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Autore: freshels    01/04/2014    1 recensioni
Si dice che le persone amino stare da sole, soprattutto quelle che hanno una persona usata come rifugio.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shelter

 

I find shelter in this way
Under cover, hide away
Can you hear when I say
I have never felt this way

 

 

Si sveglia di mattina e si trova una tazza di latte sul comodino,ormai mamma è andata al lavoro e non sa quando tornerà. Non riesce a muoversi,la sua schiena è troppo dolente. Il cellulare ha vibrato, spera non sia quella persona che le sta sul cazzo e le continua ad inviare messaggi; l'unica speranza che ha è dirle con dolci termini che non vuole più un suo messaggio, non vuole che lei le parla e non vuole vederla. Ma al mattino c'è scuola e a scuola c'è anche lei.

Il latte ormai non è più fumante, decide di non berlo, in casa non c'è nessuno,se non il cane e la cameriera che sta cambiando le lenzuola delle altre camere da letto. Non è mai entrata nella sua camera, una volta l'ha fatto e se n'è pentita subito. Lenzuola bianche, letto all'americana e lei vive a londra, poster di persone e cantanti sconosciuti attaccati al muro, quasi con forza. La sua camera è una totale merda,però basti che piace a lei. "Mi sono alzata, non voglio andare a scuola,dopo dillo a mamma" la cameriera con le labbra socchiuse, pronta a dire qualcosa, ma la porta d'ingresso è già aperta e dopo svariati secondi chiusa. Lei non c'è più. “Se n'è andata Pin ed ora? Chi lo dice alla signora?” Non si sa perché Alana abbia chiamato il suo cane Pin, forse le ricorda il codice del suo cellulare, un qualche suo amico, però mai nessuno se n'è importato, l'unica persona che lo sa è lei e basta, come qualsiasi cosa accada nella sua vita. Nella sua vita, Alana, non è nessuno. Non ama la scuola, la salta ogni due settimane. Oggi è uno di quei giorni in cui non ha voglia di far nulla, inizio settimana, lunedì, sempre lo stesso posto.

 

7:30

Il bar quasi vuoto, ci sono poche persone che sorseggiano un caffè; chi ha la borsa in mano, chi un giornale, sembrano tutti pronti per andare a lavoro. E Alana pensa che se continuerà così, quella vita non potrà mai condurla. Lui ancora non c'è, ormai non si vedono da due settimane, avranno molte cose da dirsi. Lei non capisce un cazzo della vita, lui lavora come imprenditore, diciamo che non le è mai importata l'età in una relazione. Quello che conta so solo io cos'è. Tutte le sue frasi sono contorte, spezzate e dinamiche, sembri che ogni giorno in lei possa cambiare qualcosa.

7: 50

Non sa che altro fare, Alana ha già bevuto due caffè, lui non si vede. Il cameriere le sta accanto aspettando un suo conto, o non si sa cosa. Però un ragazzo, se possiamo definirlo così; alto, riccio, occhi verdi, Dio quando l'ha visto per la prima volta, era caduta ai suoi piedi in un attimo solo.

La loro non è una relazione stabile, si potrebbe definire un amore a distanza pur abitando nella stessa città. Londra. Quella città in cui lei non avrebbe mai voluto essere. Comunque sia, ora c'è lui, Harry, e nient'altro.

“Ciao piccola” Harry ha una voce roca, di quelle forti e che ti colpiscono subito. Una linea curva si solleva agli angoli della bocca di Alana che subito gli va accanto e gli stampa un bacio sulle labbra e lui ricambia il sorriso.

“E' da tanto insomma che non ci vediamo, oddio solo due settimane” Alana non è mai così nervosa. In quel momento ha solo una voglia. E lui lo sa.

“Andiamo, altrimenti non possiamo stare insieme tutto il giorno”

Il cameriere è rimasto lì, aspettando ancora la sua mancia, mai arrivata.

8:10

Mezz'ora e sono arrivati alla casa di lui. Completamente diversa di quella di Alana, più grande, più moderna ed è illuminata in ogni punto. Però non conta la casa, Alana ed Harry si sono già ritrovati nudi sul letto di lui e i loro corpi sono uniti. Gemiti e sudore, solo quello. Non aspetta altro quando lo vede; non che la loro relazione si basi sul sesso, però è un fattore indispensabile per entrambi.

