo avevo solo maledetto un paio di volte, ma ora non mi importava nemmeno più. Mi sciolsi i capelli, era l'unica cosa che avevo cambiato pensai legandoli tutti a coda bassa verso la fine*

Uchiha Itachi
*sembrava non aver capito. Non molto almeno* è complicato più a dirsi che a farsi, credimi. Devi solo ricordare come agivi da piccolo, cosa ti piaceva, cosa facevi, quali erano le persone che ti stavano accanto. Questo perché i nukenin rinnegano tutto questo, lasciandoselo alle spalle. * spiegai di nuovo, provando a essere più chiaro. No, decisamente non ero mai stato un asso nella spiegazione di un concetto*

Iwagakure No Deidara
*lo guardai alzando gli occhi al cielo* Itachi ero esattamente come ora... un pochino più basso, antipatico e stizzoso alla stessa maniera, sono cresciuto di statura, la mia arte era divina anche quando avevo 15 anni *risi mentre una farfallina d'argilla svolazzava intorno a me e a lui, un po' a caso* stavo quasi sempre solo, la gente si avvicinava solo per sfottere e per tentare di fottermi, quindi non è cambiato assolutamente niente da quando avevo 19, 17 o 15 anni, più dei capelli non saprei che altro inventarmi *ed era vero, non ero cambiato molto, aspetto a parte ero rimasto pressapoco identico a quando ero stato battuto da lui stesso nel mio villaggio*

Uchiha Itachi
*sospirai. Quel ragazzo aveva la capoccia più dura di Sasuke.* intendo quando avevi qualcuno che ti voleva bene.

Iwagakure No Deidara
*i miei occhi si sgranarono appena* Ma sei scemo? *seriamente, i miei genitori non li avevo mai conosciuti, mai saputo se se ne fossero andati o se fossero morti, ero stato sballottato da una famiglia all'altra finchè non avevo cominciato a vivere da solo, non avevo mai avuto una ragazza ne un ragazzo e non ero fortunato come lui da avere un fratello. Ora che ci pensavo mi ero tenuto compagnia solo con la mia arte, infodno, presi un respiro e espressi il mio pensiero a voce alta con un sorriso amaro e un po' triste* infondo chi vuole bene ad uno del genere, sono un ragazzo e sembro una femmina, ho bocche che non dovrei avere in punti strani del corpo e nessuno capisce mai quando parlo della mia arte *risi* Itachi fidati, non è cambiato niente, se c'è un motivo per il quale mi sono fatto trascinare in quel covo di matti che era l'Alba... eri tu *ammisi abbassando il viso mentre arrossivo* tu e tuoi stupidi occhi neri che non riuscivo a smettere di fissare *balbettai mordendomi un labbrè*

Uchiha Itachi
*spalancai gli occhi, un po sorpreso da quella rivelazione, ma decisi di levarmi del tutto la mia maschera* Ti basta pensare a qualcuno che ti ha voluto bene per passare al Giardino. Ecco, pensa a me.* dissi e, sicuro che avesse capito ripensai con gioia e nostalgia a mia madre Mikoto, che tutti i giorni preparava i biscotti come solo lei sapeva fare, a mio padre Fugaku che, severo e posato, mi diceva che era fiero di me, a mio fratello, che da piccolo mi aveva ammirato tanto. E sì, pensai anche a lui, Deidara, uno strano ragazzo che per il periodo in cui mi ero affiliato all'akatsuki mi aveva, in una quel che contorta maniera, riportato il sorriso. Dopo quei felici pensieri, davanti a me si spalancò una specie di varco evanescente, intriso di luce chiara.* Ci vediamo di la, Deidi* dissi prima di passare oltre la spaccatura del limbo*

Iwagakure No Deidara
*DEIDI!?!? pensai spiazzato tendendo appena avanti una mano, però a ben pensarci non c'era solo lui, anche Sasori alla fine mi voleva bene, forse esageravo un po' ogni tanto ma alla fine lo rispettavo seriamente e un pochino, se non come compagni di squadra, ci eravamo affezionati, per quanto i suoi modi di dimostrare affetto fossero rudi. E poi c'era anche Tobi, quel buffone insopportabile che però mi faceva ridere divertito... Non mi accorsi nemmeno di essere passato dall'altra parte se non quando il sole mi irritò gli occhi costringendomi a portare una mano davanti al viso, per potermi abituare alla luce* I-Itachi? *vedevo una grande macchia bianca per il momento, i miei occhi ci mettevano un tempo infinito ad abituarsi*

Uchiha Itachi
Sono qui *risposi abbracciando il ragazzo che ancora osservava il varco che pian piano si chiudeva, lasciando posto al verde incontaminato. Posai le labbra sulle sue, in un gesto che si sarebbe potuto definire come romantico.* Non sei solo, non più.*

Iwagakure No Deidara
dov...*volevo chiedere ''dove sei?'' visto che i miei occhi erano ancora appannati, ma la risposta fu semplice e chiara: sulle mie labbra. Sospirai ricambiando mentre le mie labbra si piegavano in un sorriso e la mia mano si poggiava sulla sua guancia. Era un gesto così dolce, così... così... amorevole. Lo strinsi a me mentre i miei occhi mettevano a fuoco i suoi pozzi neri senza fondo. Erano bellissimi*
 
ItachiXDeidara
 
*Non eravamo più soli*

 
 
  
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