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Autore: RomeoEGiulietta    01/04/2014    1 recensioni
Julie possiede una specie di sfera di cristallo nella sua testa che non è altro che il suo sesto senso. Ed è proprio grazie (o a causa) del suo sesto senso che la sua vita cambierà.
Piccola storiella scritta durante un giorno noioso di malattia. Spero vi piaccia! Lasciatemi un commento
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero stanca.
Stanca di vederlo mentire conoscendo la verità, stanca di sentire quelle parole che sapevo erano false, stanca, semplicemente stanca, di farmi del mele da sola.
Avevo preso la mia decisione: Non volevo più soffrire.
Gettai a terra la sigaretta e la spensi con il piede, poi mi staccai dal muro e bussai al citofono.
Una voce metallica mi rispose subito e mi aprì il portone.
Salii di corsa le scale ma mi bloccai d’avanti alla porta semiaperta che ormai conoscevo a memoria.
Dovevo farlo, ma era maledettamente difficile!
Insomma come si fa a restare indifferenti quando stai per lasciare la persona che hai amato per due anni? Come fai a dirgli che può uscire dalla tua vita tranquillamente e senza rimorsi quando tu, dentro di te, stai cadendo a pezzi?
Ma si, dovevo farlo.
Dovevo farlo perché lui ormai non mi amava più. Dovevo farlo perché la nostra è, e forse lo è sempre stata, una storia campata in aria.
Io lo amavo. Io ci tenevo davvero a lui. Io stavo male se litigavamo. Per lui io ero semplicemente un chiodo che scacciava un altro chiodo.
Forse per un periodo mi ha amato davvero, magari quando mi aveva baciato ed avevamo fatto l’amore per la prima volta, ma poi il vecchio chiodo era tornato e lui ci era ricascato come un’idiota.
O forse ero stata io l’idiota.
Si, sicuramente io. L’idiota che, nonostante sapesse del suo ritorno, ha lasciato perdere, credendo in un amore non vero; l’idiota che lo vedeva scappare presto tutte le sere per andare da lei; l’idiota che passava i sabati sera a piangere mentre lui mentiva dicendo di dover lavorare mentre invece correva tra le sue braccia.
L’idiota che, nonostante tutto questo, non odiava nessuno dei due.
No, non li odiavo.
Mi faceva male il suo tradimento, ma non li odiavo, questo no.
Quando la porta si aprì completamente e vidi il suo volto mi riscossi dai miei pensieri.
Era così bello.. eppure non era più mio.
Non erano più miei quegli occhi verde azzurri che mi fissavano felici; non erano più miei quei capelli color carbone perennemente scompigliati che mi piaceva accarezzare con le dita; Non erano più mie quelle labbra carnose che sorridevano e pian piano si avvicinavano esitanti alle mie.
‘’Va tutto bene, amore?’’ Mi chiese con quella sua voce melodiosa
‘’Si’’ risposi annuendo con forza ‘’ Ero solo sovrappensiero’’
Lo vidi guardarmi con tristezza e sentii di nuovo qualcosa dentro di me andare in pezzi.
‘’perché non andiamo a fare un giro?’’ proposi puntando lo sguardo verso le scale ‘’ Devo dirti una cosa importante e voglio che siamo soli’’
Sapevo che in casa c’erano anche i suoi genitori. Lui aveva vent’anni e stava risparmiando per trovarsi una casa accogliente, ma la strada era ancora lunga.
‘’È successo qualcosa di grave?’’ mi chiese guardandomi preoccupato
‘’ No, nulla’’ mentii ‘’Volevo solo stare da sola con te’’
‘’Oh, ok. Andiamo’’ rispose tornando a sorridere ma comunque confuso.
Salutò velocemente i suoi poi intrecciò le dita con le mie e corremmo giù per le scale.
Mi piaceva vederlo ridere, mi era sempre piaciuto. La sua non era una di quelle risate canzonatorie, o strane, o maligne. No. La sua era una di quelle rare risate gioiose che avevo sentito in poche, pochissime persone.
Lo fissai lungo tutto il tragitto verso il parco e staccai gli occhi solo quando ci sedemmo sulla nostra panchina
Che ironia!
Era qui che era iniziata la nostra storia; qui che ci eravamo scambiati il primo bacio; e ora sarebbe stato su quella panchina che ci saremmo lasciati.
O meglio, che l’avrei lasciato.
‘’Cosa dovevi dirmi di così importante?’’ chiese sorridendo ancora
‘’Volevo solo dirti che so tutto’’ risp0osi serena ricambiando il sorriso
‘’Sai tutto cosa?’’ chiese allarmato
Aveva capito benissimo, ma non poteva crederci.
