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Autore: benzodiazepunk    03/04/2014    1 recensioni
"Il mio nome è Rendwick Lickprivick, appartengo al distretto 2, base militare di Panem, e quando Rendis Ganham estrarrà il nome del tributo maschile di quest’anno mi offrirò volontario.
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Il mio nome è Rhymer Aldjoy, appartengo al distretto 7, legname, e sono appena stata estratta come tributo femminile per gli Hunger Games."
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69° Hunger Games, i favoriti si alleano, una ragazzina viene sorteggiata, ma la storia prende una piega inaspettata per tutti. Tradimenti, alleanze spezzate, Rendwick favorito del Distretto 2 e Rhymer dodicenne ritenuta morta da tutti i pronostici, finiscono insieme in una radura e suggellano la loro personale alleanza, un'alleanza mai vista in un'arena prima di allora.
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11 - Guerra  parte I


Ci siamo appena sistemati sotto uno spesso strato di foglie che, ho imparato, oltre a nasconderci nella notte trattengono anche il calore del corpo, che il sigillo appare nel cielo e ci annuncia a sorpresa che la ragazza del Distretto 11 è morta.
«Non ho nemmeno sentito il cannone» sussurra Rhymer, accucciata a pochi centimetri da me.
«Nemmeno io» rispondo. «Ma probabilmente è successo quando sono quasi svenuto nel bosco per le ferite e la sete. A proposito, grazie delle medicazioni. Un’altra cosa per cui ti sono debitore e che non sarei mai riuscito a fare da solo»
«Di nulla, se ora mi difendi. Perché da terra e con te che sei grande e grosso mi sento un po’ scoperta»
Rido perché questa ragazzina così fragile e allo stesso tempo tanto aggressiva è così buffa. «Puoi stare tranquilla, con me non corri alcun pericolo. Anche se dormo ho sempre un occhio aperto. Ho sentito l’assassinio di… della ragazza anche se erano silenziosi, molto silenziosi»
Rhymer annuisce nel buio e si stringe il coltello nervosamente tra le dita.
«Hey, dico sul serio» cerco di tranquillizzarla. «Non ti attaccherò nel sonno, siamo alleati per davvero, ci sono ancora tanti avversari qui fuori; andrà tutto bene»
Cerca di tirare il fiato e di mettersi comoda osservandomi mentre mi posiziono di guardia, la lancia in pugno, pronto a scattare a qualsiasi movimento. Il che mi preoccupa perché nel bel mezzo di un bosco i movimenti saranno tanti la notte. Foglie, uccelli notturni, animali attirati dalla quiete allo scoperto, predatori… qualcosa mi dice che non riposerò più di tanto.
Il mio sguardo cade di nuovo su Rhymer che ora ha chiuso gli occhi e cerca di dormire. È così piccola, mi sono sentito morire quando questa mattina, atterrita dal mio arrivo, mi ha pregato di fare in fretta e si è coperta il viso con le mani. Non avrei mai potuto ucciderla… noi del Distretto 2 siamo stati cresciuti così, abituati a combattere a uccidere senza ripensamenti, a fare tutto ciò che è in nostro potere per vincere gli Hunger Games, ma ciò non significa che siamo dei robot senza cuore. Lei è una bambina, non un soldato, non un’assassina, non un nemico da freddare. Solo una bambina. Una bambina troppo piccola e troppo pura mandata a combattere troppo presto, gettata nell’arena senza nessun preavviso, senza alcuna preparazione di alcun genere.
Nel mio distretto, così come nell’1 e nel 4, mandare un dodicenne agli Hunger Games è considerato barbaro. Che uomo sarei se l’avessi uccisa con questa lancia, oggi? Come avrei potuto vivere poi con la consapevolezza di aver ammazzato una bambina indifesa? Perché è questo che è, indifesa, indifesa di fronte a questi mostri armati fino ai denti che siamo noi, di fronte ai cervelli allenati, disperati e quasi adulti degli altri, di fronte alla nostra forza resa letale dalla consapevolezza di essere sull’orlo del precipizio. Non sono qui per uccidere ragazzine. Teoricamente dovrei battermi con ragazzi della mia stazza, no? Combattere fino alla morte di uno dei due, lottare con armi, a mani nude, con le tecniche che ho imparato. Se avessi ucciso Rhymer oggi avrei commesso un omicidio, quasi un’esecuzione.

Cado nel sonno e cadaveri di bambini mi perseguitano per tutta la notte.

  
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