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Autore: F r u f r u    02/04/2014    1 recensioni
[Angst]
[Dal testo]
Sapeva bene che giorno era quello, il giorno in cui sarebbe andato insieme ai suoi compagni delle medie ad un evento di beneficienza. Non era nulla di che, ma stranamente Ranmaru era agitato.
Avrebbe finalmente rivisto i suoi compagni.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: In questa storia i personaggi hanno circa 27 anni.

“Cosa?”
“Tre giorni”




Guardò ancora una volta l’orologio. Era arrivato in anticipo.
Quella mattina si era alzato molto presto, precisamente alle 7.00; Era andato in cucina e come il suo solito aveva bevuto una tazza di caffè. Sapeva bene che giorno era quello, il giorno in cui sarebbe andato insieme ai suoi compagni delle medie ad un evento di beneficienza. Non era nulla di che, ma stranamente Ranmaru era agitato.
Avrebbe finalmente rivisto i suoi compagni e, soprattutto, avrebbe rivisto il ragazzo che gli aveva rubato il cuore: Shindou Takuto, il ragazzo prodigio.

Lui e Takuto avevano perso i contatti da almeno tre anni, da quando il castano si era sposato con Akane. Era andato al suo matrimonio, in veste di testimone, ma il dolore al petto che aveva sentito era stato così grande che lo portò a eliminare ogni traccia di lui.
Il castano aveva provato così tante volte a ricontattarlo, ma Ranmaru aveva cambiato numero e casa. Il suo cuore si era spezzato.
Non aveva mai confessato il suo amore al castano, aveva sempre fatto finta di niente, fingendo che  Takuto era semplicemente e solamente un amico. E questo gli aveva procurato tanto dolore.

E ora si ritrovava lì, davanti a l’enorme arco che portava all’evento, ad aspettare i suoi compagni.
Il posto era davvero carino; Era pieno di decorazioni, messe sicuramente per attirare più gente. L’arco era stato ridipinto di un verde accesso, il colore della speranza; Era stato ornato con lunghi veli bianchi messi attorno alle colonne. Sopra all’arco era stato messo un piccolo cannone, che verso sera sarebbe servito per i botti. Oltre a esso c’erano una serie di bancarelle molto carine; Vendevano ogni genere di cosa: Da elettrodomestici a roba tecnologica come telefoni e computer. Da pupazzi a bambole. Da borse a vestiti. Ogni cosa di cui si potrebbe avere bisogno.
   Vicino a dove si trovava il rosa c’era una piccola bancarella dove un bambino, che aveva circa 8 anni, vendeva tutti i suoi giocattoli. Il rosa si avvicinò e, commosso nel vedere che il bambino faceva ciò per la madre, comprò tre dei suoi giocattoli.
Erano le 11.00 e l’appuntamento era alle 11.15. Solo un quarto d’ora  e poi avrebbe rivisto tutti, nessuno escluso.
La persona che aveva organizzato questa rimpatriata, stranamente, era stato Hamano. Lui non si era mai interessato a queste cose, ma a quanto pare crescendo era migliorato.
Aveva personalmente chiamato tutti, dicendo ogni minimo dettaglio a ognuno. La cosa che sorprendeva il rosa era che non sapeva come avesse fatto a trovare il suo numero, avendolo cambiato.
Guardò ancora l’orologio: 11.05.
Mancava poco.
“Kirino!” Il rosa si girò di scatto ritrovandosi un ragazzo alto, abbastanza robusto, con gli occhi ocra e  i capelli di un azzurro abbastanza scuro.
“Kariya!”Esclamò. Era sorpreso di vederlo lì in anticipo; Quando erano alle medie era sempre l’ultimo ad arrivare, sia a scuola, sia agli allenamenti.
“Accidenti come sei basso Kirino-Senpai” Ridacchiò il blu. ‘Sempre il solito idiota’  Pensò Ranmaru.
“Kariya! Sempre il solito” Lo guardò con disappunto.
I due si sedettero sugli scalini e, mentre aspettavano gli altri,  iniziarono a parlare del più e del meno. Passarono dieci minuti a parlare della loro vita, del loro nuovo lavoro e della loro situazione sentimentale.
11.15; Era l’ora che segnava l’orologio di Kirino. Si guardò attorno; Niente nessuna traccia di qualche suo compagno.
11.20, il nulla. Kirino e Kariya si guardarono attorno, nulla, ma proprio nulla. I due, stanchi di aspettare i compagni, decisero di avviarsi.

-


Angolino autrice.
Ma salve. Credo di stare per piangere sigh. HO TROVATO UN EDITOR DECENTE *alleluja* comunque, allora è da 5-6 mesi che non scrivo e finalmente sono tornata con la speranza di essere migliorata.
Allora questa storia è una cosa tristissima, poi capirete il perchè. Ho voluto fare il capitolo corto perchè nel secondo si capisce tutto.
Beh vi auguro una buona lettura, spero di  non aver fatto errori, ho riletto un sacco di volte-
Ci si sente_
H a r m o n i c s /Credo cambierò di nuovo nick/
  
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