Capitolo 1

Ciao a tutti, sono Sarah Lewis-Cullen e sono un vampiro. Non sconvolgetevi, vi prego: vi chiedo solamente di ascoltare la mia storia senza criticarla. Quando avrò finito potrete farmi tutte le domande che vorrete, sempre se nel frattempo non sarete scappati via urlando.

Sono nata nel XVIII secolo da una nobile casata inglese. Dopo secoli durante i quali la mia famiglia aveva goduto di una vita tranquilla, un vampiro le si avvicinò, facendosi notare da molte persone. Io credevo che si trattasse solamente di una leggenda, quindi non diedi ascolto ai miei genitori quando mi proibirono di uscire dal palazzo dopo il tramonto.

Una notte, arrivata nel parco, mi accorsi di una presenza che mi osservava dal suo nascondiglio tra gli alberi alle mie spalle. Non ci diedi peso e mi addentrai di più nel giardino, senza realizzare che quell’essere mi stava seguendo. Quando decisi di arrampicarmi su un albero per avere una vista completa di Londra, un grosso braccio candido e marmoreo mi afferrò e mi caricò sulle spalle. L'essere cominciò a correre verso la periferia senza curarsi delle mie urla, che lo supplicavano di fermarsi e mettermi a terra.

Quando si fermò riconobbi il posto in cui mi aveva portata: era il campo di girasoli vicino alla bottega del panettiere nel quale, da piccola, mi ero recata ogni giorno per giocare con le mie amiche. L'essere mi gettò a terra, e io non vidi più nulla. Sentii solo un dolore straziante che dal petto si diffondeva in tutto il corpo; pochi secondi dopo svenni.

Al mio risveglio, l'essere che mi aveva trascinata lontano da casa era davanti a me. Mi rivelò di essere un vampiro e spiegò di avermi trasformata in un suo simile. Io fui scioccata dalle sue parole e, con i poteri che solo in quel momento scoprii di possedere, lo scaraventai dall'altra parte del campo.

Ero confusa, disperata e non sapevo cosa fare. Percepivo solamente il mio istinto, che non faceva altro che urlare “Sangue, sangue, SANGUE!”. Andai in città e uccisi la prima persona che mi trovai davanti: le succhiai il sangue, che costituisce la linfa vitale degli umani, scoprendo così come nutrirmi.

Iniziai a vagare per il mondo, alla ricerca di qualcosa che mi avrebbe cambiato la vita. Nel 1918 incontrai la persona giusta: Carlisle e suo “figlio” Edward. Da quel momento seguii Carlisle come un'ombra, incontrando i componenti di quella che sarebbe stata la mia famiglia: Carlisle, Edward, Esme, Rosalie, Emmet, Alise, Jasper e le nuove arrivate Bella e Renesmee.

Ma...Vedo che avete rispettato il patto! Complimenti per il coraggio e la forza di volontà che avete avuto nell’ascoltare la mia storia. Adesso potete farmi tutte le domande che volete.

Note

Il mio NON è plagio in quanto i personaggi della storia “Essere Vampiro Non è Poi Così Male” SONO DI PROPRIETA’ DI STEPHENIE MEYER.

Sara