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Autore: Maumivu    08/07/2008    8 recensioni
Lei:Eleonora. Una ragazza come tante che cerca di scappare dalle delusioni del proprio passato. Lui: Andrea. Cambia spesso città, ha paura di affezionarsi, di dover dire di nuovo addio. Cosa succede quando due ragazzi così presi dal proprio passato si trovano a vivere il presente? insieme?! E poi ci sono loro Guido, Lena e Daniela, amici fidati da una vita, ma un equilibrio del genere può davvero durare per sempre? Vittorio, il classico bello e stronzo, per il quale, tutte, almeno una volta perdono la testa. E c'è lei: Ludovica, senza freni, senza paura, disposta a mettere tutto in gioco quando si tratta di vincere. Storia a due voci, la conclusione di una giornata con la febbre a 38 xD potrete perdonare il mio delirio?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ultimo capitolo

Ed ecco qui la fine della storia, spero che vi sia piaciuta dall'inizio alla fine ^^
Fatemi sapere che ne pensate :)
Mi scuso se alcuni capitoli non sono molto scorrevoli e se c'è qualche imperfezione, ma avendo perso tutti i dati del mio pc ho dovuto riscrivere ogni cosa diverse vuole u.u
Un grazie immenso a tutti coloro che hanno letto e commentato dall'inizio, a chi ha letto senza lasciare segno :P e a chi ha inserito questa storia tra i preferiti ^^
Un bacione e grazie di cuore <3
Elly692

Eleonora


Uscendo dalla stanza mi ero ritrovata nel corridoio della villa, non c'era molta gente su quel piano, così decisi di cercare un posto dove potessi stare da sola, volevo e dovevo pensare, riflettere e decidere.
Ripensai rapidamente a tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi, a come le cose erano cambiate in fretta.
Feci un rapido pro e contro di tutto ciò che era successo.
Ovviamente c'era stato l'incidente di Leda, tutte le lacrime e la paura che niente potesse tornare come prima.
Ma ripensando agli ultimi tempi mi tornava alla mente solo un nome: Andrea.
Ricordai il nostro primo bacio... quello che ci eravamo detti a casa sua, a come l'avessi odiato quando era stato con Ludovica, a come invece mi era stato accanto quando ne agvevo bisogno, a come mi aveva dato la forza di chiudere per sempre una porta, quella che affacciava sul passato, che portava a Vittorio.
MI tornò alla mente una canzone i cui versi dicevano " Una porta aperta e una che non sa chiudersi", ecco come avevo vissuto fino a quel momento. Fino a quando Andrea non mi aveva dato la forza di lasciarmi tutto alle spalle.
Non sapevo bene se si trattava di amore e non m'importava nemmeno, volevo lui.
Mi resi conto solo in quel momento di essere seduta sul pavimento di una stanza, doveva trattarsi di un ripostiglio o una cosa del genere.
Mi alzai sistemandomi il vestito e i capelli come meglio potevo, pronta per andare a cercare Andrea.
Non appena uscii dalla stanza vidi Andrea di spalle accanto ad una delle porte chiuse.
Doveva essere la camera mia e di Vittorio, forse mi era venuto a cercare.
Lo vidi allontanarsi di lentamente, voltandomi le spalle.
-Andrea..- sussurrai il suo nome piano, quasi per paura che potesse sentirmi.
Lui si voltò, fu un attimo e i suoi occhi si persero nei miei, le sue labbra si aprirono in un piccolo, ma magnifico sorriso.
-Eleonora.. - disse il mio nome, facendolo sembrare fantastico.
-Cosa ci facevi qui?- domandai
-Ero.. volevo chiederti scusa e mi hanno detto che eri qui- spiegò
Rimasi in silenzio, mi chiesi cosa stesse pensando.
-Senti, so che ho sbagliato, so che avrei dovuto essere onesto. Una mattina Vittorio mki ha chiesto se potevo farvi venire a questa festa e gli ho fatto notare che, nonostante le sue intenzioni fossero ottime, non era esattamente la condizione indeale per Leda e credo nemmeno per te... .così ho solo modificato la sua idea iniziale, cercando di rendere questa festa diversa, ecco tutto.. so di essere stato uno sciocco, ma temevo che sapere la verità ti avrebbe.. sì, ecco, ti avrebbe spinta di nuovo tra le sue braccia e io.. - lo vedevo nervoso, cercava di parlare senza distogliere lo sguardo, ma si vedeva che non gli era affatto semplice.
-Basta così- dissi posandogli un dito sulle labbra - Abbiamo giocato al gatto e al topo per troppo tempo.. prima Ludovica, poi Vittorio, abbiamo solo perso tempo...- aggiunsi
-Ma tu e Vittorio..?- chiese lui con produenza.
-Certe volte c'è bisogno di sbattere la testa contro i proprio errori per poter passare oltre, stare con lui in quella stanza questa sera, mi ha fatto solo capire che nei suoi occhi del mio passato non c'è più nulla. L'ho amato, e anche molto, forse troppo, ma questo non deve impedirmi di andare oltre, di amare ancora.. - mi avvicinai ad Andrea, osservando la sua espressione
Le sue mani si posarono con delicatezza sul mio volto, accarezzandomi i lineamenti, scendendo sulla mia guancia e sistemandomi i capelli dietro l'orecchio.
-Eleonora, io voglio stare con te- disse poi ad un certo punto quando ormai i nostri volti erano vicinissimi.
-Al diavolo la paura di trasferirsi ancora? - chiesi con un mezzo sorriso
-Al diavolo la paura di essere ferita?- domandò lui con la stessa espressione
-Al diavolo il passato- dissi annuendo
-Pronta per il futuro?- chiese lui abbassandosi per baciarmi
-Solo se sei con me- dissi quasi in un sospiro
-Siamo io e te : insieme- rispose lui prima di baciarmi.

