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Autore: Akira Yuki    02/04/2014    1 recensioni
Ramses, giovane faraone, affronterà situazioni più grandi di lui. Guidare un popolo, proteggere la propria donna, combattere guerre. Una storia piena di trame intricate, di piani segreti, ma sopratutto di coraggio.
Alla fine di ogni capitolo troverete un mini-vocabolario per le parole egizie.
Perfavore fatemi sapere se vi piace.. Così potrò continuarla^^ Accetto anche critiche negative.
Genere: Azione, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Un campo di battaglia. Il cielo era nero, scuro e coperto da nubi di fumo. Corpi bruciati e armi e carri al fuoco. Sul campo di battaglia sgorgavano fiumi di sangue e colline di corpi. Moltissime lance erano conficcate a terra, e su alcune di queste dei corpi.
Un uomo era seduto sulla montagna più alta fatta di corpi nemici. Aveva lunghi capelli neri, era ornato da gioielli utili anche durante la battaglia, come bracciali d'oro che potevano resistere alle freccie o ai colpi di spada, gambali d'oro con decorazioni argentate. Era vestito di rosso, solo una gonnella rossa lunga fino ai ginocchi. Dietro di se' aveva una faretra mezza piena, mentre la sua spada giaceva accanto a lui conficcata nella testa del generale nemico.
-Ahahahahahah!-. La sua risata era profonda quanto malvagia. -Uomini! E anche questa è vinta!-. Sorride e si alza, scendendo dai corpi e rinfoderando la spada. Molti uomini su carri o semplicemente a cavallo si avvicinano a lui. Lui sale sul suo cavallo, nero come la pece, ma maestoso come un re.
-Viva Muwattalli! Viva Muwattalli II[*]!!-. I soldati alzavano le armi verso di lui, rendendogli onore con urla e benedizioni per aver sconfitto il nemico.
Muwattalli, il capo di quella truppa, sorrideva, soddisfatto. Poi li guardò. -Andate uomini! Saccheggiate quella città! Oro..Donne.. Tutto vostro!-.
Gli uomini urlarono felice e obbedirono. Lui però si allontanò dalla mischia andando verso un luogo dove iniziava il deserto. Scese da cavallo e camminò per un po', tenendogli le redini. La zona dove ora si trovava era molto deserta, solo costruzzioni in rovine di antichissime civiltà le quali prima vivevano, ma dove ora c'era solo sabbia.
-So che sei qui, fatti avanti.-. Muwattalli si guardava attorno, restando allerta. Da dietro una rovina uscì un uomo. Era egiziano. Rispetto al guerriero era un po' striminzito, vestitocon abiti di lino, abbastanza leggeri e con un turbante in testa e una sacca che portava a tracolla.
-Sapete già..Perchè sono qui, vero?-. Il messaggero egiziano non lo dava a vedere, ma la figura di quel guerriero che si trovava davanti lo faceva tremare.
-Si, si, so tutto. Ma ora voglio i particolari!-. Muwattalli si avvicinò, per poterlo sentire meglio, visto che dovevano parlare a bassa voce.

