La crisi italiana colpisce: chi lavora troppo o troppo poco.
Per Stefano l'unico momento di pace è quando ascolta la musica. Per tutti è così?
Storia scritta di getto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Era uno di quei giorni no per Stefano, trattato male da tutti. Non vedeva l'ora di arrivare a casa. Il lavoro era da schifo: straordinari su straordinari e il capo non era contento. Aveva mollato da poco la fidanzata: era troppo oppressiva, pensava che lui avesse l'amante, quando si sbatteva di lavoro dalla mattina alla sera. -Poi la gente si lamenta della mancanza di lavoro- disse sbattendo le chiavi sul tavolo della cucina. Periodo nero per tutti, crisi o non crisi. L'unica sua consolazione era la musica: questa non ti tradisce o ti urlava contro, al massimo ti consolava. Sigaretta in bocca e chitarra alla mano incominciò a strimpellare la canzone di Alex Britti: "Baciami e portami a ballare". Degna di quei momenti cupi. Mentre cantava pensava alla sua vita: aveva ventisei anni, senza una ragazza e senza un figlio. Fino a quanto poteva resistere?