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Autore: tylersanchor    02/04/2014    4 recensioni
"Una vocina però, una soave e dolce vocina che, se Stiles fosse stato più sobrio avrebbe capito appartenere alla vodka, gli disse:“Perché non le racconti tutto? Sei ubriaco, penserà che tu sia fuori di testa e basta. Almeno ti toglierai un peso dalla coscienza. Tanto non la rivedrai mai più.” E le diede retta.
- Allora, da dove cominciare, cara mia …
- Bethany.
- Bethany! Allora, tutto è cominciato quando mio padre …
E le disse davvero tutto. Di Scott, dei lupi mannari, di Allison e la sua famiglia, di Lydia, Isaac, Erica, Boyd e, soprattutto, di quanto fosse irrimediabilmente e assolutamente cotto di Derek Hale."
[Sterek, maddai?] [Non tiene conto della terza stagione]
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FLW


Derek ci aveva provato: voleva seriamente essere ascoltato, Stiles lo vedeva, ma nessuno gli dava retta. Scott dormicchiava sulla sedia, Isaac stava giocando a Temple Run sotto il tavolo e Stiles … Stiles era Stiles, ovvero stava fissando Derek con aria vacua da mezz’ora, immaginando scenari da film romantico degli anni ottanta che implicavano loro due su una spiaggia al tramonto. La maglietta di Derek non era inclusa, il che era ancora meglio.
- … e quindi, il fatto che siano ancora in circolazione … - stava dicendo lui, ed era così sexy quando parlava, quando respirava, quando assumeva quell’aria omicida, quando si avvicinava a Scott minaccioso e gli tirava una botta in testa, quando ancora più minaccioso strappava di mano il cellulare a Isaac e quando, infine, si piazzava furibondo davanti a lui.
- Hai intenzione ancora per molto di stare lì come un ebete o …?
Stiles si risvegliò bruscamente dal suo sogno ad occhi aperti con l’orrenda sensazione di stare letteralmente sbavando.
- Oh, eh, ehm, ero attento! – si difese, non specificando il fatto che era stato attento al modo in cui la maglietta cadeva sui pettorali di Derek, non a cosa diceva.
- E io sono Topolino! Tu, e voi due, idioti, vi rendete conto di quello che sta succedendo o no? Un branco di alpha, gli stessi che probabilmente hanno Erica e Boyd, che qualche incapace qui presente non è riuscito a trovare, si sono fatti vivi di nuovo e sapete che vuol dire?
Stiles era sicuro di non aver mai sentito Derek parlare così a lungo, era impressionato. E, certo, una parte di lui trovava tremendamente affascinante la sua voce, aveva una cadenza tutta particolare assolutamente affascinante e …
- Stiles?
… senza parlare poi del fatto che quando parlava tutto corrucciato era veramente bellissimo, come il personaggio di qualche film …
- Stiles?
… e il modo in cui si muoveva, era così intrigante, per non parlare, già che gli era caduto lo sguardo, di come gli stavano bene quei jeans e di come sarebbe stato anche meglio senza e …
- Stiles!
Sott lo scosse per le spalle e finalmente Stiles si risvegliò da un mondo in cui era illegale che Derek stesse nella stessa stanza di un paio di pantaloni. Un mondo bellissimo.
- Eh? – domandò, tra il confuso e l’imbarazzato.
- Ti suona il telefono da un secolo e … ti senti bene? Sei tutto rosso.
Maledetto Derek e maledetto cervello e maledetti film del sabato sera. Stiles si riscosse, cercò di far finta di niente, sperando che nessuno capisse a cosa era dovuto il tutto e tirò fuori il telefono dalla tasca, che ancora squillava.
Beth.
- Non puoi dire alla tua ragazza di non telefonarti? – gli ringhiò Derek e Stiles per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
- Non è la mia ragazza! – strillò, superando di qualche ottava il suo solito tono di voce, cosa che fece ridere sia Isaac che Scott che iniziarono a mimare una stupida scenetta di lui e Beth.
- Che c’è? – le disse acido, rispondendo al telefono.
- Sempre piacevole sentire i tuoi saluti così educati e amorevoli!
Stiles ringhiò.
- Allora, come sta andando? – domandò Beth, che sapeva tutto ma, per ovvie ragioni, non era potuta venire.
Stiles non osava nemmeno immaginare di dire a Derek che un’altra persona sapeva tutto: probabilmente al sentire certe notizie si sarebbe trasformato in un grosso drago sputafuoco e avrebbe incenerito tutta la città, Stiles per primo. Quindi era meglio che Derek restasse all’oscuro quanto più possibile, anche se era un tantino seccante sentir chiamare Beth da chiunque la sua fidanzata. Anche perché erano proprio una manica di idioti a non aver capito che fra loro non c’era assolutamente niente se non un mutuo supportarsi in amori senza speranza. Okay, magari prima avrebbero dovuto sapere di lui e Derek, ma era meglio di no per tutti. Scott e Isaac ne sarebbero rimasti sconvolti, il diretto interessato avrebbe dato il massimo della sua espressività alzando un sopracciglio e facendo un verso di disgusto e Stiles avrebbe passato il resto della sua vita a rimettere insieme i frammenti del suo cuore davanti a La verità è che non gli piaci abbastanza.
- L’allenamento di lacrosse, dici? Uh, sì, abbastanza bene … - rispose, sperando che Beth mangiasse la foglia.
Silenzio.
- Aaaaaaah, l’allenamento, certo, certo. E quel problema di cui mi hai parlato?
- Peggio che mai, penso di rinunciarci.
Sguardi interrogativi da Scott e Isaac che ovviamente non si stavano facendo i sacrosanti fatti loro. Derek lo fissò seccato, della serie io-parlo-di-cose-serie-anzi-è-già-un-evento-straordinario-che-parli-e-tu-stai-al-telefono-e- mi- interrompi – io – ti -mangio e Stiles si affrettò a concludere.
- Eh, mi sa che la mia bravura in geometria ha fallito questa volta, passo poi da te, ciao!
E attaccò, sperando tanto che Derek non fosse arrabbiato e che i due idioti non lo mettessero ancora più in imbarazzo di quanto già non si sentisse.