Non avrebbe sofferto, o almeno non tanto, lo sapevo. Lui amava ancora lei e cercava un pretesto per lasciarmi. Volevo rendergli le cose più semplici e lasciarci con un sorriso, perciò la misi sul ridere.
‘’Ho la sfera magica impiantata nella mia testa, ricordi?’’ risi ma lui rimase impassibile.
Mi fissò qualche altro istante negli occhi, poi abbassò lo sguardo e strinse i pugni sul grembo.
‘’Come lo hai scoperto?’’ chiese con voce ferita ‘’ Te lo ha detto lei? ‘’
‘’No, lei non mi ha detto niente e non ti ho neanche seguito, se è a questo che stai pensando. Semplicemente.. ti conosco’’ terminai alzando le spalle
‘’Mi dispiace, mi dispiace tantissimo. Io non..’’ iniziò lui ma io lo bloccai alzando una mano
‘’Non devi scusarti ’’ sorrisi fingendomi serena ‘’ Lei è stata il tuo primo amore, la prima che ti ha conquistato davvero, lei.. è stata il tuo primo tutto, ed io non posso farci nulla. La ami ancora, e la amerai sempre’’
‘’Non sei arrabbiata?’’ chiese sorpreso e dispiaciuto allo stesso tempo
‘’No, non lo sono ‘’ risposi sinceramente ‘’ Purtroppo non sono stata così brava da farti dimenticare di lei e, quando è tornata, tu avevi ancora lei nel cuore. Tutto qui.’’
‘’Io.. io la lascerò, promesso, non la rivedrò più, lo giuro.’’
‘’Non giurare falso’’ lo rimproverai ridendo ‘’ Come puoi giurarmi di non volerla vedere più se pochi secondi fa hai annuito quando ho detto che la ami ancora?!’’
Lui sgranò gli occhi sorpreso dal suo stesso gesto involontario, poi mi guardò negli occhi ed io li vidi riempirsi di lacrime.
Gli faceva male perdermi, si vedeva, ma ero sicura che gli avrebbe fatto più male perdere il suo vero amore. Che, naturalmente, non ero io.
‘’Ora devi andare da lei’’ gli dissi dopo un po’ accarezzandogli una guancia ‘’ Non avevi un appuntamento con lei stasera?’’
‘’ e tu come..?’’
‘’Sfera di cristallo’’ lo interruppi di nuovo ridendo ‘’ Su, va, lei ti aspetta’’
‘’Non voglio lasciarti’’ piagnucolò tristemente ‘’ Non hai neanche pianto, e so che stai male ed io..’’
‘’Non devio preoccuparti per me’’ gli sorrisi ‘’ io sto bene, ho solo bisogno di vederti felice. Va da lei e raccontale tutto, vedrai che sarà felice’’
Non so da dove uscivano quelle parole, non so da dove avevo trovato la forza o il coraggio per dirle. Volevo piangere, stringere le braccia al petto e darmi della stupida perché avevo perso la cosa più importante della mia vita, invece rimasi lì, immobile a guardarlo mentre si asciugava una lacrima e si alzava lentamente.
‘’Mi dispiace per il male che ti ho fatto’’ mi sussurrò sinceramente dispiaciuto ‘’ Sono sicuro che troverai qualcuno che ti ama più di quanto meriti’’
Dette queste parole si voltò e andò via. Rimasi immobile a guardarlo scomparire ma, anche quando fu scomparso dalla mia vista, non riuscii a piangere.
Afferrai solamente il cellulare ed inviai un messaggio a mio fratello chiedendogli di venirmi a prendere. Rimasi immobile per non so quanto tempo e non mi sorpresi più di tanto quando, dall’auto di mio fratello, vidi scendere solo il suo migliore amico,Mike.
Mike era una ragazzo simpatico e gentile, ma molto impacciato nei movimenti.
‘’Va tutto bene?’’ mi chiese venendomi incontro ‘’ ho letto il messaggio che hai inviato a tuo fratello’’
‘’ Si, va tutto bene’’ mentii ad occhi bassi
‘’Ti ha lasciato quell’imbecille? Se è così vado a dirgliene quattro e..’’