“Mi è mancato tutto di te, piccola” sono passate solo due settimane, il tono di voce di Harry è ricco di affanno, la voce spezzata. “Smettila di ripeterlo, pensiamo ad adesso” Alana ha la testa appoggiata nell'incavo del collo di Harry, per l'ennesima volta gli ha ripetuto di non pensare a quando si rivedranno un'altra volta. I loro appuntamenti avvengono ogni due settimane, solo all'inizio si vedevano spesso, ora no, tutto è cambiato, come è cambiata la loro relazione. “Quando deciderai di dirlo a tua madre?” il tono di lui è preoccupato, Alana non si sarebbe aspettata una domanda del genere da lui. Sospira. “Non capirebbe, non è mai a casa e non voglio parlarle. Poi pensa che tu hai 28 anni io 19, cosa faremo?” Si scosta i capelli dal viso e guarda Harry dritto negli occhi, quegli occhi che ricordano lo smeraldo puro. Anche quelli di Alana sono verdi, ma non superano mai quelli di Harry. “Non pensiamoci okay?” non ricevendo risposta, nessuno dei due parla più, ci sono solo i loro respiri nella stanza. Alana gli stampa un bacio casto sulle labbra. In un primo momento non ricambiato, ma dopo le mani di lui sono di nuovo incrociate dietro al collo di Alana, e sulle sue labbra si allarga un sorriso. “Sapevo che non avresti resistito a lungo, piccolo” Alana ha un sorriso stampato sul viso ed Harry la guarda sbalordito, quasi non avesse mai aspettato un tale gesto.

Ora, Alana è scesa dal letto di Harry, scende al piano di sotto e prende qualcosa da mangiare. Ormai sono già passate delle ore, sono le 12 e a tutti in quel momento verrebbe un po' di fame.

Harry si trova sul balcone, sta fumando una sigaretta, forse la prima del giorno, non ha avuto modo di fumarne altre. Alana gli va accanto, ha la sigaretta di Harry tra le mani, fa un tiro e gliela rimette sulle labbra, a quel gesto lui socchiude gli occhi. “Non sapevo fumassi” lo sguardo rivolto verso di lei è pieno di curiosità. “Ci sono molte cose che non sai- gli si avvicinò- ad esempio che sono pronta a scappare da qui al più presto, con o senza di te” Harry la guarda per l'ennesima volta. Lui non sa davvero proprio tutto di Alana, il suo più grande problema è il fatto di essere acida, con un cuore senza emozioni o sentimenti. E' stufa delle persone che gli sono accanto, solo Harry vorrebbe vicino, gli altri sembrano o sono falsi, belle facce, un bacio sulla guancia al mattino e dopo si vengono a scoprire cose assurde. La città che sogna, probabilmente, non ha un nome, vuole solo delle persone più fredde; anche se Harry non lo è, a lei non importa, con lui è diverso, stop. Ad Alana piace fare la stronza. “Aspettami domani, ci sarò promesso. Solito posto” Harry annuisce, e guarda Alana. Lei è sempre quella stronza, e lo sarà anche in futuro.

 

La valigia è sul letto di Alana, intatto, il giorno dopo aver incontrato Harry non è tornata a casa, ed ora è pronta per andarsene per sempre.

E non ci sarà più il bacio sulla guancia al mattino, la colazione sul comodino, la cameriera che le prepara il letto, che vizia Alana peggio di una mamma. Non vedrà più le persone false e troppo dolci che le sono intorno, la sua strada da percorrere è nuova. Sta per dire addio a tutte quelle cose che lei proprio non sopporta. Odio con il suo animo.

Il biglietto lasciato sul tavolo della cucina è scritto quasi con forza, se non fosse stato per Harry che le diceva “Un biglietto non fa male a nessuno” Alana non avrebbe fatto nulla del genere. Strappa carte per l'ennesima volta, si ritrova con l'ultimo foglio del blocchetto e scrive solo: ti ho voluto bene, mamma.

Nulla di tutto questo ha un senso per Harry, sa di non poter fare quello che sta per fare, però non gli rimane altro che Alana e il suo lavoro di merda. Lui costretto a viaggiare sempre, però questo non fa male ad Alana che vorrebbe cambiare ogni giorno vita, per questo lo ha scelto, oltre all'amore che li lega.

 

 

L'aereo sta per partire. Russia. Mosca. La città che Alana ha sognato da tanto. Il tempo è una merda, le persone fredde come lei, e nessuno che conosce.

Aereo decollato.

Welcome
добро пожаловать
Benvenuti

 

“Pensi che per un mese o due potremmo rimanere qui?” Alana ha un sorriso stampato in faccia, di quelli che non le si creavano da tempo ormai.
Harry ricambia il sorriso, le dà una mano ed insieme si avviano per l'uscita.
“Sì, ma non ti ci abituare, piccola” Harry dà un bacio a stampo ad Alana che rivolge un sorriso sghembo al suo ragazzo.

Harry.
I suoi baci, la sua vita, i suoi “piccola” pronunciati ad ogni fine frase, ogni cosa di Harry fa impazzire Alana.
Per lei, però, lui è anche una scoperta. Quel rifugio mai trovato.


Allora, premesso che ho dovuto eliminare tutte le mie one-shot, non chiedetemi perché, nemmeno io lo so. Questa one-shot, o se vogliamo definirla long, l'ho scritta in un momento di particolare importanza. Alana è un personaggio complesso, conosce pochi sentimenti, invece Harry come possiamo vedere sembra il suo succubo, ma i due si amano tantissimo, tanto da "scappare insieme. Che dire? Molto probabilmente potrei scrivere una fan fiction prendendo spunto da questa long, forse un prequel, ma l'importante è che vi piaccia. Un bacio, Elda. 
   
 
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