 
 
*
 
 
 
- Quindi, a parte spogliare Derek nella tua testa, hai fatto altro? – gli domandò Beth quella sera, mentre seduta sul suo letto si metteva lo smalto alle unghie dei piedi.
- Puoi smettere di metterti quella cosa? Puzza in modo allucinante e mio padre sta seriamente pensando che io sia un travestito data la quantità di cose tue che ci sono nella mia stanza. E comunque, no, è stato terribile. È stato come avere davanti una sorgente nel deserto, non riuscivo a smettere di guardarlo. E di sbavare probabilmente.
Beth roteò gli occhi: - Senti, io glielo direi. Okay, è un sociopatico misantropo ma almeno eviti che te lo rubi qualcuno di passaggio e ti togli questo peso.
- Facile per te! Se va bene mi ignorerà per il resto della mia vita, se va male mi squarcerà la gola!
- Ma non essere così melodrammatico! Una volta avrà avuto anche lui dei sentimenti e …
Stiles le lanciò un’occhiata gelida.
- Okay, non dico che ora non possa cadere ai tuoi piedi con un mazzo di rose ma …
Stiles la fulminò con lo sguardo.
- Ma hai preso da lui proprio! Comunque, se glielo dici magari non reagirà così male …
- No, appunto, peggio! Mi cospargerà di benzina e mi incendierà! – esclamò Stiles.
Beth gli tirò il cuscino.
- Guarda che piacere a qualcuno non è una cosa brutta, - disse, - e non penso che Derek sia così psicotico come lo dipingi. Al massimo ti fisserà inespressivo, alzerà le spalle e almeno ti sarai tolto il peso di questa cosa.
- Certo, facile! Mi fisserà inespressivo mentre ogni singola cellula del mio corpo prova dolore e vergogna perché gliel’ho detto e me ne pentirò a vita! Rovinerei tutto, con lui, con Scott, con Isaac …
Beth sospirò, richiuse lo smalto e allungò le gambe.
- Allora, divina creatura, perché non cerchi di provarci con lui?
Stiles la guardò disgustato, alzando un sopracciglio.
- Insomma, Derek avrà avuto una vita sentimentale nel Paleolitico, quando era giovane! Avrà incontrato una bella brontosaura che gli avrà fatto battere il cuore e, voglio dire, se ci è riuscita una brontosaura, perché non Stiles Stilinski?
Stiles scoppiò a ridere all’immaginare Derek vestito da uomo delle caverne fissare languido un grosso brontosauro. Beato brontosauro, però.
- Non è così vecchio! E non mi sembra il tipo da innamorarsi, nel senso lui è …
- … Christian Grey che fotte senza pietà?
Nonostante la sua situazione amorosa fosse disastrosa, Stiles non poté far a meno di ridere nemmeno questa volta.
- Ma che porcherie leggi? E Derek non è così, ha semplicemente bisogno di aprirsi, è molto chiuso.
- Ma dai, e io che pensavo fosse così solare e aperto! Un cupcake, proprio. – replicò Beth e stavolta fu lei a ricevere il cuscino in faccia.
- Guarda che ha anche dei lati positivi, - lo difese Stiles.
- Tipo dei muscoli da far invidia a Taylor Lautner? Un faccino niente male?