Andrea


-Andrea...- la sua vece mi fece voltare, aveva parlato a bassa voce, ma avevo l'impressione che mi sarei voltato anche se non mi avesse chiamto, perchè lei era lì.
-Eleonora...- dissi mentre sentivo il sangue scottarmi nelle vene.

-Cosa ci facevi qui?- domandò lei
-Ero.. volevo chiederti scusa e mi hanno detto che eri qui- spiegai, sentendo che era arrivato il momento di essere onesti del tutto.
Eravamo lì, uno davanti all'altro. Finalmente avevo trovato il mio motivo, quello per cui valeva la pena di restare, di non scappare, il motivo per cui avrei combattuto fino alla fine, avevo appena capito perchè restare.
-Senti, so che ho sbagliato, so che avrei dovuto essere onesto. Una mattina Vittorio mki ha chiesto se potevo farvi venire a questa festa e gli ho fatto notare che, nonostante le sue intenzioni fossero ottime, non era esattamente la condizione indeale per Leda e credo nemmeno per te... .così ho solo modificato la sua idea iniziale, cercando di rendere questa festa diversa, ecco tutto.. so di essere stato uno sciocco, ma temevo che sapere la verità ti avrebbe.. sì, ecco, ti avrebbe spinta di nuovo tra le sue braccia e io.. -dissi cercando di essere chiaro ed onesto, lottando contro la voglia di abbassare lo sguardo
-Basta così- disse lei interrompendomi e posando un dito sulle mie labbra- Abbiamo giocato al gatto e al topo per troppo tempo.. prima Ludovica, poi Vittorio, abbiamo solo perso tempo...- aggiunse, ed era vero, avevamo passato troppo tempo a scappare che non ci eravamo resi conto di correre insieme.
-Ma tu e Vittorio..?- domandai temendo di sentire la risposta sbagliata
-Certe volte c'è bisogno di sbattere la testa contro i proprio errori per poter passare oltre, stare con lui in quella stanza questa sera, mi ha fatto solo capire che nei suoi occhi del mio passato non c'è più nulla. L'ho amato, e anche molto, forse troppo, ma questo non deve impedirmi di andare oltre, di amare ancora.. - rispose lei e stranamente non mi interessò più sapere cosa era successo in quella stanza, qualsiasi cosa ci fosse stata l'aveva portata lì. ad un passo da me.
Le accarezzai il volto, sentendo finalmente che tutto era al suo posto, io e lei eravamo finalmente pronti, lo sapevo.
-Eleonora, io voglio stare con te- dissi interropendo il silenzio e dando un ultimo calcio alla paura.
-Al diavolo la paura di trasferirsi ancora? - chiese lei sorridendo appena
-Al diavolo la paura di essere ferita?- domandai a mia volta, quasi divertito
-Al diavolo il passato- rispose lei annuendo e facendomi sentire il cuore esplodere nel petto.
-Pronta per il futuro?- chiesi prima di chinarmi sul suo volto
-Solo se sei con me- rispose lei abbasando a sua volta lo sguardo sulla mia bocca e socchiudendo gli occhi.
-Siamo io e te : insieme- risposi io, schiudendo le nostre labbra in un nuovo, incredibile bacio.
  
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