Ramses era finalmente tornato alla capitale. Per tutto il viaggio lui e Nefertari non avevano smesso di parlare e, tuttavia, lei era stanchissima diparlare, mentre lui continuava a farle domande e a parlarle di se', di cosa gli piaceva, di cosa non gli piaceva. Le barche si fermarono al porto e Ramses fu il primo a scendere, per poi prendere Nefertari in braccio, come una vera principessa. Lei era estremamente sorpresa. Ramses corse verso il palazzo, quasi come se non sentisse neanche il peso della ragazza. Tuttavia, a metà strada la lasciò, ma la riprese per mano e tornò a correre verso il palazzo.
Passata l'entrata con ai lati le enormi statue di faraoni antichi, entrò nel palazzo e si diresse nella sala del trono. Corse sopra la scalinata e si girò per poter guardare tutti i presenti.
-Io, Usermaatra Setepenra Ramsess meriamon, ho intenzione di sposare Neferetiry meritenmut! Ossia la bellissima donna accanto a me!-. Era felicissimo, non dava segni di stanchezza, ma solo gioia. Nefertari accanto a lui, guardava tutti i presenti, anche se era stanca per la corsa. Da poco erano entrati anche Cia e Thia. Cia era felice, molto contenta che il fratello finalmente si sposasse; mentre Thia li guardava senza dir nulla a braccia incrociate.
Il Grand Sacerdote si avvicinò al faraone. Come suo solito aveva il capo rasato e indossava una pelle di leopardo come mantello. Si inchinò. -Mio signore, gli dei saranno ben lieti di vedervi sposare una bellissima donna come questa.. Quando intendete sposarvi?-. Teneva il capo china, non osando guardarlo.
-Ora! Subito!-. Ramses sorrise, entusiasta.
-Che!?-. Nefertali gli prese il braccio per richiamare la sua attenzione e lo guardò. -Non ora! Insomma...-. Lo lascia.-E' troppo presto...Ci conosciamo appena..-.
-Ci sono stati faraoni che sposarono le loro mogli durante una guerra.. Il giorno stesso del loro incontro..-. Tutti gli sguardi si concentrarono su Mehi, che si nascondeva dietro una colonna, ma il suo sguardo era colmo di gioia per il fratello. La sua voce era debole, sempre a causa della sua malattia. -Appena le hanno viste...Le hanno sposate.. Quindi non dovete sorprendervi di un matrimonio così veloce..-. Sorrideva dolcemente. Ramses lo guardò con un rispetto che veniva solitamente riservato al faraone, ma secondo lui, suo fratello Mehi sarebbe stato un grandissimo sovrano.
-Grazie..Mehi-. Ramses sorrise, ma poi guardò il Sacerdote. -No.. Nefertari ha ragione.. Anche io credo sia troppo presto, ma certo non deve passare troppo tempo! Insomma.. Tra pochi giorni, due o tre!-. Guardò Nefertari per vedere se le andava bene. Lei sorrise e annuì.
-Bene! Ora potete andare, e cominciate a preparare il tutto!-. Ramses sorrise e si sedette sul trono. Solo ora sentiva la stanchezza. Ma guardò Nefertari, invitandola a sedersi. Lei si sedette a terra, ai piedi del faraone. Ma lui la bloccò subito. -No. Sarai una regina, ma un re senza regina non è nulla. Tu godrai dei miei diritti e dei miei poteri. Tu sei mio pari.-. Lui la guardava sicuro delle sue parole, serio. Lei lo guardava, con occhi spalancati per la sorpresa. Nessuna regina era mai stata considerata al pari del faraone, nemmeno se era la Grande Sposa Reale[**]. Ramses la guardava, poi le fece cenno di sedersi sulle sue gambe. Lei ebbe un momento di dubbio, ma non poteva non eseguire un ordine del faraone e si sedette sulle sue gambe. Appena lo fece Ramses sorrise, felice.
-Sai, Nefertari, voglio ancora sapere tante cose su di te...-. Lei sorrise, le gote leggermente rossine.

Nelle camere dei familiari del faraone vi era un silenzio tombale. Cia era sdraiata sul letto coperta soltano da un lenzuolo di lino, nuda e stanca. Thia invece era seduto sul letto, non coprendosi nemmeno. Avevano appena fatto l'amore. Thia si era lasciato convincere da Cia che avrebbe alleviato lo stress, ma non servì molto.
La camera era grande, il letto matrimoniale pure. Il pavimento era ricoperto da tappetti decorati e preziosi. Agli angoli vi erano delle colonnine con delle candele spente sopra. E poco vicino al letto vi era infine un terrazzino. Thia si alzò e andò al terrazzo, godendo della fresca aria serale. Guardava il regno, l'immenso impero del nuovo faraone.
Restò del tempo a pensare, fino a quando non bussarono alla porta. -Avanti-. Rispose lui. Quello che entrò, fu il messaggero che quella mattina si era recato dal re ittita, Muwattalli II.
-Mio signore, il re ittita ha accettato-. Detto ciò Thia increspò un sorriso.
-Ah... Ottimo allora. Ma ora.. Elter avvicinati un po'..-.
Il messaggero obbedì. Thia con velocità afferrò una spada li vicina e lo trafisse al ventre, tenendogli con l'altra mano la bocca chiusa. Prima che Elter potesse esalare il suo iltimo respiro, Thia li sussurrò all'orecchio: -Perdonami.. Ma non posso fare errori. Ne lasciar vivere chi conosce questo mio segreto...-. Elter morì. Thia lasciò che il suo corpo cadde a terra. Sorrideva, malignamente. Poi lasciò la spada sotto il letto e si vestì, per poi circondare il cadavere del messaggero in una coperta scura per poi portarlo via. Se qualcuno lo avesse visto, lui avrebbe isposto che il messaggero voleva ucciderlo, e che lui lo ha ucciso solo per difesa personale.
 

*Muwattalish, o Muwatalli, II era un re ittita che successe al padre Mursili II, che combattè contro Seti I, padre di Ramses II.

**La Grande Sposa Reale era l'unicamoglie del faraone i quali figli sarebbero potuti diventare faraoni. I faraoni potevano avere molte mogli e avere da loro molti figli, ma solo quelli avuti dalla Sposa Reale avrebbero avuto il diritto di essere faraoni. Solo Nefertari però, negli affreschi e nelle statue dedicate a lei e a Ramses, sarà sempre al pari del marito.

 

  
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