Stiles scosse la testa: - No, parlavo del carattere. Parla poco, sembra totalmente insensibile e non mostra più emozioni di una tazzina da tè, però è molto leale, se pensa che una cosa sia giusta va fino in fondo, per difendere qualcuno a cui tiene farebbe di tutto. Erica e Boyd sono scomparsi da un sacco, ma lui li sta ancora cercando, solo per farti capire. Lui le cose non le dice, le dimostra.
Beth per una volta risparmiò un commento sagace, limitandosi ad appoggiargli una mano sulla spalla e a fargli un sorriso.
Certo, lei non conosceva Derek come lo conosceva Stiles. Probabilmente era ancora nella prima fase di quando si lo incontrava, quella del detestarlo cordialmente. Ci era passato anche Stiles, lo considerava fastidioso, autoritario, rompiscatole e sociopatico. Non aveva ancora cambiato idea, soprattutto sul sociopatico, ma aveva scoperto tante altre cose di lui, cose belle, lati nascosti del suo carattere che lo avevano fatto vedere sotto un’altra luce. Lo aveva visto bello, ma non esteriormente, come persona, nonostante il carattere decisamente pessimo. Per questo nella piscina lo aveva tenuto a galla nonostante tutto. Era stato proprio in quella situazione assurda che Stiles si era reso conto che Derek era importante per lui: sapeva che non poteva lasciarlo. Non per Scott, non per Jackson, non per Derek, ma per se stesso: non poteva esserci qualcosa di bello, qualcosa per cui valesse la pena combattere o anche solo alzarsi al mattino senza di lui.
- Ehi, Stiles? – domandò Beth, interrompendo i suoi pensieri.
- Eh?
- Sarebbe venerdì sera. Perché di venerdì sera due persone splendide come noi stanno chiuse in casa?
- Perché nessuno ci invita mai da nessuna parte? – domandò Stiles, rassegnato, e immaginò per un attimo che Derek gli avesse chiesto di uscire, ma la cosa era talmente irreale che svanì immediatamente.
- E allora autoinvitiamoci, no? Conosci qualche locale?
Stiles annuì.
- Perfetto, allora vado a vestirmi e si parte!
Bethany saltò sul davanzale della finestra e iniziò a camminare sul tetto. Stiles, seppur di mala voglia – avrebbe preferito passare la serata a parlare di Derek, ma era quello che facevano tutte le sere e quindi magari per Bethany era diventato un po’ noioso – la seguì.
- Stiles? – domandò lei, fermandosi.
- Eh?
- Vuoi che ti presti una gonna oppure mi lasci cambiarmi e ci incontriamo laggiù in basso vicino alla tua jeep?
- Oh, okay, giusto.
Stiles tornò in camera, lasciò un post –it a suo padre e prese giacca e chiavi.
A parte tutto, in fondo, gli andava di uscire. Magari avrebbero potuto per caso uscire dalle parti di Derek o passare per caso vicino al suo appartamento, e magari lui sarebbe stato in giro, anche se in effetti non sembrava esattamente il tipo che esce il venerdì sera. Ma sperare non costava nulla.
 
