08/07/2008
10 recensioniE' la mia prima fanfiction su Twilight. Qualcosa di molto semplice e breve, nata in un secondo d'ispirazione mentre mi occupavo di un'altra fiction.
Lasciarla sul pc mi dava fastidio, quindi eccola pubblicata. Spero in qualche recensione, accettato qualsiasi commento.
La dedico a Shatzy , che sperava scrivessi qualcosa su Carlisle e Esme, coppia che in questa serie amo. Non è quello che avevo in mente ma... sempre meglio di niente, no? Spero tu possa apprezzare. Un bacio.
. U s l e s s .
Prese la tazzina di ceramica
bollente tra le mani di porcellana, sembravano quelle di una bambola:
immortale, bellissima.
Custodiva la mostruosa meraviglia della sua specie e questo la rendeva speciale, ma agli occhi di Carlisle lei sarebbe sempre stata il suo sogno fatto donna, la fibra essenziale della sua vita, la sua immortalità.
Sarebbe sempre stata speciale: vampira, umana, demone... non importava, lei era essenziale, era semplicemente tutto... semplicemente magnifica.
< Che stai facendo lì Carlisle? >
Anche se col suo passo silenzioso era rimasto ad osservarla in lontananza, senza respirare, nel buio, i sensi raffinati da vampira di Esme potevano sentirlo. Poteva sentire la sua sottile scia di profumo che aveva indossato il mattino, prima di recarsi in clinica.
< Ti spio >
Sussurrò con una sottile punta d'ironia l'uomo.
< Tu piuttosto, che stai facendo? >
< Bevo un thè caldo, non lo vedi? >
Ogni volta che brutti ricordi tornavano alla mente preparava del thè, bollente, e lo beveva.
Come se il suo calore potesse bruciare i brutti ricordi, nonostante lei non sentisse il calore della bevanda; ma voleva illudersi che qualche sorso potesse davvero bruciare amarezze e incubi passati.
< Sai che è perfettamente inutile >
Sussurrò Carlisle con una nota di malinconia nella sua voce.
< Lo so ma le vecchie abitudini non muoiono, anche il tuo lavoro è perfettamente inutile. La morte non si sconfigge... >
Gli esseri umani erano destinati a morire.
< ...c'è solo in un unico modo >
< Ma davvero? >
Le chiese ironico lui, guadagnandosi da lei uno sguardo tenebra interdetto, quasi preoccupato.
< Carlisle stai bene? >
Lui le si avvicinò lentamente, col sorriso impudente sulle labbra, lo stesso che lei amava toglierli con baci ardenti.
< Tu credi che un solo morso possa salvare una vita? >
Vicini ora, si specchiavano a vicenda l'uno negli occhi dell'altra, fronte contro fronte.
< ...amor che a nullo amato amar perdona >
Le sussurrò poetico sulle labbra scarlatte, per farglielo assaporare, assaporare l'unica medicina che poteva donare la salvezza a ogni specie vivente, umana o no.
L'unica cosa che non era inutile a quel mondo, più utile della vita stessa, che dava un senso ad essa, quella cosa che lo faceva illudere che il suo cuore batteva ancora.
< ...l'amore è l'unica chiave per sconfiggere la morte >
Custodiva la mostruosa meraviglia della sua specie e questo la rendeva speciale, ma agli occhi di Carlisle lei sarebbe sempre stata il suo sogno fatto donna, la fibra essenziale della sua vita, la sua immortalità.
Sarebbe sempre stata speciale: vampira, umana, demone... non importava, lei era essenziale, era semplicemente tutto... semplicemente magnifica.
< Che stai facendo lì Carlisle? >
Anche se col suo passo silenzioso era rimasto ad osservarla in lontananza, senza respirare, nel buio, i sensi raffinati da vampira di Esme potevano sentirlo. Poteva sentire la sua sottile scia di profumo che aveva indossato il mattino, prima di recarsi in clinica.
< Ti spio >
Sussurrò con una sottile punta d'ironia l'uomo.
< Tu piuttosto, che stai facendo? >
< Bevo un thè caldo, non lo vedi? >
Ogni volta che brutti ricordi tornavano alla mente preparava del thè, bollente, e lo beveva.
Come se il suo calore potesse bruciare i brutti ricordi, nonostante lei non sentisse il calore della bevanda; ma voleva illudersi che qualche sorso potesse davvero bruciare amarezze e incubi passati.
< Sai che è perfettamente inutile >
Sussurrò Carlisle con una nota di malinconia nella sua voce.
< Lo so ma le vecchie abitudini non muoiono, anche il tuo lavoro è perfettamente inutile. La morte non si sconfigge... >
Gli esseri umani erano destinati a morire.
< ...c'è solo in un unico modo >
< Ma davvero? >
Le chiese ironico lui, guadagnandosi da lei uno sguardo tenebra interdetto, quasi preoccupato.
< Carlisle stai bene? >
Lui le si avvicinò lentamente, col sorriso impudente sulle labbra, lo stesso che lei amava toglierli con baci ardenti.
< Tu credi che un solo morso possa salvare una vita? >
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Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Farai felice milioni di scrittori.
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