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Autore: Rosewood Girl_    01/04/2014    2 recensioni
Una storia d'amore tra una ragazza morta e un teeneanger.
Un amore sofferto. La sofferenza di non potersi toccare, di non potersi abbracciare e di non potersi baciarsi. Il viaggio alla ricerca della felicità e del trionfo dell'amore. Ma RICORDA CHI E' IL VERO NEMICO.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Uno.‘
Harry’s Pov’
Era il 21 marzo, giornata di introduzione alla primavera ma anche quella di ‘porta un figlio a lavoro ’ La Audi R8 di mio padre si fermò davanti ad un vecchio albergo abbandonato. L’albergo era strutturato in otto piani e all’ingresso si poteva ancora notare il tendone rosso strappato tenuto in alto da due pali di ferro ormai arrugginiti. Mi voltai verso mio padre che stava sgranocchiando un salatino. 
"Papà perché ci troviamo qui?" chiesi incuriosito. 
"Ultimamente il venerdì sera un gruppo di teppistelli si aggira per l’hotel rompendo tutto. Bene, stasera entreremo e li prenderemo"disse per poi chiamare un altro dei suoi colleghi. Cercai di ascoltare la conversazione senza far rumore, ma non riuscii nel mio intento. L’unica parola che captai fu ‘aereo’. “A cosa gli sarebbe servito un cavolo di aereo?” pensai all’stante. "A cosa ti serve un aereo?!" urlai senza capire il senso di quell’azione 
"Nell’hotel è buio e la corrente non funziona! Abbiamo bisogno dei fari dell’aereo per poterci muovere bene all’interno della struttura!" mi rispose cercando di mantenere la calma. 
"E’ arrivata l’ora. Mi raccomando, appena entreremo nell’hotel ci dobbiamo dividere e ti ritroverai dai solo. A te è stato assegnato l’ultimo piano"
Bene! Non solo avrei sprecato la mia serata appresso una banda di ragazzini immaturi. Mio padre interruppe i miei pensieri aprendo lo sportello e indicandomi di uscire. Saltai giù dalla macchina e lo seguii. Nel frattempo che si era incamminato per raggiungere il lato posteriore dell’hotel. Entrammo dalla porta di servizio per poi dirigerci verso l’ascensore dove ci aspettavano 8 uomini vestiti di nero. Entrammo nell’ascensore e man mano che scendeva un uomo mi sentivo sempre più ansia e la paura iniziò a prendersi gioco di me. Arrivò il mio turno. Uscii dall’ascensore senza far rumore e mi trovai davanti un lungo corridoio che si divideva in quattro cunicoli. Da una stanza uscii un ragazzo misterioso con un ciuffo nero e io mi nascosi immediatamente in una delle stanza. Aspettai che se ne andasse per entrare nella stanza. La camera era bianca e nera e in alcuni punti l’intonaco era ormai caduto. Al muro era appeso uno specchio e sotto di esso c’era un piccolo mobile a cassetti con su appoggiati una spazzola e un carillon. Nell’angolo c’era un letto ed al suo fianco un comodino. Mi soffermai a guardare una foto in cui era raffigurata una ragazza. Era davvero carina. Sentii un rumore giungere alle mie spalle, mi girai di scatto e vidi la ragazza della foto avvicinarsi e posare una mano sul palo che sembrava reggere la stanza. Era pallida e ogni volta che si muoveva lasciava delle scie. Indietreggiai quando i suoi occhi si fecero sempre più intensi alla mia vista. Dovevo fare qualcosa! Quando mi avvicinai, lei cadde a terra tenendosi la testa tra le mani e urlando di dolore. Non riuscivo a capire quello che le stava succedendo, cosi mi avvicinai e la presi in braccio per poi dirigermi verso l’ascensore. Nell’ascensore i suoi urli diminuirono e strinse con la mano la mia maglietta. Cercai di farla calmare ma con scarsi risultati. Appena vidi mio padre mi avvicinai a lui e, mentre la figura della ragazza scompariva dalle mie braccia, sgranai gli occhi e mio padre mi si avvicinò. 
"Figliolo tutto bene?" mi disse preoccupato. 
"Si Papà tutto bene"
"Trovato niente?" 
"Niente" risposi per non farlo preoccupare. Uscimmo dall’albergo e di fuori vidi portare via il ragazzo con il ciuffo che avevo visto prima da una macchina della polizia. Sarei ritornato di sicuro in quel luogo così macabro e inquietante. Quella ragazza non si sarebbe tolta così facilmente dai miei pensieri. 
‘Il giorno dopo’ 
Avevo riflettuto tutta la notte su quella ragazza. Come aveva fatto a scomparire? Me lo ero sognato oppure era veramente successo? 
"Ehy amico, ti vedo pensieroso. Che è successo?"
"Ieri è successa una cosa stranissima. Oggi tu mi accompagnerai in un posto"

‪#‎SPAZIO‬ AUTRICE
Buonasera ragazze! Inizio con il ringraziare '30 second to mars' per aver realizzato questo fantastico banner! Non so ancora che impressioni vi darà la storia ma ovviamente se trovate qualche errore, mi piacerebbe che me lo faceste notare anche nella coniugazione di verbi. Poi mi scuso anche per il fatto che sia davvero molto corto. Vi invito a visitare la pagina 'Made in Neverland' Poi penso che alcune di voi abbiano già capito chi è il ragazzo con il ciuffo, finisco con il ringrazie la ragazza che mi ha corretto il capitolo fantasyland201!

   
 
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