 

 
*
 
 


Il locale era già pieno, così come il parcheggio, anzi, sembrava che stesse direttamente per esplodere, così avevano dovuto cercare più lontano.
- Ma sei sicura che vuoi andare in discoteca? Cioè, per capire, io non ballo.
- Stiles, è lì che vanno tutti e mi hai detto che c’è gente della squadra di lacrosse, quindi amici di Scott, quindi potenziali agganci dato che qualcuno è troppo preso a sognare di stare mano nella mano con il grosso lupo cattivo, - replicò Beth, finendo di mettersi il rossetto.
Stiles le diede una botta che, con sua immensa soddisfazione, le fece finire il rossetto su metà faccia.
-Idiota.
Ma Stiles non la stava a sentire, trovò finalmente un posto libero e parcheggiò. Erano abbastanza lontani, a dire il vero, ma lui aveva casualmente scelto un locale dalle parti di Derek e quello era, appunto, abbastanza vicino al suo appartamento, cosa comunque sempre positiva.
- Guarda che non sono cretina, so che speri di trovare Derek che balla la lap dance, ma quello sarà rintanato nel suo appartamento ad odiare il mondo come ogni sera, vedrai.
Il problema di Bethany Noel era che imparava decisamente troppo in fretta.
- Derek non odia il mondo! Perlomeno, non tutto, - lo difese Stiles, sperando in cuor suo che in quel “non tutto” fosse compreso lui.
- Hai ragione, sarà lì a guardare una tua foto sul suo cellulare e a desiderare che tu appaia magicamente davanti a lui.
Stiles arrossì fino alle punte dei capelli.
- Oh, mio dio, Stilinski! E io che avevo pensato a una cosa più sconcia che potrebbe fare con le tue foto …
Stiles ringraziò ogni divinità esistente che fosse buio, perché sentiva la faccia andare a fuoco. E non stava immaginando la scena, non la stava immaginando, assolutamente no.
- Stiles, contieniti, non ho portato il giubbotto di salvataggio e non vorrei annegare nella tua bava.
Le sarebbe arrivata una risposta sagace, se Stiles non avesse visto, un nanosecondo prima di aprire bocca, una sagoma stagliarsi al fondo della strada. Non riusciva a distinguerla bene, ma non ce n’era bisogno. Lo scintillio rosso degli occhi diceva tutto.
Un alpha.
- Corri!

 
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Ehilà! Ultimamente sono posseduta da Derek Hale, evidentemente, infatti la mia voglia di uscire  è pari a zero, vorrei solo stare a casa e riposarmi ahahah. No, beh, non è del tutto vero, non mi va di uscire con alcune persone ma con altre sì, che nonsense ahahahah. Comunque, a voi va bene perché così nonostante io abbia taaaaaaanto da studiare (greco&inglese are watching me) trovo il tempo per scrivere qualcosa, anche se probabilmente non ne potrete più di leggere ogni due giorni dei miei deliri formato fanfiction ahahah.
Comunque, dan daaaaaan, alpha! Mi dispiace aver inserito questa parte in una storia tutta unicorni, arcobaleni e musica country, ma alla fine, se no, come si faceva a movimentare la situazione per Stiles&Co? Okay, forse ho qualche problema ahahah. Comunque nel prossimo capitolo succede una cosa e io fangirlo al solo pensiero (non so se voi fangirlerete con me o mi tirerete una sedia, ma comunque io sono tipo contentissima che succeda awawawaw) e so già che scritta sarà uno schifo ma vi assicuro che nella mia testa è una scena fighissima.
Comunque, ringrazio le dolcissime stelline che hanno perso tempo della loro vita a recensire, cioè Adelaide Bonfamille , sweet cheeks alixsoldier siete l'amore voi tre e vi ringrazio tanto tanto tanto tanto. E ringrazio anche i preferiti, i da ricordare e i seguiti che lievitano tipo la torta che mia madre NON sta cucinando e io voglio la torta.
  
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