‘’No, sono stata io a lasciarlo’’ lo interruppi abbozzando un sorriso ‘’Amava un’altra ragazza, la sua ex, e non credo mi abbia mai amata quindi.. era inutile continuare a fingere’’
‘’Mi dispiace tantissimo’’ Sussurrò dispiaciuto avvicinandosi per abbracciarmi ‘’Se vuoi posso andare a dargli una bella lezione’’ aggiunse ironicamente facendomi scoppiare a ridere
‘’Non ce ne bisogno ’’ risposi sorridendo ‘’ Merita di essere felice’’
‘’Come lo hai scoperto?’’ Mi chiese dopo qualche minuto staccandosi un po’ da me per osservarmi meglio
‘’L’ho capito quando ha iniziato ad allontanarsi da me, quando lei è tornata e lui non ha saputo cacciarla via. L’ho capito quando mi sono resa conto che lui non l’aveva mai dimenticata, che lei era sempre stata nel suo cuore, qualsiasi cosa succedesse’’
‘’Ah, già, la tua sfera di cristallo’’ sorrise tristemente ‘’Ti fa capire molte cose, giusto?’’
‘’Si, mi fa capire tutto’’ risposi abbassando di nuovo lo sguardo imbarazzata.
La mia ‘’sfera di cristallo’’ era così potente che mi aveva fatto capire anche cosa Mike provava per me. Il suo non era semplice affetto fraterno o una normale amicizia, lui era innamorato di me, da più dio un anno, ed io l’avevo capito fin da subito.
Lui sapeva che io sapevo, ma sapeva anche che io non ricambiavo i suoi sentimenti.
Non era un brutto ragazzo, anzi, i suoi occhi d’orati profondissimi mi incantavano spesso e i suoi cappelli rossicci erano spettacolari, ma non provavo nulla per lui, insomma era mio amico, nulla di più. Ma non io per lui.
Per lui io ero la ragazza di cui era innamorato.
‘’Julie sai che ti voglio più che bene, e non vorrei infierire in un momento del genere ma per quanto possa dispiacermi per te non posso far altro che essere felice della tua rottura con l’imbecille’’ disse serio Mike afferrandomi le mani ‘’Sai quello che provo per te e fino ad ora non mi sono esposto più di tanto perché eri fidanzata ma ora.. voglio che consideri seriamente l’idea di me e te, insieme’’
Oh Mike.. Avrei tanto voluto ricambiare i suoi sentimenti, avrei voluto davvero, ma, in quel momento dentro di me c’era solo un’enorme dolore, il dolore lasciato da un amore appena finito. Lo capì anche lui perché abbassò lo sguardo e si rattristo.
‘’Mi dispiace’’ dissi allungando una mano per accarezzargli la mano ma lui si alzò di scatto e fece per andarsene ma si bloccò quasi subito e si voltò verso di me con sguardo deciso.
‘’Sai che ti dico, io non me ne andrò.’’ Disse tornando a sedersi accanto a me ‘’ Non farò come quel vigliacco che ti ha lasciata qui da sola senza pensare ai tuoi sentimenti, non me ne andrò lasciandoti qui da sola. No. Io ti starò accanto e combatterò, combatterò davvero. Combatterò per farmi amare da te, cercherò di conquistarti ogni giorno e farò di tutto per far si che tu diventi mia. Magari ci riuscirò o magari no, non lo so, so solo che ci proverò, e se non ci riuscirò vorrà dire che non era destino’’
Non so cosa successe ma, a quelle parole, sentii qualcosa spezzarsi dentro di me e le lacrime presero a scendere copiose sul mio viso. Avevo sempre voluto che qualcuno mi dicesse quelle parole, avevo sempre voluto che qualcuno combattesse per me, avevo sempre voluto sentire qualcuno restare, nonostante le mie proteste. Ma erano sempre scappati tutti.
Tranne Mike, lui era rimasto e sarebbe sempre rimasto, lo sapevo.
Era come se la mia ‘’sfera di cristallo’’ si fosse attivata. Sapevo che sarei tornata ad essere felice, sapevo che sarei tornata a sorridere e tutto grazie a Mike.
Lui sapeva amarmi per quello che ero, per i miei difetti e per i miei pregi. Lui sapeva farmi ridere e sapeva consolarmi quando piangevo.
Avrebbe fatto in modo che io mi innamorassi di lui, e ci sarebbe riuscito un giorno, forse.
E quel giorno saremmo stati felici, ma felici davvero.





*************Angolo Autrice
Eccomi di nuovo qui con una nuova storia (spero) strappalacrime!!
Spero non sia troppo corta o troppo lunga, ma se è così scrivetemelo in un commento ed io sarò pronta a modificare la storia.
Grazie di cuore per aver anche solo letto questa storia!!
Baci e a presto :* <3
  
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